Prodi è l'emblema del cattocomunismo, non scherziamo! Ovviamente cattocomunista a parole, nei fatti è una specie di neoliberista semicalvinista e invischiato coi servizi segreti (vedi la famosa "seduta spiritica" dove seppe il luogo di prigionia di Moro).
Il Mortadellone è un essere viscido, ma almeno non è piacione come Bergoglio, anche se ci ha provato.
Come infatti dicevo il cattocomunismo per sua natura si dissolve nel PD, partito anticristiano e antilavoratori per eccellenza. Oggi c'è Rosy Bindi e poco altro.
Il Papa viene "dalla fine del mondo" e sarà pure simpatizzante della teologia della liberazione, ma non ha nulla a che vedere col cattocomunismo italiano: a conferma delle speranze della Massoneria quando fu eletto, se l'è fatta con Pannella, Bonino, e soprattutto Scalfari e Repubblica, ambienti laicisti che nulla hanno a che vedere col comunismo e dichiaratamente anticattolici.
Ora delle Coop si può dire tutto il male possibile (tranne che danno da mangiare a molti a differenza della UE/BCE che ci affamano con interessi, deflazione pro Germania e carta straccia pagata a caro prezzo). Però presentare realtà territorialmente, storicamente ed economicamente diverse quali Emilia, Veneto e Lombardia come un blocco unico di ideologia cattocomunista, in combutta col Papa da cui deriverebbero i mali d'Italia, è un falso bersaglio: una cortina fumogena studiata a tavolino che non trova alcun riscontro nella pubblicistica sia mainstream che alternativa, che unanime identifica nell'Euro i malanni d'Italia (disoccupazione e miseria a carico della collettività, deflazione, perdita della capacità produttiva di un quarto, chiusura di migliaia e migliaia di aziende ogni anno).
Ora venitemi pure a dire che tutto questo è un complotto "cattocomunista" da cui ci salverà l'Euro.
Si arriva addirittura ad affermare, in spregio all'intelligenza del lettore, che l'immigrazione avviene per colpa del Papa (come se prima di lui non ci fosse) quando anche i bambini sanno che sono certi poteri transnazionali (tra cui UE pilotata da Soros) ad imporcela.
I Russi ne sanno qualcosa di comunismo, sentite in che termini descrivono la UE:
https://it.sputniknews.com/opinioni/201601141885634-unione-europea-gran-bretagna-cameron-brexit/Come in Unione Sovietica, anche nell’UE gli stati nazionali sono subordinati all’Unione.
Se l’URSS era l’‘impero del male’, cos’è allora l’Unione Europea?In occasione del recente vertice europeo, David Cameron si era recato a Bruxelles. Bene o male è questo l'uomo che il popolo britannico crede debba dirigere il governo. Era a Bruxelles per chiedere all'UE se poteva prendere una qualche decisione. La risposta, in breve, è stata che no, egli non può.
ALLORA, PERCHE' STARE IN EUROPA?
Ad ascoltare le chiacchiere sull'Unione Europea di coloro che i media mainstream indicano come ‘i nostri dirigenti', si potrebbe pensare che lasciare l'UE implichi il suicidio nazionale. Lo stesso Cameron esagera sulla necessità che la Gran Bretagna debba farne parte. I numeri, in effetti, non sono d'accordo.
Il Daily Mail, in un recente pezzo sulla Norvegia, ha descritto questo paese come: "Prospero, felice e libero. La sua campagna è pulita e ben gestita, le sue città sono ordinate e confortevoli. Il suo popolo fa vergognare [al confronto] gran parte dell'Europa per la conoscenza che ha delle lingue straniere e gestisce i propri affari commerciando allegramente con l'UE. Nei 30 anni dal 1971 al 2001 il suo PIL è aumentato del 177%. La Danimarca e il Regno Unito, che sono stati membri dell'UE per gran parte di quello stesso periodo, hanno aumentato il loro PIL rispettivamente del 75% e del 98%. Tutto questo ci fa capire che, quanto meno, il non appartenere all'UE non ha tenuto indietro la Norvegia".
La Svizzera, allo stesso modo, è sicura, stabile e ricca. Analogamente alla Norvegia, non è un membro dell'Unione Europea. Il fatto è che i paesi possono fare decisamente bene restando al di fuori dell'UE. Quello che è meno chiaro, a questo punto, è quanto bene si possa fare facendone parte.
UN PROGETTO IMPOSTO IN SEGRETOLa storia dell'UE è una lezione su come ingannare gli altri. E' come se si facesse parte di una specie di culto o di uno schema piramidale. La vera natura ed il costo reale di questo sistema abusivo vengono nascosti fino a quando l'inchiostro sul contratto si è asciugato e, dopo aver aderito, non si è più al corrente di quanto si sta pagando per poterlo mantenere in vita. Il New York Times, quasi di sfuggita, ha messo in prospettiva la natura assolutamente subdola della creazione progressiva del blocco europeo. Guardando alla recente visita di Cameron a Bruxelles, l'articolo ha osservato che: "L'uscita della Gran Bretagna dal blocco europeo farebbe innestare la retromarcia, per la prima volta, al cosiddetto progetto europeo, un programma d'integrazione che ha avuto inizio nel 1951 con la creazione fra sei paesi della ‘Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio' [CECA] che, da allora, si è ampliata fino a comprendere 28 nazioni — e con molte altre desiderose di poter aderire". Proprio così. Questa entità, in grado d'imporre al Primo Ministro britannico quello che egli ‘può' o ‘non può' fare, ha avuto inizio come un semplice accordo sul carbone e sull'acciaio. Col senno del poi è chiaro che questo Trattato non era che un passaggio iniziale, necessario per ottenere quello che sarebbe seguito. Quando è scaduto è stato semplicemente abbandonato [2002]. Ci si potrebbe chiedere a quali futuri e non dichiarati traguardi gli accordi esistenti ci stanno portando.