Autore Topic: Il direttore di EFFEDIEFFE vuota il sacco sul femminismo  (Letto 1763 volte)

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Offline Vicus

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Il direttore di EFFEDIEFFE vuota il sacco sul femminismo
« il: Ottobre 14, 2016, 10:51:15 am »
Ginecocrazia: un percorso di liberazione

Da tempo desideravo scrivere un articolo su queste donne. Non che ne sia un grande esperto, anzi, il rapporto con l’universo femminile, fatto di amori giovanili quasi sempre illogici, non mi promuoverebbe affatto a tale compito. Ciononostante, conosco bene il motivo per il quale ho rinunciato alla consolazione di avere al mio fianco una compagna di vita, preferendo di gran lunga dedicare il mio tempo ad altro genere di attività che non all’ambizione di trovarmi un letto caldo (e in questo sono convinto di aver scelto “la parte migliore”). Il mio non sarà dunque uno scritto scientifico né tantomeno filosofico. Sarà uno sfogo puro e semplice; incazzato ed anche un po’ (molto) “sessista”, senza troppe esitazioni o sensibilismi di sorta (a tratti, forse, anche un po’ generalista e scontato); il lettore si predisponga a questo e porti pazienza, perché la ridicola accusa montata contro Trump dall’entourage della Clinton ha fatto scattare in me una rabbia assassina, che dà origine a questo sfogo molto poco ponderato.

Come sappiamo, la Clinton rappresenta ed incarna la continuazione della fase terminale di un processo apertosi (come minimo) quindici anni fa. Una donna che è l’incarnazione della stupidità più cieca e pericolosa che si possa conoscere; qualsiasi persona minimamente coscienziosa e sana di mente (ed è proprio il caso di Trump) dopo i disastri provocati dalle guerre americane degli ultimi anni (Iraq, Afghanistan, Siria, Libia, Ucraina, etc.) si sarebbe arresa all’evidenza: abbiamo sbagliato tutto, domandiamo scusa e ce ne torniamo a casa con milioni di morti sulle spalle. Un minimo di umanità dovrà pure albergare in queste persone. Viene il sospetto che non ve ne sia nemmeno un briciolo.

Ho ascoltato come tutti, per pura curiosità, quelle registrazioni a sfondo sessista. La prima reazione che ho avuto ascoltandole è stata: “E allora? Chi se ne frega!”. Credo che ogni uomo, ammettiamolo pure, in mezzo ad amici o colleghi, abbia detto, almeno una volta nella vita, frasi ben peggiori di queste. La politica americana è inoltre zeppa di scandalucci a sfondo sessuale, alcuni anche gravissimi, di cui nessuno si occupa. Se Trump avesse espresso confidenzialmente pareri a sfondo sessuale, che so, su un altro uomo, sono certo che non sarebbe mai stato etichettato come un malvagio, un diavolo, uno stupratore seriale. Solo gli orientamenti eterosessuali sembrano oggigiorno essere diventati un motivo di vergogna e persecuzione mediatica. A Trump piacciono le donne. E allora? A Berlusconi piacevano le donne. E allora? Una mia amica commentava: “Ma meno male, almeno sono uomini sani!”. Concordo.

Era prevedibile, dopo la prima stoccata dell’audio “sporcaccione”, che saltassero fuori le denunce per molestie sessuali.

L’altra sera, guardando un serial tv (si impara molto anche da lì…) ho appreso l’esistenza della parola “ginecocrazia”, su cui si fonda, non lo sapevo, una supposizione dell’antropologo J.J. Bachofen, che nel 1861 teorizzò attraverso questa parola un supposto stadio della società primitiva, in cui la donna avrebbe goduto di un assoluto predominio nella vita sociale e politica della comunità.

Caspita, mi son detto, il buon J.J. Bachofen ci aveva azzeccato in pieno! — non potendo però sapere che la sua teoria guardava di molto al futuro e non descriveva affatto un supposto stadio primitivo (che non è mai esistito), bensì la nostra attuale società. La vera ginecocrazia è quella dei giorni nostri.

Leggevo un commento su un giornale americano, di un lettore che sosteneva come l’Occidente, retrogrado com’è, non è ancora “pronto” per apprezzare tutta la profondità e la capacità femminile in campo politico, quali figure di comando e di leadership sicura e scevra da ogni compromesso (sic). Portava l’esempio della Merkel e della Thatcher. Bell’esempio, non c’è che dire. Soprattutto il primo, i cui esiti li stiamo pagando sulla nostra pelle proprio in questo periodo in Italia, con l’invasione del negro che sta toccando vertici impensabili (ne riparleremo).

Non la sopporto più, lo dico francamente, una società dove le femmine sono diventate a tal punto intoccabili (la politica italiana ne è un esempio straziante, non da ultimo a causa dello stravolgimento della corretta lingua italia che “politichesse” tipo la Boldrini stanno imponendo): ignoranti, strillone ed infantili figure, spietate come solo loro sanno essere, sempre pronte a frignare e a gridare alla persecuzione sessista.

Questo starnazzare di femmina nella vita pubblica mi ha veramente stufato. È proprio vero che la donna emancipata è in assoluto il peggior parto di una società corrotta, perché essa, classicamente, si farà poi portavoce delle istanze più corrompenti, difendendole come valori della più alta conquista sociale. Avrete poi notato l’invasione femminile anche nel mondo dell’opinione: bloggherine improvvisate, sempre più connesse e digitali, spopolano e fanno la fila per far carriera nel mondo dell’informazione (solitamente quando sfiorisce il fiore dell’età o la bellezza non è una eccellente prerogativa). Le loro opinioni, mediamente, sono il peggio della spazzatura propagandistica che potete trovare disponibile liberamente oggi per il web.

Il mondo, in questo, è diventato realmente una ginecocrazia
, certamente satanica nella sua essenza e nei suoi scopi. La Clinton è di conseguenza il classico esempio di cosa ad una donna non dovrebbe mai essere permesso di fare, e del pericolo che si ingenera quando un simile personaggio ha l’ambizione e la spinta per arrivare tanto in alto. Sono preferibili mille Berlusconi e Trump, mille Putin ed Assad con tutti i loro limiti, che una Boldrini o una Clinton, con la loro voglia di plasmare un nuovo mondo, abbattendo frontiere territoriali e sessuali.

Mi domando: ma questo modello di donna, per la quale tutti dovremmo nutrire una particolare venerazione, per quale motivo dovrebbe meritare tanta considerazione?

La Clinton vuole essere la gran maestra di una nuova progenie di donne — non per loro liberazione, ma per nostra schiavitù. Fortunati noi che oggi è già una vecchia puzzona, arrivata 8 anni in ritardo al tanto agognato mandato supremo. La falsità più ripugnante che alberga in quella persona non ha precedenti. Fa letteralmente rabbrividire lo spirito serpentino con cui sfrutta il suo propagandistico interesse per i deboli, i bambini e gli emarginati, quando è essa stessa artefice e portavoce della campagna aborticida più assassina e letale della storia americana (lei e quell’africano attualmente presidente). Questi, i bambini se li mangiano nel vero senso della parola.

Tali donne, dicevamo – di cui la Clinton è un modello esemplare (lo si vede anche dai disastri familiari che l’hanno vista protagonista) – per quale grande esempio di virtù civica dovremmo rispettarle? Forse per aver appoggiato lo sterminio di miliardi di bambini con aborti o contraccettivi vari, di cui hanno fatto incetta per godersi i piaceri del sesso fuori da ogni logica procreativa? O magari, quando hanno deciso di tenerli questi figli (bontà loro), per averli successivamente abbandonati alle cure di qualche asilo o doposcuola (lamentandosi poi se questa pratica assurda genera possibilità di abusi)? Per aver forse dimenticato che la casa e la famiglia sono l’unico campo (difficile e pieno di altissime responsabilità) a cui sono chiamate ad impegnarsi, realizzandosi in maniera più completa di quanto potranno mai fare in un ufficio o, men che meno, durante una carriera politica?

Io mi domando: quale uomo integro e sano di mente vorrebbe avere al suo fianco una donna affermata in ambito lavorativo a detrimento della stabilità familiare, instabilità che per forza di cose va di pari passo col minare le basi della propria “casa”?

Ovviamente anche la necessità del doppio lavoro per mantenere i figli è frutto di una architettura perversa che è stata attuata a partire dagli anni ’70. La vita costa molto di più, ed i lavori sono sempre più malpagati. Non voglio generalizzare su questo punto; mi rendo conto che oggi ci sono coppie che si ritrovano obbligate a lavorare in due per arrivare a fine mese; ma so per certo che alcune donne non lo fanno esclusivamente per aiutare i mariti, bensì, in parte, anche per sé stesse, per poter avere “uno stipendio” ed una indipendenza economica, generando con la loro assenza altri costi, che graveranno sul portafoglio famigliare.

Il discorso è complesso, e non ho le competenze e i dati per poterlo affrontare “tecnicamente”. Certamente però, dalla donna dipende buona parte dello stato di salute della famiglia e di conseguenza della società. Se l’optimum (la moglie a casa) non può più essere praticato a causa di contingenze economiche avverse, lo capisco benissimo, ciò non significa però che sia sbagliato di per sé come molte donne ritengono a priori.

Il problema oggi è anche che non ci si accontenterebbe più di quel poco (in alcuni casi veramente poco) che scaturirebbe da un solo lavoro; i sacrifici e le privazioni sarebbero tanti (niente vacanze o spese consolatorie di vestiario magari, in cui le donne sono capaci di gettare, nell’arco di un anno lavorativo, il 50% del loro stipendio); la donna dovrebbe iniziare ad ingegnarsi per cucinare risparmiando, per pulire la casa (che in molte non vogliono abbassarsi a fare) i genitori, magari, dovrebbero essere accuditi tra le mura domestiche e non in qualche (oggi costoso) ospizio, etc., etc. Insomma, una volta si viveva con molto meno e si facevano maggiori sacrifici.

Sarà per tale motivo che molti di noi non “tengono famiglia” se non quella di origine (che personalmente cerco di servire filialmente nel migliore dei modi); ci sono uomini che non amerebbero vedere la moglie spendere le sue giornate fuori di casa, mettendo in secondo piano l’unico compito a cui una donna dovrebbe votarsi, ovvero la cura della tetto coniugale e/o della prole. E non avendo magari mai conosciuto una donna capace anche solo di voler provare a fare la mamma a tempo pieno, senza il sospetto che avrebbe passato il suo tempo a guardare la televisione fumando sigarette ed agognando qualche brillante uscita, predisposta attraverso una sana educazione a questo alto compito, in molti hanno rinunciato a cercarne una. Non tutto il “male” viene per nuocere però. Conoscevo un uomo una volta, un disgraziato padre di due figlie cresciute male, che si era convinto di dover essere lui a fare i compiti domestici, mentre la moglie intrallazzava in ambito immobiliare. Era un uomo colmo di contraddizioni e di paure mai affrontate, la cui famiglia, certamente a causa anche sua, gli faceva vivere un inferno in terra che non auguro a nessuno.

La Clinton è un robot, con pilota automatico inserito, con un’unica direzione possibile: quella guerra totale che consenta ai signori da cui dipende di dominare incontrastati su un mondo in macerie. Per la Clinton il modo più saggio ed “eccezionale” di risolvere il conflitto in Siria è difatti quello di iniziare una guerra aperta con la Russia, senza possibilità di soluzione diplomatica o dialogo (in questo riesce ad essere molto peggio anche dello stesso Obama). Tutto in quella donna è sbagliato e perverso, lontano da ogni equilibrio e spirito di santità. Tutto è il contrario di quello che appare e di quello che dice.

Seguendo l’insegnamento della Sacra Scrittura, saggezza popolare o tradizione veridica che sia, una donna ribelle è all’origine di tutti i mali della società. L’esempio di Eva è in tal senso emblematico. Nell’esempio della “prima donna”, che prevaricò l’uomo e lo indusse a peccato (ovvero alla disobbedienza), risiede ogni singola cellula del problema che da sempre affligge la società umana.

Qualche estranea, oggi, è benissimo capace di rovinare totalmente la vita di un uomo, relegandolo ad un fantasma di sé stesso, soprattutto se minerà, con la tipica irrequietezza che contraddistingue le donne, sempre insoddisfatte (anche sessualmente parlando), il vostro equilibrio.
« Ultima modifica: Ottobre 15, 2016, 01:28:57 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Sebastiano

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Re:Il direttore di EFFEDIEFFE vuota il sacco sul femminismo
« Risposta #1 il: Ottobre 14, 2016, 22:44:30 pm »
Purtroppo è tutto condivisibile...

Online Frank

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Re:Il direttore di EFFEDIEFFE vuota il sacco sul femminismo
« Risposta #2 il: Ottobre 15, 2016, 00:58:17 am »
Citazione
La Clinton è di conseguenza il classico esempio di cosa ad una donna non dovrebbe mai essere permesso di fare, e del pericolo che si ingenera quando un simile personaggio ha l’ambizione e la spinta per arrivare tanto in alto. Sono preferibili mille Berlusconi e Trump, mille Putin ed Assad con tutti i loro limiti, che una Boldrini o una Clinton, con la loro voglia di plasmare un nuovo mondo, abbattendo frontiere territoriali e sessuali.

E' così, nella maniera più assoluta.

Offline Vicus

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Re:Il direttore di EFFEDIEFFE vuota il sacco sul femminismo
« Risposta #3 il: Ottobre 15, 2016, 01:50:49 am »
E' un bel colpo per la QM, FDF ha decine di migliaia di lettori.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline freethinker

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Re:Il direttore di EFFEDIEFFE vuota il sacco sul femminismo
« Risposta #4 il: Ottobre 15, 2016, 09:14:39 am »
Mi sembra importante che molti stiano cominciando a percepire che qualcosa non va in questa società occidental-femminista, e che alcuni abbiano il coraggio di chiamare le cose col loro nome.  ;)
Scusate lignoranza, EFFEDIEFFE sta per?

Per restare in argomento, incontro sempre più gente veramente preoccupata per un'eventuale entrata della Clinton nella stanza dei bottoni, credo che ormai sia evidente che fidarsi di una presidenta del genere sarebbe pura follia; un conoscente tunisino, che vive e lavora da anni in Italia (ed è munito di parabola satellitare, per cui segue TG in lingua araba), mi diceva proprio ieri che è incredibile che noi europei ci "beviamo" una quantità industriale di balle diffuse dalle nostre televisioni. :doh:

ps. Ritorno dopo un'assenza forzata dovuta ad una lunga permanenza in una località isolata, dalla quale è difficile anche solo fare una telefonata, mi scuso per l'inconveniente.
Those who would give up essential liberty to purchase a little temporary safety deserve neither liberty nor safety.
Benjamin Franklin, Historical Review of Pennsylvania, 1759

Offline Vicus

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Re:Il direttore di EFFEDIEFFE vuota il sacco sul femminismo
« Risposta #5 il: Ottobre 15, 2016, 09:19:01 am »
EFFEDIEFFE sta per?
Fabio De Fina.

Bentornato Freethinker! :D
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.


Offline Vicus

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Re:Il direttore di EFFEDIEFFE vuota il sacco sul femminismo
« Risposta #7 il: Ottobre 15, 2016, 10:24:23 am »
Sì, è il fondatore del sito e della casa editrice omonima.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:Il direttore di EFFEDIEFFE vuota il sacco sul femminismo
« Risposta #8 il: Ottobre 15, 2016, 20:54:20 pm »
Sì, è il fondatore del sito e della casa editrice omonima.

Scusa, Vicus, ma Fabio De Fina come ha fatto a scrivere quell'articolo se è morto tre anni e otto mesi fa?

Citazione
L'editore cattolico se ne è andato dopo una anno di sofferenze
E’ morto l’editore Fabio de Fina

14 febbraio, 2013

Mi sfugge qualcosa?

Offline Vicus

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Re:Il direttore di EFFEDIEFFE vuota il sacco sul femminismo
« Risposta #9 il: Ottobre 15, 2016, 23:49:57 pm »
FDF è il nome della casa editrice. Il direttore attuale, nonché l'autore dell'articolo, è Lorenzo De Vita.
« Ultima modifica: Ottobre 16, 2016, 02:11:30 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.