Senza volerli per nulla deresponsabilizzare, gli immigrati sono spesso indottrinati e sobillati da parte di organismi privati e ONG (come le donne nei centri antiviolenza).
Sì, in parte è così, ma resta il fatto che i suddetti immigrati hanno un cervello per pensare, per cui potrebbero benissimo dissociarsi da chi cerca di indottrinarli e sobillarli.
E invece si guardano bene dal farlo.
Non solo: oltre ad insultare gratuitamente gli abitanti del Paese che
li ospita, soventemente li (ci) definiscono pure "razzisti", facendo finta di non sapere che in una vera società razzista rischierebbero la pelle ad ogni pié sospinto e non potrebbero neppure fiatare.
(Altro che fare i vandali e restare poi impuniti...)
Per quanto mi riguarda non li tollero minimamente.
Già mi resta difficile tollerare molti rumeni e albanesi con i quali sono quotidianamente a contatto per motivi di lavoro,* figuriamoci quelle caccole senza arte né parte.
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* I motivi li ho spiegati più volte in passato: non sopporto chi critica l'Italia e al tempo stesso fa finta di non ricordare da quale melma proviene, occultando regolarmente le magagne del proprio paese d'origine.
Ad esempio: fino al 2010 l'Albania era il paese più povero d'Europa, perciò non sono certamente gli albanesi a poter fare delle prediche agli italiani e tantomeno i rumeni.
Figuriamoci gli africani...