Autore Topic: "Non vi lascio. Vi porto con me". Scommettiamo che la condanna è assicurata?  (Letto 2171 volte)

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Online Massimo

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E' di oggi la notizia che un poliziotto, a motivo della separazione imminente, di fronte all'eventualità, anzi certezza, di perdere tutto, casa
dalla quale avrebbe dovuto allontanarsi, famiglia, della quale non avrebbe fatto più parte, reddito, decurtato della somma da devolvere
per il mantenimento di moglie e figlie, sicurezza degli affetti, persa a favore magari del nuovo compagno della moglie che avrebbe poi
trascorso il tempo anche con le sue figlie, per precipitare nella più totale precarietà economica, affettiva ed esistenziale, ha deciso di non iniziare neppure un percorso infernale di questo genere, ma di farla finita con una strage: dopo aver sterminato la famiglia ha avvertito i
suoi colleghi poliziotti e ha detto loro: "Vi lascio la porta aperta. Venite: ho appena ucciso tutti i miei". Dopodichè si è suicidato. Se fosse
stato di sesso femminile, giornali e talk-show avrebbe sicuramente parlato del "disagio" della povera donna che se è giunta a fare un
simile gesto chissa quali "violenze psicologiche" o "abbandoni" (l'abbandono è una forma di violenza solo se la subisce la donna) avrà
subito dagli uomini della sua vita. Per lui, no. Per lui non ci sarà comprensione. Nè approfondimenti, nè riflessioni da suggerire agli altri.
Per lui ci sarà solo la condanna. Per il suo egoismo e la sua vigliaccheria. Neanche propongo di scommetterlo. E' un copione già scritto.
« Ultima modifica: Novembre 02, 2016, 12:15:05 pm da Massimo »

Offline Sardus_Pater

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Re:"Non vi lascio. Vi porto con me". Scommettiamo che la condanna è assicurata?
« Risposta #1 il: Novembre 02, 2016, 14:18:01 pm »
Al Tg Cronache de La 7 sono andati coi piedi di piombo, forse perché era membro delle forze dell'ordine; ma non hanno parlato di separazione, ma di un uomo con probabili problemi di salute debilitanti (era a casa in convalescenza) disperato per la situazione della famiglia. Secondo alcuni era pure schiavo del gioco.
Qual'è la verità?
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Online Massimo

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Re:"Non vi lascio. Vi porto con me". Scommettiamo che la condanna è assicurata?
« Risposta #2 il: Novembre 02, 2016, 15:20:58 pm »
Il gioco era il "Gratta e Vinci": uno non si suicida perchè non vince al Gratta e Vinci. Probabilmente c'erano motivi seri e più gravi sotto. Ad
ogni modo se non c'era una separazione in ballo, avrebbe potuto esserci: oggi il fallimento di un matrimonio è da mettere in conto anche
se si è in gamba, giudiziosi, virtuosi e di successo.  Sposarsi oggi significa mettere il proprio presente e futuro nelle mani di una donna, la
quale, sapendo di avere la legge dalla propria parte, può fare e disfare una famiglia a seconda della convenienza o del proprio umore.
Quindi, anche se il dramma di Genova non è stato innescato dallo spettro del divorzio o della separazione con tutte le conseguenze del
caso (disastrose) per il marito (prossimo ex), avrebbe potuto benissimo esserlo. Consapevole di cosa lo aspettasse in caso di mancata
soluzione ai suoi (presunti) problemi economici e finanziari, cioè essere sbattuti fuori casa e perdere i propri affetti, la propria famiglia e i
propri punti di riferimento ha deciso di troncare sul nascere una prospettiva di questo genere dal suo punto di vista allucinante e mettere
fine alle sue angosce con un'operazione di omicidio-suicidio. Gesto comprensibilissimo se attuato da una moglie e madre (si veda il caso
di Pesaro) ma non se attuato da un marito e padre. In quanto maschio non ha diritto a debolezze o cedimenti. Perchè ha solo doveri.
Dovere di assicurare alla propria donna e alla famiglia agi e benessere oppure, nell'impossibilità di ciò, dovere di soffrire. In silenzio.
Ebbene, lui non ha accettato.

Offline COSMOS1

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Re:"Non vi lascio. Vi porto con me". Scommettiamo che la condanna è assicurata?
« Risposta #3 il: Novembre 02, 2016, 20:17:45 pm »
avrebbe potuto esserlo ma anche no, non sappiamo
in ogni caso sono tragedie
e finchè non ci sei dentro è difficile capirle

Dio cè
MA NON SEI TU
Rilassati

Offline Sardus_Pater

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Re:"Non vi lascio. Vi porto con me". Scommettiamo che la condanna è assicurata?
« Risposta #4 il: Novembre 02, 2016, 20:34:38 pm »
Ad
ogni modo se non c'era una separazione in ballo, avrebbe potuto esserci: oggi il fallimento di un matrimonio è da mettere in conto anche
se si è in gamba, giudiziosi, virtuosi e di successo.  Sposarsi oggi significa mettere il proprio presente e futuro nelle mani di una donna, la
quale, sapendo di avere la legge dalla propria parte, può fare e disfare una famiglia a seconda della convenienza o del proprio umore.
Quindi, anche se il dramma di Genova non è stato innescato dallo spettro del divorzio o della separazione con tutte le conseguenze del
caso (disastrose) per il marito (prossimo ex), avrebbe potuto benissimo esserlo. Consapevole di cosa lo aspettasse in caso di mancata
soluzione ai suoi (presunti) problemi economici e finanziari, cioè essere sbattuti fuori casa e perdere i propri affetti, la propria famiglia e i
propri punti di riferimento ha deciso di troncare sul nascere una prospettiva di questo genere dal suo punto di vista allucinante e mettere
fine alle sue angosce con un'operazione di omicidio-suicidio. Gesto comprensibilissimo se attuato da una moglie e madre (si veda il caso
di Pesaro) ma non se attuato da un marito e padre. In quanto maschio non ha diritto a debolezze o cedimenti. Perchè ha solo doveri.
Dovere di assicurare alla propria donna e alla famiglia agi e benessere oppure, nell'impossibilità di ciò, dovere di soffrire. In silenzio.
Ebbene, lui non ha accettato.

Qui non posso che concordare con te.
Il femminismo è l'oppio delle donne.