Autore Topic: Un altro 25 novembre di falsi dati e vittimismo  (Letto 9459 volte)

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Offline Faust

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Re:Un altro 25 novembre di falsi dati e vittimismo
« Risposta #45 il: Novembre 26, 2016, 16:47:18 pm »
Ieri su facebook, in occasione del 25 novembre, come contrasto al mind fucking in questione, pubblicai un post ironico che recitava:

"Fumare per non picchiare una donna che ci innervosisce fa male alla salute. Masturbarsi per non stuprare una donna è un comportamento malsano e narcisistico. La violenza sulle donne, invece, è arrapante.".

Mio cugino (che lavora per il PD) mi ha tolto dagli amici di Facebook dopo aver segnalato il post, che è stato cancellato perché "non conforme ai principii fondamentali di Facebook". Ora, a parte l'intento provocatorio ed ironico: dove stava la violazione? Da nessuna parte. Che fumare faccia male alla salute, quale che sia il motivo, è vero. Che masturbarsi sia un comportamento malsano e narcisistico è vero. Che la violenza sulle donne sia "arrapante" non è solo, in certi casi, vero, ma ha anche un significato politico: infatti tutti questi slogan, queste pubblicità, queste giornate internazionali per contrastare la violenza sulle donne... Che funzione hanno se non quella di risvegliare la fregola dei maniaci e di suscitare scandalo pornografico? Nessun'altra: proprio quello è lo scopo. E allora violazione "de che"?
Confrontando globalmente uomo e donna, si può dire che la donna non avrebbe il genio dell'ornamento, se non avesse l'istinto del ruolo secondario.

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Online Jason

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Re:Un altro 25 novembre di falsi dati e vittimismo
« Risposta #46 il: Novembre 26, 2016, 17:28:05 pm »
Infatti dire che la violenza sulle donne sia arrapante è un commento che istiga alla violenza . Concetto che a quanto pare non ti è entrato in testa  ;)
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline Faust

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Re:Un altro 25 novembre di falsi dati e vittimismo
« Risposta #47 il: Novembre 26, 2016, 18:38:42 pm »
Chiedo ai moderatori di cancellare il mio post e di bannarmi in maniera definitiva dal forum... dato che evidentemente non comprendo bene come funzionano le cose e non voglio mettere in difficoltà me stesso né il forum.

Con questa piccola nota. Dire che una cosa è arrapante non significa istigare a compierla. E in verità, poiché il sadismo è una parafilia con la quale molti devono convivere, condannare questa parafilia è una limitazione delle libertà sessuali dell'individuo ed un'offesa alla dignità del sadico. Quindi, semmai, è il tentativo di condannare tali affermazioni che è un atto d'odio.
Confrontando globalmente uomo e donna, si può dire che la donna non avrebbe il genio dell'ornamento, se non avesse l'istinto del ruolo secondario.

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Online Frank

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Re:Un altro 25 novembre di falsi dati e vittimismo
« Risposta #48 il: Novembre 26, 2016, 19:04:44 pm »
Faust, siccome io sono uno che non fa tanti giri di parole, ti dico semplicemente che hai rotto il cazzo con le tue sciocche provocazioni, chiaro?

Citazione
Chiedo ai moderatori di cancellare il mio post e di bannarmi in maniera definitiva dal forum... dato che evidentemente non comprendo bene come funzionano le cose e non voglio mettere in difficoltà me stesso né il forum.

La verità vera è che tu ci marci e non che "non comprendi bene come funzionano le cose".
Statti bene.

Offline Faust

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Re:Un altro 25 novembre di falsi dati e vittimismo
« Risposta #49 il: Novembre 26, 2016, 19:15:51 pm »
Beh? Ciò detto? Cancellate il post, eliminatemi dal forum e facciamola finita. Non ci marcio per niente, ma non importa. È chiaro come il sole che l'istigazione alla violenza ha tutt'altra forma, ma visto che tu, Jason e chi per voi, giocate a non capire, tagliamo corto e rimuovetemi.

Fra parentesi: sto aspettando.
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Offline Vicus

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Re:Un altro 25 novembre di falsi dati e vittimismo
« Risposta #50 il: Novembre 26, 2016, 19:38:08 pm »
Questo è uno spazio pubblico e bisogna usare la testa prima di scrivere. Post del genere sono estremamente nocivi al forum e alla causa maschile. Inoltre, creano caos e scoraggiano l'iscrizione di utenti sinceramente interessati alla Questione Maschile. Possono anche avere conseguenze giudiziarie.
Eri stato già più volte avvertito, questa volta sei bannato per un tempo più lungo. Alla prossima bravata, il ban sarà definitivo.
« Ultima modifica: Novembre 26, 2016, 21:03:13 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:Un altro 25 novembre di falsi dati e vittimismo
« Risposta #51 il: Novembre 27, 2016, 00:18:33 am »
https://violenzafamiliare.wordpress.com/2013/08/19/la-calunnia-del-femminicidio/

Citazione

2. La calunnia del femminicidio
Posted on 19 agosto 2013 by pct38

Il termine “femminicidio” è stato coniato da Maria Marcela Lagarde – una femminista comunista messicana – ed è divenuto popolare per via del  film “Bordertown”, che narrava delle migliaia di donne uccise nella città messicana di Ciudad Juarez. Secondo la teoria femminista venivano uccise in quanto donne da maschi violenti nell’indifferenza della polizia. Secondo la realtà, Ciudad Juarez (la vecchia El Paso dei film western, oggi situata sul confine con gli Stati Uniti) è diventata il crocevia mondiale del narcotraffico e la città con più omicidi al mondo, con la polizia impotente a fermare le guerre fra i cartelli della droga. I becchini fanno gli straordinari tutte le sere, e l’80% dei circa 10 mila omicidi sono stati a danno di uomini.  Molti di questi omicidi vengono compiuti da donne killer, attive soprattutto nel cartello Los Zetas, preferite ai killer uomini perché meno sospettabili. In una retata  nel campo di addestramento per killer di San Cristobal de la Barranca la polizia catturò molte assassine.
Le più note sono Maria del Pilar Narro Lopez, alias “la comandante Bombon” e Maria Jimenez, che catturata dopo decine di omicidi ha confessato:

    «noi donne lo facciamo per il denaro. Mi misi ad uccidere diventando sicario a tempo pieno insieme a ragazze così belle e con unghie grandi e affilate come coltelli che ispiravano pensieri inverecondi». [Corriere della Sera, 16/8/2011, “Le donne di Ciudad Juarez: vittime, madri e sicarie”].

Ma l’eroina delle femministe è Diana La Cazadora, l’assassina seriale che ammazza uomini.

Femministe occidentali notarono che “femminicidio” era un termine che colpiva la fantasia e consentiva di calunniare gli uomini.

E così il femminicidio è un fenomeno esploso in Italia dal 2010, ma solo sui media, che hanno diffuso questa parola inventata apposta per odiare gli uomini, per far credere che esista una strage di donne, per chiedere leggi secondo cui la vita di una donna ha più valore della vita di un uomo.
Secondo la propaganda femminista ripresa dalla stampa, l’ONU avrebbe detto che “femmicidio e femminicidio sono crimini di Stato tollerati dalle pubbliche istituzioni”.   Questa stupidaggine non la ha detta l’ONU, ma una femminista (Rashida Manjoo) che presiede un comitato femminista (CEDAW)  tollerato dentro l’ONU.
La realtà dei veri dati del vero ONU [2011 Global Study on Homicide, UNODC Homicide Statistics] è che:

    L’Italia è uno dei paesi al mondo con il più basso tasso di omicidi femminili:  5 per milione all’anno, circa la metà che nei nostri paesi confinanti (9 per milione per anno in Francia, 7 in Svizzera, 13 in Austria…). Fra i grandi paesi, solo Giappone, Irlanda e Grecia hanno tassi minori. Una donna italiana ha, in tutta la sua vita, una probabilità dello 0.05% di subire un omicidio. Se non ci fossero altre cause di morte, una donna vivrebbe in media 200mila anni prima di subire un omicidio. Per fare un confronto, è la stessa probabilità di morire in un incidente con un trattore: in entrambi i casi circa 150 decessi all’anno [Dati ASPAS 2010].  Nessuno parla di ‘trattoricidio’. Il numero di donne che si suicidano (22 per milione per anno) è più del quadruplo di donne vittime di omicidio.  Nessuno parla di “auto-femminicidio”.  Unico vero numero da strage è quello dei bambini abortiti (7800 per milione di donne per anno, per un totale di 5 milioni dal 1982 ad oggi nella sola Italia).
    In Italia il tasso di omicidi maschili è di 16 per milione all’anno, cioè vengono uccisi più di 3 uomini per ogni donna uccisa. Sia uomini che donne uccidono in prevalenza uomini: circa 400 ogni anno.  Le donne assassine uccidono nel 39% dei casi donne, e nel 61% dei casi uomini.  Gli uomini assassini uccidono nel 31% dei casi donne, e nel 69% dei casi uomini. [Ministero dell’Interno, Rapporto sulla Criminalità, “Gli omicidi volontari”, Tabella IV.18, “Genere della vittima secondo il genere dell’autore di omicidio commesso in Italia tra il 2004 e il 2006”]. Ricerche criminologiche indicano che il numero di donne assassine è sottostimato in quanto le donne hanno maggiore tendenza a commissionare omicidi e ad uccidere avvelenando. Nessuno parla del ‘maschicidio’.  In Italia il tasso di suicidio di uomini separati è di 284 per milione all’anno [Dati EURES 2009]. Nessuno ne parla, sebbene si tratti di una vera strage di stato: il tasso di suicidi si quadruplica con la separazione, anche a causa delle sentenze  che privano i papà dei loro figli, della loro casa, del loro reddito.
    Il femminicidio non esiste in nessun paese al mondo: ovunque vengono uccisi più uomini che donne. Gli unici paesi nei quali il tasso di donne uccise è quasi pari al tasso di uomini uccisi sono quelli che hanno adottato politiche femministe (47% di omicidi femminili in Croazia, 41% in Norvegia…) o dove le donne partecipano alla vita pubblica (49% di omicidi femminili in Germania, 48% in Svizzera…).  Viceversa, il tasso di omicidio di donne è una piccola percentuale del totale di omicidi nei paesi dove molte donne preferiscono il ruolo femminile tradizionale (7% in Grecia, 18% in Irlanda, 23% in Italia…).

a3

La realtà è l’opposto dell’ideologia femminista, secondo cui esisterebbe un “patriarcato” che opprime ed uccide le donne.

Riassumendo:

a2

Come mai il fenomeno più piccolo di tutti, gli omicidi di donne, riceve l’attenzione maggiore?

In parte è perché gli omicidi, pur essendo una causa di morte statisticamente marginale, ricevono molta attenzione sui media.  Questo causa una percezione distorta della realtà, similmente a come accade per gli incidenti aerei:  sono eventi così rari che finiscono in prima pagina, mentre gli incidenti stradali sono così frequenti che non fanno notizia. Gli aerei, il mezzo di trasporto più sicuro, vengono così percepiti come pericolosi.  Allo stesso modo gli omicidi più rari, quelli di donne, attirano più attenzione.

Ma soprattutto, grazie a campagne di disinformazione finalizzate a costruire l’allarmismo del femminicidio, gestiste da professioniste che farebbero invidia a Wanna Marchi. Lo scopo è ottenere leggi che discriminano contro gli uomini, che radicano nella legge la falsa ideologia femminista [Convenzione di Istanbul, per ora ratificata da Montenegro, Albania, Turchia, Portogallo e Italia ma non dai paesi seri] ma soprattutto far avere un ruolo istituzionale e finanziamenti pubblici per i centri anti-violenza e per le avvocate femministe:

    «Norme per il contrasto al femminicidio.
    il centro antiviolenza che presta assistenza alla persona offesa può intervenire in giudizio …
    La gestione delle case e dei centri delle donne è assicurata attraverso convenzioni…
    Agli oneri derivanti dalla presente legge, pari a 85 milioni di Euro…» [Decreto-Legge 14 agosto 2013, n. 93 — Gazzetta Ufficiale]

Il decreto legge italiano sul “femminicidio” prevede infatti che le donne non possano ritirare le denunce e che lo stato le rimborsi anche in deroga ai limiti di reddito: il chiaro intento è tutelare le parcelle, non le donne.

È la stessa fondatrice dei centri anti-violenza per sole donne a dire che le femministe li usano per calunniare gli uomini e privare i bambini dei loro papà.

Alberto1986

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Re:Un altro 25 novembre di falsi dati e vittimismo
« Risposta #52 il: Novembre 27, 2016, 01:05:58 am »
Faust, siccome io sono uno che non fa tanti giri di parole, ti dico semplicemente che hai rotto il cazzo con le tue sciocche provocazioni, chiaro?

La verità vera è che tu ci marci e non che "non comprendi bene come funzionano le cose".
Statti bene.

Questo è uno spazio pubblico e bisogna usare la testa prima di scrivere. Post del genere sono estremamente nocivi al forum e alla causa maschile. Inoltre, creano caos e scoraggiano l'iscrizione di utenti sinceramente interessati alla Questione Maschile. Possono anche avere conseguenze giudiziarie.
Eri stato già più volte avvertito, questa volta sei bannato per un tempo più lungo. Alla prossima bravata, il ban sarà definitivo.


Quoto. Il prossimo ban sarà sicuramente definitivo.

Offline Stendardo

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Re:Un altro 25 novembre di falsi dati e vittimismo
« Risposta #53 il: Novembre 28, 2016, 00:18:34 am »
PORCO GIUDA CANE CHE GIORNATA MERDA! E penso che durerà anche domani! Ogni anno litigo con 200.000 persone. GDM! GDM!
Sono volgare? Trovate voi altri termini...

Guarda in questi giorni sono stato veramente molto irritato. Ho conosciuto una ragazza con la quale ho scambiato due chiacchiere e ci siamo frequentati come amici per un po' di giorni.
Premetto che nessuna potenza terrena sarebbe in grado di farmi apprezzare qualcosa o qualcuno/a verso il quale, dopo essermi ampiamente documentato, mi sono fatto una pessima idea, come è il caso della sinistra, del femminismo, del capitalismo, del comunismo etc., a ciò si aggiunge il fatto che quando mi capita di parlare con una donna non sono affatto un tipo loquace in quanto per lo più mi limito ad essere accomodante e ad ascoltare con prudenza cosa abbia da dire la mia interlocutrice per capire chi ho di fronte. Comunque avevo già dedotto, dal suo modo di porsi e di parlare, che aveva idee molto distanti dalle mie a cui inizialmente non avevo dato gran peso perché esteticamente mi piaceva, ma oltre a questo, la cosa insolita era che mi pareva di stare a discutere con una specie di Testimone di Geova di sinistra nel senso che avevo l’impressione che volesse indirizzare la discussione affinché io prendessi posizione proprio su argomenti sui quali presagivo che mi avrebbero irritato tantissimo a parlarne con lei.
Tale impressione ebbe purtroppo conferma quando l’ultima volta che ci siamo visti iniziò a snocciolare tutta una serie di luoghi comuni della sinistra così come sono fabbricati, confezionati e divulgati della stampa main stream e dalla televisione: la menzogna del “femminicidio” come una delle maggiori cause di morte delle donne nel mondo (addirittura più degli incidenti stradali, dei tumori, degli infarti e di tutte le altre malattie...), l’esistenza di molteplici famiglie mentre le famiglia formata da un uomo e da una donna è una costruzione culturale recente, la religione cattolica/cristiana (non l’islam…) come qualcosa da "bigotti" e da "retrogradi" ed altre corbellerie similari.
Inizialmente ho cercato di lasciarmi scivolare le parole di dosso ma poi non riuscii più a trattenermi così ho cominciato ad inquadrarla ed a ribattere punto per punto, dalla sua espressione del viso sembrava che le stessi raccontando tante belle barzellette ma poi la discussione cominciò ad esacerbarsi finché lei mise in atto, “molto democraticamente”, il solito mezzo che più facilmente può costringere un uomo a dare ragione ad una donna: accettare il suo punto di vista o in sostanza andarmene e, siccome mi ero reso conto che su di lei ogni mia argomentazione appariva superflua, mi sono alzato e me ne sono andato nauseato e disgustato... tuttavia devo aggiungere che dopo questa breve fase di scombussolamento, questa ferita si è ora rimarginata per dare spazio all’ostinazione ed è anche per questo motivo che io mi sono rivolto e mi rivolgo a voi che scrivete qui dentro cioè alla minoranza degli uomini perché, storicamente parlando, gli uomini migliori e più validi non sono mai stati espressione del gregge della maggioranza ma sempre e soltanto di quella piccola minoranza che fa discernimento, alla fine, se può renderle felici e contente, sappiano che ci possono pure togliere di mezzo ma noi non cederemo mai.
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Sardus_Pater

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Re:Un altro 25 novembre di falsi dati e vittimismo
« Risposta #54 il: Novembre 28, 2016, 15:15:37 pm »
Citazione
ma poi la discussione cominciò ad esacerbarsi finché lei mise in atto, “molto democraticamente”, il solito mezzo che più facilmente può costringere un uomo a dare ragione ad una donna: accettare il suo punto di vista o in sostanza andarmene

Purtroppo questa modalità è usata pure da qualche uomo, presumo qualche castratiello.
Il femminismo è l'oppio delle donne.