In rilievo > Osservatorio sul Femminismo
Visioni diametralmente opposte su differenze di genere biologiche o apprese
Red-:
--- Citazione da: Damocle - Novembre 12, 2016, 11:04:33 am ---Invece una delle principali sostenitrici della teoria del Gender e del genere come fatto culturale è un'altra accademica e femminista, l'anglo-canadese Cordelia Fine, autrice di "Delusions of gender" ....
--- Termina citazione ---
Vorrei solo fare una precisazione: che io sappia, e in questi anni non ho mai letto il contrario, la teoria del gender altro non è che una teoria nata a scopo esclusivamente propagandistico (lo so che pare difficile da credere), in quanto le stesse sostenitrici di detta teoria ammettono esplicitamente che non esiste la benchè minima prova in tal senso.
Sarebbe a dire che non la vogliono far passare come una teoria scientifica, (sanno che non si può fare), la vogliono solo propagandare in stile Goebbels. Trattasi di una sorta di "discriminazione positiva", mirano a certi risultati usando mezzi normalmente illeciti.
Non ho letto il libro di cui sopra, magari lo leggerò, ma anche dalle varie recensioni emerge che non vi è prova alcuna e nemmeno valide probabiltà che tale teoria possa essere corretta ed anche l'autrice non sostiene che lo sia.
L'autrice sembra voler dire che poichè non esistono prove assoluamente certe delle differenze (e ad es. il testosterone dove lo mettiamo?) allora allo stesso modo non si è certi che non siamo uguali.
Ma qui si va nel surreale, nel relativismo più sfacciato, nel demenziale. Anche dei colori non sembra esista prova certa. Perchè un colore è blu? Potrebbe essere verde, ma noi lo vediamo come blu. E perchè non dovremmo imparare a vederlo verde? L'obiezione sembra verosimile. E però invece è demenziale; ricorda un quadro di Escher. Inganni mediatici della nostra epoca.
Red-:
--- Citazione da: Damocle - Novembre 12, 2016, 15:24:23 pm ---
Simon Baron-Cohen è principalmente uno studioso di autismo che ha applicato lo studio delle differenze di genere alla comprensione dell'autismo, e che è arrivato alla conclusione che il cervello dell'autistico è un "cervello estremamente maschile" dovuto a una sovraesposizione nel grembo materno al testosterone.
--- Termina citazione ---
Ho letto il bel libro di cui sopra, in sostanza l'autore -semplificando- asserisce che la mente maschile è mediamente più razionale e sistematica, la mente femminile è mediamente più empatica ed emotiva.
L'esperienza empirica di tutti i giorni in effetti lo conferma. Possiamo vederla, se non ci compriamo gli occhi.
L'autore quindi indica una tendenza naturale diversa nei due sessi. Di conseguenza individua l'autismo come una estremizzazione della logica e della sistematicità (ad esempio persone in grado di moltiplicare a mente numeri di molte cifre, ma per il resto incapaci di relazionarsi), ed indica l'isteria e sue manifestazioni come una mente estrema di tipo femminile.
Baron-Cohen ebbe diversi guai in segiuto alla pubblicazione del suo libro, in quanto l'isteria ai nostri tempi non doveva esistere, come non dovevano esistere differenze. Sull'autismo invece mi pare che nessuno ebbe da ridire.
Maaahhh.... :(
Red-:
La teoria gender per me aveva ed ha, con ogni probabilità, lo scopo di produrre modifiche nelle società;
influenzando dapprima il pensiero collettivo col proposito di preparare il terreno per modifiche di tipo strutturale-normativo.
JAROD72:
--- Citazione da: Red- - Novembre 13, 2016, 01:27:53 am ---Ho letto il bel libro di cui sopra, in sostanza l'autore -semplificando- asserisce che la mente maschile è mediamente più razionale e sistematica, la mente femminile è mediamente più empatica ed emotiva.
L'esperienza empirica di tutti i giorni in effetti lo conferma. Possiamo vederla, se non ci compriamo gli occhi.
L'autore quindi indica una tendenza naturale diversa nei due sessi. Di conseguenza individua l'autismo come una estremizzazione della logica e della sistematicità (ad esempio persone in grado di moltiplicare a mente numeri di molte cifre, ma per il resto incapaci di relazionarsi), ed indica l'isteria e sue manifestazioni come una mente estrema di tipo femminile.
Baron-Cohen ebbe diversi guai in segiuto alla pubblicazione del suo libro, in quanto l'isteria ai nostri tempi non doveva esistere, come non dovevano esistere differenze. Sull'autismo invece mi pare che nessuno ebbe da ridire.
Maaahhh.... :(
--- Termina citazione ---
Però COEH ho letto da qualche parte che è un filofemminista. Comunque il libro lo lessi tempo fa, e devo dire che è abbastanza poco allineato dalle teorie attuali.
Red-:
Ringraziando tutti per la pazienza, vorrei continuare il mio monologo solo per un'altra precisazione. Perchè per me esiste un coloccale equivoco riguardo all'empatia, al suo significato, al suo senso al suo concetto.
Generalemnte si fa l'equazione empatia = bontà. Sbagliato, errato, colossale equivoco.
Anche l'uomo è empatico, e ci si può rendere conto di che si parla cercando di rifletterci.
Empatia significa solo che si ragiona maggiormente coi sensi.
Qundo rivediamo qualcuno a cui teniamo, e che non vedevamo da un pò, lo salutiamo, chiediamo come sta, lo guardiamo cercando di intuire, dai segnali inconsci, se gli va bene o male. La donna a volte non ha nemmeno bisogno di chiedere come va, gli basta un'occhiata veloce in volto. Intuisce. A volte intuisce male, ma lasciamo perdere.
L'uomo ama e odia. La donna quando ama ama un pò di più; quando odia, odia un pò di più. La sua mente va più a sentimenti e sensazioni.
Se la donna odia, ti vuol vedere morto. Il freno della razionalità è meno potente che nell'uomo.
Se la donna viene condizionata emotivamente dai media ad odiare, lei poi odia fino allo stremo.
Questo è, molto in sintesi, il concetto di empatia.
Che in effetti non ci azzecca molto con la bontà e la santità.
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