di fatto la desistenza cattolica sul matrimonio si manifesta con la riduzione del matrimonio a folclore: la sposa (s)vestita da top-model, le paggette, il marito che fa la figura del fesso, la gente che chiacchiera in chiesa più che se fosse al mercato, etc
dalla benedizione in poi (andate in pace) la chiesa non ha più nulla da dire sul matrimonio, se i coniugi hanno qualche conflitto vanno al consultorio o al tribunale, punto
ah sì, ci sono anche le confraternite di autocoscienza per i coniugi, ma rimaniamo a livello di chiacchiere, senza alcun riflesso giuridico, pubblico
dal punto di vista della qm inviterei a riflettere sulle relazioni, non proprio immediate, tra questi diversi attori: lo stato con la sua cultura femminista, la desistenza cattolica, i giudici misandrici, le leggi femministe, etc
il punto 4 nella sostanza mi sembra che metta chiaramente i termini del problema: il cattolico va a sposarsi in chiesa perchè? assume degli obblighi? se si, perchè non ne risponde più a nessuno?
fate caso: alla chiesa non importa più nulla di ciò che succede dopo il matrimonio, salvo qualche particolare a proposito della la morale sessuale: non usate anticoncezionali, non abortite, se vi separate restate casti. Punto. C'è qualcosa che non funziona, non vi pare?