In Italia probabilmente il grande fautore del decremento demografico è stato il professor Luigi DeMarchi, che negli anni tra i '70 e i '90 si è dato molto da fare per diffondere e applicare le sue tesi neomalthusiane. Egli diceva in pratica che essendo in meno, saremmo stati meglio.
Ci rimase un pò male quando si accorse che il vuoto demografico che si era creato grazie anche (non so se "soprattutto") al suo agire veniva riempito dall'immigrazione straniera, vanificando così i suoi sforzi, e per questo si mise a sbraitare a destra e a manca. Ma era stupido non prevedere che sarebbe andata così.
Alla fine della fiera, quello che emerge da tutto l'ambaradan è che il neofemminismo all'italiana è il metodo migliore in assoluto per ridurre le nascite e, ragionando freddamente, esso (il neofemminismo) andrebbe esportato nei paesi in cui la sovrappopolazione è il problema maggiore.
Invece noi ormai siamo sempre meno, destinati con matematica certezza a scomparire. Se tale problema, (la sovrappopolazione, con tutto il corollario) lo abbiamo risolto, non senza pagare un discreto prezzo, ci si aspetterebbe una qualche sorta di riconoscimento internazionale. Invece nemmeno quello. Siamo cornuti e mazziati, questa è la verità. Un popolo che ha perso la guerra, che ancora oggi paga pegno. Non siamo scomparsi allora, spariremo tra non molto, con certezza.