Autore Topic: Dall'"omofobia" alla "robofobia" (le immagini sono autentiche)  (Letto 4804 volte)

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Offline Vicus

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Dall'"omofobia" alla "robofobia" (le immagini sono autentiche)
« il: Gennaio 12, 2017, 07:52:14 am »
http://www.corrispondenzaromana.it/dallomofobia-alla-robophobia-le-ultime-frontiere-della-rivoluzione/?refresh_cens
http://www.dailymail.co.uk/femail/article-4060440/Woman-reveals-love-ROBOT-wants-marry-it.html#ixzz4VMqfwkiC



Dall’omofobia alla “robophobia”? le ultime frontiere della Rivoluzione

(di Lupo Glori) Dal matrimonio gay e lesbico al “matrimonio robot”, passando per l’“auto-matrimonio”. Questi sono i folli ma logici passaggi dell’attuale processo di dissoluzione dell’istituto familiare naturale in nome dell’illimitato principio di auto-determinazione individuale. Se a guidare le nostre azioni e le nostre scelte sono, infatti, i meri istinti e sentimenti d’amore, senza alcun ponderato filtro di ragione e buon senso, si approda a risultati inverosimili e surreali, per i quali, ognuno pretende di avere il diritto di sposare chi “sente di amare”, anche fosse, sé stesso o uno spersonalizzato ed inquietante robot.

A questo proposito, come racconta il dr. Michael Brown su charismanews, il popolare mensile statunitense Good Housekeeping, ha pubblicato recentemente una storia intitolata WHY I MARRIED MYSELF. Self-marriage is a small but growing movement around the world (Perché mi sono auto-sposata).

L’auto-matrimonio è un piccolo ma crescente movimento in tutto il mondo) che racconta la nuova incredibile tendenza degli “auto-matrimoni”. L’articolo analizza infatti in maniera dettagliata il piccolo ma crescente fenomeno dei “self-weddings”, raccontando storie come quella di Dominique, «una consulente e ministro di auto-matrimoni, che offre servizi, tra cui sessioni di consulenza e cerimonie private, attraverso il suo sito web, Self Marriage Ceremonies (www.selfmarriageceremonies.com), che gestisce dalla sua casa nel nord della California».

Il pezzo riporta di deliranti inviti e auto-voti pronunciati in occasione di tali auto-unioni matrimoniali, con promesse di questo tenore: «Io non mi lascerò mai», «Prometto di chiedere aiuto quando sto soffrendo», «Prometto di guardarmi allo specchio ogni giorno e esserti grato», «Prometto di darti la vita incredibile che aspetti da lungo tempo».

Oltre ciò, in una società, che “normalizza” il convolare a nozze con sé stessi, a maggior ragione, risulta del tutto lecito prender per moglie o per marito un sofisticato e super accessoriato robot, dal momento che così facendo non si fa del male a nessuno, ottemperando così ad uno dei requisiti più richiesti e citati dai sostenitori del “matrimonio” tra persone dello stesso sesso. Almeno il robot, nota infatti il dr. Brown, non nuoce al prossimo e sarà certamente in grado di offrire al proprio partner una compagnia e una fedeltà incrollabile, contribuendo per di più, ad alleggerire il carico quotidiano di lavoro grazie all’esecuzione, in tutta autonomia, dei lavori più umili e routinari, inclusi ovviamente la soddisfazione dei “bisogni” sessuali del proprio coniuge.

In questo senso, dalla Francia arriva la storia di Lilly (www.dailymail.co.uk) che da un anno è innamorata di un robot, stampato da lei stessa attraverso la sua stampante 3D. Lilly si dichiara felice di vivere assieme a InMoovator, questo il nome dell’umanoide, e spiega: «Io sono orgogliosa di essere robosexual. Noi non facciamo del male a nessuno, siamo solo felici». Lilly si considera fidanzata con il suo robot e ha intenzione si sposarlo non appena il matrimonio uomo-robot sarà legalizzato in Francia.

Il matrimonio uomo-robot sebbene, all’apparenza, possa sembrare un gesto folle di qualche originale soggetto in vena di provocazioni, in realtà, non ci deve stupire più di tanto, in quanto rappresenta la chiusura del cerchio, logica e coerente, dell’attuale incessante processo di concessione e regolarizzazione di ogni più impensabile desiderio individuale al motto di “basta volerlo”.

A conferma di quanto sia attuale e dibattuto il tema della robotica sessuale, il 19 e 20 dicembre scorsi, presso l’Università Goldsmiths di Londra, si è tenuto il Secondo Congresso Internazionale su “Love and Sex with Robots” che si è concluso con un discorso del dr. David Levy, che ha sottolineato la “normalità” di avere nel prossimo futuro un “coniuge robot”, su misura delle caratteristiche che ogni marito o moglie desidera: «Nei prossimi 10 anni, è perfettamente realizzabile un software per creare un robot compagno che abbia tutto ciò che la gente potrebbe desiderare in un coniuge: paziente, gentile, amorevole, fedele, rispettoso e senza lamenti. (…) [Ma] potrebbe anche esserci qualcuno che ama le frizioni di un rapporto e potrebbe decidere di sposare un robot aggressivo, alcune persone potrebbero trovare la cosa eccitante».

Alla luce di ciò, come nota sarcasticamente sempre il dr. Brown, dopo l’introduzione del reato di omofobia, prepariamoci dunque al prossimo reato di robophobia nel quale incapperanno tutti coloro che oseranno insinuare la stortura e assurdità dell’unione sentimentale/sessuale uomo/macchina. Dopo tutto, il “matrimonio robot”, così come il “matrimonio gay” – sottolinea ancora lo studioso americano – rende solamente «le persone felici, e forse aiuterà anche a portare sfogo sessuale a persone che altrimenti potrebbero riversare la loro aggressività in maniera socialmente dannosa». Guai dunque a chi si azzarderà a “bullizzare” le persone innamorate dei propri robot, provocando in tali soggetti l’insorgere di robophobia interiorizzata, con il sottolineare l’assurdità di mettere su famiglia con una macchina e il ricordare l’esistenza di una natura umana con un progetto e regole ben precise.

Se il principio ispiratore delle nostre leggi è che le persone siano felici e vedano soddisfatti e riconosciuti i propri diritti, non si vede perché il nostro ordinamento non possa, in un prossimo futuro, legiferare, anche a favore delle unioni uomo/macchina. Una società che mette in soffitta gli oggettivi criteri di valore spalanca le porte a qualsivoglia aberrazione individuale in nome dei sempre nuovi e inimmaginabili parametri soggettivi. (Lupo Glori)
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline giuspal

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Re:Dall'"omofobia" alla "robofobia" (le immagini sono autentiche)
« Risposta #1 il: Gennaio 12, 2017, 09:42:04 am »
Si direbbe che per loro il "film" l'uomo bicentenario sia stato "fonte d'ispirazione".

Chi non crede in Dio (o nella natura) finisce col credere a qualsiasi altra cosa.

Peccato!  :(
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Re:Dall'"omofobia" alla "robofobia" (le immagini sono autentiche)
« Risposta #2 il: Gennaio 12, 2017, 09:48:40 am »
in I robot dell'alba ,  c'è una certa Miss Gladia che se la faceva con un robot. :D

Offline Vicus

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Re:Dall'"omofobia" alla "robofobia" (le immagini sono autentiche)
« Risposta #3 il: Gennaio 12, 2017, 10:25:44 am »
La chiave per comprendere le assurdità del presente ma anche la Questione Maschile è il transumanesimo e la tendenza dell'uomo a identificarsi con la macchina, alla quale cerca narcisisticamente di conformarsi.
Si pensi alle enormi risorse - asili nido, trasporti, congedi - per usare le donne come superflua forza-lavoro, senza alcuna ragione umana ed economica apparente.
L'essere umano come unità lavorativa sterile (divorzio, gender) da ammucchiare in quartieri-dormitorio e riprodurre artificialmente - in attesa di disfarsene in favore di robot più efficienti.

E' l'utopia puritana della scienza applicata. In tale panorama la riproduzione umana sarebbe effettuata, se proprio ce ne fosse bisogno, per mezzo della fecondazione artificiale. Il piacere sessuale sarebbe esclusivamente virtuale.
Quest'idea estremamente comportamentistica del sesso, che riduce l'esperienza sessuale ad un problema di meccanica e di igiene, è esattamente quanto è implicito ed esplicito su tutti i fronti. Essa favorisce il divorzio fra il piacere fisico e la riproduzione, ed è la vera causa dell'omosessualità.
Nell'età delle macchine pensanti, sarebbe davvero sorprendente se non si pensasse anche alle macchine dell'amore.
E' la concezione del corpo umano come una specie di macchina erotica capace esclusivamente di brividi determinati.

La nutrizione dei neonati eliminerebbe la sconcezza della secrezione umana e animale conosciuta con il nome di latte. La preparazione e il consumo del cibo sarebbero condotti in una clinica ad opera di funzionari in camice bianco.
« Ultima modifica: Gennaio 25, 2017, 04:10:47 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline giuspal

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Re:Dall'"omofobia" alla "robofobia" (le immagini sono autentiche)
« Risposta #4 il: Gennaio 12, 2017, 16:14:14 pm »
Nell'età delle macchine pensanti, sarebbe davvero sorprendente se non si pensasse anche alle macchine dell'amore.
E' la concezione del corpo umano come una specie di macchina erotica capace esclusivamente di brividi determinati.


E il business è già avviato... :sick:
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Offline TheDarkSider

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Re:Dall'"omofobia" alla "robofobia" (le immagini sono autentiche)
« Risposta #5 il: Gennaio 13, 2017, 15:35:51 pm »
Dall’omofobia alla “robophobia”? le ultime frontiere della Rivoluzione

(di Lupo Glori) Dal matrimonio gay e lesbico al “matrimonio robot”, passando per l’“auto-matrimonio”. Questi sono i folli ma logici passaggi dell’attuale processo di dissoluzione dell’istituto familiare naturale in nome dell’illimitato principio di auto-determinazione individuale. Se a guidare le nostre azioni e le nostre scelte sono, infatti, i meri istinti e sentimenti d’amore, senza alcun ponderato filtro di ragione e buon senso, si approda a risultati inverosimili e surreali, per i quali, ognuno pretende di avere il diritto di sposare chi “sente di amare”, anche fosse, sé stesso o uno spersonalizzato ed inquietante robot.
Purtroppo, e lo dico da non credente, questo discorso non fa un piega.

Una volta che si e' accettato quell'abominio della logica chiamato "matrimonio omosessuale", abominio di cui non c'era e non c'e' alcun bisogno, si e' aperta la porta alla possibilita' di estendere l'istituto del matrimonio a piacere, in base al capriccio del momento.
« Ultima modifica: Gennaio 13, 2017, 15:47:09 pm da TheDarkSider »
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
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Offline Vicus

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Re:Dall'"omofobia" alla "robofobia" (le immagini sono autentiche)
« Risposta #6 il: Gennaio 13, 2017, 21:04:49 pm »
E il business è già avviato... :sick:
Le bambole del sesso già sono in commercio, ma presto saranno a disposizione apparecchi come l'Orgasmatron preconizzato da alcuni fumetti e film, che stimoleranno direttamente i circuiti cerebrali del piacere. La tecnologia, secondo alcuni testi, è già pronta da parecchio (potresti farne un tema del tuo prossimo libro :lol:)
Purtroppo, e lo dico da non credente, questo discorso non fa un piega.

Una volta che si e' accettato quell'abominio della logica chiamato "matrimonio omosessuale", abominio di cui non c'era e non c'e' alcun bisogno, si e' aperta la porta alla possibilita' di estendere l'istituto del matrimonio a piacere, in base al capriccio del momento.
Una volta accettate certe premesse non esistono limiti e certe riserve sono futili ("sono favorevole al matrimonio robot, ma non all'adozione").
Per assurdo che sia, se continuiamo di questo passo, un giorno molti bambini diranno "mio padre è un robot". :ohmy:
« Ultima modifica: Gennaio 14, 2017, 14:58:08 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Stendardo

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Re:Dall'"omofobia" alla "robofobia" (le immagini sono autentiche)
« Risposta #7 il: Gennaio 14, 2017, 14:20:37 pm »
E qui subentra la bugia femminista secondo cui la crisi attuale tra uomini e donne può essere risolta semplicemente attraverso l’erogazione di emolumenti alle donne.
Al contrario, il baratro in cui si è precipitati è la diretta conseguenza del graduale sviluppo di escrescenze morbose i cui prodromi, sviluppatisi nel corso dei decenni passati, hanno infettato moralmente la società occidentale sopprimendo la natura maschile e la natura femminile e minando le radici stesse dell’Europa.
Ma per fare questo è stato necessario avvalersi, da un lato, delle più grandi esperte in materia di utilizzo di menzogne e latrati su larga scala: le femministe, e, dall’altro lato, di tutto l’apparato istituzionale e logistico-organizzativo della sinistra,  allo scopo di svilire l’uomo occidentale e la figura del padre ovvero proprio colui che cercò, con tutta la buona volontà possibile, di evitare che si verificasse il disastro preannunciato e la conseguente situazione che ne è, purtroppo, scaturita.
Tuttavia la colpa non è da attribuire acriticamente a tutte le donne le quali molto probabilmente nell’intimo del loro animo sono un po' marce ma non tutte sono necessariamente maligne la quali proprio a causa della loro semplicità e credulità del loro sentire, sono cascate in massa in quel processo di falsificazione della realtà e dei dati fattuali che, invece, le più grandi esperte nel raccontare bugie conoscono e mettono in pratica benissimo.
« Ultima modifica: Gennaio 14, 2017, 14:34:19 pm da Stendardo »
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

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Re:Dall'"omofobia" alla "robofobia" (le immagini sono autentiche)
« Risposta #8 il: Gennaio 14, 2017, 18:59:09 pm »
Citazione
In questo senso, dalla Francia arriva la storia di Lilly (www.dailymail.co.uk) che da un anno è innamorata di un robot, stampato da lei stessa attraverso la sua stampante 3D. Lilly si dichiara felice di vivere assieme a InMoovator, questo il nome dell’umanoide, e spiega: «Io sono orgogliosa di essere robosexual. Noi non facciamo del male a nessuno, siamo solo felici». Lilly si considera fidanzata con il suo robot e ha intenzione si sposarlo non appena il matrimonio uomo-robot sarà legalizzato in Francia.

Da ricovero coatto in un ospedale psichiatrico.

Citazione
«Nei prossimi 10 anni, è perfettamente realizzabile un software per creare un robot compagno che abbia tutto ciò che la gente potrebbe desiderare in un coniuge: paziente, gentile, amorevole, fedele, rispettoso e senza lamenti. (…) [Ma] potrebbe anche esserci qualcuno che ama le frizioni di un rapporto e potrebbe decidere di sposare un robot aggressivo, alcune persone potrebbero trovare la cosa eccitante».

Certe assurdità mi danno ai nervi al solo leggerle.
Ma vaff******!

Offline ReYkY

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Re:Dall'"omofobia" alla "robofobia" (le immagini sono autentiche)
« Risposta #9 il: Gennaio 14, 2017, 19:58:09 pm »
Dai tranquilli... prima dei robot chiederanno il matrimonio col cagnolino...

Offline Volpe argentata

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Re:Dall'"omofobia" alla "robofobia" (le immagini sono autentiche)
« Risposta #10 il: Gennaio 14, 2017, 20:04:23 pm »
In Francia fra una bomba e l'altra insistono con le cazzate, ma ormai Hollande, buffone ed incapace oltre che nemico degli uomini, ha i giorni contati...

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« Risposta #11 il: Gennaio 15, 2017, 01:16:09 am »
In Francia fra una bomba e l'altra insistono con le cazzate, ma ormai Hollande, buffone ed incapace oltre che nemico degli uomini, ha i giorni contati...
Ci sono due scuole di pensiero: una ritiene che il problema sia Hollande, l'altra chi non lo vota. Io propendo per la prima :lol:
Dai tranquilli... prima dei robot chiederanno il matrimonio col cagnolino...
Togliamo la suspense, le tappe saranno le seguenti: sdoganamento della pedofilia, poi dell'incesto, a seguire il matrimonio animale (già c'è chi lo chiede a gran voce) e infine (appena le tecnologia lo permetterà) il robomatrimonio.
E per tutti si useranno gli stessi argomenti: robofobi, è l'amore che conta, non fanno male a nessuno (si è visto: con le Sentinelle e persino con pezzi grossi come Barilla e altri, oggetto di linciaggi mediatici e incitamenti al boicottaggio).
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline freethinker

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Re:Dall'"omofobia" alla "robofobia" (le immagini sono autentiche)
« Risposta #12 il: Gennaio 15, 2017, 08:01:51 am »
Ci sono due scuole di pensiero: una ritiene che il problema sia Hollande, l'altra chi non lo vota. Io propendo per la prima :lol:Togliamo la suspense, le tappe saranno le seguenti: sdoganamento della pedofilia, poi dell'incesto, a seguire il matrimonio animale (già c'è chi lo chiede a gran voce) e infine (appena le tecnologia lo permetterà) il robomatrimonio.
E per tutti si useranno gli stessi argomenti: robofobi, è l'amore che conta, non fanno male a nessuno (si è visto: con le Sentinelle e persino con pezzi grossi come Barilla e altri, oggetto di linciaggi mediatici e incitamenti al boicottaggio).

Si credo anch'io che partiranno dalla pedofilia: c'è già un certo consenso sull'ipotesi di definire la pedofilia non come una devianza, ma come una preferenza sessuale valida quanto altre :doh:

Quanto alla robofilia  :cool: direi che, prendendo a prestito una battuta dalla sf, all'uomo rimarrà sempre una soluzione: staccare la corrente :lol:
E poi, mai fidarsi troppo della tecnologia...dico: ci andreste con un robot, col rischio di trovarvi evirati perchè il sistema operativo è andato in tilt (ogni riferimento alle auto a guida autonoma andate fuori strada con morti relativi, è volutamente voluto :lol:
Those who would give up essential liberty to purchase a little temporary safety deserve neither liberty nor safety.
Benjamin Franklin, Historical Review of Pennsylvania, 1759


Offline Vicus

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Re:Dall'"omofobia" alla "robofobia" (le immagini sono autentiche)
« Risposta #14 il: Gennaio 16, 2017, 00:06:13 am »
Quanto alla robofilia  :cool: direi che, prendendo a prestito una battuta dalla sf, all'uomo rimarrà sempre una soluzione: staccare la corrente :lol:
Un sociologo a detto che (cito) la strategia migliore con la tecnologia è... prenderla a calci negli elettrodi, risponde positivamente a un simile trattamento.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.