Per me quel pezzo mette in luce -tra le righe- le differenze tra uomo e donna a livello antropologico-istintivo.
L'antropologia ci viene in aiuto per capire.
La donna (generalmente) apprezzerà di più le abilità dell'uomo; mentre l'uomo apprezzerà di più la bellezza femminile e la sua propensione alla monogamia. L'uomo deve essere certo -così dicono gli antropologi- che il figlio che nascerà sia suo; la donna deve essere certa che lui sia in grado di provvedere a lei e alla prole.
Di conseguenza (generalmente) lui troverà vergognoso se lei non è fedele (Zoccola)
lei troverà vergognoso se lui non è in grado di procurare i mezzi necessari (sfigato)
(Il fatto che non possano nascere figli per via di mezzi contraccettivi è ininfluente: la natura non bada a ciò. Sempre a mio personalissimo avviso, che lui sia un porco o un depravato non importa più di tanto a lei, ma che sia un "morto di figa" proprio non viene accettato, perchè a livello istintivo indica incapacità).
Sempre a mio personalissimo avviso, ciò mette in luce la discrepanza tra leggi naturali e regole sociali e legali. E si genera la confusione cui assistiamo.
La natura vorrebbe alcune cose - e le urla con insistenza a uomini e donne- l'ambiente sociale invece impone cose diverse.
La donna femminista chiede quello che poi, alla fine, è il contrario di ciò che vorrebbe davvero. Ma così va il mondo, oggi.