Non mi sembra di invertire i termini. È chiaro che la donna basa tutto sulla sua capacità di attrarre sessualmente: il suo lavorare è un'attrattiva sessuale perché la mostra come obbediente. L'uomo semplicemente non ha bisogno di attrarre la donna perché la donna è sempre e comunque attratta: l'unico onere per l'uomo è farla funzionare come si deve. Lo status dell'uomo non serve per attrarre la donna: egli lo ottiene per esercitare la sua vocazione ed il suo proprio piacere, lo sappia o meno. Non esiste lavorare per una donna: al limite si può lavorare per i figli, ma lavorare per attrarre le donne, più che da uomini, è da zerbini. E solo pochi uomini sono zerbini.
Ma d'altronde scusa, mi sembra anche biologicamente fondato il discorso: in una vita una donna produce, rispetto ai semi dell'uomo, pochissime cellule uovo ed è fertile solo in alcuni periodi, ciclicamente. È ovvio quindi che ella, per poter ottenere dei figli, non solo ha bisogno di un partner stabile, ma di essere anche sempre pronta a darla via come l'acqua minerale. L'uomo, anche se ha compiti riproduttivi maggiori, perché può anche fecondata tre donne al giorno, ha innanzitutto una bassa scelta di donne perché le divide con gli altri, in secondo luogo proprio perché può fecondare quando è come vuole, non ha nessuna urgenza o fretta.
Per potenza fallica intendo, come ho scritto sopra, una potenza archetipico-simbolica, non la potenza erettile. La potenza del Fallo non ha niente a che fare con le dimensioni del pene.