A mio personalissimo avviso non ci si vuol rendere conto che il pensiero collettivo plasmato dai media è in qualche modo marcio, che i media mentono sapendo di mentire e che quel pensiero collettivo marcio è voluto dai media.
E' la QM, nella sostanza. E' un ambiente che non va, che punta a qualcosa che non è quello che a buona ragione vorrebbe il singolo.
Una soluzione sta nel formarsi una propria cultura in materia, magari ponderando per distinguere il vero dal falso. E' possibile farlo.
Se non ci si rende conto che ci mentono (spesso sapendo di mentire) - e non parlo tanto delle donne quanto dei media in genere- non se ne viene a capo.
E' curioso notare che nei casi in cui un soggetto tenti di accettare tale esatto concetto (la menzogna dei media e del pensiero collettivo) la reazione in genere è intrisa di disperazione. Il soggetto tenta quindi reazioni scomposte e forsennate, che non portano a nulla, se non ad un peggioramento della situazione.
Innanzitutto il linguaggio apparentemente distinto con cui i mass media occidentali cianciano dei “diritti delle donne” nasconde in realtà un vecchio trucco tanto subdolo quanto vile: ogniqualvolta si parla di uomini e donne in generale, queste ultime sono sempre incensate e giustificate mentre i primi sono coperti da note di biasimo e di vituperio. Se consideriamo la stampa occidentale da questo punto di vista, le più abili produttrici di simili laidezze sono le femministe.
E’ indubbio che i mass media “democratici” mentre spingono i ragazzi ad assumere comportamenti sempre più muliebri al contempo sospingono le donne ad essere meretrici.
Prendiamo ad esempio il cd fenomeno del “bullismo” che è stato messo così tanto alla ribalta dai pennivendoli di casa nostra, il corpo docente non deve essere messo in mezzo quando ci sono burle idiote tra scolari perché in questo modo si favorisce nel ragazzo una mentalità delatoria ed un carattere pettegolo contraddistinto da piagnistei e maldicenze, così accadrà che una volta che da grande sarà entrato nel mondo del lavoro, tutto ciò lo porterà ad essere ciò che noi chiamiamo comunemente con il termine di “carogna”. Se ad un ragazzo non vengono insegnate le virtù maschili ad essere taciturno soprattutto con le donne, a forgiare il proprio carattere, a saper incassare i colpi ed a reagire poi non ci dobbiamo meravigliare che proprio in Occidente ci siano così tanti uomini che diventano omosessuali o travestiti o che quando hanno a che fare con una donna al posto di avere padronanza di sé ed educare la donna a comportarsi da femmina non sanno fare altro che essere remissivi.
La decadente società occidentale non lascia nulla di intentato pur di continuare a femminilizzare fisicamente e psicologicamente l’uomo mentre tralascia totalmente lo scopo della pedagogia della donna che è quello di farne una buona madre.