Non penso che sia 'ideologico' un approccio globale alla QM su temi condivisi. Un conto è voler diffondere il marxismo, un conto è parlare del padre come fa Risé o mettere la QM in relazione con l'anomia consumistica di oggi. E' illusorio pensare di migliorare la condizione maschile senza occuparsi di quest'ultima, o rivalutare la figura dell'uomo e del padre (oggi ridotto a colf e Bancomat) come fa Risé.
la crisi del padre è una conseguenza della q.m. , non la causa, e di certo c'entra anche la società di oggi.
ma noi sappiamo che in realtà determinate problematiche maschili ci sono sempre state , anche se l'avvento del femminismo le ha moltiplicate, anche se l' origine stessa del femminismo sarebbe da chiarire, a meno che non si voglia credere davvero a un improvviso " risveglio " femminile.
Ciò che però è più importante è che la q.m. è già tema fin troppo vasto , da rischiare di confonderlo ancor di più con ipotesi rifondative della società che non sono affatto condivise : tant'è che a fronte di MS , di ispirazione cristiana un pò troppo nostalgica, c'è UB di ispirazione marxista, con l'evidente tentativo da parte di quest' ultimi di allearsi con MS per far fuori la parte laica, che saremmo noi.
Il vecchio giochino insomma del PCI con Dc contro PSI ( e laici ) .
Risultato : l'orrido coacervo del cattocomunismo ( dossettismo più sinistrismo ) , il cancro ideologico e culturale italiano.
Mettiamo a fuoco la q.m. più che si può nei suoi aspetti concreti : poi, su origini e sviluppi, il tempo dirà