Autore Topic: Padri separati e associazioni Non Profit su territorio nazionale  (Letto 2414 volte)

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Offline Yujil

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Qualcuno tra di voi si è mai rivolto ad un'associazione Non Profit per poter ottenere un supporto giuridico, psicologico, etc. così da poter affrontare meglio il dramma del post separazione?

Quella del non profit è forse una realtà ancor poco conosciuta, sopratutto quando si parla di supporto al genere maschile. Sembra ci sia un velo di omertà che attanaglia le menti degli stessi coinvolti, quasi si vergognassero della loro condizione.
Gli istituti di statistica poi, non aiutano di certo con le loro "stime di parte", e ve lo dico io che ho studiato la statistica e ne sono affascinata da sempre.

Voi cosa ne pensate? potrebbero essere una scorciatoia per aiutare i più deboli e magari mettere meglio in luce questo problema di fronte agli occhi dello stato (che, nonostante a livello economico/sociale non gli convenga, gira le spalle e ignora il problema)?  Oppure sono una nicchia, una falsa speranza per questi uomini? 

Son ben accette anche le opinioni di chi non ha affrontato separazioni, divorzi da moglie e sopratutto da figli.

Grazie
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Offline Vicus

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Re:Padri separati e associazioni Non Profit su territorio nazionale
« Risposta #1 il: Gennaio 03, 2017, 16:33:11 pm »
A mio parere, non diversamente dal bullismo la condizione di molti padri separati si interseca con elementi di violenza psicologica (quasi impossibile da dimostrare con i mezzi giuridici attuali) da parte dell'ex coniuge come, indirettamente, delle istituzioni (che si girano dall'altra parte per non vedere).

Ho già riferito l'episodio di un conoscente che ha descritto questa situazione al suo avvocato, che gli ha consigliato di tacere perché in tribunale gli si sarebbe senz'altro ritorta contro!
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Frank

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Re:Padri separati e associazioni Non Profit su territorio nazionale
« Risposta #2 il: Gennaio 03, 2017, 17:30:36 pm »
Voi cosa ne pensate? potrebbero essere una scorciatoia per aiutare i più deboli e magari mettere meglio in luce questo problema di fronte agli occhi dello stato (che, nonostante a livello economico/sociale non gli convenga, gira le spalle e ignora il problema)?  Oppure sono una nicchia, una falsa speranza per questi uomini? 

In teoria potrebbe essere una buona idea; ma dubito fortemente che possa portare a risultati concreti.*
Uno dei motivi li ha ben spiegati Vicus.

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Vicus
Ho già riferito l'episodio di un conoscente che ha descritto questa situazione al suo avvocato, che gli ha consigliato di tacere perché in tribunale gli si sarebbe senz'altro ritorta contro!

* Perlomeno non ancora, non nell'odierno contesto sociale.
Prima deve (dovrebbe) cambiare il c.d. "sentimento collettivo".
Il che non è un'impresa da poco.

@@

Yujil


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Qualcuno tra di voi si è mai rivolto ad un'associazione Non Profit per poter ottenere un supporto giuridico, psicologico, etc. così da poter affrontare meglio il dramma del post separazione?

Io no, non essendomi mai sposato.

Offline Sardus_Pater

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Re:Padri separati e associazioni Non Profit su territorio nazionale
« Risposta #3 il: Gennaio 03, 2017, 23:25:12 pm »
Esiste l'Onlus dei padri separati, se ti rivolgi a loro potrai avere dati precisi se stai facendo una ricerca.
Io mai sposato, mai fidanzato (nonostante il nick) quindi non posso essere di aiuto.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Online Cassiodoro

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Re:Padri separati e associazioni Non Profit su territorio nazionale
« Risposta #4 il: Gennaio 05, 2017, 08:12:58 am »
Qualcuno tra di voi si è mai rivolto ad un'associazione Non Profit per poter ottenere un supporto giuridico, psicologico, etc. così da poter affrontare meglio il dramma del post separazione?
Per un certo periodo della mia vita mi sono rivolto e sono stato parte abbastanza attiva in una associazione di padri separati di Torino, ma non sono mai riuscito ad impegnarmi come avrei voluto perchè lavoro sempre all'estero, e da un anno sono residente in provincia di Milano. Molti padri che si sono rivolti all'associazione, grazie al suo supporto, sia degli associati che dei consulenti, hanno ottenuto dei buoni risultati nel tribunale.

Quella del non profit è forse una realtà ancor poco conosciuta, sopratutto quando si parla di supporto al genere maschile. Sembra ci sia un velo di omertà che attanaglia le menti degli stessi coinvolti, quasi si vergognassero della loro condizione.
Se per "coinvolti" intendi gli uomini che affrontano una separazione o un divorzio non è la vergogna ma l'ignoranza, nel senso che non conoscono le "prassi" dei tribunali, che non favorisce l'incontro degli uomini con queste associazioni. Anche l'alone negativo creato dalle associazioni femministe contro le associazioni dei padri separati non favorisce una pubblicità favorevole.


Voi cosa ne pensate? potrebbero essere una scorciatoia per aiutare i più deboli e magari mettere meglio in luce questo problema di fronte agli occhi dello stato (che, nonostante a livello economico/sociale non gli convenga, gira le spalle e ignora il problema)?  Oppure sono una nicchia, una falsa speranza per questi uomini? 
Le associazioni dei padri separati non sono una scorciatoia ma una necessità ed attualmente rappresentano l'unica visione degli interessi paterni. I risultati che hanno raggiunto possono essere considerati poca cosa, ma erano gli unici che si potevano ottenere in questo momento.
La mia opinione è che hanno concesso ai padri separati solo il fumo (affidamento condiviso) ma la sostanza non è cambiata, anzi, è peggiorata per gli uomini, specialmente per quelli che non erano coniugati, vedi l'assegnazione della "casa famigliare" anche per le coppie conviventi e non coniugate.
In pratica le femministe e di loro lacchè hanno difeso con ogni arma a loro disposizione ciò che dovrebbe essere un pensiero "maschilista e patriarcale", ovvero che dei figli e della casa si devono occupare esclusivamente le femmine, lasciando che i padri si occupino esclusivamente delle occorrenze economiche dei figli, continuando a ribadire che le donne hanno il diritto di curare ed educare i figli ed i padri hanno il dovere di mantenerli, entrambi, sia la ex moglie sia i figli.

Sono molto interessato a leggere la tua tesi sui padri separati.
Ti sarò molto grato se la pubblicherai.

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Offline Yujil

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Re:Padri separati e associazioni Non Profit su territorio nazionale
« Risposta #5 il: Gennaio 05, 2017, 16:34:59 pm »
Per un certo periodo della mia vita mi sono rivolto e sono stato parte abbastanza attiva in una associazione di padri separati di Torino, ma non sono mai riuscito ad impegnarmi come avrei voluto perchè lavoro sempre all'estero, e da un anno sono residente in provincia di Milano. Molti padri che si sono rivolti all'associazione, grazie al suo supporto, sia degli associati che dei consulenti, hanno ottenuto dei buoni risultati nel tribunale.
Se per "coinvolti" intendi gli uomini che affrontano una separazione o un divorzio non è la vergogna ma l'ignoranza, nel senso che non conoscono le "prassi" dei tribunali, che non favorisce l'incontro degli uomini con queste associazioni. Anche l'alone negativo creato dalle associazioni femministe contro le associazioni dei padri separati non favorisce una pubblicità favorevole.

Le associazioni dei padri separati non sono una scorciatoia ma una necessità ed attualmente rappresentano l'unica visione degli interessi paterni. I risultati che hanno raggiunto possono essere considerati poca cosa, ma erano gli unici che si potevano ottenere in questo momento.
La mia opinione è che hanno concesso ai padri separati solo il fumo (affidamento condiviso) ma la sostanza non è cambiata, anzi, è peggiorata per gli uomini, specialmente per quelli che non erano coniugati, vedi l'assegnazione della "casa famigliare" anche per le coppie conviventi e non coniugate.
In pratica le femministe e di loro lacchè hanno difeso con ogni arma a loro disposizione ciò che dovrebbe essere un pensiero "maschilista e patriarcale", ovvero che dei figli e della casa si devono occupare esclusivamente le femmine, lasciando che i padri si occupino esclusivamente delle occorrenze economiche dei figli, continuando a ribadire che le donne hanno il diritto di curare ed educare i figli ed i padri hanno il dovere di mantenerli, entrambi, sia la ex moglie sia i figli.

Sono molto interessato a leggere la tua tesi sui padri separati.
Ti sarò molto grato se la pubblicherai.


Ho letto soltanto adesso la tua risposta e ti ringrazio per il contributo.

Anche io credo fortemente che determinate leggi (quella dell'affidamento condiviso nello specifico) siano state introdotte soltanto per mettere a bada gli animi. Ma poi, se andiamo a leggere le percentuali - quelle vere -si capisce appunto come siano tutte parole, parole,parole, soltanto parole...e non d'amore purtroppo (così, per citare una famosa canzone).

Sulla mia tesi, che in realtà è un elaborato breve (oramai per le lauree triennali non vogliono più la tesi vera e propria), ho cercato di individuare il problema, anche se, avendo poche pagine a disposizione, non è stato facile. Ovviamente per questioni di tempo e di convenienza, i miei relatori mi hanno "messa a tacere" su alcuni punti che per me erano e sono fondamentali. L'omertà italiota si vede anche da queste piccole cose. "E' giusto parlarne ma è meglio non parlarne troppo".

L'unico soggetto che ho effettivamente trovato schierato dalla mia parte è stato un padre separato nonché presidente di una Onlus che, con molta schiettezza e gentilezza, mi ha fornito dati e informazioni, aprendo i miei orizzonti su cose che sinceramente non immaginavo neanche. Conoscendo tanti padri separati ho notato quanto sia drammatica la situazione; situazione che a nessuna pubblica carica sembri interessare realmente.
Maschilismo e Femminismo? Due facce della stessa medaglia.


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Offline Sardus_Pater

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Re:Padri separati e associazioni Non Profit su territorio nazionale
« Risposta #6 il: Gennaio 06, 2017, 00:14:01 am »
Citazione
In pratica le femministe e di loro lacchè hanno difeso con ogni arma a loro disposizione ciò che dovrebbe essere un pensiero "maschilista e patriarcale", ovvero che dei figli e della casa si devono occupare esclusivamente le femmine, lasciando che i padri si occupino esclusivamente delle occorrenze economiche dei figli, continuando a ribadire che le donne hanno il diritto di curare ed educare i figli ed i padri hanno il dovere di mantenerli, entrambi, sia la ex moglie sia i figli.

Parassitismo allo stato puro, in realtà, con l'aggravante del mettere i figli contro il padre e dell'affamarlo letteralmente.
Il femminismo è l'oppio delle donne.