Autore Topic: "Non ho detto «no», ma neanche «sì»"  (Letto 2281 volte)

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Offline Fazer

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"Non ho detto «no», ma neanche «sì»"
« il: Settembre 25, 2016, 11:35:12 am »
http://27esimaora.corriere.it/sessoeamore/16_settembre_24/non-ho-detto-no-ma-neanche-si-poi-ho-capito-stato-abuso-1fccb63e-8250-11e6-8b8a-358967193929.shtml

Non ho detto «no», ma neanche «sì»
Poi ho capito: è stato un abuso

a cura di Greta Sclaunich
Mentre mi baciava e mi accarezzava continuavo a pensare che ci fosse qualcosa che non andava. Che non mi piaceva. Quando ha iniziato a penetrarmi ho capito che non volevo, ho capito che se questo era il sesso – no, a me non piaceva. Ma poi mi sono detta che forse era colpa mia: avevo solo 18 anni, avevo avuto una sola esperienza prima (con il mio fidanzato storico, un coetaneo: avevamo iniziato ad uscire a 15 anni e avevamo scoperto insieme il sesso), forse ero solo insicura. Lui, il ragazzo con cui ero quel pomeriggio, aveva otto anni più di me. L’avevo conosciuto tramite amici, ci eravamo visti al bar e poi in discoteca mi aveva dato il primo bacio, mi aveva chiesto il numero e mi aveva proposto di vederci già il giorno dopo. Era un sabato: era venuto a prendermi in Vespa nel primo pomeriggio. Non mi aspettavo un appuntamento romantico, in realtà non mi aspettavo niente. Ma quando sono salita sulla Vespa senza che mi dicesse niente se non «fa caldo, dove vogliamo andare» portandomi direttamente a casa sua ho iniziato a sentirmi a disagio. Una volta lì non ci ha neanche provato, mi è subito saltato addosso ed ha iniziato a spogliarmi. Mi ha trascinata a letto, quasi nessun preliminare, ha iniziato a penetrarmi. Io non capivo cosa stesse succedendo, mi sembrava tutto così diverso da quando lo facevo con il mio ex, ma non avevo il coraggio di dire «no». Non ho mai detto nemmeno «sì», però.
Ad un certo punto «no» l’ho detto: mentre mi stava penetrando gli ho detto basta, non me la sento. Lui non ha capito, o forse non ha voluto capire: era estate, faceva caldo, lui mi ha proposto di farmi una doccia. Io speravo di stare da sola con i miei pensieri almeno per qualche minuto, di calmarmi, di capire cosa fosse successo. Solo che lui mi ha seguita nella doccia e ha provato di nuovo a toccarmi, a penetrarmi. Io a quel punto ho detto che non volevo, che non mi piaceva, e se per favore poteva riaccompagnarmi a casa. Lo ha fatto – ricordo quel tragitto in Vespa, in silenzio, dicendoci solo un imbarazzato «ciao» davanti al portone. L’ho poi rivisto in giro, insieme a tutti gli amici: eravamo entrambi freddi e distanti. Ma io, all’inizio, non ho dato peso alla cosa. Ho fatto finta di nulla, mi sono detta: ho provato a fare sesso senza sentimenti, è andata male, forse non fa per me. Non avevo capito cosa fosse successo finché non ho iniziato ad accumulare le esperienze «caste»: prima mi sono messa con un ragazzo vergine e non ho voluto fare sesso con lui, giustificandomi con il fatto che non ero abbastanza presa; poi mi sono messa con un secondo ma trovavo ogni volta delle scuse diverse per non andarci a letto. Poi mi sono innamorata, di un terzo. Ed è solo a quel punto, tre anni dopo quel pomeriggio, che ho capito di avere un problema: volevo fare l’amore con lui ma ogni volta fisicamente mi bloccavo. Il mio corpo si «chiudeva», io lo rifiutavo.
Ho deciso di andare da uno psicologo ed è lui che mi ha fatto capire che avevo subito un abuso e che dovevo fare i conti con il trauma che mi aveva lasciato. Come l’ho risolto? Il mio psicologo un giorno mi ha fatto vedere una scena di uno stupro molto violenta, tratta da un film. Per me è stato troppo: ho cambiato terapeuta ma qualcosa dentro di me deve averlo sbloccato perché sono riuscita per la prima volta a fare sesso con il ragazzo di cui ero innamorata. Non è andata bene. Lui non si aspettava cambiassi in modo così repentino e dopo averlo fatto, un po’ per scherzo e un po’ in maniera seria, mi ha detto che lo avevo «stuprato», che avevo fatto tutto io. Per me è stato un altro duro colpo, soprattutto alla luce dell’abuso, quello vero, che avevo invece subito io. Lui ha capito di aver sbagliato, ne abbiamo parlato per ore e mi sono tranquillizzata. E anche con i partner successivi è andato sempre tutto bene.
Però quell’abuso mi ha cambiata: ero troppo piccola per avere gli strumenti per capire cosa mi stava succedendo, ma ora quando ci ripenso mi viene rabbia. Verso me stessa, per non aver saputo dire «no». Verso di lui, perché è vero che non ho detto nulla ed è anche vero che forse non si è reso conto di quanto era grave ciò che stava facendo . Ma era più grande di me, aveva delle responsabilità. Oggi, dieci anni dopo quel pomeriggio, riesco a fare l’amore e anche ad avere storie di una sera. Ma quando intuisco una certa presunzione da parte degli uomini scappo: la verità è che non riesco più a fidarmi.


Ma vi rendete conto del livello a cui siamo arrivati?  :doh:

Offline Vicus

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Re:"Non ho detto «no», ma neanche «sì»"
« Risposta #1 il: Settembre 25, 2016, 12:12:53 pm »
Come l'ha portata a casa sua, sotto ipnosi?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Fazer

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Re:"Non ho detto «no», ma neanche «sì»"
« Risposta #2 il: Settembre 25, 2016, 12:18:17 pm »
Come l'ha portata a casa sua, sotto ipnosi?

Ma poi:

Quando ha iniziato a penetrarmi ho capito che non volevo, ho capito che se questo era il sesso – no, a me non piaceva.

avevo solo 18 anni, avevo avuto una sola esperienza prima (con il mio fidanzato storico, un coetaneo: avevamo iniziato ad uscire a 15 anni e avevamo scoperto insieme il sesso)
Deciditi: sapevi cos'era o no?  :mad:

Online Frank

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Re:"Non ho detto «no», ma neanche «sì»"
« Risposta #3 il: Settembre 25, 2016, 12:23:40 pm »
Citazione
avevo solo 18 anni

Non so voi, ma a me è capitato molte volte di ascoltare certi discorsi delle donne, in cui le suddette affermavano che una 18-20enne è più matura e più sveglia di un 25enne ed anche di un 30enne.

Insomma, superiori ma regolarmente raggirate dagli inferiori; più sveglie ma impossibilitate a prevedere l'esito di certe frequentazioni; più toste, più determinate ma incapaci di dire no, etc etc.
(Per non parlare del fantomatico "sesto senso femminile".)

Per quanto mi riguarda la stima verso il sesso femminile cola a picco ogni giorno di più.

Offline Ficacentrismo

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Re:"Non ho detto «no», ma neanche «sì»"
« Risposta #4 il: Settembre 25, 2016, 12:36:42 pm »
eh beh ma se mentre stai facendo sesso una ti dice di bloccarti, tu devi bloccarti subito, se anche fai un solo affondo in più sei uno stupratore, mica cazzi.  quindi si consiglia una bella visita dall'otorino per vedere se l'udito funziona bene sennò siamo fregati.
W la sacra fregna!

Offline Fazer

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Re:"Non ho detto «no», ma neanche «sì»"
« Risposta #5 il: Settembre 25, 2016, 12:37:05 pm »
Ma no, è che mentre quei luridi porci dei maschi ragionano col glande, le femmine, meravigliosamente complicate, ci mettono il cuore, e il loro centoquattresimo senso, e la sensibilità di un telemetro laser, e il megamultikasking, e  non so cos'è il sesso ma l'ho fatto col mio ragazzo quindicenne,  e 2+2 fa quattro ma solo il giovedì che sono dal parrucchiere, e poi il teorema di Bernoulli mi appassisce le ciglia, ma hai visto che figa quella borsetta? Oh, ucciderei per quella borsetta. Ma a pensarci bene è orrenda...
 :doh: :doh: :doh: