Autore Topic: QM: un approccio globale è ideologico?  (Letto 23389 volte)

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Online Frank

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Re:QM: un approccio globale è ideologico?
« Risposta #60 il: Ottobre 15, 2016, 00:50:41 am »
Adesso è tutto finito, ma l'interrogativo è lecito: chi gli restituirà reputazione e anni di carriera persi? Se lo chiede anche Joey Barton, discusso centrocampista in forza ai Rangers, sul proprio profilo Twitter: una domanda cui è difficile dare una risposta...[/i]

invece è facilissimo dare la risposta :

chi ha fatto la falsa denuncia

Non solo: chi ha fatto la falsa denuncia dovrebbe essere immediatamente sbattuta in galera.

Offline Vicus

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Re:QM: un approccio globale è ideologico?
« Risposta #61 il: Ottobre 15, 2016, 01:07:55 am »
Per cambiare la società ci vuole massa critica, non quattro gatti "che vivono serenamente".
Le cose cambiano velocemente, soprattutto oggi. L'inciviltà occidentale si basa su valori antiumani, sostenuti artificialmente da una incessante narrativa posta tra il cittadino alla realtà. Un semplice forellino basta a far crollare tutta la diga.

C'è un persistente equivoco sul fatto che vorrei convincere la gente a sposare o migliorare donne irrecuperabili. Penso invece che bisogni partire da persone che abbiano già le idee chiare, per costruire qualcosa di buono.

Altro equivoco: non si vuole salvare una società irrecuperabile e completamente asservita al femminismo. Forse tale pensiero andrebbe attribuito a chi vuole combattere il femminismo cambiando due o tre leggi, ma mantenendo i presupposti di una società antimaschile.
In effetti come dice Massimo il sistema economico è alla frutta, e in tempi di crisi e legge della giungla l'individualismo diminuisce le possibilità di sopravvivenza. I legami comunitari non si improvvisano. Ci saranno più opportunità per chi sarà già pronto, avendo messo già in piedi una organizzazione sociale in grado fornire aiuto reciproco e ottimizzare le risorse.

La forza del femminismo è nell'apatia. Se gli uomini vogliono migliorare la loro condizione devono cominciare a reagire.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Jason

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Re:QM: un approccio globale è ideologico?
« Risposta #62 il: Ottobre 15, 2016, 09:25:12 am »
Citazione
C'è un persistente equivoco sul fatto che vorrei convincere la gente a sposare o migliorare donne irrecuperabili. Penso invece che bisogni partire da persone che abbiano già le idee chiare, per costruire qualcosa di buono.

O comunque con donne che pur non avendo una chiara cultura antifemminista hanno delle fondamenta .
Citazione
Altro equivoco: non si vuole salvare una società irrecuperabile e completamente asservita al femminismo. Forse tale pensiero andrebbe attribuito a chi vuole combattere il femminismo cambiando due o tre leggi, ma mantenendo i presupposti di una società antimaschile.

Nemmeno io voglio salvarla . Forse da qui l'equivoco, io voglio salvare l'impero romano eliminando la corruzione dei generali barbari , non salvare tutto il sistema che è diventato .

In effetti come dice Massimo il sistema economico è alla frutta, e in tempi di crisi e legge della giungla l'individualismo diminuisce le possibilità di sopravvivenza. I legami comunitari non si improvvisano. Ci saranno più opportunità per chi sarà già pronto, avendo messo già in piedi una organizzazione sociale in grado fornire aiuto reciproco e ottimizzare le risorse.

Citazione
La forza del femminismo è nell'apatia. Se gli uomini vogliono migliorare la loro condizione devono cominciare a reagire.

E questo in parte sta già avvenendo , ha bisogno solo di una spinta, ed è necessario che forum come questo siano l'esempio per tutti , e per raggiungere tale scopo occorre prima di tutto superare il nichilismo .
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline ilmarmocchio

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Re:QM: un approccio globale è ideologico?
« Risposta #63 il: Ottobre 15, 2016, 10:02:51 am »
Ecco, tanto per cominciare, proviamo a proporre a queste bagascie "l'etica " e la "morale": oggettive, mi raccomando. Vediamo cosa rispondono... :doh: :doh: :doh:

Giuà. Invece, io a queste propongo, anzi, impongo, una condanna per calunnia, ripagando il danno in sede civile ed eventualmente, penale.
Sei libera di denunciare una violenza, ma se la denuncia è falsa, te ne assumi la responsabilità, pagandone le conseguenze

Offline ilmarmocchio

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Re:QM: un approccio globale è ideologico?
« Risposta #64 il: Ottobre 15, 2016, 10:32:36 am »
Non solo: chi ha fatto la falsa denuncia dovrebbe essere immediatamente sbattuta in galera.

ovviamente

Offline TheDarkSider

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Re:QM: un approccio globale è ideologico?
« Risposta #65 il: Ottobre 15, 2016, 12:32:45 pm »
x marmocchio :
la caduta dell'impero romano fu un male? Si, fu una catastrofe con conseguenze apocalittiche in termini di qualita' della vita nei successivi 500 anni: in Italia e nei territori dell'ex Impero d'Occidente ci fu una regressione drammatica di tutti gli indicatori relativi al benessere, durata di vita, istruzione, sicurezza, ecc.
solo a partire dall'anno mille ci fu una timida rinascita, ma circoscritta ai soli centri urbani della Penisola.

x Jason :
i motivi della caduta non furono affatto i generali barbari, ne' la soldataglia anch'essa in maggioranza barbara, i motivi furono che i romani "nativi" persero ogni qualita' virile e rimasero solo i barbari a comportarsi da uomini.


Quanto all'approccio alla QM, mi sembra che siamo ancora troppo divisi per proporre una riforma della societa' occidentale che ci riporti ai presunti fasti del passato che anche per me, come per Frank, in realta' non ci furono mai.
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline ilmarmocchio

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Re:QM: un approccio globale è ideologico?
« Risposta #66 il: Ottobre 15, 2016, 13:13:31 pm »
x marmocchio :
la caduta dell'impero romano fu un male? Si, fu una catastrofe con conseguenze apocalittiche in termini di qualita' della vita nei successivi 500 anni: in Italia e nei territori dell'ex Impero d'Occidente ci fu una regressione drammatica di tutti gli indicatori relativi al benessere, durata di vita, istruzione, sicurezza, ecc.
solo a partire dall'anno mille ci fu una timida rinascita, ma circoscritta ai soli centri urbani della Penisola.

x Jason :
i motivi della caduta non furono affatto i generali barbari, ne' la soldataglia anch'essa in maggioranza barbara, i motivi furono che i romani "nativi" persero ogni qualita' virile e rimasero solo i barbari a comportarsi da uomini.


Quanto all'approccio alla QM, mi sembra che siamo ancora troppo divisi per proporre una riforma della societa' occidentale che ci riporti ai presunti fasti del passato che anche per me, come per Frank, in realta' non ci furono mai.

Certo che la caduta dell' Impero Romano fu una catastrofe, ma fu annunciata e, a un certo punto, necessaria.
L' impero era diventato una organizzazione schiavistica che nutriva una burocrazia inetta e la soldataglia che non aveva voglia di combattere:
 intrighi di corte, in cui le donne ebbero parte notevole ( Onoria, Galla Placidia, ecc ) eliminarono i pochi uomini validi ( Stilicone, Ezio ).
La crisi imperiale fu fiscale e demografica.
Alla fine fu un bene che scomparve, anche se a caro prezzo  per anche più dei 500 anni che tu hai citato.
Proprio per questo io non getterei via il bambino ( la nostra società) con l'acqua sporca ( il feminismo e le ideologie sottese ).
Chi pagherebbe il crollo del mondo occidentale non sarebbero certo i ricchi


Offline Vicus

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Re:QM: un approccio globale è ideologico?
« Risposta #68 il: Ottobre 16, 2016, 00:02:26 am »
Ma è proprio la passività a far crollare il mondo occidentale, come ha detto marmocchio, e a rendere potenzialmente più vulnerabili in periodi di crisi economico-sociali.
Intanto l'apatia comporta una progressiva diminuzione delle libertà, già ora si lavora attivamente per installarci un chip sottocutaneo come al bestiame, o equiparare gli esseri umani agli animali e ai robot (un pescatore su Lineablu della Rai ha detto che oggi il male fatto agli esseri umani rimane impunito ma per chi pesca un delfino la galera è certa).
Non sono in gioco fasti passati, ma la nostra sopravvivenza.

Divisi? Non ovunque: ci sono movimenti che portano avanti con successo un'azione sociale. Per esempio, i padri separati fanno un ottimo lavoro, purtroppo limitato alla questione divorzio. L'informazione è il primo passo.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Stendardo

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Re:QM: un approccio globale è ideologico?
« Risposta #69 il: Ottobre 18, 2016, 04:16:20 am »
Gli antifemministi che propongono solo una pars costruens sembra che non tengano conto del fatto che nella storia, prima di ogni cambiamento epocale, la pars costruens sia sempre stata preceduta da una necessaria ed imprescindibile pars destruens. Questa ovvietà era stata ben compresa fin dall’epoca degli antichi Romani quando edificarono l’Impero.
Anche il femminismo propone una pars costruens con gli uomini sebbene le femministe intendano per quest’ultima l’instaurazione di un dispotismo della donna sull’uomo nell’ambito del capitalismo internazionale ma prima di ciò il femminismo si è impegnato a fondo, soprattutto con il ‘68 e la susseguente seconda ondata femminista degli anni settanta, ad esercitare e propagandare per decenni una critica erosiva e demolitrice dell’uomo, del padre e della figura maschile. Solo quando il femminismo è riuscito ad indebolire l’uomo, il quale alla fine ha ceduto ed è precipitato in rovina, è iniziata la cosiddetta fase della “rieducazione del maschio”.
Da questo punto di vista, il femminismo ha messo in atto, con una logica tanto fredda quanto svergognata, gli insegnamenti offerti dai vari corsi e ricorsi della storia, per abbattere dunque un sistema esistente non è sufficiente auspicare ed adoperarsi per una pars costruens per quanto giusta questa possa essere.
Il femminismo, come d’altronde ogni altra ideologia, non può tollerare che accanto a se esista una weltanschauung differente dalla propria, la femminista esige di essere riconosciuta come unica ed esclusiva, in quest’ottica, l’uomo, la famiglia, lo Stato, l’intera società debbono adeguarsi e conformarsi alla sua concezione, pertanto non può esistere accanto a sé l’uomo che c’era prima del suo avvento.
Alcuni uomini antifemministi vorrebbero, in buona fede,  infrangere lo stato di cose esistenti ma la povertà spirituale ed ideale gli sottrae quel vigore senza il quale nessun cambiamento è possibile, l’importanza che il sesso riveste nella loro vita li porta a ragionamenti miserevoli facilmente smascherabili dalle femministe come anche dalle donne in generale così proseguono imperterriti a prendere scoppole e risultano, al netto del risultato, essere troppo deboli per poter pensare di cambiare lo stato esistente.
I femministi, invece, hanno rinunciato completamente a battersi perché cercano di ingraziarsi le donne per barattare un po' di sesso in cambio del loro essere uomini e tutti i loro sproloqui alla fin fine non sono che un ipocrita barcamenare volto a ritagliarsi una nicchia sessuale e la loro squallida esistenza meschina non è che un prodigare a costruirsi una cuccia dove poter sopravvivere sotto il castello femminista ma se un giorno una donna dovesse decidere di scacciare un femminista dalla sua nicchia sessuale, tutti i suoi pensieri e le sue azioni sarebbero volti, anche mediante l’utilizzo della violenza e dei trucchi più viscidi e subdoli, a cercare di riottenere la sua ambita fonte sessuale anche a costo dell’ultimo barlume di dignità che dovrebbe avere non un uomo ma un essere vivente. E’ chiaro che con simile genia non si va da nessuna parte.
E’ un tratto distintivo della femminista, quindi, il suo carattere totalitario, intransigente, fazioso e radicale ma è con questo aspro stato di fatto che, volenti o nolenti, ci dobbiamo confrontare, perciò, gli uomini che vogliono fare qualcosa per la rinascita maschile non devono rompersi il capo a soffermarsi su come sarebbe bello se la situazione attuale non fosse questa ma debbono cercare il modo di liquidare il presente stato di fatto perché un’ideologia come quella femminista colma di diabolico fanatismo ed intransigenza può essere addomesticata soltanto applicando il noto principio della terza dinamica ovvero un’idea che sia dotata almeno di pari vigore e sia moralmente ed eticamente incorrotta, integerrima e tangibilmente autentica.
Un uomo che si propone di abbattere il femminismo, dunque, non scende a compromessi con esso, non è disposto ad interagire o ad interloquire con le femministe e con ciò che deplora ma sente imperiosamente dentro di se  il dovere dinanzi al Signore, agli altri uomini ed a se stesso di combattere simili barbarie fino ai limiti della proprie possibilità umane contribuendo al suo disfacimento irreversibile.
« Ultima modifica: Ottobre 18, 2016, 04:31:01 am da Stendardo »
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Online Frank

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Re:QM: un approccio globale è ideologico?
« Risposta #70 il: Ottobre 18, 2016, 07:14:02 am »
Citazione
Alcuni uomini antifemministi vorrebbero, in buona fede,  infrangere lo stato di cose esistenti ma la povertà spirituale ed ideale gli sottrae quel vigore senza il quale nessun cambiamento è possibile, l’importanza che il sesso riveste nella loro vita li porta a ragionamenti miserevoli facilmente smascherabili dalle femministe come anche dalle donne in generale così proseguono imperterriti a prendere scoppole e risultano, al netto del risultato, essere troppo deboli per poter pensare di cambiare lo stato esistente.

Stendardo, una premessa: per quanto mi riguarda non ho "soluzioni" da proporre, per tutta una serie di motivi che ora non mi metto a spiegare, ma vorrei chiederti: la tua "soluzione" qual è?
Perché, vedi, parlare è facile, mentre agire e fare qualcosa di concreto è molto più difficile (spesso impossibile).

Si parla soventemente di pars destruens, nonché di "crollo della società occidentale", facendo finta però di non sapere che tra i tanti suoi difetti, la civiltà occidentale ha anche i suoi lati positivi, i suoi pregi.
Esempio: al contrario di quanto accade in altre parti del mondo , noi mangiamo tutti i giorni, più volte al giorno; ci laviamo tutti i giorni, non moriamo per una banale influenza (come accadeva un tempo); abbiamo le auto sulle quali viaggiare, i riscaldamenti in casa, l'acqua corrente, la luce elettrica, etc.
Abbiamo anche il tempo di scrivere su internet... (creazione maschile statunitense), ragion per cui ti chiedo: a te piacerebbe realmente "tornare indietro", ai tempi della vanga e della zappa, con la candela in mano e senza il suddetto internet? Per non parlare di tutto il resto?
Nei sei proprio sicuro?
Mi scuserai se non ci credo neppure un po'.

Dal mio punto di vista, sconfiggere il femminismo non va certamente di pari passo con l'annietamento totale della civiltà occidentale, a prescindere poi da quello che succederà in futuro.

Altro particolare da evidenziare; e te lo dico senza alcun intento polemico: femminismo a parte, se la civiltà occidentale fa così schifo in toto, perché non ti sei mai trasferito altrove?
Ad esempio in un paese del terzo mondo?



Citazione
Un uomo che si propone di abbattere il femminismo, dunque, non scende a compromessi con esso, non è disposto ad interagire o ad interloquire con le femministe e con ciò che deplora ma sente imperiosamente dentro di se  il dovere dinanzi al Signore,

Stendardo, io non sono credente, ma come avrai notato non faccio quasi mai riferimento al mio non esser credente.
Non solo: al contrario di alcuni credenti, non cerco di convertire il prossimo all'ateismo o all'agnosticismo, perciò ti chiedo cortesemente un favore: evita di mettere sempre di mezzo il "Signore", grazie.

Offline Vicus

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Re:QM: un approccio globale è ideologico?
« Risposta #71 il: Ottobre 18, 2016, 07:44:50 am »
D'accordo, ma non è stato il femminismo a darci le comodità occidentali.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ilmarmocchio

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Re:QM: un approccio globale è ideologico?
« Risposta #72 il: Ottobre 18, 2016, 08:34:21 am »
Citazione
Vicus : Ma è proprio la passività a far crollare il mondo occidentale
Ovvio, ma nessuno qui propugna la passività,  lo prova il fatto che ci stiamo dando da fare sul forum.
Ciò che io critico negli approcci globali è il propugnare visioni ideologiche, anche rispettabili, come soluzione della q.m.
Prendiamo Blondet : a me piace, scrive benissimo e spesso ci azzecca.
Però non mi può parlare con rimpianto del periodo fascista, come l'era di gente tutta di un pezzo e di alti ideali.
Sappiamo tutti come è andata e come sopratutto è maturata una delle pagine più vergognose della nostra trimillenaria storia.
Non parliamo di UB, che vorrebbero l'avvento di una società ( quella comunista ) che ha fallito ovunque.
E chi non è cristiano non ha nessuna voglia di ritornare a epoche che non hanno nulla da farsi invidiare : io stesso, pur disprezzando il  leaders attuali, non vorrei per nulla un papa re a impormi come devo comportarmi nella mia sfera privata.
Insomma, sto con Cavour : libera chiesa in libero stato.
L' imperoRomano cadde, ma non in un anno : Tacito ammoniva i romani ( nel De Germania  )  già nel 1° sec d.c., ma l'impero cadde nel 476.
300 anni.
Allora , oggi che facciamo, aspettiamo che la rovinosa caduta della nostra civiltà fra 300 anni faccia il suo corso ?
Poniamoci obiettivi minimi, concreti, chiari e condivisibili.
Un es ?
la donna che porta avanti una falsa accusa, deve essere processata d' ufficio e condannata , se colpevole, per calunnia e rifondere i danni da lei provocati.
Insomma, sempre il basilare principio della responsabilità, ossia chi rompe paga

Offline Vicus

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Re:QM: un approccio globale è ideologico?
« Risposta #73 il: Ottobre 18, 2016, 08:43:27 am »
Belle parole, ma nella società attuale, con la mentalità femminista a definire le regole, inutile anche solo sognare una giustizia più equa.
Cavour è vissuto 150 anni fa.
Nessuno propugna papi re, abbiamo già i nostri problemi con Bergoglio.
Ancor meno infallibile è Blondet, che però non è un nostalgico (ha parlato anche di aspetti positivi dell'URSS, ma ciò non fa di lui un comunista).
Talora i media parlano con autocompiacimento degli errori del passato per nascondere quelli presenti e convincerci che questa è l'epoca più libera, democratica e giusta di sempre. Sappiamo che purtroppo non è così.
Non solo le altre epoche (tutte salvo periodi di decadenza) ma anche le altre culture (tutte quelle non in declino) hanno mentalità, ruoli, equilibri elaborati in millenni di civilizzazione e che, senza rinunciare a elettricità (e Internet :cool:), sarebbe il caso di riconsiderare perché così l'occidente non durerà cinque minuti.

PS: Putin costruisce chiese e dà risalto al cristianesimo. Sarà un illuso, retrogrado, "palingenetico" ma ha risollevato* il suo Paese mentre l'UE con le sue 'libertà' (false) e miserie (vere) continua declinare.

* Chiaro che il tenore di vita russo non è (ancora) ai livelli europei, e che la Russia non è il migliore dei mondi possibili. Ma si è ripresa dal disastro dell'era Eltsin, mentre l'UE vi si dirige a rotta di collo.
« Ultima modifica: Ottobre 18, 2016, 09:28:12 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:QM: un approccio globale è ideologico?
« Risposta #74 il: Ottobre 18, 2016, 10:40:06 am »
Blondet lo critico pure io, specie quando parla degli statali quasi come un male opprimente - sono anche io per un grosso taglio ad enti improduttivi e inutili come le regioni , ma non possiamo addebitare agli statali la stagnazione . Inoltre i tagli li stanno facendo, ma alle ASL, non alle regioni , e tra l'altro le ASL sono in realtà enti semi-pubblici, non pubblici nel vero senso della parola- , ma molte delle sue analisi sono assolutamente azzeccate .

Cavour era un massone .

Non stiamo dicendo che dobbiamo vivere in una teocrazia , ma di restaurare quella che dovrebbe essere l'armonia fra i due sessi. Oggi non c'è armonia . Nessuno qui propone soluzioni ideologiche .

Citazione
la donna che porta avanti una falsa accusa, deve essere processata d' ufficio e condannata , se colpevole, per calunnia e rifondere i danni da lei provocati.

Bravo ma vedi, marmocchio, finchè vige questa mentalità femminista ( ed è qui che dobbiamo agire) queste donne esisteranno sempre . Sono erbacce , le strappi e il giorno dopo ne rispuntano altre uguali . Noi non dobbiamo strappare le erbacce e bruciarle , dobbiamo immettere nel terreno gli anticorpi contro le erbacce .
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
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