Autore Topic: crisi della stampa e mainstream  (Letto 2056 volte)

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crisi della stampa e mainstream
« il: Novembre 22, 2016, 10:49:51 am »


http://www.avantionline.it/2016/11/fanatismo-ideologico-e-grave-crisi-della-stampa/#.WDQTm-bhDIU

Fanatismo ideologico e (grave) crisi della stampa Pubblicato il 15-11-2016



Persino Michael Moore, il regista che non è stato mai tenero con i potenti (e che ha fatto un film di feroce critica a Trump,”Trumpland”) ha dichiarato che  si deve cercare di capire le ragioni dei sostenitori del tycoon,lanciando un appello “agli elettori di sinistra depressi”. Il film non offende,non provoca ,non offende i sostenitori di Trump: ha ecceduto soltanto quando ha paragonato ,alla vigilia delle elezioni la Clinton al Papa,anche se  ,in passato,non  aveva mai dimostrato di stimarla . Tuttavia,Moore ,anche se schierato apertamente,non ha detto che gli elettori di Trump (60 milioni di americani) sono degli imbecilli,come –  ha stigmatizza rabbiosa  Hillary e quel che è peggio molti colleghi giornalisti italiani ,che si sono allontanati,anzi non si sono mai avvicinati ,a quella metodologia basata sull’osservazione,il ragionamento,l’analisi del voto,lasciandosi invece dominare  dal pregiudizio,dall’influenza ideologica e politica e dal sentimento che ,schematicamente,definiamo  antipatia dell’uomo ed anche invidia (umanamente  comprensibile,ma personalmente disdicevole) della sua ricchezza,della sua popolarità,persino delle donne belle che lo circondano . Nel nostro piccolo ,anche in Italia ,abbiamo vissuto qualcosa di simile con altri uomini di governo e potenti. Ma ci ha stupito che giornalisti famosi ,come Massimo Gramellini  (“La Stampa” e Tg3) e Michele Serra (“La Repubblica”,un tempo “L’Unità “) si lascino andare a insulti grossolani nei confronti,non solo del presidente americano eletto,ma anche nei confronti degli elettori ( ripetiamo, 60 milioni ),definiti “ignoranti”,”stupidi”, “arroganti”,”fanatici”, “razzisti “,ecc.,ecc.  Per la verità l’elenco dei giornalisti che,prima e dopo le elezioni Usa,si sono schierati acriticamente con la moglie di Bill Clinton sono stati molti,credo la maggioranza dei media (giornali ,tv e radio,compresi) ,accreditando la tesi di una ricerca ,pubblicata da “La Voce.it “ ( che ha messo a raffronto i dati di una indagine dell’Eurobarometro con quelli di “The Worlds of Jornalism Study”). Il risultato ? Viene confermata la posizione ideologica della grande maggioranza dei giornalisti italiani : “la  distribuzione ideologica dei giornalisti italiani che appare marcatamente posizionata a sinistra rispetto a quella degli italiani in generale “. Questo significa che la fiducia degli italiani di idee politiche diverse da quelle dalla media dei giornalisti arriva a stento al 30 %,mentre chi ha una posizione ideologica vicina  a quella della dei giornalisti raggiunge il 65 % . E’ evidente l’attuale disequilibrio del mercato dei media, a cui diversi esperti attribuiscono anche la grave crisi che sta attraversando  soprattutto la carta stampata. Infatti i dati dell’Eurobarometro confermano che i lettori più assidui dei giornali sono quelli che rivelano una formazione ideologica più affine a quella della media dei giornalisti. In sostanza il “circuito mediatico”,almeno della carta stampata (il più influente,rispetto alla tv e alla radio e persino del web) si autodiffonde e  si autoriproduce perche chi continua a comprare i giornali ha la stessa visione di chi li scrive.  Il paradosso andrebbe ancora ampliato e approfondito. Per ragioni di spazio poniamo solo qualche domanda: la crisi dei media ,ormai in corso da anni,sta pericolosamente restringendo il pluralismo del’informazione. E  quello che viene comunemente etichettato “di sinistra”non tiene in alcun conto della estrema differenziazione  del variegato mondo della sinistra .E  in questo ambito i giornali laici,liberali ,libertari, radicali ,socialisti sono,come ampiamente noto, quasi ridotti a zero. Così  come sono una rarità le voci (giornalisti,opinionisti,scrittori,operatori culturali) veramente autonome,non inquadrate politicamente nei grandi partiti politici o in movimenti (come 5Stelle) che comprimono la libertà di espressione,magari utilizzando la “dittatura della Rete” ,manovrata da interessi personali,di gruppo ,finanziari ed economici . Su tutto ora domina la Grande Crisi del sistema editoriale che,sta smantellando l’industria editoriale e il mondo dei giornali : una mutazione che nulla ha a che vedere con quella tecnologica degli anni 60-70 ,della composizione a freddo,cioè della sostituzione delle linotype con i computer ( che comportò il licenziamento di migliaia di tipografi). La crisi attuale si chiama alti costi di produzione a causa anche dell’impressionante riduzione di lettori e della pubblicità .Una crisi che nessuna legge (come quella approvata di recente) che non  potrà risolversi a breve tempo e che la Rete  non potrà servire,se non in piccola parte.

Il Dipartimento cultura del Psi,di cui sono coordinatore,ne discuterà in questi giorni in un apposito convegno con esperti ,giornalisti e presidenti della Federazione della stampa e della Federazione editori .

Aldo Forbice     
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
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Offline ilmarmocchio

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Re:crisi della stampa e mainstream
« Risposta #1 il: Novembre 22, 2016, 11:24:43 am »
la crisi della carta stampata è più che giusta .
Prodotto oggi inutile, di costo alto, scarsamente pratico e dai contenuti discutibili.
Dei giornalisti, irregimentati e arroganti, mi auguro una rapida sparizione.
Il progresso, la globalizzazione non c'è mica solo per i manovali, gli artigiani, ecc.
Deve esserci per chiunque non è al passo dei tempi, non solo per chi non ha santi in paradiso.
Non li rimpiangerò

Online Frank

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Re:crisi della stampa e mainstream
« Risposta #2 il: Novembre 22, 2016, 18:36:29 pm »
la crisi della carta stampata è più che giusta .
Prodotto oggi inutile, di costo alto, scarsamente pratico e dai contenuti discutibili.
Dei giornalisti, irregimentati e arroganti, mi auguro una rapida sparizione.
Il progresso, la globalizzazione non c'è mica solo per i manovali, gli artigiani, ecc.
Deve esserci per chiunque non è al passo dei tempi, non solo per chi non ha santi in paradiso.
Non li rimpiangerò

http://www.lastampa.it/2016/11/22/esteri/trump-contro-i-giornalisti-bugiardi-e-imbroglioni-avete-sbagliato-tutto-C0txkXmTbfdX9IyyTui3kO/pagina.html

Citazione
L’attacco ai media 

Durante la campagna elettorale, Trump attaccava spesso i giornalisti nei comizi, definendoli come la categoria più disonesta al mondo. Questo perché riteneva che favorissero Hillary Clinton. Ieri ha riunito una quarantina dei principali direttori, anchorman e dirigenti dei network televisivi, Abc, Cbs, Nbc, Cnn, Foxnews, per un primo incontro dopo l’elezione. I giornalisti pensavano di essere stati convocati per discutere il tipo di copertura che potranno fare della sua Casa Bianca, ma secondo alcuni testimoni l’appuntamento si è trasformato invece in una resa dei conti. Il presidente eletto ha attaccato direttamente Jeff Zucker, capo della Cnn, chiamandolo per nome: «Io odio la Cnn, è piena di bugiardi. Vi dovreste vergognare». Poi ha puntato la Nbc, dicendo che la giornalista che lo seguiva, Katy Tur, non aveva capito nulla di cosa sava succedendo nel paese. Quindi si è scatenato contro Martha Raddatz, una delle moderatrici dei dibattiti presidenziali, rimproverandole di essersi messa a piangere quando aveva capito che Hillary avrebbe perso. I giornalisti hanno fatto domande su come gestirà la Casa Bianca, come si dividerà tra Washington e la famiglia a New York, ma hanno definito l’incontro come «un disastro». La portavoce di Trump, Kellyanne Conway, ha detto invece che le conversazioni con i dirigenti delle tv sono state «eccellenti». Nulla di nuovo, dunque: l’abituale incomprensione tra i media e Trump che, dopo la campagna elettorale, si preannuncia come una costante anche della sua amministrazione.

... :cool:

Alberto1986

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Re:crisi della stampa e mainstream
« Risposta #3 il: Novembre 22, 2016, 21:17:27 pm »
Il settore giornalistico è completamente da rifare. Oramai è nello schifo più totale. La figura del giornalista equivale, oramai, a quella di una puttanella bugiarda da 4 soldi.

Offline freethinker

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Re:crisi della stampa e mainstream
« Risposta #4 il: Novembre 23, 2016, 09:08:07 am »
http://www.lastampa.it/2016/11/22/esteri/trump-contro-i-giornalisti-bugiardi-e-imbroglioni-avete-sbagliato-tutto-C0txkXmTbfdX9IyyTui3kO/pagina.html

... :cool:
Dunque, secondo l'articolo (scritto da un giornalista):

"Durante la campagna elettorale, Trump attaccava spesso i giornalisti nei comizi, definendoli come la categoria più disonesta al mondo. Questo perché riteneva che favorissero Hillary Clinton."
Non è che "favorissero" la Clinton, erano apertamente schierati e militanti!
Sono falsi anche nel descrivere le cose più evidenti.
Those who would give up essential liberty to purchase a little temporary safety deserve neither liberty nor safety.
Benjamin Franklin, Historical Review of Pennsylvania, 1759

Offline Sardus_Pater

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Re:crisi della stampa e mainstream
« Risposta #5 il: Novembre 23, 2016, 16:08:18 pm »
Se questa stampa atrofizzata e vigliacca, dove il leccaculismo fa parte integrante del mestiere, va definitivamente in crisi... beh, è cosa buona e giusta.
Dal nostro punto di vista, parecchie tonnellate di livore antimaschile in meno nei nostri confronti e giornaliste e zerbinielli a spasso a cercare un vero lavoro.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline freethinker

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Re:crisi della stampa e mainstream
« Risposta #6 il: Novembre 24, 2016, 08:29:28 am »
Se questa stampa atrofizzata e vigliacca, dove il leccaculismo fa parte integrante del mestiere, va definitivamente in crisi... beh, è cosa buona e giusta.
Dal nostro punto di vista, parecchie tonnellate di livore antimaschile in meno nei nostri confronti e giornaliste e zerbinielli a spasso a cercare un vero lavoro.

Credo anch'io che se questa stampa scompare sia un bene.

Resta la tv, che ha un potere enorme sulle menti deboli e continuerà a fare danni; probabilmente le persone con maggiore capacità di discernimento finiranno per preferire internet, molto meno allineato e "anarchico", anche se non privo di pericoli.

L'importante è che spariscano i pulpiti dai quali i radical-chic indicano al volgo puzzolente la strada da seguire, politicamente e femministicamente corretta.
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Offline Sardus_Pater

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Re:crisi della stampa e mainstream
« Risposta #7 il: Novembre 24, 2016, 11:35:30 am »
Resta la tv, che ha un potere enorme sulle menti deboli e continuerà a fare danni; probabilmente le persone con maggiore capacità di discernimento finiranno per preferire internet, molto meno allineato e "anarchico", anche se non privo di pericoli.

Questo sta già accadendo.
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