Autore Topic: Cosa si rischia con l'ideologia gender  (Letto 9875 volte)

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Offline Vicus

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Re:Cosa si rischia con l'ideologia gender
« Risposta #15 il: Gennaio 08, 2017, 01:08:23 am »
Ottimo! :smile2: Speriamo in un cambiamento di tendenza per il bene dell'umanità.
A proposito di discriminazioni, il presidente di Mozilla Foundation è stato fatto dimettere per aver donato 1000$ nel 2008 ad un'associazione contro le nozze gay e in favore della famiglia naturale:
http://www.corriere.it/esteri/14_aprile_03/mozilla-ceo-lascia-perche-omofobo-ba486520-bb6d-11e3-8a36-5d2bd872f898.shtml

Nel 2008: la lobby omosessista fa la vittima ma non "perdona" e non dimentica.
« Ultima modifica: Gennaio 09, 2017, 00:11:28 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline giuspal

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Re:Cosa si rischia con l'ideologia gender
« Risposta #16 il: Gennaio 08, 2017, 23:44:42 pm »
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-gender-non-c-e-pace-nemmeno-in-bagno-18579.htm

Gender, non c'è pace nemmeno in bagno di Marco Guerra 08-01-2017

''Sappiamo che sarà una battaglia dura, ma sappiamo di essere dal lato giusto della storia''. Sono molti i cattolici e non che vorrebbero sentir pronunciare queste parole dai propri rappresentanti politici, una volta che questi raggiungono ruoli di governo e amministrativi. In questo momento per trovare qualcuno che non sia disposto a cedere sui propri principi bisogna andare negli Stati Uniti. A proferire il suddetto impegno politico è stato il vice governatore del Texas Dan Patrick che, giovedì scorso, ha annunciato la presentazione di un progetto di legge che richiede l'uso dei bagni a seconda del sesso registrato alla nascita negli edifici governativi e nelle scuole. Un'iniziativa simile a quella criticata del North Carolina, definita una mossa discriminatoria e che suscitò la reazione di molte lobby politiche e delle multinazionali che diedero vita a durissime ritorsioni economiche.

L’unione degli industriali del Texas ha già stimato infatti che una legislazione che regolamenta l’accesso ai bagni secondo il sesso di nascita potrebbe tradursi in un boicottaggio economico con perdite che vanno dai  964 milioni agli 8,5 miliardi di dollari per lo Stato. La scorsa primavera il North Carolina aveva dovuto stralciare il suo provvedimento dopo che l’NBA, la lega del basket statunitense, aveva messo in forse lo svolgimento dell’All-Star Game 2017 nella città di Charlotte; Bruce Springsteen aveva cancellato un concerto e la Deutsche Bank aveva minacciato di cancellare un progetto che porta alla creazione di 250 posti di lavoro in un centro di ricerca che già occupa 900 persone in questo Stato americano.

Il vicegovernatore del Texas smorza però i timori per le eventuali ripercussioni economiche, parla di decisione di buon senso che serve anche a prevenire eventuali molestie sessuali, determinate da un accesso indiscriminato ai servizi igienici basato solo sulla condizione di genere percepita dal singolo individuo. Insomma levate le icone della gonna e del pantalone dalle porte dei bagni,  in nome della lotta alle discriminazioni, i più felici potrebbero essere proprio i più male intenzionati.

Il tema delle  “trans-toilette” è diventato un diritto riconosciuto, difeso e promosso degli organi del governo federale solo dopo che lo scorso maggio i dipartimenti Giustizia e Istruzione del governo Obama hanno inviato una direttiva ad ogni scuola pubblica del Paese circa l'obbligo di trattare gli studenti secondo modalità che corrispondano alla loro identità di genere, anche se i registri scolastici e i documenti indichino un sesso diverso da quello espresso. Questo ha significato anche consentire agli studenti di utilizzare Wc, spogliatoi e docce rispondenti alla loro identità di genere ma non al loro sesso biologico. Misura che appare ancora più superflua se si considera che si applica a ragazzi al di sotto dei 18 anni, solo in rarissimi casi operati per un cambio di sesso, e quindi con tutti i genitali corrispondenti al loro sesso di nascita.

Tredici stati americani guidati proprio dal Texas hanno presentato ricorso contro la circolare del governo e, ad agosto, il giudice federale Reed O’Connor ha deciso che la politica sui bagni transgender promossa dalla amministrazione Obama non è né obbligatoria, né vincolante. Una sentenza che non si limita ai soli Stati ricorrenti perché, come ha spiegato lo stesso giudice O’ Connor, “un provvedimento geograficamente limitato sarebbe inefficace”.

Il Texas ha quindi già vinto la sua battaglia di libertà: il governo di Washington non è riuscito ad obbligare i vari Stati ad introdurre la teoria gender nel bagni delle scuole americane. Ora però inizia una battaglia per la verità, per fare in modo che nessuna  toilette diventi un pretesto per camuffare la biologia dell’essere umano.


Speriamo bene...
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Offline Vicus

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Re:Cosa si rischia con l'ideologia gender
« Risposta #17 il: Gennaio 09, 2017, 00:22:01 am »
Dico spesso che l'uomo (nel senso dell'essere umano) è ipnotizzato dalla macchina che gli fa credere di essere un robot senza caratteri sessuali, che sono tra le cose che ci rendono umani.
La tecnologia ha bisogno di automi per la routine impersonale della produzione e della distribuzione.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Sardus_Pater

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Re:Cosa si rischia con l'ideologia gender
« Risposta #18 il: Gennaio 10, 2017, 16:15:02 pm »
Dico spesso che l'uomo (nel senso dell'essere umano) è ipnotizzato dalla macchina che gli fa credere di essere un robot senza caratteri sessuali, che sono tra le cose che ci rendono umani.
La tecnologia ha bisogno di automi per la routine impersonale della produzione e della distribuzione.

Non è solo quello, Vicus, è stato anche il dare troppa corda alle lobby che noi combattiamo, pensando ingenuamente che si sarebbero limitate a qualche blando privilegio e a un po' di libertà. I falchi della finanza, come Soros ma non solo, hanno intravvisto un nuovo mercato nella "liberalizzazione di genere", agendo di conseguenza. Non è solo l'ipnotizzazione della macchina, dunque.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline giuspal

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Re:Cosa si rischia con l'ideologia gender
« Risposta #19 il: Gennaio 10, 2017, 17:18:05 pm »
Altra significativa vittoria contro il trans-gender  ^_^

http://www.uccronline.it/2017/01/10/north-carolina-lhouse-bill-2-resta-e-il-trans-seguira-la-sua-vera-natura/

North Carolina, l’House Bill 2 resta e il trans seguirà la sua vera natura

«Nessuna pressione economica, politica o ideologica potrà mai convincermi che ciò che è sbagliato è giusto. Sarà sempre sbagliato che gli uomini abbiano accesso alle docce e ai bagni delle donne, indipendentemente da come si travestono». Con queste parole il vice-governatore del North Carolina, Dan Forest, ha salutato vittorioso la resistenza dell’House Bill 2.

Parliamo della ormai famosa legge (di cui ci siamo già occupati) che impone ad ogni uomo e ogni donna di accedere alla toilette pubblica corrispondente al proprio sesso biologico, secondo il certificato di nascita. Esattamente ciò che avviene in tutti i Paesi civili, moderni e di buon senso, compreso il nostro.

Ma per le associazioni omosessuali e per l’ex presidente, Barack Obama, si tratterrebbe di una violazione dei diritti delle persone transgender che dovrebbero poter frequentare liberamente il bagno e lo spogliatoio pubblico (compresi quelli dei minorenni) che più ritengono corrispondente a “quel che si sentono essere”. Tutte le più grandi multinazionali (tra cui Google, Apple, PayPal, Deutsche Bank e Facebook) e numerosi volti noti (Bruce Springsteen, Cirque du Soleil, Pearl Jam e Ringo Starr) hanno fatto quadrato per ottenerne l’abrogazione: la perdita economica è stata molto elevata e le pressioni elevatissime. Ma l’ultimo tentativo è fallito poco prima di Natale, anche grazie all’enorme impegno dei locali attivisti per la famiglia naturale che hanno saputo coinvolgere la popolazione, portandola per le strade con lo slogan: “Keep woman safe”, “Keep kids safe” (“mantieni donne e bambini al sicuro”).

La cattiva notizia è che certamente l’assalto Lgbt al buon senso riprenderà a breve, ma le buone notizie sono ben tre. La prima è che il neo-presidente (qualunque opinione si abbia di lui), Donald Trump, si è schierato a favore dell’HB2 («sto con il North Carolina!», ha detto), la seconda è che un giudice federale di Dallas si è pronunciato contro il mandato dell’amministrazione Obama che non riconosce l’obiezione di coscienza agli operatori sanitari su interventi di cambio sesso (manifestando che le tematiche transgender sono pubblicamente ed eticamente sensibili, giustificando così la necessità di una legislazione prudente com’è quella del North Carolina). La terza è che altri Stati si stanno nel frattempo dotando di una legge simile a quella del North Carolina: in Virginia, ad esempio, dove il disegno di legge è stato introdotto in questi giorni e in Texas, in cui sta per essere varata una normativa per proteggere le donne nei bagni e spogliatoi pubblici, la cosiddetta Women’s Privacy Act, consentendo a sua volta l’accesso ai bagni in base al sesso alla nascita e non al presunto genere a cui qualcuno si convince, a causa di evidenti disturbi, di appartenere. Diverse donne, infatti, sono state abusate nei bagni dai transgender e, ironia della sorte, anche il più acceso contestatore dell’House Bill 2, Chad Sevearance-Turner, ha dovuto dimettersi dopo essersi dimostrato un molestatore sessuale.


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Offline Vicus

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Re:Cosa si rischia con l'ideologia gender
« Risposta #20 il: Gennaio 10, 2017, 22:25:30 pm »
Non è solo quello, Vicus, è stato anche il dare troppa corda alle lobby che noi combattiamo, pensando ingenuamente che si sarebbero limitate a qualche blando privilegio e a un po' di libertà. I falchi della finanza, come Soros ma non solo, hanno intravvisto un nuovo mercato nella "liberalizzazione di genere", agendo di conseguenza. Non è solo l'ipnotizzazione della macchina, dunque.
La motivazione socioeconomica è legata alla macchina: la riproduzione non serve più, e la per la mandopera umana (dove serve ancora) occorrono esseri neutri, intercambiabili e malleabili.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline TheObserver

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Re:Cosa si rischia con l'ideologia gender
« Risposta #21 il: Gennaio 12, 2017, 05:39:24 am »
Relativizzazione sessuale legalizzata

Da uomo a donna, cambio anagrafico senza intervento
Decisione del Tribunale di Ragusa su un giovane di 27 anni

 Si può cambiare sesso all'anagrafe senza sottoporsi ad alcun intervento chirurgico per adeguare i caratteri sessuali da maschili a femminili. E' la decisione assunta dal Tribunale di Ragusa, sezione civile (presidente Salvatore Barracca, a latere Elisabetta Trimani e Alida Bracone), sull'istanza presentata di un ventisettenne ragusano nel 2014 che ha chiesto di cambiare sesso. "Un procedimento non facile - dice Nunzio Citrella, legale del giovane - perché all' inizio non c'era alcun supporto giurisdizionale in favore di un pronunciamento in tal senso che sono poi intervenuti successivamente. Il Tribunale di Ragusa previo un rigoroso accertamento fatto sull'istante che la sua scelta è irreversibile nella volontà di cambiare sesso ha accolto la nostra tesi". La scelta del ventisettenne, nato uomo ma che sostiene di sentirsi a tutti gli effetti una donna, è stata dettata, come spiega il suo legale, ''dalla volontà e dalla determinazione che prevale in lei, ovvero che la psiche prevale sul corpo".


 :doh: no comment!

Commento io se permetti !

Nessuno si è chiesto cosa significhi, e i rischi che comporta, affrontare il SRS (Sex Reassignment Surgery). Poter cambiare il proprio nome in accordo al proprio aspetto e identità di genere, senza dover affrontare tale intervento, è un diritto che ogni paese cosidetto civile dovrebbe garantire. Negli USA ad esempio è possibile cambiare il proprio nome senza problemi.

Sono una transgender MTF di 27 anni, sono sotto HRT da alcuni mesi e il mio aspetto è quello di una ragazza ( lo era anche prima  che iniziassi la terapia ormonale in verità).
Voi non avete idea di cosa significhi dover esibire documenti con nome maschile ai controlli che possono capitare. Una volta sono stata anche umiliata. Mi sono state fatte domande e richieste irriferibili, dalle cosidette forze dell'ordine.
Questa sentenza rappresenta molto per me e penso che sia un grande passo avanti per i diritti delle persone Transgender.

Buona giornata

Offline TheObserver

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Re:Cosa si rischia con l'ideologia gender
« Risposta #22 il: Gennaio 12, 2017, 05:47:04 am »
Un tempo per questi "cosi" esisteva un solo posto in cui stare: il manicomio.

Complimenti per l'intervento.
Volevo solo ricordarti che quei "cosi" sono persone!
Siamo persone!


Offline TheObserver

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Re:Cosa si rischia con l'ideologia gender
« Risposta #23 il: Gennaio 12, 2017, 07:07:27 am »
La motivazione socioeconomica è legata alla macchina: la riproduzione non serve più, e la per la mandopera umana (dove serve ancora) occorrono esseri neutri, intercambiabili e malleabili.

Caro Vicus è un piacere per me riquotarti  dopo tanto tempo  :P
Sono stata assente per un bel pò perchè ho avuto parecchio da fare con l'università.

Spero di poter dare qualche contributo al forum in futuro, anche se temo non saremo mai in accordo  :)

Un saluto

Offline giuspal

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Re:Cosa si rischia con l'ideologia gender
« Risposta #24 il: Gennaio 16, 2017, 17:07:58 pm »
Commento io se permetti !
Questa sentenza rappresenta molto per me e penso che sia un grande passo avanti per i diritti delle persone Transgender.
Buona giornata

Contento/contenta tu...  :sleep:

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-bimbi-con-la-vagina-e-viceversa-la-perversionetransex-ora-diventa-un-manifesto-pubblicitario-18654.htm

“Ci sono bambine con il pene e bambini con la vulva. E’ così semplice. La maggior parte soffre ogni giorno perché la società non vuole riconoscere questa realtà”. Stiamo parlando della campagna pubblicitaria ideata da Chrysallis, Associazione dei Minori Transessuali con sede nei Paesi Baschi, comunità autonoma della Spagna, affinchè il transessualismo diventi pratica comune anche tra i fasciatoi e i biberon. Lo slogan è accompagnato dall’immagine disegnata di quattro bambini nudi. Un maschietto con il pene ed uno con la vagina, una femminuccia con la vagina e un’altra con il pene. I manifesti sono stati affissi presso le fermate dell’autobus e nella metro di Bilbao, nonché in altri luoghi della regione confinante di Navarra. La campagna è stata realizzata grazie alla donazione di 30mila dollari proveniente da un facoltoso quanto anonimo benefattore di New York.

L’associazione Chrysallis sostiene che “recenti studi hanno dimostrato che il tasso di tentativi di suicidio tra gli adulti transgender a cui da bambini non è stata riconosciuta la loro identità sessuale è notevolmente superiore alla media”.

La rivista The New Atlantis l’anno scorso ha pubblicato una revisione di 500 studi scientifici dal titolo “Sessualità e genere. Risultati di carattere biologico, psicologico e sociale”. Gli autori sono Lawrence S. Mayer docente di statistica e biostatistica presso l’Università dell’Arizona e Paul R. McHugh, professore di psichiatria e scienze comportamentali alla Johns Hopkins University School of Medicine. Gli autori rammentano innanzitutto che “gli studi scientifici non supportano l'ipotesi che l'identità di genere sia una proprietà innata e umana fissa e indipendente dal sesso biologico, cioè che una persona è ‘un uomo intrappolato nel corpo di una donna’ o ‘una donna è intrappolata nel corpo di un uomo’, come se ci fosse un errore nel suo corpo e nei suoi genitali”.

Mayer ha poi affermato in merito al transessualismo dei minori: “Chiaramente non ha alcun supporto scientifico l'idea che un bambino di due anni, che ha espresso pensieri o comportamenti che sono identificati con il sesso opposto, possa essere bollato per la vita come transgender. E’ perverso credere che tutti i bambini con pensieri o comportamenti di genere atipici a un certo punto del loro sviluppo, in particolare prima della pubertà, dovrebbero essere incoraggiati a diventare transgender". Lo studio ha ricordato inoltre che solo un piccolo numero di bambini con problemi di disforia continua a presentare queste problematiche nell’adolescenza e nell’età adulta. Anche la Società Pediatrica Americana ha ribadito che il 98% dei bambini e l’88% delle bambine che presentano problematiche di questo tipo accettano senza difficoltà e in modo naturale il loro sesso biologico all’entrata dell’età puberale. Per gli altri esiste sempre l’accompagnamento psicologico se vogliono.

Inoltre Mayer e McHugh hanno aggiunto che "ci sono poche prove scientifiche sul valore terapeutico degli interventi per ritardare la pubertà o per modificare i caratteri sessuali secondari degli adolescenti" e "non vi è alcuna prova che si dovrebbero incoraggiare a diventare transgender tutti i bambini che esprimono idee o comportamenti atipici sul genere".

In merito poi ai tassi di suicidio, lo studio prima citato rende noto che il tasso dei suicidi tra transgender adulti è del 41% quando il tasso di suicidi nella popolazione americana è meno del 5%. Ciò non dipende dalla cosiddetta omofobia interiorizzata – la presunta sofferenza patita dalle persone omosessuali e transessuali nata perché non si sentono accettate dalla società – dato che simili tassi di suicidio si registrano anche in quegli ambienti fortemente inclusivi. Alle medesime conclusioni arriva la Società Pediatrica Americana già citata che fa il caso della Svezia – Paese notoriamente assai liberale in fatto di costumi sessuali – in cui il tasso di suicidio dai transessuali sottoposti a terapie ormonali ed operazioni chirurgiche è di venti volte superiore rispetto ai non transessuali.

Infine se andiamo a leggere la US Transgender Survey 2015, una inchiesta realizzata intervistando 27.715 transessuali americani, scopriamo che il 29% dichiara di vivere in uno stato di povertà, uno su tre rivela che per un certo periodo della sua vita non ha avuto nemmeno una casa, il 39% ha ammesso di aver accusato disagio psicologico nel mese anteriore all’inchiesta stessa (contro il 5% della popolazione), e il 40% ha dichiarato che aveva tentato il suicidio almeno una volta (contro il 4,6% della popolazione non transessuale).

In breve il transessualismo non è la soluzione al disagio, ma è il disagio stesso. Nonostante questo l’associazione Chrysallis spinge perché l’infelicità sia il nuovo abito che la teoria del gender vuole cucire addosso ai bambini fin dall’infanzia.
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Re:Cosa si rischia con l'ideologia gender
« Risposta #25 il: Gennaio 16, 2017, 23:34:38 pm »
Un po' di gender art (potete guardare direttamente le figure). Quale posto e quale tolleranza ci sarà (anzi c'è) per gli uomini in un mondo simile?
http://www.maurizioblondet.it/le-belle-arti-casa-podesta-ed-fake-news/
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ilmarmocchio

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Re:Cosa si rischia con l'ideologia gender
« Risposta #26 il: Gennaio 17, 2017, 09:12:51 am »
Patologia psichiatrica della peggiore, altro che arte.
Il fatto stesso che uno esponga simili schifezze, lo qualifica senza dubbi

Offline giuspal

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Re:Cosa si rischia con l'ideologia gender
« Risposta #27 il: Gennaio 18, 2017, 15:49:23 pm »
Ennesimo indottrinamento gender ai nostri figli

Ho appena firmato questa petizione: http://citizengo.org/it/ed/40268-stop-gender-scuola-no-allo-spettacolo-faafaine

La cosa assurda è che da una parte ti dicono che "gender si nasce, non si diventa" e dall'altra fanno di tutto per genderizzare i nostri figli.

Sono confusi loro nella testa e pretendono di confondere tutti. Ma la gente, forse, ha cominciato ad aprire gli occhi e a chiudere qualcosa d'altro.
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Re:Cosa si rischia con l'ideologia gender
« Risposta #28 il: Gennaio 18, 2017, 23:10:03 pm »
Firmata :D
Ma la gente, forse, ha cominciato ad aprire gli occhi e a chiudere qualcosa d'altro.
Sarebbe ora! :lol:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline TheObserver

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Re:Cosa si rischia con l'ideologia gender
« Risposta #29 il: Gennaio 19, 2017, 09:30:01 am »
Un po' di gender art (potete guardare direttamente le figure). Quale posto e quale tolleranza ci sarà (anzi c'è) per gli uomini in un mondo simile?
http://www.maurizioblondet.it/le-belle-arti-casa-podesta-ed-fake-news/

Le foto sono orribili, mi fanno ribrezzo, sembrano uscite da un film di David Cronenberg.

Mi sfugge tuttavia, e scusa la mia limitatezza caro Vicus, cosa c'entri il tutto con la discriminazione, ghettizzazione e demonizzazione delle persone Transgender in Italia, che è poi il nocciolo centrale della questione.
Un paese, dove un rappresentante delle forze dell'ordine, ad un normale controllo stradale dei documenti, approfitta della sua posizione e mi prende da parte e mi fa richieste irripetibili con la minaccia di portarmi in caserma per accertamenti, ti sembra un paese civile?

Te lo dico io cosa è: uno schifo !

Fortunatamente le opportunità di lavoro all'estero non mancano e presto  mi trasferirò a lavorare in nord europa.