Autore Topic: Sondaggio interno referendum 4 Dicembre  (Letto 12317 volte)

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Online Massimo

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Re:Sondaggio interno referendum 4 Dicembre
« Risposta #30 il: Novembre 30, 2016, 23:45:10 pm »
Stai tranquillo che da un migrante possibilmente negroide e ben dotato il SI' lo gradisce, eccome. Anzi, sarebbe lei stessa a ripeterlo nel
corso dell'amplesso.

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Re:Sondaggio interno referendum 4 Dicembre
« Risposta #31 il: Dicembre 01, 2016, 00:14:27 am »
la propaganda per il si usa schemi molto semplici : l' Italia è ferma ( vero ), chi propone il referendum vuole il cambiamento ( vero ) . quindi il si assume una valenza positiva.
Il punto critico è che 

cambiamento = miglioramento è una proposizione non sempre vera.
Un cambiamento può determinare anche un peggioramento, ed è quello che si può ipotizzare con la vittoria del si.
La riforma è confusa, a tratti truffaldina ....
Premesso che si fa per chiacchierare, che la nostra opinione probabilmente non sposta nemmeno un singolo voto, per me avresti ragione, però c'è un però. E per me è che ci hanno già fregati, ed ora si tratta solo di limitare i danni.
Noi potremmo sperare di fare a modo nostro -come italiani- se non avessimo altri vincoli, che sono appunto, quelli europei.
Proviamo a fare degli esempi pratici, così ci capiamo:

Ipotesi 1-Paolo, consapevole sostenitore della QM, vota NO. E mettiamo caso, molti altri (che di qm ne sanno niente, che noi non siamo influenti) votano anche loro NO e Il NO vince.
Cosa accade dopo?
Crollo delle borse, discussioni infinite su euro ed europa per qualche giorno o settimana; poi bisogna pur andare avanti, che il pane sotto i denti lo dobbiamo mettere. Quindi che accade?
1- Mattarella ridà l'incarico a Renzi o uno dei suoi: non cambia nulla, abbiamo solo perso soldi e tempo.
2- Si va ad elezioni anticipate, tutti i partiti faranno a gara a chi mette più donne in lista, probabile che si arrivi al 60% o più. Cmq sia, se vince la sx sarà come prima, avremo solo perso molti soldi e tempo.
Se vince la dx non gli sarà possibile governare, perchè è troppo divisa e a sinistra sanno fare una devastante opposizione. Ergo non si avrà nulla, l'Europa ci obbligherà a cose molto spiacevoli, nonchè a mettere quote rosa all'80% per punizione :D.
Domanda: cosa ci avrà guadagnato, Paolo?
La cosa che mi irrita di più, in tutto questo, è che non ci sarà alcun responsabile per i soldi e il tempo perso dagli italiani. La colpa sarà cmq e sempre di qualcun'altro o di qualcos'altro.

Se vince il Si:
Si avrà stabilità per un altro anno e mezzo. Non si perderanno soldi e tempo. Il centro-dx si potrà riorganizzare, si delineeranno nuovi scenari.
Ci saranno le quote rosa, ormai inevitabili in ogni caso, al 50% ( :-( Io ero per il gioco al ribasso ). Si potrà cmq lottare valutando la nuova situazione. La qm avrà molte frecce al suo arco.
Tra un anno e mezzo si voterà nuovamente, l'esperienza ci insegna che si vuole ri-cambiare qualcosa, è sempre possibile.

Cmq questi miei vogliono solo essere elementi di riflessione, non faccio tifo calcistico; so bene che queste righe non muovono nemmeno un voto ( e meno male)
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline ilmarmocchio

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Re:Sondaggio interno referendum 4 Dicembre
« Risposta #32 il: Dicembre 01, 2016, 09:09:21 am »
Non capisco perchè la nostra opinione non dovrebbe spostare neanche un voto.
Se qualcuno ci legge , e qualcuno ci legge, potrà avere elementi di riflessione.
Un uomo che non sia zerbino non può volere le quote rosa : si vota chi si ritiene essere meritevole, altrimenti avremo quote di tutti i colori, escluse ovviamente quelle maschili.
Quindi NO alle quote, in nome della libertà.
I vincoli europei : abbiamo firmato gli accordi della UE e nessuno ci ha costretto a firmarli. Non c'è stato nessun referendum, ma la costituzione più bella del mondo ( e non la è per niente ) NON lo prevede.
Ma guarda caso, in questo caso, nessuna riforma .
Non si aboliscono le regioni a statuto speciale, non si accorpano le troppe minuscole regioni, non si procede a una vera digitalizzazione della burocrazia e allo snellimento delle pratiche , non si aboliscono prefetti, notai e altre amenità costose e inutili.
Non si riduce l'esorbitante numero delle varie polizie, non si riduce sic et simpliciter il numero dei parlamentari in toto. e via discorrendo.
No, si introduce un sistema elettorale che è un guazzabuglio, non certo il maggioritario all'inglese.
Un sistema che fu già proposto in Italia : la legge truffa
http://www.sturzo.it/edu/l-italia-repubblicana-e-gli-anni-dello-sviluppo/446-2-l-eta-di-de-gasperi/617-le-elezioni-del-1953-e-il-tramonto-di-de-gasperi
Ritornando ai vincoli europei, guarda caso a volte ci sono a volte servono a dare la colpa alla UE e invece il pasticcio è nostro.
Es gli orari assurdi negli ospedali , nonostante la direttiva UE dice che non si possono superare le 12 ore continuative :
però bisogna assumere allora vai come prima.
Oppure la direttiva Bolkenstein che, per es sulle concessioni balneari, non viene applicata e così le spiagge sono in concessione perpetua a famiglie che ci hanno pagato anche un' inezia ti tasse.
Ma portano tanti voti.
C'è il problema gravissimo del debito pubblico , che richiederebbe stabilità e decisioni serie -
Mi basta un link :

http://www.milanofinanza.it/news/nuovo-record-del-debito-pubblico-italiano-201608121059034344

il debito pubblico sta aumentando.
Non c'è nessuna stabilità  se non nella frequenza renziana di menzogne
Quindi, i casi sono 2 :
o usciamo, non paghiamo il debito con tutte le conseguenze del caso
o rimaniamo e pagheremo all'infinito , quindi sempre più tasse e sempre maggiore povertà.
Se ancora non fosse chiaro, Renzi & donnine varie sono gli esattori per conto terzo degli interessi sul debito, messi lì da chi quel debito detiene.
Quindi , non inventiamoci stabilità e miglioramenti che non esistono.
Riguardo le quote rosa , la UE non proporrà mai quote rosa al lì 80 %.
Intanto noi, come uomini, ci saremmo proposti e accettati da soli , il 50% delle quote rosa.
E' proprio per quest' atteggiamento da perdenti che le donne, in Italia particolarmente, possono azzerbinare gli uomini.
Gli americani se ne sono fregati del mercato, delle femministe , dei media pagati dalle elites :
hanno votato Trump, il mostro sessista.
I politici vogliono i nostri voti ?
Devono guadagnarseli, dare qualcosa in cambio.
Basta le sciocchezze sulle bandiere , gli ideali, ecc
Gli obiettivi sono pratici : libertà, uguaglianza di trattamento, ecc
La destrra e la sinistra, che fanno schifo al solito modo , devono capire che l'italiano è in grado di votare per il PROPRIO interesse, non per simboli infantili e bandiere scolorite.
Se  ora votiamo SI, quando si voterà per le prossime elezioni, le femministe , forti della aquiescenza in questo referendum , pretenderanno ancora di più.
Tanto noi dovremo scegliere ancora tra il male minore, e cederemo ulteriormente .
La Germania hitleriana se fosse stata attaccata nel 38, sarebbe caduta alla svelta.
Invece, ci vollero 5 anni, quindi non è vero che è sempre possibile cambiare.
O meglio , si può cambiare, ma in peggio
Gli americani hanno detto un bel NO a Obanana femminista e alla Clinton ancor più femminista.
Se no, non lamentiamoci poi che , come insegna l'esperienza, il cetriolo va sempre il cuxo all' ortolano  :D


Online Frank

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Re:Sondaggio interno referendum 4 Dicembre
« Risposta #34 il: Dicembre 01, 2016, 23:50:15 pm »
https://ununiverso.it/2016/11/23/ecco-cosa-accadrebbe-se-litalia-avesse-anziche-lo-sciagurato-euro-una-nuova-valuta-sovrana/

Citazione
ECCO COSA ACCADREBBE SE L’ITALIA AVESSE ANZICHE’ LO SCIAGURATO EURO, UNA NUOVA VALUTA SOVRANA
lospecchiodelpensiero / 1 settimana ago

Di: Luca Campolongo

Mentre la data sul referendum costituzionale si avvicina, si moltiplicano le dichiarazioni allarmistiche da parte dei grandi istituti bancari e degli analisti sul futuro dell’Italia in caso di vittoria del NO, dimostrando in tal modo come i “mercati”, che altro non sono che una ristretta cerchia di squali della finanza, non abbiano perso il vizio di entrare a gamba tesa nella sovranità degli stati nonostante le sonore scoppole prese con la Brexit e con la vittoria di Trump negli USA.

A proposito, vi ricordate le catastrofi annunciate in caso di vittoria della Brexit? Bene: dopo Honda e Nissan, anche IBM ha annunciato che investirà in nuovi insediamenti industriali nel Regno Unito, mentre il dollaro si è rafforzato sull’euro e Wall Street è cresciuta 7 giorni su 8 dopo la vittoria di Trump, ovvero l’esatto contrario di quanto pronosticato dagli analisti “qualificati”.

Sempre i suddetti analisti hanno preconizzato l’uscita dall’euro dell’Italia in caso di vittoria del NO, puntando a spaventare gli elettori e piegarli a votare per il sì, assieme alla martellante ed inqualificabile campagna portata avanti dal premier non eletto in spregio al ruolo super partes che dovrebbe ricoprire il presidente del consiglio.

Ma cosa accadrebbe, se l’Italia uscisse dall’euro e tornasse a battere moneta propria con relativa sovranità monetaria, ovvero cancellando quello scempio economico e giuridico creato dal duo Andreatta – Ciampi introducendo il divieto per la banca d’Italia di fungere da prestatore di ultima istanza per lo stato?

La nuova moneta, che per evitare confusioni con la vecchia lira, chiameremo con il nome di fantasia di “ducato” si svaluterebbe di circa il 15-20% rispetto all’euro, riequilibrando il rapporto di cambio ora totalmente sballato rispetto al marco tedesco, di cui l’euro è semplicemente il paravento. Vediamo ora, nel concreto, quello che potrebbe accadere, supponendo un cambio iniziale di 1 “ducato” per 1 euro e successiva svalutazione.

Ci ritroveremmo con la benzina a 30 “ducati” il litro? Ovviamente no: calcolando che sul prezzo alla pompa il costo della materia prima è circa il 30% (il resto sono gabelle messe dallo stato), una svalutazione del 15% inciderebbe complessivamente per pochi centesimi di euro / “ducato”: ipotizzando un prezzo alla pompa attuale di 1,45 euro, si trasformerebbe in aumento di 0,065 euro. Un litro di benzina, quindi, verrebbe a costare 1,51 “ducati”: nulla di tragico e, soprattutto, nulla che non si potrebbe gestire tagliando una parte delle accise. Questo significa che l’aumento dei carburanti avrebbe un impatto quasi ininfluente sull’inflazione che, al momento, è addirittura con segno negativo.

Vediamo ora il debito pubblico: molti analisti “qualificati” parlano della sua esplosione, perché se il “ducato” si svalutasse del 15% rispetto all’euro, esso crescerebbe di altrettanto. Premesso che da quando è arrivato Monti, il debito pubblico è cresciuto in una percentuale ben superiore, dobbiamo tenere presente che anch’esso verrebbe convertito in “scudi”, esattamente come il debito pubblico in lire venne ridenominato in euro.

La speculazione internazionale potrebbe tentare di attaccare il debito pubblico giocando sullo spread, ma con una banca centrale in grado di acquistare il debito pubblico come prestatore di ultima istanza, il tasso d’interesse verrebbe comunque calmierato. Non è un caso, infatti, che nel 1980, prima del “divorzio” bankitalia – tesoro, il debito pubblico italiano fosse del 54% e che oggi continui a crescere nonostante un avanzo primario dello stato (entrate – uscite al netto degli interessi pagati). Ovvero il debito cresce solo a causa degli elevati tassi di interessi che paghiamo alla speculazione internazionale per non avere una banca centrale sovrana.

Passiamo ora al comparto produttivo: l’uscita dall’euro e la svalutazione del “ducato” avrebbero due importanti vantaggi: migliorare la competitività delle esportazioni e rendere più convenienti i prodotti italiani sul mercato interno rispetto a quelli prodotti all’estero. E questo è esattamente ciò che la Germania, la “virtuosa” Germania non vuole, dato che si troverebbe di nuovo un temibile avversario sui mercati esteri e non potrebbe più esportare così facilmente i suoi prodotti da noi. E’ opportuno ricordare che Berlino attua da anni una politica economica predatoria che prevede lo sfruttamento di mano d’opera a basso costo nel proprio territorio, per esportare all’estero i propri beni a danno delle altre industrie. Non è un caso che i consumi interni dei tedeschi siano al palo da più di un decennio e che milioni di lavoratori vivano di sussidi pubblici al limite della povertà.

A proposito, vi ricordate la famosa svalutazione della lira del 1992? Bene, sapete di quanto crebbe il pil nel 1994 e nel 1995? Rispettivamente del 2,2% e del 2,9%: più di tre volte quanto annunciato trionfalisticamente dal premier non eletto per il 2016!

Aumento dell’export e maggiore competitività dei prodotti made in italy sul mercato interno significano una sola cosa: maggiori possibilità di occupazione e di lavoro per i milioni di disoccupati italiani.

Vediamo un ultimo aspetto, quello dell’inflazione: oggi siamo in una fase di pericolosissima deflazione, quindi anche se vi fosse una ripresa del fenomeno, i problemi sarebbero del tutto relativi rispetto ai vantaggi.

Ora vi lascio con un piccolo spunto di riflessione: gli anni 80 e parte dei 90 sono stati un periodo di grande benessere, secondo solo al boom economico degli anni 60 (non solo in Italia) e chi oggi ha tra i 50 ed i 60 anni se li ricorda decisamente bene. E non è un caso che proprio questa fascia di età, con punte anche tra i quarantenni, siano i più contrari al nuovo modello turboliberista che ha portato solo miseria, disoccupazione e diseguaglianze sociali.

Una massa elettorale che alla prima occasione ha votato in massa coloro che sono contro questo “paradiso in terra” rappresentato dalla ue e dalla banda Clinton negli USA. E mai come oggi i media di regime si sono scagliati contro il voto popolare e soprattutto contro il voto dei “vecchi” colpevoli di “rubare” il futuro ai giovani, che avendo vissuto solo questo inferno, non hanno minimamente idea di come si possa star meglio al di fuori di esso.

Pensateci bene, ed il 4 dicembre fate un grande regalo a voi ed ai vostri figli, votando NO al potere delle oligarchie finanziarie incarnato da questo governo (una legge pro banche ogni due mesi), dalla ue e dai suoi suggeritori interessati. I fautori del sì dicono che in caso di vittoria del NO si tornerebbe indietro di 30 anni. Loro stessi lo ammettono, dimenticandosi di aggiungere che 30 anni fa si viveva decisamente meglio di oggi. Non lasciatevi rubare il futuro dalle élites finanziarie.

Luca Campolongo

Offline ReYkY

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Re:Sondaggio interno referendum 4 Dicembre
« Risposta #35 il: Dicembre 02, 2016, 00:00:02 am »

Offline Damocle

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Re:Sondaggio interno referendum 4 Dicembre
« Risposta #36 il: Dicembre 02, 2016, 15:20:16 pm »
Il tg1 con i 5 stelle è vergognoso.

Ogni volta che presentano le posizioni referendarie dei vari partiti, personaggi e correnti, ogni volta che descrivono quelle del M5S subito dopo puntualmente parlano dello scandalo delle firme false a Palermo (del 2012), come se la cosa tra l'altro fosse collegata al referendum...

Ovviamente se ne vedono bene dal parlare del caso De Luca sull'invito ai sindaci a fare pressioni sugli imprenditori e i loro dipendenti, e l'accusa di voto di scambio, nonostante questa notizia non sia solo più grave ma sia anche direttamente collegata al referendum.

Offline Sardus_Pater

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Re:Sondaggio interno referendum 4 Dicembre
« Risposta #37 il: Dicembre 02, 2016, 15:36:33 pm »
Il tg1 con i 5 stelle è vergognoso.

Il TG1 è vergognoso di per sé, come i fratellini TG2 e TG3, solo per rimanere in ambito RAI.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Online Massimo

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Re:Sondaggio interno referendum 4 Dicembre
« Risposta #38 il: Dicembre 05, 2016, 00:49:08 am »
La serata era cominciata male: la vittoria del candidato europeista alla Presidenza dell'Austria e quindi la sua riconferma alla carica e dell'
esito delle elezioni precedenti. Il "populista" Hofer aveva perso. Il vincitore si è subito affrettato a fare i suoi auguri a Renzi sperando che
replicasse il suo trionfo. Gli italiani hanno deciso diversamente. Evidentemente è ancora dotato di un minimo di spina dorsale, per fortuna
e non si è fatto nè ricattare, nè spaventare, nè condizionare. Sento adesso che Renzi intende dare le dimissioni e così ci saremmo anche
liberati di lui e del suo codazzo di sciacquette che vanno a blaterare nei talk-show anche di femminicidio e di "oppressione" delle donne in uno dei paesi più celebranti ed ossequiosi nei confronti del genere femminile. Non credo che la causa maschile ne trarrà un grande e
significativo giovamento, ma perlomeno non subirà dei danni e dei pregiudizi, il che con i tempi che corrono non è affatto cosa da poco. A
nostra gloria e soddisfazione possiamo dire che ci abbiamo beccato anche questa volta: il NO da noi previsto ha stravinto ed è andato
pure oltre le nostre previsioni. Io avevo pensato persino ad una vittoria striminzita: meglio così. Come per le elezioni di Trump adesso ci
godremo i commenti di pseudointellettuali al soldo del PD. Forse farebbero meglio, la prossima volta, a interrogare noi di Forum Maschile.

Offline Vicus

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Re:Sondaggio interno referendum 4 Dicembre
« Risposta #39 il: Dicembre 05, 2016, 01:15:14 am »
La serata era cominciata male: la vittoria del candidato europeista alla Presidenza dell'Austria e quindi la sua riconferma alla carica e dell'
esito delle elezioni precedenti. Il "populista" Hofer aveva perso. Il vincitore si è subito affrettato a fare i suoi auguri a Renzi sperando che
replicasse il suo trionfo. Gli italiani hanno deciso diversamente. Evidentemente è ancora dotato di un minimo di spina dorsale, per fortuna
e non si è fatto nè ricattare, nè spaventare, nè condizionare. Sento adesso che Renzi intende dare le dimissioni e così ci saremmo anche
liberati di lui e del suo codazzo di sciacquette che vanno a blaterare nei talk-show anche di femminicidio e di "oppressione" delle donne in uno dei paesi più celebranti ed ossequiosi nei confronti del genere femminile. Non credo che la causa maschile ne trarrà un grande e
significativo giovamento, ma perlomeno non subirà dei danni e dei pregiudizi, il che con i tempi che corrono non è affatto cosa da poco. A
nostra gloria e soddisfazione possiamo dire che ci abbiamo beccato anche questa volta: il NO da noi previsto ha stravinto ed è andato
pure oltre le nostre previsioni. Io avevo pensato persino ad una vittoria striminzita: meglio così. Come per le elezioni di Trump adesso ci
godremo i commenti di pseudointellettuali al soldo del PD. Forse farebbero meglio, la prossima volta, a interrogare noi di Forum Maschile.
:drinks: :italia1: :fiocco:
Davo la vittoria del no intorno al 4%, e invece... E' ora che Renzi, ennesimo presidente non eletto, renda il più grande servizio al popolo: andarsene.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Sondaggio interno referendum 4 Dicembre
« Risposta #40 il: Dicembre 05, 2016, 01:20:15 am »
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
(Stirner , L'Unico e la sua proprietà)
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Offline Angelo

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Gilbert Keith Chesterton

Offline Angelo

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Re:Sondaggio interno referendum 4 Dicembre
« Risposta #42 il: Dicembre 05, 2016, 02:16:02 am »
Queste notizie rallegrano --->http://www.corriere.it/referendum-costituzionale-2016/notizie/referendum-costituzionale-2016-choc-notte-nazareno-d3405f3c-ba80-11e6-99a2-8ca865283c9e.shtml


Lo choc nella notte del Nazareno
E Maria Elena Boschi piange
Appena tre giorni fa, più o meno a quest’ora, usciva raggiante dal teatro San Carlo di Napoli fasciata in un abito di seta con spighe turchesi. Ora, l’incredulitàLo choc nella notte del Nazareno
E Maria Elena Boschi piange
Appena tre giorni fa, più o meno a quest’ora, usciva raggiante dal teatro San Carlo di Napoli fasciata in un abito di seta con spighe turchesi. Ora, l’incredulità.


Ad un certo punto, nella notte, a Maria Elena Boschi viene da piangere. E piange. Due lacrime scivolano lente sulle sue guance rosa portandosi giù un po’ di rimmel. Piange — sperando di non essere vista — in un tremendo e comprensibile miscuglio di rabbia e delusione, che insieme affondano nell’incredulità. Ecco, l’incredulità. Appena due anni fa, negli indici di gradimento, era il ministro più popolare del Paese: madrina di ogni riforma compresa quella più importante, quella della Costituzione, e perciò riverita e temuta, inarrivabile, corteggiatissima. Sarà l’erede di Renzi a Palazzo Chigi, scrissero.
Sondaggi segreti e trionfali
Appena tre giorni fa, più o meno a quest’ora, usciva raggiante dal teatro San Carlo di Napoli fasciata in un abito di seta con spighe turchesi (un filo pacchianotto, va), ma a numerosi osservatori non importò un fico secco del vestito: tutti interpretarono quei suoi sorrisi come la certezza che le cicatrici politiche lasciate dalla vicenda di Banca Etruria fossero in qualche modo rimarginate e la rimonta del Sì fosse ormai compiuta; fu inevitabile quindi supporre che la Boschi avesse sondaggi riservati, sicuri e trionfali. Non era così. Adesso, comunque, non si deve sapere di queste lacrime. Ma non è la notte giusta per tenere nascosto un simile segreto. La notizia del pianto di Maria Elena esce dalla sua stanza e arriva ovunque nei corridoi dell’ex Collegio Nazareno, la sede del Partito democratico.
E Matteo? Matteo dov’è?
Dove dovete immaginare: luci al neon e facce da camera ardente. La voce di Enrico Mentana che esce dalle tivù e legge i primi tragici exit-poll ufficiali. Un minuto dopo, ecco pure la voce di Bruno Vespa, che conferma. Forbice spaventosa, sconfitta netta. Lorenzo Guerini, Matteo Orfini e Francesco Bonifazi, tesoriere e reuccio degli aperitivi al chicchettoso Salotto 42, commentano a bassa voce. Luigi Zanda, che ne ha già viste tante in vita sua, ma certo questa è un po’ speciale, si avvicina a Dario Franceschini, che tra i ministri è stato il primo a comparire. C’è anche Marianna Madia. Anna Ascani avanza in fondo al corridoio barcollando su trampoli neri in giacca color fragola. Luca Lotti la evita come si evita un attaccapanni e va via a passo deciso, le pupille come mosche nervose. E Matteo? Matteo dov’è? È in autostrada, sta scendendo da Firenze. Macché: è già a Palazzo Chigi. E tra un po’ terrà una conferenza stampa. Per dire cosa? Per dimettersi? Renziani sgomenti. Filippo Sensi, il portavoce del premier, non muove un muscolo del viso. Poi, come se si fosse ricordato di qualcosa di molto importante, prende il cellulare e inizia ad inviare sms. È mezzanotte. No, scusate: ma la Boschi? Coraggio, andate a cercare la Boschi.

Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Vicus

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Re:Sondaggio interno referendum 4 Dicembre
« Risposta #43 il: Dicembre 05, 2016, 02:19:47 am »
E Maria Elena Boschi piange
Eccole le donne mature ed emancipate al potere: pare di stare all'asilo.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Angelo

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Re:Sondaggio interno referendum 4 Dicembre
« Risposta #44 il: Dicembre 05, 2016, 02:24:11 am »
Eccole le donne mature ed emancipate al potere: pare di stare all'asilo.

Una donna così santificata, idolo delle femministe radical chic dei salotti buoni (quelle dei centri sociali la criticavano in maniera molto blanda) , fa una riforma costituzionale e fa muovere così tanti italiani per affossare il suo indecente tentativo di riformarla deve per forza farla piangere... Ma quelle lacrime sono una gioia momentanea, purtroppo... Qualche parente suo stretto ha qualche lacrima in più sulle spalle degli italiani... Chissà se pagheranno questi topi di fogna... :shifty:
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton