http://www.avantionline.it/2016/12/fare-pace-con-il-tempo-nemico-e-amico/#.WFMHaebhDIURiflettere sullo scorrere del tempo e su ciò che esso rappresenta per ciascun individuo vuol dire ragionare sul senso della vita e l’uomo ha la grande possibilità di poterlo fare: “Cogito ergo sum” insegna Cartesio; quindi perché non raccogliere ed analizzare il variegato stato d’animo trasmesso da tutti quegli scrittori, filosofi e scienziati che si sono interrogati in proposito? Monsignor Gioia ha colto questa esigenza per fornire una più ampia ma agevole opportunità di riflessione, con diverse chiavi di lettura ed interpretazione. Il risultato è questo libro che parte dall’excursus del pensiero altrui relativamente ad una delle più grandi questioni metafisiche esistenti, per arrivare all’attualissimo ed intramontabile invito di ampliare la visione occidentale con la quale “pensiamo” il tempo.
fare-pace-con-il-tempo-copertina“Pensarsi“ in base al tempo assume un significato ben più ampio di quello che può essere il tempo dentro e fuori di noi… si può parlare di rappresentazione e sentimenti del tempo che nelle varie epoche susseguitesi connotano il nostro modo di abitare la terra. Le costruzioni della storia prescindono l’abitare il tempo, la cui figura è la forma che ritroviamo nelle cose. Nel costante e inappagabile bisogno di autoaffermazione, vorremmo manovrarlo, esserne padroni a seconda delle nostre esigenze temporali, con l’obiettivo di armonizzare i suoi tre momenti di snodo cioè presente, passato e futuro, estendendo tale padronanza alle relazioni sociali. In realtà, la socialità insita nell’uomo si inserisce nel più ampio spazio della connessione universale che lega tutti gli esseri del creato: l’Io ha necessariamente bisogno di un Tu con il quale rapportarsi, sia per conoscere che per amare. La vera dignità consiste proprio nel pensiero che ci nobilita piuttosto che nello spazio o nel tempo che possiamo occupare.
Federica Zene