"Come Adriana Volpe posso piacere o non piacere, posso avere anche detrattori sul profilo professionale, ma come donna NO, in quanto donna devo essere rispettata sul posto di lavoro."
Queste tipi di frasi che spesso si leggono quando una donna viene criticata, sinceramente non le capisco.
Che senso ha?
Ha un filo logico?
Provo a interpretare la frase.
Adriana o Tizia può essere criticata per degli errori sul lavoro ma non come donna, equivale a dire, non devo essere soggetto a critiche o rimproveri, se faccio degli errori devono essere visti o convertiti come cose positive, cioè in sintesi, sono deresponsabilizzata.
Se stiamo parlando di Adriana o Tizia o Caia, cosa c'entrano tutte le donne del pianeta terra? Compreso quelle morte e quelle future.
È una brutta cosa, un atto di vigliaccheria mettere in avamposto un intero genere umano per difendere una mancanza personale. La responsabilità è quella cosa che rende matura la persona, che ne risponde in prima persona, che non svia il cuore del problema ma lo affronta con onestà intellettuale.