Il 56% sono lavoratrici o studentesse. Ecco il prezzo del lavoro femminile a tutti i costi (senza contare quelli di inefficaci asili nido e congedi, su cui il femministume scarica tutte le responsabilità).
La spiegazione è un po' più complessa. Ci sono di mezzo ricatti in ambito lavorativo contro la maternità (ma non solo da parte del capo "patriarca", visto che questo succede anche in aziende con ai vertici donne), nonché competitività tra donne "in carriera" che vedono il parto come un ostacolo, e la giovane età delle studentesse, "vittime" (troppo spesso consenzienti) della mentalità "una botta e via" e spaventate dal doversi prendere troppe responsabilità dalla nascita del pargolo.