Dialoghi > Natura maschile e natura femminile
L'albero del bene e del male,l'uomo e la donna
Salar de Uyuni:
Inserisco qua questo topic perchè lo ritengo inerente la natura maschile e femminile e non è un
off-topic in caso contrario i moderatori lo spostino
http://semprecaromifuquestermoblog.blogspot.it/2016/12/lalbero-del-bene-e-del-male.html
COSMOS1:
:hmm:
secondo me bisogna ripartire dall'inizio: non esiste l'albero del bene e del male, ma l'albero della conoscenza del bene e del male
la conoscenza del bene e del male è universale, cioè tutti noi sappiamo ciò che ci piace e ciò che ci dispiace: una delle domande più frequenti che facciamo ai bambini e che i bambini si fanno tra loro è "che colore (animale, gioco, vestito, canzone ...) ti piace".
Non possiamo negare che anche gli animali abbiano una certa coscienza del bene e del male: temono le bastonate e cercano l'osso
Ma non ne hanno fatto una scienza: gli animali mangiano quel che trovano, noi quel che trovammo in illo tempore lo selezionammo, trasformammo, coltivammo (allevammo) etc etc poi lo tagliamo, squartiamo, puliamo, cuociamo, speziamo, etc etc
ora, il peccato non è tanto quello di conoscere il bene e il male (sarebbe assurdo) ma di averne mangiato il frutto, cioè di aver degradato questa conoscenza a proprio arbitrio: la scienza del bene e del male è divenuta la scienza che ci insegna a ricercare il nostro piacere a scapito del piacere altrui, e di sfuggire il proprio dolore scaricandolo sugli altri.
Il male originario/originale è il profitto, la scienza del profitto
Salar de Uyuni:
--- Citazione ---a conoscenza del bene e del male è universale, cioè tutti noi sappiamo ciò che ci piace e ciò che ci dispiace: una delle domande più frequenti che facciamo ai bambini e che i bambini si fanno tra loro è "che colore (animale, gioco, vestito, canzone ...) ti piace".
Non possiamo negare che anche gli animali abbiano una certa coscienza del bene e del male: temono le bastonate e cercano l'osso
--- Termina citazione ---
La conoscenza del bene e del male NON è universale.
Altrimenti si mette sullo stesso piano gli animali con gli esseri umani il che è errato.
A dir la verità non sono neanche del tutto sicuro che tutti gli esseri umani siano coscienti del bene e del male.
Tu vedi il cane venire e fuggire e proietti la tua coscienza su di lui,ma lui non ha astrazione del piacere e del dolore,per questo vive in un eterno presente che era la condizione dell'uomo prima della coscienza.
Lui scappa e viene nell'eterno presente.
Questo eterno presente era ciò che la Bibbia chiamava ''albero della vita'' e immortalità.
Questo è ciò che la gente cerca nella compagnia dell'animale,il ritorno all'eterno presente.
Certo tu se volevi vivere dovevi adeguarti ai dettami del bene e del male,prendere il piacere e lasciare il dolore,ma l'errore dell'uomo è stato prenderne coscienza,ovvero coscienza del bene e del male.
Questa coscienza è avvenuta non in contemporanea con il dolore,ipotizzo io,giacchè noi patiamo il dolore in modo uguale a 1 milione di anni fa,ma con la coscienza del piacere,in particolar modo del sesso e in modo particolare nella femmina.
La misteriosa scomparsa dell'estro potrebbe coincidere con questo processo di trasformazione del sesso da impulso e bisogno,tensione dolorosa di cui ci si libera con l'atto (tipica ancora adesso del maschio),a consapevolezza del piacere cui si accede senza alcuna necessità,ma solo per ricordo ed emulazione dell'esperienza.
Mi sono sempre chiesto se non c'era un pò di questione maschile nel genesi,ora mi rispondo di sì.
Vicus:
L'umanità sta tornando a una condizione culturale (tipica delle società tribali) di eterno presente.
Salar de Uyuni:
--- Citazione ---ora, il peccato non è tanto quello di conoscere il bene e il male (sarebbe assurdo) ma di averne mangiato il frutto, cioè di aver degradato questa conoscenza a proprio arbitrio: la scienza del bene e del male è divenuta la scienza che ci insegna a ricercare il nostro piacere a scapito del piacere altrui, e di sfuggire il proprio dolore scaricandolo sugli altri.
--- Termina citazione ---
Questo è quanto mi hanno detto a catechismo,secondo la catechista conoscere in ebraico vuol dire anche poter decidere,e quindi il peccato sta nella pretesa dell'uomo di stabilire il bene e il male al posto di Dio.
Ma questo ha preteso di farlo solo quel matto di Nietzsche e quelli che ne hanno preso l'eredità filosofica.
Questa interpretazione per me non è fedele.
Cioè non c'è scritto da nessuna parte nella genesi che la coscienza del bene e del male consiste nel decidere a proprio arbitrio il bene e il male.
Si parla di conoscere e basta.
NON E' UN TESTO MORALE,NON DA' INDICAZIONI SUL COSA FARE E COSA NON FARE,NON E' IL DECALOGO.
Prende un dato di fatto e lo esprime con le parole del tempo.
Per contro noi ci chiediamo in cosa consista la questione maschile,e parliamo di padri separati,Malthus,ecc...
ma la questione maschile è insita nel differenziale sessuale fra uomo e donna,giacchè Eva ha mangiato la mela prima di Adamo.
Quello che stiamo vivendo in quest'epoca è un'epifania del peccato originale.
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