Autore Topic: Ungheria - La ripida salita verso la parità...  (Letto 8334 volte)

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Offline Vicus

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Re:Ungheria - La ripida salita verso la parità...
« Risposta #30 il: Settembre 25, 2016, 16:03:02 pm »
Beh, che devo dire ... tenetevi le italiane.
Ma se sono le più grandi produttrici mondiali di cellulite.
Su, siamo seri :lol:
Non che la cosa abbia importanza in questo topic, ma mi aspettavo top model; invece, quelle che ho visto senza eccezioni erano del tutto paragonabili alle italiane, con in più la cellulite (non l'obesità), più diffusa che da noi anche a vent'anni. Un po' meglio in Polonia, ma di tipe alla Miroslawa neanche l'ombra. :lol:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline giacca

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Re:Ungheria - La ripida salita verso la parità...
« Risposta #31 il: Settembre 25, 2016, 16:30:15 pm »
Scusami, ma la cellulite è l'ultimissimo dei problemi in merito .


giacca
Vai in inghilterra , america o nei paesi scandinavi e le rimpiangerai le italiane .
In effetti in quegli stati hanno altri difetti. Nei primi 2 sono ancora più vuote e consumiste, nel terzo basta vedere il documentario.

Offline Frank

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Re:Ungheria - La ripida salita verso la parità...
« Risposta #32 il: Settembre 25, 2016, 18:16:11 pm »
e dove si parla sempre, tutti i giorni, di razzismo ?
In Romania ?
O in Italia ?

Non è questo il punto.
Il punto è che a una donna o ad un uomo dell'est devi stare "attento" a rivolgere anche delle critiche costruttive,* perché in moltissimi casi le prendono come un affronto personale originato da un presunto "razzismo" nei loro confronti.
Chiunque si sia relazionato con loro, e sia onesto con se stesso, lo sa bene.


Citazione
e dove si parla sempre, tutti i giorni, di razzismo ?

"Quemmisticamente" parlando sei più anziano di me, perciò sai bene che di "razzismo" si parla in tutti i paesi occidentali o culturalmente occidentali (esempio: l'Australia).
E su questa ossessione gli stranieri residenti in Italia (come altrove) ci speculano alla grande.
Stranieri che fanno finta di non sapere cosa sia realmente una società razzista.

Per dire: in una vera società razzista, nessun straniero potrebbe lamentarsi del razzismo (...), perché rischierebbe il linciaggio in perfetto stile Ku Klux Klan.
Inoltre se c'è un Paese che tutto può essere definito tranne che razzista, ebbene quel Paese è proprio l'Italia, che tutto è tranne che nazionalista.
E come ben sai i germi del razzismo si annidano nei paesi nazionalisti (esempio: la Serbia, l'Albania...), non certamente in quelli campanilisti, che al massimo diventano "nazionalisti" quando gioca la nazionale di calcio (italiana, nello specifico) e fino a quando non perde...


@@

* Naturalmente il discorso vale anche per i tunisini, i marocchini, i nigeriani, i senegalesi, etc.

Offline ilmarmocchio

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Re:Ungheria - La ripida salita verso la parità...
« Risposta #33 il: Settembre 25, 2016, 18:54:33 pm »
Non che la cosa abbia importanza in questo topic, ma mi aspettavo top model; invece, quelle che ho visto senza eccezioni erano del tutto paragonabili alle italiane, con in più la cellulite (non l'obesità), più diffusa che da noi anche a vent'anni. Un po' meglio in Polonia, ma di tipe alla Miroslawa neanche l'ombra. :lol:

che dirti...io vedo esattamente il contrario :hmm:

Offline Frank

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Re:Ungheria - La ripida salita verso la parità...
« Risposta #34 il: Settembre 25, 2016, 18:55:41 pm »
Quello di autodenigrarci è un un atteggiamento che facilità la denigrazione altrui.

Senza dubbio, ed anche di questo ne ho parlato più volte.
L'italiano medio idealizza e mitizza le virtù - sia vere che presunte - di altri popoli, sminuendo e deridendo al tempo stesso quelle del proprio.
Esempio: arrestano per corruzione il tot politico in tot paese del mondo?
Bene, subito arriva l'italiano medio a ricordare che "da noi succede di peggio", bla bla bla, etc etc.
All'origine di tutto ciò c'è un inestinguibile senso di inferiorità, che favorisce così la denigrazione altrui.


Citazione
Però è indubbio : l' uomo italiano in generale, è sottomesso alle donne

Non c'è dubbio che l'uomo italiano sia generalmente sottomesso alle donne.
Ad esempio, lavorando in ambito edilizio, posso dirti che le donne italiane decidono un po' tutto in casa, dalla tinteggiatura ai mobili, e a tutto il resto.
Insomma, un pianto totale.

Offline ilmarmocchio

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Re:Ungheria - La ripida salita verso la parità...
« Risposta #35 il: Settembre 25, 2016, 18:56:48 pm »
Non è questo il punto.
Il punto è che a una donna o ad un uomo dell'est devi stare "attento" a rivolgere anche delle critiche costruttive,* perché in moltissimi casi le prendono come un affronto personale originato da un presunto "razzismo" nei loro confronti.
Chiunque si sia relazionato con loro, e sia onesto con se stesso, lo sa bene.


"Quemmisticamente" parlando sei più anziano di me, perciò sai bene che di "razzismo" si parla in tutti i paesi occidentali o culturalmente occidentali (esempio: l'Australia).
E su questa ossessione gli stranieri residenti in Italia (come altrove) ci speculano alla grande.
Stranieri che fanno finta di non sapere cosa sia realmente una società razzista.

Per dire: in una vera società razzista, nessun straniero potrebbe lamentarsi del razzismo (...), perché rischierebbe il linciaggio in perfetto stile Ku Klux Klan.
Inoltre se c'è un Paese che tutto può essere definito tranne che razzista, ebbene quel Paese è proprio l'Italia, che tutto è tranne che nazionalista.
E come ben sai i germi del razzismo si annidano nei paesi nazionalisti (esempio: la Serbia, l'Albania...), non certamente in quelli campanilisti, che al massimo diventano "nazionalisti" quando gioca la nazionale di calcio (italiana, nello specifico) e fino a quando non perde...


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* Naturalmente il discorso vale anche per i tunisini, i marocchini, i nigeriani, i senegalesi, etc.

verissimo, ma la colpa è la nostra.
Noi viziamo la gente che arriva.
Siamo al punto che gli islamici buttano via i panini se c'è il prosciutto.
Beh, allora tanta fame non la hanno

Offline ilmarmocchio

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Re:Ungheria - La ripida salita verso la parità...
« Risposta #36 il: Settembre 25, 2016, 18:57:52 pm »

Senza dubbio, ed anche di questo ne ho parlato più volte.
L'italiano medio idealizza e mitizza le virtù - sia vere che presunte - di altri popoli, sminuendo e deridendo al tempo stesso quelle del proprio.
Esempio: arrestano il tot politico in tot paese del mondo?
Bene, subito arriva l'italiano medio a ricordare che "da noi succede di peggio", bla bla bla, etc etc.
All'origine di tutto ciò c'è un inestinguibile senso di inferiorità, che favorisce così la denigrazione altrui.


Non c'è dubbio che l'uomo italiano sia generalmente sottomesso alle donne.
Ad esempio, lavorando in ambito edilizio, posso dirti che le donne italiane decidono un po' tutto in casa, dalla tinteggiatura ai mobili, e a tutto il resto.
Insomma, un pianto totale.

d' accordo anche su questo, purtroppo è ciò che si vede comunemente

Offline Frank

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Re:Ungheria - La ripida salita verso la parità...
« Risposta #37 il: Settembre 25, 2016, 19:00:03 pm »
Siamo al punto che gli islamici buttano via i panini se c'è il prosciutto.

Sì, lo so bene.
Nondimeno, io una soluzione l'avrei, ma è meglio che "mi taccio".


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Beh, allora tanta fame non la hanno

Ovviamente.
Tra l'altro, simili atteggiamenti sprezzanti, la dicono lunga sul loro livello intellettivo e morale, che definire bassissimo è un complimento.

Offline Vicus

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Re:Ungheria - La ripida salita verso la parità...
« Risposta #38 il: Settembre 25, 2016, 20:16:29 pm »
E' interessante notare che gli italiani che vivono all'estero (es. Argentina) non si denigrano affatto, anzi coltivano un profondo sentimento nazionale. Se sono di seconda o terza generazione, prendono la cittadinanza, studiano la lingua e così via.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ilmarmocchio

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Re:Ungheria - La ripida salita verso la parità...
« Risposta #39 il: Settembre 26, 2016, 11:21:55 am »
Senza dubbio, ed anche di questo ne ho parlato più volte.
L'italiano medio idealizza e mitizza le virtù - sia vere che presunte - di altri popoli, sminuendo e deridendo al tempo stesso quelle del proprio.
Esempio: arrestano per corruzione il tot politico in tot paese del mondo?
Bene, subito arriva l'italiano medio a ricordare che "da noi succede di peggio", bla bla bla, etc etc.
All'origine di tutto ciò c'è un inestinguibile senso di inferiorità, che favorisce così la denigrazione altrui.


Non c'è dubbio che l'uomo italiano sia generalmente sottomesso alle donne.
Ad esempio, lavorando in ambito edilizio, posso dirti che le donne italiane decidono un po' tutto in casa, dalla tinteggiatura ai mobili, e a tutto il resto.
Insomma, un pianto totale.

per es, nella civilissima Svezia :

http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2016/09/25/svezia-serata-paura-a-malmo-sparatoria-e-esplosione_21a55a06-f383-4833-93c1-3460ac49cf9d.html

...  A Malmo, che alcuni media hanno ribattezzato la "Chicago svedese", c'è un alto tasso di violenza endemica che ha prodotto nel solo 2014, 24 esplosioni e 68 sparatorie - numeri in crescita lo scorso anno -, frutto di regolamenti di conti fra gruppi criminali. (ANSA)


mica male, però tutti zitti :hmm:





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Re:Ungheria - La ripida salita verso la parità...
« Risposta #40 il: Settembre 26, 2016, 19:07:09 pm »
verissimo, ma la colpa è la nostra.
Noi viziamo la gente che arriva.

La mia e la tua, no di sicuro.  :cool:
E nemmeno di tanti altri italiani che contano meno di zero.
Casomai è dei politici (e delle politichesse), nonché di chi seguita a votare certi partiti pro immigrati a prescindere.

Inoltre, va pure evidenziato che al di là di quello che le leggi di un tot paese permettono, se io vado a casa d'altri non posso pensare di fare il padrone, tantomeno di ergermi a moralista e giudice, e men che meno posso pretendere chissà che, specie se non so fare nulla e non do alcun contributo al paese che mi ospita.

Poi sì, è chiaro che senza deterrente la natura umana tende a tracimare come un fiume in piena.
Anche questo l'ho scritto un sacco di volte.  :)