Autore Topic: programma educazione sessuale in TV  (Letto 8584 volte)

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Re:programma educazione sessuale in TV
« Risposta #30 il: Novembre 21, 2016, 16:30:04 pm »
Putin adotta un sistema capitalista peggiore di quello occidentale? E come fa ad avere più dell'80% di consensi?
Le rivoluzioni colorate le finanziano i pezzi di merda alla Soros e non lo fanno per scopi democratici, non diciamo scemenze.

Sul referendum... E' in ballo una questione costituzionale che va ad aumentare i privilegi alle donne e tu, qmmista, vai ad annullare la scheda? Non ti pare una contraddizione enorme?

la percentuale di votanti favorevoli conta poco. si dice "maggioranze bulgare" non a caso.
se poi fai il conto dei partiti "occidentalisti" in occidente, potresti anche pensare che il sistema capitalisti dagli occidentali sia apprezzato ;)


perchè sono due elite che si stanno scannando su una questione che io ritengo secondaria.  ho già spiegato le mie motivazioni nell'apposito 3d .    se ricordo bene ci sono anche qemministi favorevoli alla riforma.
secondo me entrambi le posizioni hanno il loro perchè.
da un punto di vista strettamente qemminista: la nuova riforma è antipatica visto le quote di genere per legge,   la compagnia del NO è antipatica visto che le femministe stanno quasi tutte lì.   Sul piatto credo pesi più il primo punto. Tuttavia entrambe le posizioni non sono scandalose per quanto mi riguarda. Io annullerò la scheda perchè sono contrario a dare importanza a questo referendum.  trovi tutto ne l3d.

Io ho riposto le mie brame nel nulla.
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Offline Vicus

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Re:programma educazione sessuale in TV
« Risposta #31 il: Novembre 21, 2016, 16:40:50 pm »
appunto perchè sono un veterano, ti posso dire che  è inutile far finta con me di essere qualcosa d'altro. conosco l'ambiente da tempo e ti dico di più: mi è abbastanza indifferente che tizio o caio sia cattolico o fascio finchè non rompre i coglioni volendo escludere altre idee e volendole inserire come fenomeno femminista. 
io dico che tu tizio ha una visione conservatrice della QM e non che è fuori dalla QM come invece insinui tu con me.
se inoltre  la sollecitazione    viene da me e non da una femminista la cosa ti dovrebbe far riflettere invece di saltare sulla difensiva.
questo era un dibattito già all'epoca del concepimento di uomini beta.  pure marchi  è al servizio del capitale e del femminismo?

io non devo attirarmi le simpatie del forum, semmai devo dire le cose come stanno secondo me.
semmai ci sarebbe da attirare  e non spaventare i possibili interessati fuori dal forum e in questo le visioni reazionari non certo utili e fanno il gioco delle femministe.
Senza tanti giri di parole resta il fatto che dare del fascista reazionario non è l'atteggiamento tollerante e onesto che ci si aspetta da un veterano. E' uno stratagemma da femministe che sa apertamente di provocazione (altro errore che un veterano non dovrebbe commettere).
Per tua informazione mio nonno è stato deportato a Dachau. Il fascismo è stato l'inizio della fine per l'Italia, la prima secolarizzazione i cui esiti nichilisti subiamo ancora oggi. Non a caso certi guru della sinistra laicista (Bocca, Scalfari, pure Dario Fo) furono tutti riciclati dalla Repubblica Sociale.

C'è una sinistra, tra cui ho amici, molto più sana e credibile di quella ambigua e filocapitalista che oggi ne usurpa il nome, usando il vieto stratagemma femminista e stalinista di tacciare di fascismo i dissidenti.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Jason

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Re:programma educazione sessuale in TV
« Risposta #32 il: Novembre 21, 2016, 17:01:17 pm »
Bocca era uno squallido opportunista razzista antimeridionale . Opportunista perché cambiava bandiera piú frequentemente di quanto un rappresentante cambi l'olio alla sua macchina .

PS vi sono pure femministe per il SI. Questo per corretta informazione .
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
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Re:programma educazione sessuale in TV
« Risposta #33 il: Novembre 21, 2016, 17:04:17 pm »


C'è una sinistra, tra cui ho amici, molto più sana e credibile di quella ambigua e filocapitalista che oggi ne usurpa il nome, usando il vieto stratagemma femminista e stalinista di tacciare di fascismo i dissidenti.

e ti sbagli ancora.
in questo contesto io uso il termine cattolico e fascista come quello comunista o socialista. semplicemente come culture politiche. apprezzabili o meno.

quello che fa eliminazione del dissenso in QM è chi accusa l'altro di essere femminista.  e non sono io.
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Online Jason

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Re:programma educazione sessuale in TV
« Risposta #34 il: Novembre 21, 2016, 17:08:53 pm »
e ti sbagli ancora.
in questo contesto io uso il termine cattolico e fascista come quello comunista o socialista. semplicemente come culture politiche. apprezzabili o meno.

quello che fa eliminazione del dissenso in QM è chi accusa l'altro di essere femminista.  e non sono io.

Si ma cattolico e fascista non sono la stessa cosa. Assolutamente.
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Offline Vicus

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Re:programma educazione sessuale in TV
« Risposta #35 il: Novembre 21, 2016, 17:20:40 pm »
e ti sbagli ancora.
in questo contesto io uso il termine cattolico e fascista come quello comunista o socialista. semplicemente come culture politiche. apprezzabili o meno.

quello che fa eliminazione del dissenso in QM è chi accusa l'altro di essere femminista.  e non sono io.
Anch'io uso il termine femminista come cultura politica apprezzabile o meno. Non elimina il dissenso più di fascista. E' un fatto che le femministe tacciano i QMIisti di fascismo invece di ribattere con veri argomenti. Se non ti garba, non hai che da passare dal discredito al dibattito onesto.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Faust

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Re:programma educazione sessuale in TV
« Risposta #36 il: Novembre 21, 2016, 18:16:05 pm »
Tornando in topic, ma senza abbandonare il dibattito frizzante.
È vero che lo "antico regime" non c'è più. È vero che il "nuovo regime",  quello del progressismo, sembra inarrestabile.
Ma i valori del progressismo hanno la loro origine nella cultura del vecchio regime e fuori di essa non sono nulla, forse fuori di essa non sono nemmeno valori. In secondo luogo il progressismo incarna i valori del risentimento, ossia i valori dei primi secoli del Cristianesimo. Il problema è che questi valori sono cristiani, ma conducono una lotta anticristiana. Evidentemente il Cristianesimo di oggi incarna valori di matrice classico-pagana. Pavimenti il neo-paganesimo laico incarna valori cristiani ed ha come riferimento cultuale la massoneria, un circolo esoterico che si occupa soprattutto di esegesi biblica. Il laicismo illuminista proviene dalla Bibbia.
Tutto questo per dire che in fondo non c'è affatto una corrente vittoriosa, quella illuminista, che scalzerà la civiltà come i cristiani fecero con l'Impero. La cultura illuminista, nonostante il suo senso di rivincita nei confronti del vecchio regime, cioè delle persone più sane e più forti, ha già perso. Si vuol fare prediche morali a chi sta bene sperando così di ottenere il potere... Ma chi sta bene è addestrato al gioco dalla Chiesa (non solo cattolica), che conosce i trucchi del moralismo meglio dei borghesi (borghesia non è una classe sociale: questa è l'interpretazione marxista, cioè massonica, cioè borghese della borghesia. La borghesia è soltanto una tessera saltata e reazionaria, perché ancorata a valori cristiani medievali, della cultura occidentale.). Accadrà invece che la "destra" sarà sempre meno cristiana e la "sinistra" sarà sempre meno esistente.
Tutto questo perché? Cosa c'entra col topic? C'entra perché rimarrà sempre il problema di capire che ciò che tutti i decadents, cioè, oggi, i progressisti, credono, è che la cultura possa in generale elevare il singolo. In realtà avviene proprio il contrario; il singolo, coinvolto "a forza" all'interno del mondo culturale, tende a immettere in esso elementi anticulturali, confondendo le prospettive e facendo degenerare quella stessa cultura alla quale lo si vorrebbe educare. Così non solo non lo si educa, ma si riduce sempre più la possibilità di una educazione in genere. È la prospettiva femminista: la cultura viene vista come una costruzione, cioè una sorta di abito o di strumento cosmetico, che permetterebbe agli individui di "liberarsi" o di diventare "migliori". Quando la cultura è sempre stata, invece, la prospettiva di una élite di individui con determinate dote intellettuali che, a partire da queste doti, producevano i modi del loro autoallevamento. Le donne hanno trivializzato la scienza e la letteratura, non sono affatto diventate scienziate e letterate, perché scienziati si nasce. Come col pene, l'intelletto o ce l'hai o non ce l'hai. La conseguenza è che ora chi ha l'inclinazione verso un dato sapere si trova a doversi orientare in uno scenario culturale nel quale vengono fatti passare per saper autorevoli i delirii di chi, senza quell'inclinazione o vocazione, ha voluto emanciparsi usando come mezzo il sapere originario. Ma il sapere originario è originariamente un fine, non un mezzo, e per sua stessa natura rigetta chi vuol usarlo come mezzo.
Fa ridere l'idea democraticistica che attraverso l'informazione si rendano più consapevoli i popoli; se anche ci mettiamo una penna nel culo non diventiamo galline. L'unica conseguenza è che il popolo, reso presuntuoso dalla sua "cultura", continua a portare avanti gli errori dai quali lo si voleva "salvare", ma insozza di quell'errore tutto ciò che la tradizione ha saputo conquistare.
Non ci si rende conto di ciò perché la psicologia ci ha abituato a pensare che tutti possano sviluppare un intelletto. La psicologia è la più grande nemesi della conoscenza.
Accade che "l'educazione sessuale" non previene affatto, ad esempio, la contrazione di malattie veneree; essa permette, a chi ha un istinto debole, di andare incontro alle malattie attraverso precise indicazioni. Ma non solo: costui, venendo a sapere "cose", diventerà "esperto" e insegnerà agli altri la sua stessa malattia.
Confrontando globalmente uomo e donna, si può dire che la donna non avrebbe il genio dell'ornamento, se non avesse l'istinto del ruolo secondario.

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Offline kautostar

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Re:programma educazione sessuale in TV
« Risposta #37 il: Novembre 21, 2016, 18:37:32 pm »
Putin adotta un sistema capitalista peggiore di quello occidentale? E come fa ad avere più dell'80% di consensi?

Veramente Putin alle ultime elezioni ha preso il 63% di voti, al netto dell'astensionismo è stato votato dal 41% degli aventi diritto di voto!

Certo sempre molti più voti dei leader della maggior parte dei Paesi occidentali(ad esempio Trump ha preso solo il 47%, che al netto dell'astensionismo significa che è stato votato da meno del 25% degli americani con diritto di voto! Anche la Merkel grosso modo è stata votata da una percentuale simile , 41%, che al netto dell'astensione fanno meno del 30% dei tedeschi)
Però sappiamo bene che il sistema democratico russo è assai diverso dalle democrazie occidentali, in Russia c'è la cosiddetta "democrazia guidata", in cui chi ha in mano tutta la macchina statale e il grosso dei mezzi d'informazione(cioè Putin) parte enormemente avvantaggiato rispetto all'opposizione. Quindi non si può fare un confronto diretto, il 41% della Merkel in un sistema davvero democratico in cui tutti i partiti giocano ad armi pari, potrebbe in realtà valere di più del 63% in Russia!

Online Frank

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Re:programma educazione sessuale in TV
« Risposta #38 il: Novembre 21, 2016, 18:41:23 pm »
ripeto per l'ennesima volta: la questione maschile non è  solo patrimonio dei cattolici e dei fascisti

bhishma e chi sarebbero questi "fascisti" ?

Offline ilmarmocchio

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Re:programma educazione sessuale in TV
« Risposta #39 il: Novembre 21, 2016, 18:44:24 pm »
non voglio alimentare troppo l' OT, però :
essere progressisti o socialdemocratici non significa portare progresso, ma non solo : la categoria " progresso " è infida. Bisogna sempre valutare per chi ci sarebbe progresso e a che costi.
Insomma, il classico rapporto costi/benefici.
Io sono per la uguale dignità di ogni posizione politico-ideologica, se sostenuta senza violenza.
Riguardo alla annosa questione destra/sinistra ritengo che la q.m sia incompatibile con la sinistra per come la conosciamo.
Non è una idea mia, è nei fatti.
Riguardo la socialdemocrazia che sarebbe il miglior sistema non è vero : mette il sociale davanti alla libertà e di fondo ha un acre sapore di statalismo.
Di svedesi che se ne vanno ce ne sono se ne vanno : sono quelli più abbienti, ovviamente.
I nordici sono più furbi di noi : nascondono la polvere sotto il tappeto.
Riguardo alle classifiche della felicità dell' ONU , per me hanno l'attendibilità degli oroscopi.
Quella di misurare la felicità è una follia che si commenta da sola.
Concordo che tirare in ballo le ideologie porta al rischio di usare la q.m. come veicolo, però questo vale per tutti e non potrebbe essere altrimenti.
C'è un punto critico che va chiarito nella cultura italiana : la destra non è ontologicamente migliore della sinistra.
Lo so che è un tabu, ma la superiorità antropologica  della sinistra è uno dei molti errori di Berlinguer , a torto considerato un grande uomo politico
Finisco : sono medico e  l'educazione sessuale fatta da medici non mi entusiasma . Conosco i miei polli :D

Offline Faust

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Re:programma educazione sessuale in TV
« Risposta #40 il: Novembre 21, 2016, 18:50:34 pm »
La QM non è incompatibile con la sinistra, nemmeno per quella che conosciamo. Libertà e uguaglianza sono principii che anche la sinistra può rispettare.
Confrontando globalmente uomo e donna, si può dire che la donna non avrebbe il genio dell'ornamento, se non avesse l'istinto del ruolo secondario.

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Offline ilmarmocchio

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Re:programma educazione sessuale in TV
« Risposta #41 il: Novembre 21, 2016, 19:19:06 pm »
La QM non è incompatibile con la sinistra, nemmeno per quella che conosciamo. Libertà e uguaglianza sono principii che anche la sinistra può rispettare.

libertà e uguaglianza sono incompatibili, perchè gli uomini sono diversi e non uguali.
Tant'è che la sinistra spesso sconfina nell'autoritarismo.
naturalmente, a fin di bene :disgust:

Offline Faust

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Re:programma educazione sessuale in TV
« Risposta #42 il: Novembre 21, 2016, 19:36:29 pm »
Touchè!
Allora vincono ordine, disuguaglianza e distanza.

Però "libertà, uguaglianza e fratellanza" prima di diventare principii "universali", macrocosmici, sono principii microcosmici interni alla loggia massonica che consentono al tempo stesso la differenziazione rispetto ai non-massoni (uguaglianza - sottintesa come uguaglianza relativa all'essere tutti massoni) , garanzia delle differenze individuali (libertà - che si sottintende essere libertà dalla loggia stessa)  e cooperazione fra i membri (fratellanza). Come principii, posto che siano di sinistra, sono piuttosto adattabili alla QM.
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Offline Vicus

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Re:programma educazione sessuale in TV
« Risposta #43 il: Novembre 21, 2016, 19:43:53 pm »
Se aspettiamo che la QM ce la risolva la Massoneria, stiamo freschi.
Sta a noi migliorare la condizione maschile, nessuno lo farà al posto nostro, né partiti né organizzazioni.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:programma educazione sessuale in TV
« Risposta #44 il: Novembre 21, 2016, 19:59:51 pm »
Dicevo solo che sta a noi maschi... Anche chi è di sinistra presumibilmente preferirà non diventare schiavo dello strapotere femminile.

Per quanto riguarda la massoneria senza dubbio non aiuterà. Innanzitutto perché il femminismo è un effetto collaterale (non previsto dai massoni) della rivoluzione francese massonico-borghese: lo si capisce leggendo fra le righe Olympe De Gouges. La massoneria non saprebbe come gestire il femminismo perché è composta da "intrinseci zerbini". Consiglio a tutti la lettura della "dichiarazione dei diritti delle donne" della De Gouges. Oltre ad essere il manifesto programmatico di tutto il femminismo e a rivelare chiaramente il desiderio di potere che lo agita, offre anche un ritratto del tipo che fu il rivoluzionario, cioè lo zerbino. Curiosi anche i rapporti fra massoneria e culto di Cybele a tal proposito.
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