http://www.maurizioblondet.it/avete-notato-vaticano-sempre-ragione-al-mondo/Fiumi di inchiostro sono stati versati, dai siti cattolici, sulla durissima reprimenda del Vaticano contro Radio Maria, dalle cui antenne sarebbe stato detto che il terremoto dell’Italia centrale sarebbe stata una punizione divina per il varo della legge sulle unioni civili. Non si parli di “Punizioni divine”! Il numero 2 della segreteria di stato, monsignor Becciu, ha invitato Radio Maria a “correggere i toni del linguaggio e conformarsi di più al Vangelo e al messaggio della misericordia e della solidarietà propugnato con passione da papa Francesco” . Quelle pronunciate alla radio “sono affermazioni offensive per i credenti e scandalose per chi non crede”.
Subito il fondatore di Radio Maria, padre Livio, ha espulso dalla radio per sempre il colpevole, teologo Cavalcoli.Al fiume d’inchiostro aggiungo il mio rigagnolo, senza alcuna pretesa di originalità, giusto con una nota terra-terra. Come è stato già appurato,
quella frase non è stata detta affatto. Cavalcoli ha fatto un discorso molto più complesso, come ovvio. La frase “il terremoto è la punizione divina per la legge sulle unioni civili” è stata attribuita a padre Cavalcoli da L’Espresso – una semplificazione e falsificazione – poi subito ripresa e amplificata da tutti i media “che contano”, Corriere, Repubblica, TG, giù giù fino all’immondo Cruciani; all’estero, se ne è occupata persino la BBC: “Vatican condemns radio station” etc. etc.
Queste emittenti rappresentano e incarnano quel che in termini spirituali si chiama “il mondo”, e gli interessi “mondani”.
Il ben noto “mondo” di cui Gesù ci ha avvertito: «Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.
La cosa terra-terra che volevo far notare è questa:
il numero due della Segreteria di Stato non ha avuto il minimo dubbio sul fatto che un teologo alquanto noto nella Chiesa, forse, non aveva detto una simile scemenza; nemmeno ha provato a chiamare padre Cavalcoli per chiedergli: ma cosa hai detto davvero, figliolo? No: ha subito preso per verità assoluta quello che sulla faccenda ha detto “il mondo”. E ovviamente, Becciu ha preso le parti del “mondo”: senza la minima esitazione, senza alcuna riflessione e senza il minimo controllo preventivo. Se c’è una disputa, una polemica, possiamo esser sicuri che il nuovo Vaticano darà sempre ragione, per immediata reazione, al “mondo”, e torto al fedele cristiano. Ormai è un riflesso condizionato: è sempre il fedele che viene messo sotto accusa dal Vaticano, di cui si sospettano pregiudizi, rigidità, e persino di dire menzogne e malvagità.
“Il mondo” invece, non mente mai, non ha bisogno mai di rimproveri. Becciu non ha dubitato un attimo che l’Espresso è un giornale ideologico, e dice falsità ; immediatamente ha creduto che un teologo domenicano molto rispettato potesse aver detto una cretinata, ed aver offeso “il mondo”.
Quanto al povero padre Livio, lo si deve capire: sa benissimo che la Junta vuol strappargli la sua creatura, Radio Maria: troppo miracolistica, troppo Madonnistica, soprattutto troppi ascoltatori: un centro di potere, insomma, uno spazio da occupare, dal punto di vista dei mondani modernisti che non tollerano voci diverse: tutti con coro con Francesco, altrimenti…..
Giustamente padre Livio può aver visto nell’attacco – immotivato – del numero 2 della Segreteria, l’inizio della manovra per privarlo della sua radio e commissariarla (come è stato fatto coi Francescani dll’Immacolata); e come sempre, s’è difeso dando ragione ai mondani del Vaticano, ed espellendo Cavalcoli come ha già fatto con il povero Palmaro e Gnocchi , e chiunque altro che abbia espresso la minima peplessità su El Papa.
Io che sono terra-terra considero “teologii” i santi – quelli che fanno miracoli, che hanno le estasi, che sono saliti sulla croce delle prove più dure – il minimo che chiedo dai teologi.
Vito Mancuso mi convincerà delle sue dottrine quando riceverà le stigmate, Enzo Bianchi quando il cilicio e i digiuni l’avranno reso scheletrico- o almeno magrolino. I teologi spesso mi confondono, e sono sempre noiosi. Se leggo le vite dei santi, santa Teresa la Grande, Santa Teresina, padre Kolbe, padre Pio, san Domenico Savio, la piccola Giacinta di Fatima, trovo la lettura molto più piacevole e loro lezioni di teologia più comprensibili; e sia detto per inciso, nessuno di questi santi, anche contemporanei, ha mai adottato nulla di modernismo. Nessuno di loro, per esempio, ha mai detto che la Messa è una “mensa” invece che un “sacrificio”. Fedele terra-terra, mi attengo a quel che credono loro. Non accetto teologi che non siano santi.