Non si può forse dimostrare scientificamente che l'uomo è stato creato da Dio ma per quel che ne so, può dirsi dimostrato che è un essere 'progettato' (
intelligent design) e che non può essere nato dal caso (
complessità irriducibile).
La teoria di Darwin ha ricadute sociali e politiche che vanno ben al di là del creazionismo: svaluta l'intelletto umano (e direi specialmente quello maschile razionale) a favore del caso o di un 'istinto' (femminile?) della natura e dell'evoluzione.
Ogni cultura, anche la più anomica, si basa su una filosofia di fondo. Questa è una società femminilizzata che svaluta l'uomo, portatore di civiltà, in nome di "Gaia". Come ho detto spesso, non si può migliorare la condizione maschile senza modificare i paradigmi sociali.
Il Darwinismo inoltre legittima sfruttamento e diseguaglianza sociale con la narrativa della sopravvivenza del più adatto (dimenticando la giustizia).
Già nell'800 Kipling (e molti altri) incoraggiava la 'selezione' antisociale e razzista dell'umanità in nome della
natura 'rossa nel dente e nell'artiglio', in libri come Recessional.
Ancora oggi questa ideologia letale viene alimentata nel folclore popolare con film come "Master & Commander" e nei concreti propositi delle elite di impedire la sopravvivenza dei 'meno adatti' (a chi e a che cosa?)
Sul Times del 5 gennaio '95, sir Worsthorne scriveva: «il solo futuro per questo stato, e per l'intero mondo occidentale, é di mettere mano a una
dura potatura dei servizi sociali, non esclusi quelli intesi a migliorare le condizioni materiali della classe inferiore,
(Sicché)
chi argomenta che una politica veramente "moderna" per i prossimi decenni non dovrà indietreggiare dal tagliare con l'accetta lo stato assistenziale, deve anche - se onesto - avvertire che questa politica "moderna" taglierà con l'accetta anche le nostre libertà democratiche.»Ciò renderà necessario un regime «con lo stomaco autoritario di
camminare con scarpe ferrate» sulla parte meno favorita della popolazione.
Il grado di "stretta della cinghia richiesto", continuava Worsthorne, «sarà incomparabilmente maggiore di quello che fu richiesto negli anni '30.» E la «classe politica e amministrativa d'oggi» non ha «l'autorità» che aveva al tempo di Montagu Norman [governatore della Banca d'Inghilterra negli anni '30]. Occorre dunque «una classe di governanti diversa da quella disponibile oggi. Per la prima volta da 50 anni o più, dovremo cominciare a pensare a come educare, addestrare e motivare una
classe superiore di guardiani . Anche se quella società veramente moderna ed élitaria non piacerà a tutti.»
Il lettore di mente aperta può confrontare quanto sopra col folclore popolare, specificamente i "guardiani" di Matrix e i "guardiani dela Repubblica" (Jedi) di Star Wars, interpretati (Episodi 1-3) da Ewan McGregor, specializzato in ruoli di teppista, e Alec Guinness, il "pompiere piromane" di Fahrenheit 451.