Fonte:
http://www.ilgiornale.it/news/politica/testimonial-antiviolenza-stalker-1351067.htmlSimone Di Meo - Ven, 13/01/2017 - 08:59
Napoli - Da miss testimonial contro la violenza sulle donne a stalker arrestata per minacce al suo ex fidanzato.
La parabola di Rosaria Aprea, avvenente bellezza casertana di 24 anni, sta tutta tra due uomini, i suoi ex uomini: il primo, che l'ha picchiata selvaggiamente trasformandola nell'icona delle vittime della brutalità maschile; il secondo che l'ha denunciata facendola arrestare per una serie interminabile di ritorsioni e rappresaglie.
La giovane modella è stata ammanettata ieri dai carabinieri per aver violato una precedente ordinanza che le impediva di avvicinarsi ai luoghi frequentati dall'ex compagno, Pasquale Russo, di 33 anni. Il padre del suo bambino. Come lei è finita ai domiciliari pure l'amica, Janet Boutria, che l'avrebbe assecondata e accompagnata nella «spedizione punitiva». Secondo quanto accertato dai militari dell'Arma di Macerata Campania, le due sarebbero andate a casa di Russo per intimidirlo dopo che già nel marzo scorso erano state denunciate sempre per stalking. In quell'occasione, la Aprea spalleggiata dalla Boutria e da un'altra conoscente avrebbe affrontato l'ex fidanzato con mazze da baseball e catene. Inoltre, le tre ragazze avrebbero anche fatto riferimenti a presunti rapporti di parentela con una famiglia camorristica della zona per intimorirlo. Secondo la denuncia di Russo, la Aprea avrebbe tentato di investirlo con la sua auto al termine dell'ennesimo litigio. La Procura di Santa Maria Capua Vetere, proprio per questo episodio, aveva chiesto che il divieto di avvicinamento, poi notificato a Rosaria Aprea e alle altre due amiche, venisse sostituito con gli arresti domiciliari. La richiesta, però, era stata rigettata dal gip. Ieri, l'inasprimento della misura cautelare si è però reso necessario. La miss potrà in ogni caso fare ricorso al Tribunale del riesame per chiedere la revoca del provvedimento.
La ribalta nazionale con tanto di partecipazione a Miss Italia e al video «Donna-inDifesa» realizzato dall'associazione culturale Alifer per la Giornata contro la violenza sulle donne nel 2014 arrivò suo malgrado il 12 maggio del 2013 quando l'ex compagno Antonio Caliendo, per motivi «futili e abietti» di gelosia «punitiva» come dichiarato dalla Corte di Cassazione confermandone la condanna a 8 anni di carcere le spappolò la milza con un calcio. Rosaria Aprea venne ricoverata in gravi condizioni, e la sua storia commosse l'intero Paese che si prodigò in una maratona di solidarietà. Divenne testimonial della lotta contro la violenza di genere partecipando nel 2014 alle finali di Jesolo di Miss Italia dove le fu assegnata la fascia di Miss Coraggio. E un mese fa la Aprea era stata invitata dalla consigliera regionale del Pd Bruna Fiola a offrire la testimonianza per la presentazione di un ddl a tutela delle donne.