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Spazzaneve femministi

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Fazer:
Siamo alla follia... :doh:
http://www.corriere.it/esteri/16_novembre_14/spalate-neve-prima-le-donne-91347e7c-a9e4-11e6-9e75-99cc0b521152.shtml

«Spalate la neve prima per le donne»
E Stoccolma piomba nel caos
La sindaca ordina l’«uguaglianza di genere» nel pulire le città imponendo agli addetti municipali di ripulire prima i marciapiedi le le piste ciclabili dove circolano più persone di sesso femminile. Risultato: traffico paralizzato

Trentanove centimetri, fiocco più fiocco meno: è la neve caduta su Stoccolma da mercoledì all’alba di giovedì scorso, record assoluto delle nevicate novembrine negli ultimi 111 anni. E tanti fiocchi hanno provocato il caos. Ma soprattutto, hanno sommerso il politically correct in versione invernale, cioè l’«uguaglianza di genere nello spalare la neve», com’è stata chiamata la decisione amministrativa presa dalla capitale (sindaca Karin Wanngård) come da altre città della Svezia: quella che impone agli addetti municipali di ripulire da neve e ghiaccio prima i marciapiedi e le piste ciclabili, dove statisticamente circolano di più le donne, a piedi o in bici, e poi le strade, le corsie automobilistiche che di solito sarebbero più frequentate dai maschi. «Anche le donne hanno il diritto di circolare sicure quando gela o fiocca troppo», disse al momento della decisione l’assessore ai Trasporti di Stoccolma, aderente al partito di Verdi, spiegando che d’inverno le donne sono più spesso vittime di incidenti rispetto ai loro concittadini maschi.
Anzi l’assessore lo garantì, lo promise come impegno della sua amministrazione: il nuovo sistema, disse, avrebbe permesso una circolazione invernale più ordinata; e forse una sicurezza più equa. Ma ecco, il tempo è passato, ora si riaffaccia all’orizzonte l’inverno, si sono riaperti i cieli del grande Nord. E lo «snökanon» di mercoledì scorso («cannonata di neve», così vengono chiamate in Svezia certe precipitazioni eccezionali) sembra ora smentire tutto: perché il politically correct non ha evitato il caos totale della città, né protetto in modo particolare le donne e neppure gli uomini, o qualunque altro genere bipede in circolazione.

L’uguaglianza di genere è stata garantita sì, ma in modo opposto a quello sperato. Voli, fratture, e ritardi letali in ufficio hanno colpito ogni sesso e ogni età: infatti vi sono stati 1.500 reclami alle autorità, con vari ricoveri all’ospedale e minacce di cause giudiziarie; e con tram e autobus bloccati, vetture lasciate sulle tangenziali, vie e piazze intere trasformate in labirinti polari, scuole chiuse, automobilisti prigionieri delle loro auto anche per 10 ore di fila, marciapiedi trasformati in piste nere alla Lillehammer, ingorghi da Profondo Sud. L’ordinata Stoccolma tramutata, a sentire certe Tv, in una specie di Napoli sottozero, altrettanto scarruffata ma meno filosofa. E, forse inevitabili, le ghignate su certi blog o media non proprio femministi: «Andava meglio quando spazzini e spazzaneve potevano lavorare di testa loro, senza regolamenti di genere…». Ghignate inevitabili, ma probabilmente fuori tema: perché «qualcosa non ha funzionato — ha ammesso Anders Porelius, dirigente dell’assessorato ai Trasporti — e forse è meglio che in queste ore chi può lavori da casa». Ma poi ha anche difeso a spada tratta, insieme con il suo assessore, la bontà dell’«uguaglianza di genere nello spalare la neve». Per due buoni motivi. Primo, perché lo stesso Istituto nazionale di meteorologia, che registra certi dati dal 1905, conferma che quest’anno si sono avute fioccate mai viste a Stoccolma, almeno in novembre, fenomeni difficilmente gestibili. Secondo, perché in realtà, almeno in questi giorni, secondo i rapporti arrivati al Comune il sistema dell’«uguaglianza» sarebbe stato usato troppo poco e non troppo, dunque non può avere colpe eccessive.
E ci sarebbe in fondo anche un terzo buon motivo, dicono i sostenitori di questo fronte: la priorità data alla pulizia di marciapiedi e piste ciclabili gioverebbe anche alla sicurezza degli utenti più anziani, uomini e donne senza distinzioni di sorta, anch’essi frequentatori più comuni di quei percorsi. L’inverno scandinavo ha ancora nel sacco 4 o 5 mesi, al Comune si lavora per risolvere la baraonda nata intorno alle nevicate «di genere». Prima del prossimo «snökanon», naturalmente.

Vicus:
 :ohmy: Non ci credo non è possibile :doh:

freethinker:
Ricordo che anni fa c'era uno slogan che proponeva "l'immaginazione al potere". Chi avrebbe mai detto che al potere ci sarebbe andata l'idiozia? :lol:

Vicus:
Questo potere va oltre l'immaginazione :lol:

Utente cancellato:
spero che i danneggiati denuncino il comune che a sua volta si rifaccia sulla tipa per danno erariale.

cmq il giornalista poteva anche risparmiarsi di usare napoli come  termine negativo di paragone.

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