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Denatalità una conseguenza del femminismo

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Vicus:
In Russia la tendenza si è invertita grazie a politiche mirate.

Utente cancellato:

--- Citazione da: Damocle - Novembre 28, 2016, 19:43:59 pm ---In Russia c'è denatalità senza esserci il femminismo che c'è qua.

Secondo me è più legata alla società dei consumi.

--- Termina citazione ---

anche in giappone: niente femminismo e tanta denatalità.
concordo: è  la società edonista e consumista.

Utente cancellato:

--- Citazione da: giuspal - Novembre 28, 2016, 14:08:36 pm ---http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2016/11/28/istat-prosegue-il-calo-delle-nascite-17-mila-nel-2015-_da8cb06e-a691-4865-a845-8e90a6c8a25b.html



Per il secondo anno consecutivo scende il numero di nati da coppie residenti in Italia con almeno un genitore straniero: sono quasi 101 mila nel 2015, pari al 20,7% del totale dei nati a livello medio nazionale (circa il 29% nel Nord e l'8% nel Mezzogiorno). Lo riferisce l'Istat, aggiungendo che continua anche il calo dei nati da genitori entrambi stranieri: nel 2015 scendono a 72.096 (quasi 3 mila in meno rispetto al 2014). In leggera flessione anche la loro quota sul totale delle nascite (pari al 14,8%).

Francesco è sempre il nome più gettonato - Nel 2015 il nome più gettonato tra i nuovi nati in Italia è Francesco, confermando il trend degli anni passati. Nome che "si è rafforzato tra il 2013 e il 2014 in seguito - spiega l'Istat - verosimilmente alla elezione del Sommo Pontefice". Anche per le bambine al top della classifica dei nomi c'è una conferma: Sofia, come lo scorso anno. Per quanto riguarda le scelte fatte dai genitori stranieri residenti in Italia, al top dei nomi scelti c'è per i bambini Adam, Youssef, Rayan, ma anche Matteo, Alessandro e Davide. Per le bambine il primato spetta a Sara. "La tendenza a scegliere per i propri figli un nome diffuso nel Paese ospitante puttosto che uno tradizionale - spiega l'Istat - è spiccata per la comunità cinese" mentre "un comportamento opposto si registra per i genitori del Marocco, che raramente scelgono per i loro figli nomi non legati alle tradizioni del loro paese d'origine".





--- Termina citazione ---

interessante notare che:
a) la percentuale di figli di matrimoni misti e di soli stranieri è scesa
b) mentre il nord ha percentuali di stranieri da melting pot che farebbe arrapare anche la boldrini, il sud si mantiene sostanzialmente italiano verace

in quanto ai figli di madre straniera:

Considerando la cittadinanza delle madri straniere, al primo posto per numero di figli iscritti in anagrafe si confermano le donne rumene (19.123 nati nel 2015), seguite da marocchine (11.888), albanesi (9.257) e cinesi (4.070). Queste quattro comunità raccolgono il 47,0% delle nascite da madri straniere residenti in Italia.  (https://www.avvenire.it/attualita/pagine/rapporto-istat-calano-i-nati)

le rumene figliano.
visto che in italiano mancano i bimbi,  propongo di rispedire a casa qualche maschio africano e al loro posto prendere rumene e slave  :cool:

Vicus:
Femminismo (come causa di denatalità) inteso in senso largo: carriera femminile, sesso come passatempo e attività di consumo, famiglia e figli visti come limitazione della libertà personale (di consumare).

Tutta la società di mercato si basa sul desiderio (consumistico), abbiamo ridotto la libertà al desiderio e il desiderio all'atto di acquistare merci. E' l'alienazione suprema, che in ultima analisi favorisce sempre il potere di predazione del ricco sul povero.

Stendardo:

--- Citazione da: Damocle - Novembre 28, 2016, 19:43:59 pm ---In Russia c'è denatalità senza esserci il femminismo che c'è qua.

Secondo me è più legata alla società dei consumi.

--- Termina citazione ---

Fonte: https://it.sputniknews.com/italian.ruvr.ru/2014_07_07/In-Russia-nascono-sempre-piu-bambini-9646/

In Russia nascono sempre più bambini
 

L’inizio del 2014 è stato caratterizzato in Russia da una dinamica demografica positiva. Da gennaio ad aprile nel paese sono nati più bambini rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Visto che nel 2013 in Russia per la prima volta dopo un lungo periodo è stato registrato un lievo aumento della popolazione, gli esperti cominciano a parlare cautamente di tendenze positive nella demografia russa.
Una ventina d’anni fa la Russia era caduta in una fase di calo demografico. Dopo la disgregazione dell’URSS la gente ha perso la sicurezza del domani, il che si è ripercosso subito sul tasso di natalità. Lo Stato ha cominciato a preoccuparsi di questo problema alla metà degli anni 2000. È stata realizzata una serie di provvedimenti che stimolano i genitori ad avere più di un bambino. È stato avviato, in particolare, il programma del “capitale materno” che prevede un grande pagamento finalizzato una tantum per la nascita del secondo e dei successivi figli. Attualemente la relativa cifra è di oltre 12,5 mila dollari, che possono essere spesi per l’acquisto dell’abitazione, per l’istruzione del bambino o per la futura pensione della madre. È stato aumentato fino a 4,5 anni il periodo concesso per la cura del bambino. Questo periodo viene incluso nell’anzianità di lavoro assicurata dei genitori. Non solo, ma in questi anni è sensibilmente migliorata la qualità dei servizi medici, dice Nikolaj Dajkhes, presidente della commissione per il controllo sulla riforma del sistema di sanità e per la demografia della Camera civica della Federazione Russa:
Ritengo molto rassicuranti le tendenze demografiche che si registrano in Russia. Gli sforzi compiuti dallo Stato per aumentare la natalità e per migliorare il clima sociale nel paese danno adesso un netto risultato positivo. Per quanto riguarda l’aspetto meramente medico, un ruolo indubbiamente positivo ha avuto l’apertura massiccia di centri perinatali. Adesso riusciamo a salvare i neonati molto deboli.
È da notare che, a parte le cause esclusivamente interne che hanno influito negativamente sugli indici demografici, il calo della natalità in Russia ha coinciso con la tendenza mondiale. A cavallo dei secoli il numero di nascite è cominciato a diminuire sensibilmente in tutti i paesi evoluti. La crescita demografia, sia pure piccola, che si registra in Russia nell’ultimo anno e mezzo, pari soltanto a circa l'1% percento, è nondimeno più grande che in Germania, Italia, Gran Bretagna, Giappone, USA, Canada, Svezia ed altri paesi industriali.
Malgrado questo evidente successo è ancora presto per cantare vittoria, avvertono gli esperti. Il paese si avvicina al periodo in cui dovranno diventare genitori i bambini nati negli anni ’90. Visto che allora sono nati pochi bambini, non bisogna aspettarsi un’esplosione demografica, dice Serghej Zakharov, vicedirettore dell’Istituto di demografia presso la Scuola superiore di economia:
Da una parte, cresce il tasso di natalità, ma non è aumenta ancora la natalità assoluta delle generazioni. In altre parole, l’attuale generazione nata negli anni ’70 ha dato alla luce meno bambini che in media i loro genitori. Ciò significa che la tendenza a lungo termine di diminuzione della natalità in Russia non è stata ancora superata.
Stando alle statistiche, attualmente in Russia ogni donna dà alla luce in media 1,7 bambini. È poco. Per il mantenimento sicuro della consistenza numerica della popolazione ogni donna in Russia deve partorire almeno due bambini. Ma una decina d’anni fa i relativi indici erano di un terzo peggiori. Quindi, il paese si muove in una direzione giusta.

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