A quanto ne so, la religione cattolica non proibisce il sesso orale come preliminare. Anche se in Asia il buddismo è per lo più una semplice devozione popolare, per la dottrina buddista il sesso persino nel matrimonio preclude il Nirvana e comporta altri cicli di rinascite.
Anzi, Buddha diceva che le probabilità di reincarnarsi in un essere umano erano minime e che se non ci si faceva monaci si doveva ricominciare il percorso delle rinascite partendo dagli esseri meno evoluti.
Il buddismo proibisce o sconsiglia di partecipare a feste e danze e dormire su letti troppo comodi.
Quanto dici e' all'incirca corretto, perche' il buddismo considera tutte le passioni umane (per i soldi, per le donne, per il sesso) ostacoli verso il percorso del "risveglio", e dunque consiglia di rinunciare a queste passioni.
Ma qui la parola chiave, che hai correttamente usato anche tu, e' "consiglia": cioe' per il buddismo chi fa sesso, anche sfrenato, non fa un peccato, non viola una legge morale, non offende Dio: semplicemente, fa del male a se' stesso. Impedisce a se' stesso di avviarsi verso un percorso di elevazione spirituale.
Il bravo buddista deve dominare le proprie passioni e mai farsi dominare da esse, deve cercare la "via mediana" nelle cose cioe' non esagerare mai con la passione per qualcuno o qualcosa, e deve essere pronto a rinunciare a quel qualcuno o qualcosa in ogni momento.
Deve anche farsi monaco per un periodo piu' o meno breve della propria vita, a seconda della vocazione.
Ma per tornare al punto, un buddista mai direbbe che una certa pratica sessuale e' degradante solo per la donna (se e' degradante, in senso spirituale, lo e' per entrambi), e mai accuserebbe l'uomo di voler sottomettere la donna in base a quello. Insomma, mai direbbe
cretinate femministe e misandriche, come fa Adinolfi e l'autrice dell'articolo, dietro il paravento della religione cattolica.
Su Adinolfi e compagni (criticati pure da siti tradizionali) sono assolutamente d'accordo con te: farebbero meglio a tacere.
La Croce è un giornale iperprogressista. Non sono al corrente di alcun divorzio tra i cattolici che frequento, che hanno famiglie felici e dove anche le donne parlano dell'uomo capofamiglia (come scritto da S. Paolo), non di "parità".
Ti consiglio siti come Corrispondenza Romana (diretto da Roberto De Mattei, felicemente sposato) dove troverai articoli di tutt'altro tenore, anche antifemministi e vicini a molte posizioni espresse su questo forum.
Grazie per i consiglio, ci daro' un'occhiata sicuramente.