Autore Topic: Dio non è morto,si è suicidato  (Letto 3583 volte)

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Offline Negan_66

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Re:Dio non è morto,si è suicidato
« Risposta #15 il: Dicembre 27, 2016, 19:42:07 pm »
Ottima idea, ma... come mai il pavimento è inclinato? Capitan Schettino, faccia qualcosa!
Ma infatti, sedersi comodi e gustarsi la scena comprende anche tenere gli occhi bene aperti ed essere veloci a salire su una scialuppa non appena le cose iniziano a mettersi male. ;)
Per il resto la mia filosofia è:


Citazione
Possiamo permetterci di goderci lo spettacolo se viviamo in zone extraurbane sicure e abbiamo autosufficienza alimentare. Altrimenti la vedo difficile! :lol:
Infatti io vivo in zona extraurbana e ho pure un orticello. ;)

Offline Red-

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Re:Dio non è morto,si è suicidato
« Risposta #16 il: Dicembre 28, 2016, 00:04:08 am »
non ho capito il sentire profondo ...  :huh:
se intendi che la nostra percezione della realtà non può corrispondere alla realtà, è scontato: la realtà è sempre di più, perciò la nostra percezione può assomigliare ad una illusione perchè è un progresso dall'ignoranza alla conoscenza e senza alcuna possibilità di compimento su questa terra
così anche il fatto che l'idea di Dio si sia relativizzata, assomiglia un po' ad un luogo comune che prescinde dai termini della discussione: Dio chi è. Domanda senza alcuna risposta seria.
Per i semiti: è l'essere. E cosa è l'essere? L'essere è ... -> A - A ...
Per i greci: Dio è il luminoso, la condizione della conoscenza. Anche qui siamo nella procedura, non nel traguardo.
Per i nordici: Dio è il prezioso. Tutto ciò che vale è Dio in quanto vale. Ma ciò che nella nostra esperienza conosciamo come valore è infinitamente meno del Valore assoluto.
Di Dio possiamo elencare tante qualità, se siamo sani di mente qualità positive, altrimenti a ciascuno il proprio male. (cioè: predicare che Dio vuole il suicidio, che ha creato il mondo per condurlo al nulla, è ovviamente folle)
Vedi San Francesco: Onnipotente, Altissimo, (ma soprattutto) Bon Signore
Ora, un Dio buono posso accettare che perdoni anche chi fa il male, ma faccio fatica ad accettare che tratterà allo stesso modo l'assassino e l'ammazzato, il ladro e il derubato, etc ...
Poi, chi sono io per dire a Dio: che fai?
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NOn mi sono spiegato, tu dicevi che Dio può essere visto da alcuni come un'illusione, io affermavo (da non credente) che forse potremmo più correttamente definirlo come una sensazione profonda; sensazione che io non conosco appieno, (da non credente) per cui la mia è solo un'ipotesi.
Per me Dio è un'idea che pervade la mente di chi ci crede e la religione è un insieme di regole generalmente studiato ed ottimizzato per durare nel tempo e per far vivere la gente (il popolo) nella maniera più opportuna e proficua. Che Dio esista o no, date per buone tali premesse, diventa quindi di secondaria importanza; peraltro non mi metterei mai a discutere di fede con un credente.
So che magari sembra blasfemo e sacrilego, ma io la vedo così e però penso che chi crede debba avere massimo rispetto; in questi anni se qualcuno mi ha letto ricorderà che mi sono sempre comportato con coerenza.

Mi limitavo a rilevare, inoltre, come spesso e volentieri anche chi dice di credere non si attiene granchè alle regole di cui sopra, che presumibilmente dovrebbero tendere al bene piuttosto che al male.  Ma anche chi fa del male sembra che la cosa non infici minimamente la sua fede e continua a dirsi un buon cattolico, o protestante, ortodosso, musulmano, etcetera.
Quindi, come già dicevano altri in altro 3D, rilevavo questa contraddizione che mi sembra sia in aumento, e perciò parlavo di "relativizzazione delle religioni", e forse chi si comporta in tal modo dovrebbe rivedere il proprio concetto di fede e di religione;  ma penso che il discorso sia troppo lungo e complesso per infilarcisi, tra l'altro è un fenomeno che è sempre esistito e forse non è nemmeno esatto dire che appartenga ai nostri tempi; del resto i nazisti avevano scritto sulle fibbie "Dio è con noi", insomma: un altro esempio di relativizzazione, mi pare. Tra l'altro il discorso sarebbe pure interessante, ad averne voglia e tempo. Non sono sicuro, però, che sarebbe producente.
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Offline Vicus

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Re:Dio non è morto,si è suicidato
« Risposta #17 il: Dicembre 28, 2016, 01:13:13 am »
Un aspetto su cui c'è ampio accordo è che viviamo in un mondo femminilizzato ma intollerante, il cui solo modello accettabile (v. Gasperini) è lo zerbino senza attributi e senza gioia interiore.
Essendo Dio una figura maschile (il Padre), è ovvio che una società a disagio, se non avversa, a ogni simbologia maschile cerchi di cambiare anche il mondo cattolico a propria immagine e somiglianza.
Risé e Maschi Selvatici (con tutte le critiche possibili) hanno messo in luce questa falsa coscienza ed hanno evidenziato che il ritorno ai sani valori maschili, che oggi si tentano di censurare è la chiave per risolvere la Questione Maschile.
« Ultima modifica: Dicembre 28, 2016, 01:56:24 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline COSMOS1

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Re:Dio non è morto,si è suicidato
« Risposta #18 il: Dicembre 28, 2016, 12:15:26 pm »
NOn mi sono spiegato, tu dicevi che Dio può essere visto da alcuni come un'illusione, io affermavo (da non credente) che forse potremmo più correttamente definirlo come una sensazione profonda;

io ho tirato fuori l'illusione in relazione alla risposta al perchè vivere, seguendo il ragionamento del topic. Cioè: la tesi del nostro è che Dio creando il mondo è passato dall'essere pieno all'essere limitato. Ovviamente il compimento di tale parabola è il nulla: essere pieno -> essere limitato -> nulla. Altri trovano altre risposte al male di vivere, risposte che potrebbero essere etichettate come "illusione": Leopardi nel Sabato del Villaggio dice appunto che il sabato è meglio della domenica perchè l'attesa dà più soddisfazione del godimento. Ma questa etichetta non risolve il problema. "Perchè vivere" resta una domanda seria.
Dio cè
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Re:Dio non è morto,si è suicidato
« Risposta #19 il: Dicembre 28, 2016, 13:33:09 pm »
Leopardi è stato uno dei poeti-pensatori che più mi hanno appassionato in passato, ho ancora in cantina alcuni dei suoi libri, i canti, i dialoghi, etc. Ricordo ad es. il fantastico "dialogo tra un passante e un venditore d'almanacchi". Conosco bene "il sabato del villaggio".
Per farla breve, a mio personalissimo avviso e se mi è perdonato l'afflato filosofico e un pò oscuro, c'è un errore comune a chi cerca di trovare una risposta al "perchè vivere" : egli cerca una risposta diretta, che però non è possibile trovare. E' come uno che si trovi nel punto C e cerchi di arrivare direttamente al punto A : non è possibile. Bisogna per forza passare dal punto B.
I taoisti dicevano che in fondo la goccia nel mare non si domanda chi è, cosa fa e perchè esiste. Lei, semplicemente, è il mare.
E' anche quella una sensazione, che però non si raggiunge in maniera diretta, ma è necessario passare per punti intermedi.
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Re:Dio non è morto,si è suicidato
« Risposta #20 il: Dicembre 28, 2016, 18:54:04 pm »
puoi affrontare la questione da tanti punti di vista
se dici che non vale la pena porsi domande, non vale la pena discutere delle risposte
ma qui il topic è su una signorina che ha incensato una risposta assurda: lo scopo della vita è la morte. Quindi il suicidio affretta il compimento  :blink:
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Re:Dio non è morto,si è suicidato
« Risposta #21 il: Dicembre 28, 2016, 22:55:24 pm »
puoi affrontare la questione da tanti punti di vista
se dici che non vale la pena porsi domande, non vale la pena discutere delle risposte
ma qui il topic è su una signorina che ha incensato una risposta assurda: lo scopo della vita è la morte. Quindi il suicidio affretta il compimento  :blink:
No, secondo me vale sempre la pena porsi delle domande, penso anche che valga la pena cercare delle risposte.
Io dico che tutto ciò che nasce prima o poi muore, la cosa interessante è ovviamente quel che sta nel mezzo ai due momenti.  ^_^
Ovvio che se io rendo più breve quel periodo, teoricamente mi perdo qualcosa di potenzialmente interessante.
Poi penso che la visione di tale argomento filosofico sia molto soggettiva.
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Re:Dio non è morto,si è suicidato
« Risposta #22 il: Dicembre 29, 2016, 11:16:23 am »
Ovvio che se io rendo più breve quel periodo, teoricamente mi perdo qualcosa di potenzialmente interessante.

appunto!
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