Off Topic > Immigrazione e sostituzione etnica

Le famose "risorse"...

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Frank:

--- Citazione da: Vicus - Settembre 18, 2017, 23:18:59 pm ---Succede anche perché sono certi dell'impunità: il poliziotto che dice di non avere mezzi, ma ci vuole tanto ad arrestarne uno o due? Sono sulla pubblica piazza, proprio sotto i loro occhi.
Ancora più rivelatore quel che dice dopo un immigrato: "Ti butto il telefono a terra e la polizia mi darà ragione come tante altre volte".

--- Termina citazione ---

Fatti come questo denotano una volta di più che, a prescindere da quel che leggi (o le interpretazioni delle stesse) permettono o meno di fare in un tot Paese, questa è nella stragrande maggioranza dei casi gente di merda.
Gente che andrebbe bastonata a sangue, perché non sta scritto da nessuna parte che tu, immigrato proveniente da una cultura inferiore, puoi permetterti di rompere i maroni a casa mia.

Poi sì, è chiaro che lo fanno perché sanno di poterlo fare, perché son consapevoli del fatto che non gli accadrà nulla di grave; su questo non ci piove.
Ma sempre merde restano.

Vicus:
Certamente, ma migliorerebbero con certi metodi educativi.

Frank:

--- Citazione da: Vicus - Settembre 19, 2017, 02:42:15 am ---Certamente, ma migliorerebbero con certi metodi educativi.

--- Termina citazione ---

Dipendesse da me, sarebbero migliorati già da tempo...

Frank:
Essere uccisi a casa propria da una testa di merda proveniente da un paese di merda.

http://torino.repubblica.it/cronaca/2017/10/15/news/torino_uomo_ucciso_con_una_coltellata_alla_gola_al_mercatino_del_libero_scambio-178338113/

--- Citazione ---Torino, uomo ucciso con una coltellata alla gola al mercatino del libero scambio

L'omicidio in via Carcano tra le bancarelle del "Barattolo", la vittima aveva 52 anni. Arrestato dalla polizia municipale un giovane nigeriano che aveva cercato di colpire anche un'altra persona
di ERICA DI BLASI
15 ottobre 2017

Lo ha ucciso con un fendente alla gola al mercato del libero scambio il "Barattolo", di via Carcano, a Torino. Il delitto risale a questa mattina intorno alle 7.40. La vittima è un italiano di 52 anni, Maurizio Gugliotta,  colpito alla gola da un giovane nigeriano di 27 anni, Kalhid Be Greata.  Gli agenti della polizia  municipale di Torino, richiamati da alcuni cittadini, sono accorsi sul posto.

A terra c'era l'uomo in un lago di sangue. Alla fine nonostante i tentativi dei medici del 118 che hanno cercato di rianimarlo per quasi 40 minuti, l'uomo è morto poco dopo. L'aggressore ha cercato di colpire al petto anche l'amico della vittima, ma i vestiti spessi che indossava lo hanno salvato. Il fermato è stato portato al comando della polizia municipale, mentre il mercatino è stato chiuso. Secondo alcuni testimoni la lite tra i due sarebbe nata da motivi di poco conto. La vitima a quanto sembra avrebbe urtato un oggetto che il giovane nigeraino aveva messo in vendita al suo banchetto e questo avrebbe innescato al discussione fiuinita in tragedia. Il nigeriano, dice un testimone, ha colpito tre volte con un coltello l'italiano prima di essere fermato dagli addetti alla sicurezza del mercato e poi consegnato ai vigili urbani in servizio nella zona.
Omicidio al suk di Torino, il testimone:"Lite nata per futili motivi"
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E' polemica per la tempestività dei soccorsi, arrivati in ritardo secondo i testimoni. Del resto raggiungere la zona del delitto non era agevole poichè il mercato era molto affollato.Un nordafricano ha provato a rianimare la vittima prima che arrivasse la squadra del 118.
--- Termina citazione ---



--- Citazione ---Il nigeriano, dice un testimone, ha colpito tre volte con un coltello l'italiano prima di essere fermato dagli addetti alla sicurezza del mercato e poi consegnato ai vigili urbani in servizio nella zona.
--- Termina citazione ---

Se per ipotesi fossi stato presente, come minimo gli avrei spezzato un braccio.

Frank:

--- Citazione da: Frank - Settembre 19, 2017, 01:59:56 am ---Fatti come questo denotano una volta di più che, a prescindere da quel che leggi (o le interpretazioni delle stesse) permettono o meno di fare in un tot Paese, questa è nella stragrande maggioranza dei casi gente di merda.
Gente che andrebbe bastonata a sangue, perché non sta scritto da nessuna parte che tu, immigrato proveniente da una cultura inferiore, puoi permetterti di rompere i maroni a casa mia.

Poi sì, è chiaro che lo fanno perché sanno di poterlo fare, perché son consapevoli del fatto che non gli accadrà nulla di grave; su questo non ci piove.
Ma sempre merde restano.

--- Termina citazione ---


Le caccole africane non si smentiscono mai.
Tratto da:
www.ilgiornale.it


--- Citazione ---Il video che indigna l'Italia Carabiniere schiaffeggiato da ambulante clandestino

Naso fratturato per il militare colpito a Pisa da un africano che vendeva merce taroccata
Nino Materi - Gio, 07/06/2018 - 06:00
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Più che lo schiaffo sferrato al carabiniere, a far male è il senso di impunità di chi ha compito questo gesto: un ambulante abusivo che non solo non avrebbe potuto vendere la «sua» merce taroccata, ma non sarebbe dovuto essere neppure sul nostro territorio nazionale.

Un clandestino. Che da irregolare si permette pure di alzare le mani su chi è «reo» solo di fare il proprio lavoro, ripristinare la legalità. Ora il militare è in ospedale col naso fratturato. «Perché non ho reagito? Non volevo determinare una situazione di pericolo ai cittadini», è la motivazione - tecnicamente condivisibile - che il carabiniere ha riferito ai superiori, ricevendo il loro assenso.

Eppure... Eppure, a noi cittadini, vedere e rivedere sul web quel carabiniere malmenato da migrante fuorilegge fa salire una rabbia difficilmente comprensibile. Perché non ha reagito? Perché non l'ha arrestato? Perché si è rimesso in auto ed ripartito tanto precipitosamente da sembrare che stesse fuggendo? Per cercare una risposta, riavvolgiamo il nastro.

Martedì 5 giugno, ore 11,30, centro storico di Pisa. Tanti turisti. Tanti ambulanti africani che vendono le solite false borse «griffate».

Un'auto dell'Arma arriva in via Vecchia Barbaricina. I militari hanno l'ordine di sequestrare tutta la merce contraffatta. Sono i cosiddetti «pattuglioni»: blitz che vengono fatti ogni tanto per dare l'impressione che lo «Stato c'è». Piccole prove di forza che gli abusivi accettano senza agitarsi più di tanto, perché sanno bene che nel giro di pochi minuti tutto potrà tornare come prima. Ma l'altroieri a Pisa succede qualcosa di imprevisto: i carabinieri portano via 160 borse e questo gli ambulanti non lo accettano. Si permettono di fare la voce grossa. Di più, uno di loro si avvicina a un carabiniere e lo colpisce. Il video che immortala l'aggressione è chiaro, nitido, non ci sono dubbi sulla dinamica del gesto. Il colpevole viene redarguito anche da alcuni suoi connazionali, ma la drammaticità della sequenza non cambia di una virgola. Esattamente come nei giorni scorsi in varie parti d'Italia dove, nel corso di manifestazioni, altri rappresentanti delle forze dell'ordine sono stati vigliaccamente picchiati, dopo essere stati isolati o dopo che erano addirittura caduti a terra.

Non è una questione di pelle: un bianco o un nero che si scaglia contro un poliziotto o un carabiniere è sempre e comunque un criminale che va arrestato. Ed è questa la sorte che probabilmente toccherà all'extracomunitario «manesco» di Pisa, facilmente riconoscibile attraverso il video-choc, tra i più cliccati ieri in rete. Ma nella città della torre pendente la tracotanza degli ambulanti di colore è cosa nota: un anno fa, sempre nella stessa zona, anche dei finanzieri furono picchiati al grido di: «Questa è zona nostra, qui comandiamo noi». Una scena-fotocopia di quanto accaduto martedì: uno dei militari scende dalla macchina e si dirige verso chi protesta. C'è un breve contatto, continuano a essere lanciati oggetti, nel mezzo c'è anche una donna. Il militare tenta di risalire ma viene raggiunto da uno dei «manifestanti» che lo schiaffeggia e lo spintona. Lui non reagisce. Sale sulla gazzella, ripartendo con le sirene accese. Alle sue spalle il branco urla: «Bastardo!».

Accade in Italia, nel 2018.

--- Termina citazione ---

Sempre significativo il fatto che nessun africano rivolga la benché minima critica ai propri connazionali.
Tutto il contrario degli italiani, i quali, invece, sono abituati a darsi le martellate sui genitali per ogni puttanata e a considerarsi sostanzialmente "il peggior popolo al mondo".

Altrettanto significativo è il fatto che in altri blog antifemministi, popolati da uomini "progressisti, libertari e antirazzisti", (da ridere...) nessuno spenda mai un paio di parole al riguardo.
E vabbè...

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