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Denatalità una conseguenza del femminismo
giuspal:
http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2016/11/28/istat-prosegue-il-calo-delle-nascite-17-mila-nel-2015-_da8cb06e-a691-4865-a845-8e90a6c8a25b.html
Nel 2015 sono stati iscritti in anagrafe per nascita 485.780 bambini, quasi 17 mila in meno rispetto al 2014, a conferma della tendenza alla diminuzione della natalità (-91 mila nati sul 2008). Lo riferisce l'Istat.
Il calo è attribuibile principalmente alle coppie di genitori entrambi italiani. I nati da questa tipologia di coppia scendono a 385.014 nel 2015 (oltre 95 mila in meno negli ultimi sette anni).
Per il secondo anno consecutivo scende il numero di nati da coppie residenti in Italia con almeno un genitore straniero: sono quasi 101 mila nel 2015, pari al 20,7% del totale dei nati a livello medio nazionale (circa il 29% nel Nord e l'8% nel Mezzogiorno). Lo riferisce l'Istat, aggiungendo che continua anche il calo dei nati da genitori entrambi stranieri: nel 2015 scendono a 72.096 (quasi 3 mila in meno rispetto al 2014). In leggera flessione anche la loro quota sul totale delle nascite (pari al 14,8%).
Francesco è sempre il nome più gettonato - Nel 2015 il nome più gettonato tra i nuovi nati in Italia è Francesco, confermando il trend degli anni passati. Nome che "si è rafforzato tra il 2013 e il 2014 in seguito - spiega l'Istat - verosimilmente alla elezione del Sommo Pontefice". Anche per le bambine al top della classifica dei nomi c'è una conferma: Sofia, come lo scorso anno. Per quanto riguarda le scelte fatte dai genitori stranieri residenti in Italia, al top dei nomi scelti c'è per i bambini Adam, Youssef, Rayan, ma anche Matteo, Alessandro e Davide. Per le bambine il primato spetta a Sara. "La tendenza a scegliere per i propri figli un nome diffuso nel Paese ospitante puttosto che uno tradizionale - spiega l'Istat - è spiccata per la comunità cinese" mentre "un comportamento opposto si registra per i genitori del Marocco, che raramente scelgono per i loro figli nomi non legati alle tradizioni del loro paese d'origine".
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In questo articolo ci si limita come al solito ad attribuire il calo delle nascite alle coppie italiane senza naturalmente andare ad approfondirne le ragioni.
La "buona notizia" che si riporta riguarda il nome più gettonato nel 2015, che rafforza se stesso dal 2013 e 2014: Francesco.
Peccato che questo nome non venda più scelto in onore del Santo Patrono d'Assisi (e d'Italia) bensì per una motivazione molto più "al passo coi tempi".
La Presidenta, (o come diavolo si dice...) ora, in forza di questi dati Istat, ripartirà sicuramente in tromba a pontificare sulla necessità d'importare ancora più "risorse" per contrastare il fenomeno.
Chi o che cosa porrà fine a questa infinita presa per i fondelli? Spero di tutto cuore che un bel NO al referendum possa realmente porre le prime basi per un'autocoscienza di potere degli individui, delle comunità e del Popolo Italiano.
Forza Ragazzi! :italia1:
Vicus:
--- Citazione da: giuspal - Novembre 28, 2016, 14:08:36 pm ---Chi o che cosa porrà fine a questa infinita presa per i fondelli?
--- Termina citazione ---
La fine del monopolio mediatico-consumista e la spinta identitaria islamica. Senza dimenticare il mito (costoso) della carriera femminile (in un call center con il capo a fare da padre-padrone), inesistente in altri Paesi europei come la Francia dove si fanno quasi 2 figli per donna.
Non so che darei per ritrovare quell'articolo che riportava una raccomandazione dell'ONU: ridurre la dose di femminismo, causa principale di denatalità nei Paesi occidentali.
http://www.ccsg.it/Appendic.htm
Sulla misandria:
http://www.ccsg.it/Appendic.htm#3asd
Sardus_Pater:
--- Citazione da: Vicus - Novembre 28, 2016, 14:27:32 pm ---Non so che darei per ritrovare quell'articolo che riportava una raccomandazione dell'ONU: ridurre la dose di femminismo, causa principale di denatalità nei Paesi occidentali.
--- Termina citazione ---
BUM! Nun ce posso crede, ahò!
Vicus:
Credo fosse un articolo cartaceo. Troppo bello anche per averlo sognato!
Si veda anche:
Il ruolo della donna nella società è uno dei fattori principali da considerare, secondo Volpi. «Non si ritiene più che la realizzazione della vita umana passi attraverso i figli. La rivoluzione femminile ha innescato questo processo. La donna ha le chiavi della natalità. Ma oggi la donna sente il bisogno di una realizzazione che va al di là del fare figli. Oggi l’istruzione ai livelli più alti è sostanzialmente femminilizzata. Arrivano alla laurea, al dottorato, ai livelli più alti degli studi sempre più donne rispetto agli uomini. E questo è un fattore decisivo. Così come il lavoro femminile».
Francesco Borgonovo, Libero 4/1;
Roberta Carlini: «Mancano gli ultimi mesi, ma le previsioni dell’Istat sono univoche: il 2015 si chiuderà in rosso. Cioè ci sarà una riduzione netta della popolazione residente in Italia. Non era mai successo dal primo dopoguerra: neanche durante la seconda guerra mondiale, né negli anni duri prima del miracolo economico.
Damocle:
In Russia c'è denatalità senza esserci il femminismo che c'è qua.
Secondo me è più legata alla società dei consumi.
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