Autore Topic: discriminati anche a Bolzano  (Letto 1248 volte)

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discriminati anche a Bolzano
« il: Dicembre 16, 2016, 20:57:27 pm »
https://www.avvenire.it/economia/pagine/provincia-di-bolzano-pari-opportunita-domande-entro-il-20-gennaio

La Provincia di Bolzano sostiene ogni anno progetti per le pari opportunità. Le domande di contributo a sostegno di progetti che promuovono la formazione e l’aggiornamento per le donne, la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema delle pari opportunità e la cultura femminile possono essere presentate entro il 20 gennaio 2017 al Servizio Donna della Provincia. Per tali incentivazioni dal 2017 vigono nuovi criteri, approvati di recente dalla Giunta provinciale. Nuova la data di presentazione delle richieste, novità anche per i settori di incentivazione, gli importi dei contributi, le spese ammesse e l'impiego dei fondi che dovrà avvenire secondo un preciso piano di finanziamento da presentare su modulo ad hoc assieme alla richiesta. Nuove disposizioni anche per la rendicontazione.

La Provincia assegna contributi a sostegno di progetti che mirano a migliorare la situazione giuridica della donna, promuovere la parità tra donna e uomo in ogni ambito sociale e, in particolare, raggiungere la parità nella vita lavorativa ed economica. Inoltre vengono sostenuti progetti contro la violenza sulle donne e per l'integrazione di donne di varie culture con background migratorio nonché la collaborazione in rete fra associazioni di donne.

I progetti vengono giudicati da una giuria più ristretta che si compone dell'assessora provinciale competente, della presidente e vicepresidente della Commissione provinciale per le pari opportunità per le donne, della consigliera di parità, e della coordinatrice del Servizio Donna.


Possono presentare domanda di contributo le organizzazioni femminili, gruppi e iniziative di donne, nonché strutture ed enti privati con sede in Alto Adige che svolgono la propria attività nel territorio provinciale, non hanno scopo di lucro e che perseguono per statuto la realizzazione della parità tra uomo e donna.


Dal sito http://www.provincia.bz.it/pariopportunita è possibile scaricare i moduli necessari per la domanda.

Ulteriori informazioni vengono fornite dal Servizio Donna, tel. 0471418690 e per email: Astrid.Wiest@provinz.bz.it o Katalin.Szabo@provinz.bz.it.
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
(Stirner , L'Unico e la sua proprietà)
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Re:discriminati anche a Bolzano
« Risposta #1 il: Dicembre 16, 2016, 21:41:32 pm »
Citazione
La Provincia assegna contributi a sostegno di progetti che mirano a migliorare la situazione giuridica della donna, promuovere la parità tra donna e uomo in ogni ambito sociale e, in particolare, raggiungere la parità nella vita lavorativa ed economica.

Eh già, certo.
Tratto da QUESTA META' DELLA TERRA, di Rino Barnart.

Citazione
Che gli uni lavorino per dovere e le altre perché ne hanno il diritto è una disimmetria che nessuno vede tanto che persino i più duri maschilisti, generosamente, riconoscono che anche le donne hanno il diritto di conquistare l'indipendenza economica come se essi stessi l'avessero.
Si è portati a pensare che, se non il coniugato, almeno il single sia interamente proprietario del suo reddito ma si tratta di una verità parziale perché, come ognuno sa, la relazione tra i due impone sempre ai maschi un costo economico che non grava sulle femmine. Come non ci sono donne con un impiego che sposino disoccupati, né mogli che mantengano i mariti, né divorziate che facciano lo stesso verso i loro ex, così non ci sono donne che corteggino gli uomini, che spendano per avvicinarli, che li spesino nel vestire, che paghino per essi al ristorante. Non esistono donne sole che acquistino una macchina più grande per rimorchiare meglio né si trovano di quelle che, per quanto innamorate, paghino le ferie ai rispettivi.
Una single che sia interessata ad un uomo non deve per questo metter mano al portafogli, perciò, mentre il reddito della donna le appartiene interamente anche se entra in relazione con un uomo, quello dell'uomo gli appartiene completamente se e solo se non entra mai in relazione con una donna.
Solo un maschio senza ormoni può essere economicamente indipendente.
In tutto ciò non vi è nulla di notabile se non il fatto che questa verità, che appartiene al racconto maschile, viene del tutto occultata per poter rivendicare alle donne quel diritto che gli uomini non hanno e non possono avere. All'origine della ricerca maschile del reddito, oltre al fatto banale che non vi è per i maschi altro modo per sostentarsi, vi è la certezza che senza di esso non potranno avvicinare nessuna e dietro gli sforzi per il suo illimitato incremento vi è anche l'aspettativa delle maggiori opportunità sessuali che crescono parallelamente al crescere di quello. Per le donne vale quasi il contrario nel senso che, oltre una certa soglia, più sono ricche e più difficile diventa trovare qualcuno cui legarsi che non sia ad esse inferiore, condizione cui i maschi possono sopperire solamente mettendo sul piatto del valore fama, potere, prestigio. Se li possiedono. Tutte queste banali verità traggono origine nella differenza di valore sessuale tra i due, nel fatto che per l'uomo la donna rappresenta lo scopo mentre per essa l'altro è uno strumento. Le donne, e solamente esse, sono perciò economicamente indipendenti sia quando non hanno reddito proprio, perché il marito ha l'obbligo di mantenerle, sia quando si guadagnano direttamente uno stipendio.
E' un privilegio che perdono solamente quando le parti si invertono ed esse vengono a trovarsi nella condizione usuale di ogni uomo. Si tratta però di un rovesciamento del tutto virtuale come prova il fatto che mentre milioni di uomini in Occidente pagano gli assegni alle ex mogli, non esistono divorziate, per quanto ricche, che paghino assegni agli ex mariti. Per quanto possano essere innamorate le donne non trascurano mai l'aspetto economico del legame che si apprestano a stabilire in coppia. Si è scoperto (con meraviglia) che quando la donna percepisce un reddito il regime di comunione dei beni tra i coniugi, che è la condizione normale, viene sostituito dalla separazione.
E' vero che anche le donne si innamorano e perdono la testa ma a quanto pare non smarriscono mai la calcolatrice.
Dietro la corsa maschile al reddito ed al suo incremento si cela in realtà un grandioso ed invisibile corteggiamento che quel reddito presuppone. Se gli uomini fossero al governo tutti i costi di avvicinamento alle donne, tutti gli oneri economici affrontati per rendersi graditi, tutte le spese di corteggiamento sarebbero detraibili dalle imposte e non è azzardato immaginare che tale disposizione comporterebbe forse l'azzeramento pluridecennale del loro carico fiscale. Quando la donna occidentale ritira il suo stipendio sa che quel reddito le appartiene integralmente e può gloriarsi di aver raggiunto finalmente quella indipendenza che è da sempre privilegio maschile. In cosa esso consista nessun maschio con gli ormoni l'ha mai saputo.