Autore Topic: Darwinismo: anello mancato?  (Letto 4402 volte)

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Offline freethinker

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Darwinismo: anello mancato?
« il: Novembre 04, 2016, 11:55:23 am »
E' la "misericordia" 2.0! :D
Vicus, come ti vengono certe battute :D
Vorrei fare un piccolo inciso su evoluzionismo e creazionismo.
Il creazionismo sarà anche qualcosa di indimostrabile scientificamente, ma mi sembra che sia altrettanto indimostrabile scientificamente la pretesa origine casuale della vita dal famoso "brodo primordiale", visto che pur con i "mattoni" basilari a disposizione, nessuno è ancora riuscito a ricrearla in laboratorio :D
Those who would give up essential liberty to purchase a little temporary safety deserve neither liberty nor safety.
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Offline Fazer

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Re: Darwinismo: anello mancato?
« Risposta #1 il: Novembre 04, 2016, 12:37:22 pm »
Il creazionismo sarà anche qualcosa di indimostrabile scientificamente, ma mi sembra che sia altrettanto indimostrabile scientificamente la pretesa origine casuale della vita dal famoso "brodo primordiale", visto che pur con i "mattoni" basilari a disposizione, nessuno è ancora riuscito a ricrearla in laboratorio :D

Sarà per questo che in tantissimi siamo persi in gurgite vasto.
Ci sembra assurda la prima teoria e statisticamente impossibile la seconda... :cry:

Offline Vicus

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Re: Darwinismo: anello mancato?
« Risposta #2 il: Novembre 04, 2016, 13:19:52 pm »
Non si può forse dimostrare scientificamente che l'uomo è stato creato da Dio ma per quel che ne so, può dirsi dimostrato che è un essere 'progettato' (intelligent design) e che non può essere nato dal caso (complessità irriducibile).

La teoria di Darwin ha ricadute sociali e politiche che vanno ben al di là del creazionismo: svaluta l'intelletto umano (e direi specialmente quello maschile razionale) a favore del caso o di un 'istinto' (femminile?) della natura e dell'evoluzione.
Ogni cultura, anche la più anomica, si basa su una filosofia di fondo. Questa è una società femminilizzata che svaluta l'uomo, portatore di civiltà, in nome di "Gaia". Come ho detto spesso, non si può migliorare la condizione maschile senza modificare i paradigmi sociali.
Il Darwinismo inoltre legittima sfruttamento e diseguaglianza sociale con la narrativa della sopravvivenza del più adatto (dimenticando la giustizia). Già nell'800 Kipling (e molti altri) incoraggiava la 'selezione' antisociale e razzista dell'umanità in nome della natura 'rossa nel dente e nell'artiglio', in libri come Recessional.
Ancora oggi questa ideologia letale viene alimentata nel folclore popolare con film come "Master & Commander" e nei concreti propositi delle elite di impedire la sopravvivenza dei 'meno adatti' (a chi e a che cosa?)

Sul Times del 5 gennaio '95, sir Worsthorne scriveva: «il solo futuro per questo stato, e per l'intero mondo occidentale, é di mettere mano a una dura potatura dei servizi sociali, non esclusi quelli intesi a migliorare le condizioni materiali della classe inferiore, :ohmy:
(Sicché) chi argomenta che una politica veramente "moderna" per i prossimi decenni non dovrà indietreggiare dal tagliare con l'accetta lo stato assistenziale, deve anche - se onesto - avvertire che questa politica "moderna" taglierà con l'accetta anche le nostre libertà democratiche.»
Ciò renderà necessario un regime «con lo stomaco autoritario di camminare con scarpe ferrate» sulla parte meno favorita della popolazione.
Il grado di "stretta della cinghia richiesto", continuava Worsthorne, «sarà incomparabilmente maggiore di quello che fu richiesto negli anni '30.» E la «classe politica e amministrativa d'oggi» non ha «l'autorità» che aveva al tempo di Montagu Norman [governatore della Banca d'Inghilterra negli anni '30]. Occorre dunque «una classe di governanti diversa da quella disponibile oggi. Per la prima volta da 50 anni o più, dovremo cominciare a pensare a come educare, addestrare e motivare una classe superiore di guardiani . Anche se quella società veramente moderna ed élitaria non piacerà a tutti.»
Il lettore di mente aperta può confrontare quanto sopra col folclore popolare, specificamente i "guardiani" di Matrix e i "guardiani dela Repubblica" (Jedi) di Star Wars, interpretati (Episodi 1-3) da Ewan McGregor, specializzato in ruoli di teppista, e Alec Guinness, il "pompiere piromane" di Fahrenheit 451.
« Ultima modifica: Novembre 04, 2016, 13:58:36 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Frank

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Re: Darwinismo: anello mancato?
« Risposta #3 il: Novembre 04, 2016, 18:40:45 pm »
Vicus, come ti vengono certe battute :D
Vorrei fare un piccolo inciso su evoluzionismo e creazionismo.
Il creazionismo sarà anche qualcosa di indimostrabile scientificamente, ma mi sembra che sia altrettanto indimostrabile scientificamente la pretesa origine casuale della vita dal famoso "brodo primordiale", visto che pur con i "mattoni" basilari a disposizione, nessuno è ancora riuscito a ricrearla in laboratorio :D

Io non sono uno scienziato (come nessuno di voi, del resto), e l'evoluzionismo sarà pure discutibile, ma per un non credente come me il c.d. creazionismo è veramente una favola per bambini.

Senza offesa, eh, ma ci tengo a precisarlo perché noto che in questo forum molti hanno il vizio di ironizzare ogni volta che si fa il minimo riferimento alla scienza e agli scienziati.

Peraltro, ci si potrebbe pure chiedere: ma chi è il creatore di Dio?
Qualcuno di voi ha una risposta?
Ovviamente no.

@@

ps: questa è una vecchia discussione aperta su uomini3000.
http://questionemaschile.forumfree.it/?t=1037078

E questo è un post di uno dei vecchi utenti di uomini3000, che ho riesumato dalla sopracitata discussione.
Citazione
Che cosa faceva Dio prima di creare l'universo? Per quale motivo lo creò in quel particolare momento, piuttosto che in un altro? Ma, soprattutto, perché creò l'universo? Se era "contento" di esistere in eterno senza un universo, che cosa lo costrinse a "decidersi" a crearne uno?
La Bibbia lascia parecchio spazio al dibattito su questi argomenti. E il dibattito c'è stato di sicuro. In effetti, gran parte della dottrina cristiana relativa alla creazione venne sviluppata molto tempo dopo la stesura della Genesi e fu influenzata dal pensiero greco tanto quanto da quello giudaico. Due questioni sono particolarmente interessanti dal punto di vista scientifico. La prima riguarda la relazione di Dio con il tempo; la seconda la sua relazione con la materia.
Le principali religioni occidentali proclamano che Dio è eterno, ma la parola "eterno" può avere due significati alquanto diversi. Da una parte può significare che Dio è esistito per un periodo infinito di tempo nel passato e che continuerà a esistere per un periodo infinito di tempo nel futuro; dall'altra che Dio è completamente fuori dal tempo.
Sant'Agostino optò per la seconda interpretazione quando affermò che Dio creò il mondo "con il tempo e non nel tempo". Considerando il tempo come universo fisico, piuttosto che come qualcosa in cui ha luogo la creazione dell'universo, e ponendo Dio completamente al di fuori di esso, Agostino evitò elegantemente il problema di cosa facesse Dio prima della creazione.
Questo vantaggio, comunque, è conseguito a un certo prezzo. Tutti possono riconoscere la forza dell'argomento che "qualcosa deve avere dato inizio a tutto questo". Nel diciassettesimo secolo era di moda considerare l'universo come una macchina gigantesca che era stata azionata da Dio.
Persino oggi molti sono attratti dall'idea di Dio come Primo Motore o la Causa Prima in una catena causale cosmica. Ma cosa significa, per un Dio posto fuori del tempo, causare qualcosa? In conseguenza
di questa difficoltà, quanti credono in un Dio atemporale preferiscono enfatizzare il suo ruolo nel mantenere e sostenere la creazione in tutti i momenti della sua esistenza. Non viene fatta alcuna distinzione tra creazione e conservazione: agli occhi del Dio atemporale entrambe rappresentano la medesima azione.

Il rapporto di Dio con la materia è stato allo stesso modo oggetto di difficoltà dottrinali. Alcuni miti sulla
creazione, come ad esempio la versione babilonese, dipingono un'immagine del cosmo come qualcosa che emerge dal caos primordiale. (Letteralmente "cosmo" significa "ordine" e "bellezza"; quest'ultimo aspetto soppravvive nella moderna parola "cosmetico".)
Secondo questo punto di vista la materia è anteriore a un atto soprannaturale creativo, ed è ordinata da esso. Una concezione simile fu abbracciata nella Grecia classica. Il Demiurgo di Platone era limitato perché doveva lavorare con la materia già esistente. Questo atteggiamento fu adottato anche dai cristiani gnostici, che consideravano la materia corrotta, e quindi un prodotto del diavolo più che di Dio.
In realtà l'uso generico della parola "Dio" in queste discussioni può disorientare, considerata la ricca varietà di schemi teologici proposti nel corso della storia. La credenza in un essere divino che dà origine all'universo e poi "si mette seduto comodamente" a osservare gli eventi che si svolgono, senza prendervi direttamente parte, è nota come deismo. In esse la natura di Dio è espressa nell'immagine del perfetto orologiaio, una sorta di ingegnere cosmico, che progetta e costruisce un meccanismo elaborato e immenso, e poi lo mette in moto. In antitesi con il deismo c'è il teismo, la credenza in un Dio che è il creatore dell'universo, ma che rimane pure coinvolto direttamente nella gestione quotidiana del mondo, soprattutto negli affari degli esseri umani, con cui
Dio mantiene un rapporto personale continuo e un ruolo di guida. Tanto nel deismo quanto nel teismo
viene tracciata una netta distinzione tra Dio e il mondo, fra il creatore e la creatura. Dio è considerato come un essere completamente altro dall'universo fisico e oltre esso, benché ne sia ancora responsabile. Nel sistema noto come panteismo, non viene fatta una tale distinzione tra Dio e
l'universo fisico. Pertanto Dio è identificato con la natura stessa: ogni cosa è parte di Dio e Dio è in ogni cosa. C'è anche il panenteismo, che somiglia al panteismo in quanto l'universo è parte di Dio, ma
non tutto. Una metafora è quella dell'universo come corpo di Dio.
Infine, parecchi scienziati hanno proposto un Dio che si sviluppa all'interno dell'universo, diventando alla fine così potente da rassomigliare al Demiurgo di Platone.

Alla fine della fiera, però, resta il fatto che nessuno sa, né mai potrà sapere, se Dio esiste oppure no.
Tra l'altro basta chiedere:"Qual è la causa di Dio?" e subito cominciano le difficoltà...
Risponde il credente:"Dio non ha bisogno di causa, poiché Egli è un essere necessario, causa di se stesso".
Perfetto.
Ma se si ammette che qualcosa - e cioè Dio - possa esistere senza causa, viene meno la necessità del concetto di Dio. Infatti, anche l'universo stesso potrebbe esistere senza una causa esterna a sé. Supporre che l'universo sia causa di se stesso richiede una sospensione dell'incredulità non maggiore che dichiarare che Dio è causa di se stesso.

Online Massimo

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Re: Darwinismo: anello mancato?
« Risposta #4 il: Novembre 04, 2016, 19:10:19 pm »
Salmo 90:2,3 recita: "Prima che i monti stessi nascessero o che tu generassi come con dolori di parto la terra e il paese produttivo, sì,
da tempo indefinito fino a tempo indefinito tu sei Dio". In pratica Dio, in quanto TALE, non ha avuto un inizio. Per chi si accontenta.........

Offline ilmarmocchio

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Re: Darwinismo: anello mancato?
« Risposta #5 il: Novembre 04, 2016, 20:12:31 pm »
L'evoluzionismo non pretende di spiegare come è nato il mondo, ma  come evolve
Il creazionismo pensa di riuscirci, ma nom può dimostrarlo.
Darwin col darwinismo sociale non c'entra nulla
Nessun scienziato di peso, specie in ambito biologico, mette in dubbio l' evoluzione.
L' evoluzione dei viventi e degli ambienti è un concetto già noto agli antichi ed è sotto gli occhi di tutti .

Offline ilmarmocchio

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Re: Darwinismo: anello mancato?
« Risposta #6 il: Novembre 04, 2016, 21:02:05 pm »
Non si può forse dimostrare scientificamente che l'uomo è stato creato da Dio ma per quel che ne so, può dirsi dimostrato che è un essere 'progettato' (intelligent design) e che non può essere nato dal caso (complessità irriducibile).

La teoria di Darwin ha ricadute sociali e politiche che vanno ben al di là del creazionismo: svaluta l'intelletto umano (e direi specialmente quello maschile razionale) a favore del caso o di un 'istinto' (femminile?) della natura e dell'evoluzione.
Ogni cultura, anche la più anomica, si basa su una filosofia di fondo. Questa è una società femminilizzata che svaluta l'uomo, portatore di civiltà, in nome di "Gaia". Come ho detto spesso, non si può migliorare la condizione maschile senza modificare i paradigmi sociali.
Il Darwinismo inoltre legittima sfruttamento e diseguaglianza sociale con la narrativa della sopravvivenza del più adatto (dimenticando la giustizia). Già nell'800 Kipling (e molti altri) incoraggiava la 'selezione' antisociale e razzista dell'umanità in nome della natura 'rossa nel dente e nell'artiglio', in libri come Recessional.
Ancora oggi questa ideologia letale viene alimentata nel folclore popolare con film come "Master & Commander" e nei concreti propositi delle elite di impedire la sopravvivenza dei 'meno adatti' (a chi e a che cosa?)

Sul Times del 5 gennaio '95, sir Worsthorne scriveva: «il solo futuro per questo stato, e per l'intero mondo occidentale, é di mettere mano a una dura potatura dei servizi sociali, non esclusi quelli intesi a migliorare le condizioni materiali della classe inferiore, :ohmy:
(Sicché) chi argomenta che una politica veramente "moderna" per i prossimi decenni non dovrà indietreggiare dal tagliare con l'accetta lo stato assistenziale, deve anche - se onesto - avvertire che questa politica "moderna" taglierà con l'accetta anche le nostre libertà democratiche.»
Ciò renderà necessario un regime «con lo stomaco autoritario di camminare con scarpe ferrate» sulla parte meno favorita della popolazione.
Il grado di "stretta della cinghia richiesto", continuava Worsthorne, «sarà incomparabilmente maggiore di quello che fu richiesto negli anni '30.» E la «classe politica e amministrativa d'oggi» non ha «l'autorità» che aveva al tempo di Montagu Norman [governatore della Banca d'Inghilterra negli anni '30]. Occorre dunque «una classe di governanti diversa da quella disponibile oggi. Per la prima volta da 50 anni o più, dovremo cominciare a pensare a come educare, addestrare e motivare una classe superiore di guardiani . Anche se quella società veramente moderna ed élitaria non piacerà a tutti.»
Il lettore di mente aperta può confrontare quanto sopra col folclore popolare, specificamente i "guardiani" di Matrix e i "guardiani dela Repubblica" (Jedi) di Star Wars, interpretati (Episodi 1-3) da Ewan McGregor, specializzato in ruoli di teppista, e Alec Guinness, il "pompiere piromane" di Fahrenheit 451.

Darwin col femminismo non c' entra nulla. Anzi, l' evoluzione riconosce come suo motore il maschio. E comunque è l unica teoria che spieghi i fatti che osserviamo, non certo le religioni che sono contraddette ogni giorno dalla realtà

Offline Vicus

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Re: Darwinismo: anello mancato?
« Risposta #7 il: Novembre 05, 2016, 00:04:11 am »
Il femminismo non ha legami diretti col darwinismo, ma c'è quest'idea in comune dell'evoluzione biologica (se vogliamo un "istinto della natura") a discapito dello spirito umano.
Credo che le teorie pseudoscientifiche razziste e antisociali manifestatesi a partire da Darwin siano ben coerenti con la sua teoria, come la sua volgarizzazione ideologica a partire da Kipling.
McLuhan pure disse che da Darwin in poi la scienza è divenuta apertamente antisociale.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ReYkY

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Re: Darwinismo: anello mancato?
« Risposta #8 il: Novembre 05, 2016, 02:08:11 am »
Come ha fermato l'eutanasia dei tedeschi malati, handicappati ed infermi che il regime nazista intendeva attuare (compatibilmente con la
sua ideologia, del resto) la Chiesa avrebbe potuto fermare la Shoah, se avesse voluto. E sarebbe bastata la semplice minaccia della sua
scomunica. Una buona metà della popolazione tedesca era cattolica. Hitler non poteva permettersi un fronte interno di contestazione se
si accingeva alla conquista dell'Europa. Tantomeno un colpo di mano contro il Vaticano, il Papa o i suoi cardinali, stile Federico II, visto che era impegnato fino al collo a combattere su più fronti, contro l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti. Ragion per cui, opporsi ad Hitler e alla sua demoniaca ideologia sarebbe non solo stato un rischio calcolato ma pure moralmente doveroso. Hitler avrebbe potuto nel peggiore
dei casi ammazzare il Papa e i suoi cardinali, non distruggere la Chiesa. Che anzi avrebbe così acquistato un prestigio morale immenso.

Sai almeno cos'è la 'shoah'? Sai quanto è durata? Sai il clima generale dell'epoca?
Sai che quasi nessuno era UFFICIALMENTE a conoscenza delle C.D. "camere a gas"? Sai la differenza tra un campo di concentramento e di sterminio? Sai che UFFICIALMENTE neanche Mussolini sapeva della C.D. soluzione finale? Ammesso che.... (auto censura per non violare la nuova "Mancino").
Sai che anche gli "alleati" avevano campi di concentramento sparsi per il mondo che, di fatto, diventavano campi di sterminio (come nelle zone africane inglesi) per le epidemie che scoppiavano?


Non voglio fare l'apologia del nazismo, ma vedere sempre una cosa come il "male assoluto" ed il presente come "il migliore dei mondi possibili" mi dà fastidio. Perché è un falso.

Offline ReYkY

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Re: Darwinismo: anello mancato?
« Risposta #9 il: Novembre 05, 2016, 02:10:19 am »
Riguardo il thread esistono libri chiari e limpidi: il nuovo testamento.

Bisogna capire: chi lo sta violando? La chiesa o la 'base'?

Offline freethinker

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Re: Darwinismo: anello mancato?
« Risposta #10 il: Novembre 05, 2016, 09:03:08 am »
Io non sono uno scienziato (come nessuno di voi, del resto), e l'evoluzionismo sarà pure discutibile, ma per un non credente come me il c.d. creazionismo è veramente una favola per bambini.

Senza offesa, eh, ma ci tengo a precisarlo perché noto che in questo forum molti hanno il vizio di ironizzare ogni volta che si fa il minimo riferimento alla scienza e agli scienziati.

Peraltro, ci si potrebbe pure chiedere: ma chi è il creatore di Dio?
Qualcuno di voi ha una risposta?
Ovviamente no.
 

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ps: questa è una vecchia discussione aperta su uomini3000.
http://questionemaschile.forumfree.it/?t=1037078

E questo è un post di uno dei vecchi utenti di uomini3000, che ho riesumato dalla sopracitata discussione.

Non volevo assolutamente essere offensivo, anzi trovo sempre queste discussioni estremamente istruttive e stimolanti (chissà se lo sono altrettanto quelle che si trovano su Donna Moderna, lo dico perchè me ne è capitato in mano un numero recentemente).
Solo mi riferivo al fatto che nella teoria dell'evoluzione si sono aperte molte crepe: ad esempio, mancano gli "anelli di congiunzione" tra le tantissime specie di viventi presenti sulla terra, la teoria non è verificabile, nè falsificabile (condizioni previste espressamente per una teoria scientifica), poi ci sono i tempi (l'età della terra non è poi così certa come si pensava,eccetera.
Personalmente credo che venga così difesa strenuamente per vari motivi: va contro la religione e questo la cosa più interessante sotto l'aspetto ideologico (mai dimenticare Galileo).

Riguardo alla tua domanda su Dio, potrei chiederti: che c'era prima del cosiddetto (e omnicomprensivo) "Big bang"?
Come vedi domande possiamo porcene parecchie. :hmm:
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Offline ilmarmocchio

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Re: Darwinismo: anello mancato?
« Risposta #11 il: Novembre 05, 2016, 09:52:01 am »
Il femminismo non ha legami diretti col darwinismo, ma c'è quest'idea in comune dell'evoluzione biologica (se vogliamo un "istinto della natura") a discapito dello spirito umano.
Credo che le teorie pseudoscientifiche razziste e antisociali manifestatesi a partire da Darwin siano ben coerenti con la sua teoria, come la sua volgarizzazione ideologica a partire da Kipling.
McLuhan pure disse che da Darwin in poi la scienza è divenuta apertamente antisociale.

ne abbiamo già parlato , ma tu mi riciti Mc Luhan : per parlare di Darwin bisogna leggere leggere Darwin.
Il razzismo può derivare anche dalla bibbia, visto che si parla di popolo eletto, e le numerose guerre in medio oriente lo testimoniano.
Anzi, i fatti ci dicono che quelle zone sono tra le più bellicose del pianeta.
L' evoluzione e la selezione sono nei fatti , da che esiste il mondo.
Darwin lo ha solo descritto per primo in maniera coerente.
Ma se si legge l'evoluzione delle specie non c'è nessun argomento razzista

Offline ilmarmocchio

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Re: Darwinismo: anello mancato?
« Risposta #12 il: Novembre 05, 2016, 09:57:51 am »
Non volevo assolutamente essere offensivo, anzi trovo sempre queste discussioni estremamente istruttive e stimolanti (chissà se lo sono altrettanto quelle che si trovano su Donna Moderna, lo dico perchè me ne è capitato in mano un numero recentemente).
Solo mi riferivo al fatto che nella teoria dell'evoluzione si sono aperte molte crepe: ad esempio, mancano gli "anelli di congiunzione" tra le tantissime specie di viventi presenti sulla terra, la teoria non è verificabile, nè falsificabile (condizioni previste espressamente per una teoria scientifica), poi ci sono i tempi (l'età della terra non è poi così certa come si pensava,eccetera.
Personalmente credo che venga così difesa strenuamente per vari motivi: va contro la religione e questo la cosa più interessante sotto l'aspetto ideologico (mai dimenticare Galileo).

Riguardo alla tua domanda su Dio, potrei chiederti: che c'era prima del cosiddetto (e omnicomprensivo) "Big bang"?
Come vedi domande possiamo porcene parecchie. :hmm:

la teoria dell' evoluzione spiega molti fatti che osserviamo, ecco perchè funziona.
Non si sono aperte crepe o altro.
C'è solo l'oltranzismo di scienziati che vogliono far dire a Darwin quello che non ha detto : l'evoluzione non ha mai voluto spiegare come è nato il mondo.
L' evoluzione spiega come evolve, e che ci sia selezione, lo si vede tutti i giornio a tutti i livelli.
Ecco perchè ha attecchito facilmente nella mentalità comune : perchè chiunque la verifica quotidianamente.
L' evoluzione non ammette l' idea di progresso, ma di cambiamento.
Non c'è nessuno scopo morale nel cambiamento : c'è semplicemente  l' interazione tra le parti e l'essere più adatto non vuol dire essere migliore

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Re: Darwinismo: anello mancato?
« Risposta #13 il: Novembre 05, 2016, 10:37:36 am »
la teoria dell' evoluzione spiega molti fatti che osserviamo, ecco perchè funziona.
Non si sono aperte crepe o altro.
C'è solo l'oltranzismo di scienziati che vogliono far dire a Darwin quello che non ha detto : l'evoluzione non ha mai voluto spiegare come è nato il mondo.
L' evoluzione spiega come evolve, e che ci sia selezione, lo si vede tutti i giornio a tutti i livelli.
Ecco perchè ha attecchito facilmente nella mentalità comune : perchè chiunque la verifica quotidianamente.
L' evoluzione non ammette l' idea di progresso, ma di cambiamento.
Non c'è nessuno scopo morale nel cambiamento : c'è semplicemente  l' interazione tra le parti e l'essere più adatto non vuol dire essere migliore

Dai un'occhiata qui:
http://www.darwins-theory-of-evolution.com/
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Offline ilmarmocchio

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Re: Darwinismo: anello mancato?
« Risposta #14 il: Novembre 05, 2016, 11:31:19 am »
Dai un'occhiata qui:
http://www.darwins-theory-of-evolution.com/

Niente di nuovo, e , francamente, niente di meno assurdo.
la teoria cui si rifà Denton è quella del progetto intelligente.
Purtroppo, mancano rispettivamente :
1- il progettista
2- l'intelligenza del progetto e il perchè.