Autore Topic: DALL'IERI ALL'OGGI : (Da sessuofobici a lbertini ma non liberi)  (Letto 12372 volte)

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Offline claudio camporesi

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DALL'IERI ALL'OGGI : (Da sessuofobici a lbertini ma non liberi: donne intraprend
« Risposta #30 il: Gennaio 27, 2017, 12:46:02 pm »
Ricominciam dove eravamo rimasti : alla metà dei ' 70.( premetto che non voglio infognarmi con la politica,  ma non si parla dei 70 senza politica)

Al generico ed ingenueo  ribellismo  del 68 ( cui avevo ingenuamente partecipato, salvo distaccarmene quasi immediatamente ; difatti non ho partecipato al sessantanove, scusate il gioco d parole)era subentrata la rigidità marxista ; la sinistra ufficiale pensava a come capitalizzare la protesta, la destra nostalgica si rifugiava in piccoli gruppi violenti e criminali , genericamente antifemministi,  ma soprattutto antifemminili.
La rabbia sociale svaporava rapidamente , mentre prendeva piede il  movimento femminista.
La finta rivoluzione andava in soffitta anche in Italia , ultima in una Europa già sedata; il  ribellismo passava di mano.
Ad un altro genere: il genere femminile. O meglio , ad una parte arrembante di questo.
Rimanevano loro  nelle piazze  le dita congiunte a vagina , l'utero era loro e lo gestivan loro.
L'utero, non la vagina , e quindi si sparlava ancora di maternità.Di godimento meno.
E di Aborto , di diritto ad abortire.
Donne intraprendenti, quindi, che avevan intravisto le porte di chissà quale paradiso, e volevan le chiavi.
Da noi uomini , subito, senza chiedere , e senza chiedersi quali fossero in realtà questi nostri inconsapevoli e presunti  privilegi, cosa comportasse la indipendnza economica, la interscambiabilità dei ruoli lavorativi .
E noi uomini, sciagurati capitani paurosi, abbiam lasciato fare ; chi per residuo acciecamenti ideologici, chi per zerbinismo congenito, chi per tornaconti personali immediati.O perchè minoranza gay , da sempre muta.
La massa, come sempre, ha lasciato fare senza un perchè.
Cambiava il modello di Uomo dell' Anno : dieci anni prima L'Idealista , ora il Discotecaro.
Dall' Eskimo , al doppiopetto , passando per il Loden ( d'ordinanza , verde)
Un film (peraltro americano:  la FebbreDelSabatoSera) colse in pieno il cambiamento , e Roberto D'Agostino chiosava ( scandalizzando i nonpensanti) : i giovani non hanno più voglia di discutere, vogliono chiavare.( comprendedo in tale giusta aspirazione anche le giovani , ma anche i meno e le meno giovani).
Si corrododono Lo Stato, la Scuola..., lentamente: e  tutti coloro che volevan la rivoluzione nulla han fatto in realtà per un cambiamento minimo e decente.
Alla fine alle aspirazioni " di massa"  subentra la aspirazione individuale  , l'egoismo narcisista ( altro film Il Grande Freddo) , alla liberazione femminile , di genere , subentra la liberazione individuale.
Ma tutto ciò , di per sè , non  basta .
Ci son più soldi  ( ed esplode il Debito Pubblico ), aumentano i consumi, soprattutto quelli voluttuari.Dopo le Radio Libere , arrivano le Tv commerciali, o private .
Un tal Berlusconi capisce al volo : il popolo italiano si è americanizzato ,gli piaccion le tettone  : e lui inonda l' etere con Carmen Russo, Tini Cansino, e company  , prime femmine che , tra lo scndalo generale , confessano di aver stancato e stroncato sessualmente una squadra di rugby.
Cambia il paesaggio urbano: scompare la mia vecchia palestra, e quel familiare odore dello spogliatoio.Adesso ha  sauna , bagno turco, lettino per l'abbronzatura, idromassaggio misto uomini donne.Si bevono succhi di verdura.  All'entrata chiacchierano  ventenni soddisfatte, trentenni insoddisfatte: la palestra ha interrotto i rapporti con i campi sportivi, ma ha la convenzione con discoteche" fashion".Dove tutte e tutti speran di trovare soddisfazione.Non solo e non tanto  per se , ma soprattutto per riferirlo ad altri : era l'esibizionismo.

Poi , poi , poi ...verrà l'AIDS, e tante altre cose.
Ma i giochi son fatti : quella dose molecolare di sobrietà che dimorava nella società italiana è scomparsa.
Ciascuno ha reagito a modo suo.

Sono imprressioni personali, non la verità.
Ma esiste la verità?O ci son  solo scene che poi noi interpretiamo?

(PS: quanto ho sino ad ora scritto ieri sera lo ho raccontato a mio nipote , in pizzeria : 15 anni, unmetroenovanta, le fattezze da bel tenebroso-da chi ha preso?-, la psiche da bambino, ubbidiente, studioso, Mi ha ascoltato dicendomi : che bei tempi..., mi sarebbe piaciuto vivere allora..
Già , e me sarebbe piaciuto vivere le Far West.
Ma ad ognuno il suo)
   

Online Frank

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Re:DALL'IERI ALL'OGGI : (Da sessuofobici a lbertini ma non liberi)
« Risposta #31 il: Gennaio 28, 2017, 01:33:58 am »
Può essere, ma se sapeste le mie di esperienze... da impiccarsi! Eppure ancora credo che valga la pena tentare.

Rincorrere, provarci e frequentare le donne è più che altro un lavoro (con relative perdite...) e non certamente un piacere.
E stai pur sicuro che questo è un discorso che vale per milioni di uomini, anche se pochi lo ammettono.

Offline Sebastiano

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Re:DALL'IERI ALL'OGGI : (Da sessuofobici a lbertini ma non liberi)
« Risposta #32 il: Gennaio 28, 2017, 11:11:44 am »
Rincorrere, provarci e frequentare le donne è più che altro un lavoro (con relative perdite...) e non certamente un piacere.
E stai pur sicuro che questo è un discorso che vale per milioni di uomini, anche se pochi lo ammettono.
Eh purtroppo...

Online Frank

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Re:DALL'IERI ALL'OGGI : (Da sessuofobici a lbertini ma non liberi: donne intraprend
« Risposta #33 il: Febbraio 05, 2017, 10:32:06 am »
E noi uomini, sciagurati capitani paurosi, abbiam lasciato fare ; chi per residuo acciecamenti ideologici, chi per zerbinismo congenito, chi per tornaconti personali immediati.O perchè minoranza gay , da sempre muta.
La massa, come sempre, ha lasciato fare senza un perchè.

Claudio, questo è un post di quasi tre lustri fa, scritto da uno dei cosiddetti pionieri della QM e pubblicato su uomini 3000.

Citazione
Bastonare il cane che annega

   Oggi, in Italia come in tutto l'Occidente, sono proprio gli uomini i più entusiasti sostenitori dell'ascesa delle donne. Basta vedere come moltissimi di loro si entusiasmino di fronte a ogni nuovo record femminile quasi augurandosi un'ipotesi di "sorpasso" da parte delle femmine nei confronti degli uomini per superiorità cerebrale o muscolare.

   E' significativo notare come costoro non facciano il minimo tentativo per affermare in modo positivo l'identità virile, rinunciando a qualsiasi forma di orgoglio di Genere. Addirittura, alcuni di loro hanno sostenuto che l'ingresso nell'esercito delle spocchiose femminucce, capaci, in questa epoca, soltanto di scimmiottare (male) gli uomini, in tutto e per tutto,  ha  portato ..."tenerezza e sentimenti" (sic!) fra i soldati, come se gli uomini ne fossero del tutto privi.

   Un atteggiamento non solo irritante e ridicolo, ma anche e soprattutto falso. Perché non vi è alcun dubbio che nel tono trionfale con cui viene commentata l'ascesa femminile ci sia un chiaro accento di falsità. Un atteggiamento che di maschile e di "Verticale" non ha nulla e che ricorda quello che succedeva nei cortei femministi quando gli uomini (?) facevano timidi girotondi plaudenti attorno alle donne che li insultavano, sperando, dopo, di combinarci qualcosa. E le femmine, ovviamente e astutamente, raddoppiavano gli insulti verso questi sostenitori non richiesti della loro causa.

   Il motivo per cui il "nuovo sesso forte" si incazzava ancor di più? Semplice. Perché questi "senza palle" puzzavano di menzogna lontano un miglio.

   Lo stesso succede oggi  nelle "entusiastiche" cronache maschili della disfatta dell'uomo, una maniera "opportunista" per ingraziarsi le femmine. Viene anche il "sospetto"che questi pseudo uomini seguano una realistica raccomandazione di Mao:  "Bastonare il cane che annega".

   Ovvero, accelerare una fine guadagnandosi qualche prebenda presso quello che loro immaginano essere il  Genere Vincitore.  Un genere, quello femminile, che ormai per (quasi...) tutti è il "vero sesso forte", non solo per le ultra presuntuose femminucce, ma anche e soprattutto per la massa di castrati mentali che si "aggira" in Occidente.


   Ma su quali dati si basa questa convinzione? Forse perché vivono mediamente 6/7 anni di più? Oppure perché a scuola ottengono risultati (mediamente) migliori? Oh sì, certo, ma è anche vero (visto e considerato che "loro" si "aggrappano" da tutte le parti...) che in alcuni paesi poveri come lo Yemen vivono mediamente 41 anni contro i 45 dei maschi; è sicuro che gli uomini sono fisicamente più forti e che la stragrande maggioranza delle persone "super intelligenti" appartengano al genere maschile...(rapporto di 4 a 1- Studi pubblicati in un recente passato su "Science").

   Sarà perché in mezzo alle gambe hanno un "qualcosa" di straordinariamente potente? Sul fatto che sia potente, non vi è alcun dubbio, ma se non erro, quel "potere" lo avevano anche 2000 anni fa, ai tempi degli antichi (e grandi) Romani.

   ...e poi, dove sta scritto che quello che abbiamo in mezzo alle gambe noi uomini vale meno della loro fica?
Sarà perché partoriscono? Sì, ma se non ricordo male, senza la collaborazione maschile, ciò non potrebbe mai accadere.

   Sarà perché in futuro l'ingegneria genetica e le biotecnologie permetteranno loro di fecondarsi da sole? Ma anche in questo caso dovranno ringraziare gli uomini perché sono loro i Padri dell'ingegneria genetica e delle biotecnologie...

   ...e dopo cosa faranno? Lesbicheranno fra di loro? Elimineranno definitivamente il contatto con quel "coso brutto sporco cattivo e puzzolente"? Rimarranno da sole sul pianeta?

   Insomma, queste presuntuose, cosa cazzo faranno? E già che ci siamo, come mai i due terzi delle persone depresse, i tre quarti di quelle esposte agli attacchi di panico e il 90% di quelli che soffrono di anoressia e di bulimia sono donne? Come mai i centri di cura, malgrado si moltiplichino, hanno enormi liste d'attesa (femminile)?

   Non sarà che la loro è semplicemente una "maschera sociale"?

   ...non sarà che questi dati stanno a significare che tra le appartenenti al genere femminile il disagio mentale è una realtà più che diffusa? E che la "debolezza", la crisi di "ruolo" non è un fenomeno che tocca solo gli uomini?

   Non sarà che prima o poi sentiremo una ... Grande Esplosione?

Caronte - Febbraio 2003

Offline claudio camporesi

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Re:DALL'IERI ALL'OGGI : (Da sessuofobici a lbertini ma non liberi)
« Risposta #34 il: Febbraio 05, 2017, 12:06:31 pm »
Grazie della segnalazione : mi conforta molto vedere che sono fortunatamente finito tra persone che ragionano, non strillano, ma esaminano il presente alla luce anche del passato.Tante cose le percepivo, ma non le conoscevo in modo dettagliato ( ed era altrettanto ovvio che qualcuno le avesse gia'  sintetizzate ).
Il mondo non e' nato con noi , e continuera' ad esistere dopo di noi.

Insomma,nOn sono tra zittelle ( o zittelli ) isteriche, cariche di inutili frustrazioni, inacidite dalle delusioni.

Rimango il figlio dei tempi che mi han generato, ho lottato per non finire preda del Pensiero Unico.
Posso dire di esserci in gran parte riuscito.
La ho pagata sul piano lavorativo, economico, sociale .

Ma non rinnego nulla.

PS :
La guerra e' sempre stupida: ma quella  tra uomo e donna lo e' se possibile, ancor di piu' .
Ed io questa guerra la ho vista iniziare, con la  preventiva dichiarazione di sconfitta da parte del mondo maschile ( mai successo prima nella storia dei conflitti) .

Tra i due sessi dovrebbe esserci comprensione  ,, sopportazione, solidarieta' ...Un aiuto reciproco come esseri umani in questa grande unica avventura che e' la Vita. E che non puo' esser concepita solo come una gara.
Perche' alla fine si perde, sempre.
E perderanno anche le donne, per lo meno la maggior parte.


Offline ilmarmocchio

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Re:DALL'IERI ALL'OGGI : (Da sessuofobici a lbertini ma non liberi)
« Risposta #35 il: Febbraio 05, 2017, 12:43:58 pm »
Gli uomini femministi che conosco personalmente sono i classici sfigati.
Uso proprio questo termine che non amo, perchè li qualifica per quelli che sono :
sbavatori per la fica che non raggiungono mai.
Il loro sentimento più forte è l' invidia per gli altri uomini,  specie per quelli che, a torto o ragione, essi ritengono godere dei favori femminili.
Il femminista non crede al femminismo, piuttosto ambisce a lusingare le donne perchè altrimenti non saprebbe come competere.
Quindi attacca gli altri maschi , specie se questi non vogliono o possono difendersi.
Le assurdità sui record sportivi, che le donne dovrebbero secondo questi pseudouomini, nascono anche dalla loro invidia verso i campioni che ovviamente attirano le donne : quindi vorrebbero sminuire l' impresa maschile proclamandola superabile dalle donne.
Ma Bolt e Cazzullo appartengono a 2 specie diverse, così come Parisse e Jacopo Fo ., ecc
Il femminista è un viscido e sa bene che :
gli uomini sono più forti e più intelligenti delle donne , come dimostrato dai records sportivi, dai premi Nobel ( non la cazzata del Nobel per la pace ) e dalle scoperte scientifiche.
Sono fatti e gli sbavatori insoddisfatti ci si fracassano le brutte facce che si ritrovano

Offline ReYkY

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Re:DALL'IERI ALL'OGGI : (Da sessuofobici a lbertini ma non liberi)
« Risposta #36 il: Febbraio 05, 2017, 13:35:49 pm »
Mah... invece i femministi che conosco io sono i classici tipi "super-mega-iper-fidanzati" a cui è sempre andata di lusso con le donne...
Poi quando prendono la batosta si "svegliano"...

Offline claudio camporesi

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Re:DALL'IERI ALL'OGGI : (Da sessuofobici a lbertini ma non liberi)
« Risposta #37 il: Febbraio 05, 2017, 14:09:27 pm »
Temo che ragionar  sui femministi in maniera tassonomica sia errato : le motivazioni che portano al ragionamento  femminista da parte maschile  possono essere una marea.
Ci sono i femministi ideologici ( soprattutto tra i meno giovani ),con fortune scarse o alterne presso le donne, quelli che utilizzano il loro atteggiamento per garantirsi un successo , quelli che vedono nella prostrazione l' unica possibilita'  di una trombata che non arriva quasi mai ( gli zerbini, i morti di figa).

E tanti altre sottocategorie ancora , cosi' tante che anche Linneo rinuncerebbe al gravoso compito.

Nei pochi anni di relativa fortuna sessuale mi resi conto di  come lo zerbinismo fosse, oltre che vergognoso, inutile .
Solo l' acquisto di una bella macchina mi consenti' un anno di iperafflusso vaginale : ma al termine di quella stagione , oramai morta e lontana come i governi Andreotti, mi guardai allo specchio e rabbrividii.Ero spompato, senza un soldo , con la testa sempre rivolta a tette e culi.
Volevo questo dalla mia vita? Dovevo diventare un portafoglio ambulante ( i bancomat non esistevano) per un paio di tette? Se anche facevo lo spaccone, se anche avevo successo , sempre zerbino rimanevo ( ci mancava la bava, ma il comportamento era da zerbino)
Anziche' crescermi, l' autostima scomparve.
Ci diedi un taglio in pochi giorni.

Dopo e' stata un' altra storia ... e adesso eccomi qui.


Offline Vicus

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Re:DALL'IERI ALL'OGGI : (Da sessuofobici a lbertini ma non liberi)
« Risposta #38 il: Febbraio 05, 2017, 19:32:59 pm »
Ma quale genere vincitore, le donne sono usate come forza d'urto per neutralizzare gli uomini e saranno "gettate via" quando non serviranno più.
E' come per gli immigrati islamici, una volta annientata la civiltà europea saranno messi anche loro fuori combattimento, sia con faide interne pilotate (v. Pakistan) sia tenuti a bada (come alcuni ipotizzano) dai cinesi o altre popolazioni asiatiche.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:DALL'IERI ALL'OGGI : (Da sessuofobici a lbertini ma non liberi)
« Risposta #39 il: Aprile 07, 2017, 00:33:15 am »
Claudio, toglimi una curiosità: cosa ne pensi della Francia di quegli anni ?
Ti piacevano canzoni come questa ?

Offline Vicus

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Re:DALL'IERI ALL'OGGI : (Da sessuofobici a lbertini ma non liberi)
« Risposta #40 il: Aprile 07, 2017, 01:28:46 am »
La canzone no ma Jane Birkin...
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline claudio camporesi

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Re:DALL'IERI ALL'OGGI : (Da sessuofobici a lbertini ma non liberi)
« Risposta #41 il: Aprile 07, 2017, 08:45:35 am »
I gemiti di serge e jane li avevo gia' inseriti in una audio cassetta che era stata battezzata come cassetta da intorto.. Era di colore giallo , per poter esere individuata facilmente anche nella  penombraSe si prospettava una anche vaga possibilita' veniva  subito usata come arma segreta numero uno.
Gli abbondanti rifiuti ( peraltro , grazie alcielo, condivisi dalla stragrande maggioranza  dei miei coetanei)  mi avevano fatto capire  che. A) le donne mi piacevano tanto quanto io  a loro non interessavo B)  se ne avessi fatto una questione di vita  o di morte  la mia vita sarebbe  stata un inferno : chi non piace alle donne difficilmente e' felice , quindi  mi accontentai  di quel che potevo avere , spostando gli obiettivi della mia esistenza, e salvandola.

ALa prima volta che andai in Francia  fu nel 1968 ( tu , Frank , credo manco fossi nato) : trovai una Parigi gia' normalizzata da un sessantotto che , in quella culla , duro' sei mesi ( mentre ci sarebbero voluti quindici anni per smaltire una sbornia che da noi , per motivi ideologici - la presenza di un grande partito comunista- sarebbedurata dieci anni ,con connotati marcatamente marxisti , ed una reazione neofascista che fu unica in Europa)

Incompenso le francesi avevano  sin da subito sfruttato il momento per costruire una societa' femminista da far impallidire la societa' italiana di allora.
Rimarco una cosa , che ho trovato conferma anche nelle mie successive incursioni transalpine : Parigi non e' la Francia. E viceversa. Sotto tutti gli aspetti.

Convivono ancora ampie zone rurali , dove  non dico che il femminismo non ha lasciato traccia , ma addirittura sembra che  Napoleone abbia appena smobilitato .

Ed infine , se la Francia  ha Parigi , ed ha avuto la Rivoluzione , ha avuto anche la Vandea.
Sacche di resistenza al modernismo sono molto piu' evidenti , soprattutto , mi pare , in ambito cattolico.







Offline maveryx

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Re:DALL'IERI ALL'OGGI : (Da sessuofobici a lbertini ma non liberi)
« Risposta #42 il: Aprile 07, 2017, 19:58:29 pm »
Ma quale genere vincitore, le donne sono usate come forza d'urto per neutralizzare gli uomini e saranno "gettate via" quando non serviranno più.

Ottima osservazione.
"Fuggi a vele spiegate, uomo felice, da ogni genere di cultura." Epicuro

Online Frank

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Re:DALL'IERI ALL'OGGI : (Da sessuofobici a lbertini ma non liberi)
« Risposta #43 il: Aprile 07, 2017, 20:42:08 pm »
I gemiti di serge e jane li avevo gia' inseriti in una audio cassetta che era stata battezzata come cassetta da intorto.. Era di colore giallo , per poter esere individuata facilmente anche nella  penombraSe si prospettava una anche vaga possibilita' veniva  subito usata come arma segreta numero uno.
Gli abbondanti rifiuti ( peraltro , grazie alcielo, condivisi dalla stragrande maggioranza  dei miei coetanei)  mi avevano fatto capire  che. A) le donne mi piacevano tanto quanto io  a loro non interessavo B)  se ne avessi fatto una questione di vita  o di morte  la mia vita sarebbe  stata un inferno : chi non piace alle donne difficilmente e' felice , quindi  mi accontentai  di quel che potevo avere , spostando gli obiettivi della mia esistenza, e salvandola.

Belle parole, che condivido in toto.


Citazione
La prima volta che andai in Francia  fu nel 1968

Quindi visitasti la Francia già da ragazzino ?


Citazione
( tu , Frank , credo manco fossi nato)

No, non ero ancora nato.
Son del '71.

Offline claudio camporesi

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Re:DALL'IERI ALL'OGGI : (Da sessuofobici a lbertini ma non liberi)
« Risposta #44 il: Aprile 07, 2017, 21:27:43 pm »
Chiedo scusa , era il 1969 , avevo 16 anni , ed in quella occasione  visitai solo la capitale.
Ero incuriosito , perche' solo pochi mesi prima in quei luoghi , si era svolta  non una rivoluzione , ma una farsa ribellistica, che era stata trasmessa dalla TV in bianco nero.
Gia' nel 1969 , ribadisco, Parigi era totalmente normalizzata.
Ci tornai a meta' dei settanta :  ad una festicciola mi ritrovai per la prima volta  di fronte due maschietti che limonavano . Alla mia reazione , ovviamente negativa , venni apostrofato dalle astanti col grido di macho macho.( una addirittura mi perculo' dicendomi  che me l' avrebbe anche data se non mi fossi appena  rivelato un omofobo: difatti andai in bianco , tanto una volta piu' o una meno non cambiava , ma rimasi omofobo)

(Ho viaggiato abbastanza , ma la mia preferenza andava agli USA.
I primi anni di universita' gli amici piu' cari divennero due americani , un poco piu' grandicelli , che studiavano Medicina  a Bologna: si erano fatti i canonici 12 mesi di Vietnam.Di loro ricordo che praticavano una qualche arte marziale. E si erano scopati tutto il corso di Lettere, totalmente femminile.)