Autore Topic: Ennesima lurida azione genderfemminista negli asili italiani  (Letto 9656 volte)

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Offline Angelo

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Ennesima lurida azione genderfemminista negli asili italiani
« il: Febbraio 01, 2017, 22:14:24 pm »
Se non è pedofilia poco ci manca. Ma le femministe dicono che quelli che criticano queste porcate sono dei maschilisti/trogloditi/maskipatriarchi/ultracattolici...

Pagherete caro, pagherete tutto...

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/siena-i-bimbi-costretti-spogliarsi-e-spalmarsi-schiuma-1358456.html


Siena, "I bimbi costretti a spogliarsi e spalmarsi di schiuma" all'asilo

A Siena i bimbi di una scuola materna sarebbero stati fatti spogliare e stendere su un telo di plastica dove sarebbero stati invitati a "spalmare schiuma sul corpo di un compagno".

L'episodio è controverso ed ha già suscitato una furibonda polemica politica. Da una parte la direzione dell'asilo e il Comune, che per bocca dell'assessore Tiziana Tarquini parla di "un progetto che rientra appieno nelle indicazioni del Miur, approvato dalle famiglie e delle maestre".

Dall'altro i genitori dei bambini e l'opposizione in consiglio comunale, che chiedono chiarimenti per quello che sembra un gioco molto ambiguo.

"All’Asilo Monumento ‘Fuoco e fiamme: il potere delle mozioni’ ha rappresentato un’area di indagine in continuità con il progetto didattico educativo dell’anno precedente ‘Acquagiocando’ - si difende l'assessore del Comune di Siena - I piccoli, attraverso l’esplorazione dell’elemento fuoco sono stati accompagnati in un’esplorazione senso-motoria che, a partire dal corpo, inteso come strumento di conoscenza, approda al gesto creativo personale e condiviso. Un percorso alla scoperta della propria identità in linea con quanto indicato nel documento ministeriale di riferimento".

"Nessuno era nudo, per prima cosa, i piccoli indossavano gli indumenti intimi - prosegue la Tarquini - Non si scherza con i bambini! Non voglio neppure sentirlo dire. Mi hanno telefonato genitori indignati per quanto sta emergendo, in maniera del tutto distorta."

Parole che però non bastano come spiegazione all'opposizione di centrodestra che ha presentato un'interrogazione formale: "Mi sembra - attacca Andrea Corsi della lista L'Alternativa - anche che iniziative analoghe, con bimbi che si spalmano la schiuma reciprocamente, non siano state effettuate in altre scuole per l’infanzia. Non ho ben capito la finalità di questo gioco. Mi dichiaro insoddisfatto della replica."
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline ilmarmocchio

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Re:Ennesima lurida azione genderfemminista negli asili italiani
« Risposta #1 il: Febbraio 01, 2017, 22:24:55 pm »
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/01/30/gender-la-rivoluzione-sul-national-geographic-channel-un-documentario-prezioso/3350346/

qui c'è un ributtante articolo sull' ipotesi gender.
Visto che i commenti non sono favorevoli, che ti fa la redazione ?
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Offline Angelo

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Re:Ennesima lurida azione genderfemminista negli asili italiani
« Risposta #2 il: Febbraio 01, 2017, 22:37:12 pm »
Analizziamo la figura della Tarquini, che risulta essere :

http://siena.corriere.it/rappresentanti/tarquini-tiziana.shtml?id=703330

" TIZIANA TARQUINI - ASSESSORE ISTRUZIONE, POLITICHE GIOVANILI, ASILI NIDO, FORMAZIONE, PARI OPPORTUNITÀ. Comune Siena (SI) (Partito: Sinistra, Ecologia e Libertà) "

Andiamo poi sulla pagina del comune di Siena dove c'è la foto di tale femminista che "minimizza" quello che è successo ---->

http://www.comune.siena.it/Il-Comune/Sindaco-e-Giunta/Giunta-comunale/Tiziana-Tarquini


Istruzione, politiche giovanili, asili nido, formazione, pari opportunità

Laureata in Scienze Politiche, indirizzo Politico-Internazionale con lode, mamma di una bimba di 7 anni, è amministratrice e project manager per diverse strutture associative, esperta di progettazione europea e operatore culturale anche in ambito internazionale.



E' interessante notare che la Tarquini sta valutando se è il caso o meno di querelare chi ha diffuso la notizia --->

http://www.controradio.it/asilo-monumento-genitori-lasciate-in-pace-i-bambini/

da cui : "

“All’Asilo Monumento nei mesi scorsi i piccoli alunni hanno partecipato ad un gioco divertente ed istruttivo, che qualcuno ha voluto leggere in modo distorto ed altri denunciare con toni infamanti”, arriva, dopo una riunione  per discutere dell’argomento, la lettera dei genitori:

“Il seguente documento, condiviso tra i genitori degli alunni dell’Asilo Monumento, nel corso di un’assemblea spontaneamente costituitasi e svoltasi nei locali della Scuola il 31 gennaio u.s., si propone di rappresentare la posizione degli stessi in merito ai fatti che hanno incuriosito alcuni esponenti politici al punto di presentare un’interrogazione al Consiglio Comunale. L’iniziativa dei consiglieri comunali Falorni e Corsi, è stata inoltre pubblicizzata dagli stessi sui più comuni social network, scatenando, ovviamente, ogni tipo di commento e presa di posizione.

In premessa, ci preme ribadire fermamente la più ampia condivisione sui progetti didattici posti in essere nella scuola e la ferma solidarietà e fiducia nei confronti delle insegnanti e di tutti gli operatori dell’asilo Monumento.

Il progetto didattico messo in discussione, come del resto tutte le altre iniziative scolastiche, si è svolto in totale accordo con i genitori ed ha riscosso un enorme successo tra i bambini. Si ricorda che l’attività in questione risale a circa 8 mesi fa e sorprende, come in tutto questo tempo, non vi siano state azioni tese ad approfondire ed a capire di cosa si stava parlando, da parte di chi che sia, magari attraverso domande direttamente rivolte ai genitori o alle insegnanti. Ci si chiede inoltre: posta una costante vigilanza e guida strategica da parte dell’Ufficio Istruzione del Comune, posto altresì il giornaliero e serio impegno del corpo insegnante e non dell’Asilo Monumento, posta infine la naturale, spesso spasmodica, attenzione che ciascun genitore presta al proprio figlio/a, chi, oltre agli attori appena citati può avere diritto di interferire sull’attività didattica. E ancora: non sarebbe stato opportuno e intelligente valutare bene le conseguenze di azioni che, travestite da ricerca di trasparenza, avrebbero ovviamente innescato tormentoni ai quali purtroppo siamo abituati stante l’uso improprio dei mezzi di diffusione delle informazioni?

Ci sorge il dubbio che tutto ciò possa avere fini diversi da quelli esplicitati, biechi fini politici per i quali tutto può essere strumentalizzato, a partire da quei sentimenti di famiglia per i quali molti dicono di porsi a rigidi difensori.

Volutamente non prendiamo in minima considerazione i commenti sui social network. Tuttavia, a chi si è così premurato di farci conoscere la propria posizione, su un tema di cui non sapeva, e non poteva sapere, nulla, e lo ha fatto nella maniera più becera e offensiva che si possa immaginare, vogliamo semplicemente anticipare: una cauta e serena valutazione di quanto avvenuto e la ferma volontà di agire in tutte le opportune sedi a difesa della reputazione di una scuola storica, di un corpo insegnante di eccellenza e, non ultimi, di noi genitori.

Infine, come si può notare, i bambini non compaiono nel nostro documento, primo perché crediamo che debbano essere lasciati in pace, in questo clima sereno ed accogliente che si respira all’Asilo Monumento, secondo perché sono i nostri figli e guai a chi volesse in qualsiasi modo interferire nella loro vita senza averne alcun titolo”.

 
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Angelo

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Re:Ennesima lurida azione genderfemminista negli asili italiani
« Risposta #3 il: Febbraio 01, 2017, 22:39:25 pm »
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/01/30/gender-la-rivoluzione-sul-national-geographic-channel-un-documentario-prezioso/3350346/

qui c'è un ributtante articolo sull' ipotesi gender.
Visto che i commenti non sono favorevoli, che ti fa la redazione ?
Chiude i commenti :doh:

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Il Fatto quotidiano è un giornale molto femminista e molto favorevole al gender ed ad un certo tipo di società. Sono solo più abili di altri giornalisti nel mascherarsi ma messi di fronte alle questioni serie, seguono la corrente.  :shifty:
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Gilbert Keith Chesterton

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Re:Ennesima lurida azione genderfemminista negli asili italiani
« Risposta #4 il: Febbraio 01, 2017, 22:53:07 pm »
Insomma ... Diventeranno esperti   di massaggio nuru, o come accidente si chiama.

Complimenti vivissimi per una lodevole ed innovativa iniziativa , della quale si sentiva la mancanza.

Impara l' arte e mettila da parte.

Scusate, ma mi vien da vomitare

Se fosse successo a vostro figlio , o a vostro nipote , sareste stati zitti?

Avreste fatto passare questa ennesima troiata?

Quando sento queste cose la mano  corre alla fondina

Offline Angelo

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Re:Ennesima lurida azione genderfemminista negli asili italiani
« Risposta #5 il: Febbraio 01, 2017, 23:01:13 pm »
Insomma ... Diventeranno esperti   di massaggio nuru, o come accidente si chiama.

Complimenti vivissimi per una lodevole ed innovativa iniziativa , della quale si sentiva la mancanza.

Impara l' arte e mettila da parte.

Scusate, ma mi vien da vomitare

Se fosse successo a vostro figlio , o a vostro nipote , sareste stati zitti?

Avreste fatto passare questa ennesima troiata?

Quando sento queste cose la mano  corre alla fondina


Claudio, la rabbia che provi è più che comprensibile ma forse non ti è chiaro che in altri casi molti genitori erano favorevoli a queste porcate. Io non ho figli. Ma è bene che si chiarisca ai genitori "dubbiosi" e "scettici" cosa fanno queste luride femministe nelle scuole... Pure perchè non è l'unico caso avvenuto in Italia --->



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Gilbert Keith Chesterton

Offline Vicus

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Re:Ennesima lurida azione genderfemminista negli asili italiani
« Risposta #6 il: Febbraio 01, 2017, 23:20:15 pm »
Difendere iniziative del genere - stupidamente e persino su questo forum, dove abbiamo avuto esempi anche recenti di negazionismo del gender in pieno stile femminista - non farà altro che aumentare l'indignazione della gente. Le panzane dei portavoce delle istituzioni e del Fatto Quotidiano lavorano in nostro favore.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ilmarmocchio

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Re:Ennesima lurida azione genderfemminista negli asili italiani
« Risposta #7 il: Febbraio 01, 2017, 23:23:25 pm »
io qualche anno fa,  di fronte alla possibilità di alcune lezioni gender ( 5 elementare ) , minacciai di ritirare il giorno stesso mia figlia dalla scuola

Offline Angelo

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Re:Ennesima lurida azione genderfemminista negli asili italiani
« Risposta #8 il: Febbraio 01, 2017, 23:27:49 pm »
io qualche anno fa,  di fronte alla possibilità di alcune lezioni gender ( 5 elementare ) , minacciai di ritirare il giorno stesso mia figlia dalla scuola


Ma che tu e gli altri utenti del forum facciano azioni del genere è ovvio. MA gli altri genitori, che fecero?
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Gilbert Keith Chesterton

Offline claudio camporesi

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Re:Ennesima lurida azione genderfemminista negli asili italiani
« Risposta #9 il: Febbraio 01, 2017, 23:40:16 pm »
Cit
Claudio, la rabbia che provi è più che comprensibile ma forse non ti è chiaro che in altri casi molti genitori erano favorevoli a queste porcate. Io non ho figli.

Primo:
Per grazia di Dio anche io  non ho figli  ( perche' se le cose stanno cosi' sarei in galera da un pezzo.)
Solo due nipoti , che cerco di istruire secondo principi che il loro padre , cioe' mio fratello , aborre.


Secondo:
E lo sai perche' molti genitori erano favorevoli ?
Perche' trattasi in gran parte di cagne in calore e porci allupati


Offline Angelo

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Re:Ennesima lurida azione genderfemminista negli asili italiani
« Risposta #10 il: Febbraio 02, 2017, 00:09:34 am »
Cit
Claudio, la rabbia che provi è più che comprensibile ma forse non ti è chiaro che in altri casi molti genitori erano favorevoli a queste porcate. Io non ho figli.

Primo:
Per grazia di Dio anche io  non ho figli  ( perche' se le cose stanno cosi' sarei in galera da un pezzo.)
Solo due nipoti , che cerco di istruire secondo principi che il loro padre , cioe' mio fratello , aborre.


Secondo:
E lo sai perche' molti genitori erano favorevoli ?
Perche' trattasi in gran parte di cagne in calore e porci allupati

Claudio, alcune saranno pure cagne e altri pure porci. Resta il fatto che in molti non sanno ancora niente di quello che succede ai loro figli o credono a quello che dicono i giornali e i politici di riferimento. Noi dobbiamo smascherarli, dobbiamo mettere a nudo la loro inconsistenza, il loro lurido e dannoso agire. Devono essere umiliati e riconosciuti per non farli riciclare.
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Gilbert Keith Chesterton

Offline ilmarmocchio

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Re:Ennesima lurida azione genderfemminista negli asili italiani
« Risposta #11 il: Febbraio 02, 2017, 00:50:14 am »

Ma che tu e gli altri utenti del forum facciano azioni del genere è ovvio. MA gli altri genitori, che fecero?

qualcuno addirittura non aveva capito. Altri , per osservanza  ideologica, ritennero che io ero troppo categorico.
Allora, come sempre in questi casi, proposi il mio ragionamento :
1 - se io all'improvviso cominciassi a nitrire e a scalciare pensando di essere un cavallo, verrei ritenuto malato
2 - se un uomo ( e viceversa ) pensa di essere donna, come deve essere definito ?
Aspetto ancora la contestazione :cool:

Offline Sardus_Pater

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Re:Ennesima lurida azione genderfemminista negli asili italiani
« Risposta #12 il: Febbraio 03, 2017, 15:29:18 pm »
Ed infatti, caro Marmocchio, il genderismo si basa su teorie bislaccomisandriche e sulla rinegoziazione nella società di un disturbo mentale, magari causato da una disfunzione ormonale è vero, ma che (penso) è possibile curare, magari grazie a qualche "strizza" non allineato.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline Fazer

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Re:Ennesima lurida azione genderfemminista negli asili italiani
« Risposta #13 il: Febbraio 03, 2017, 17:13:13 pm »
Ed infatti, caro Marmocchio, il genderismo si basa su teorie bislaccomisandriche...

 :lol: :lol: :lol:
Propongo "Bislandriche"...
Ti cedo il 50% dei diritti...

Offline ilmarmocchio

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Re:Ennesima lurida azione genderfemminista negli asili italiani
« Risposta #14 il: Febbraio 17, 2017, 21:53:39 pm »
un pò di chiarezza ( si fa per dire ) sul genderismo :

http://sindacatomedicitaliani.waypress.eu/cgi/ImageCgi.cgi?f=20170206/LL31054.TIF&t=pdfocr


Parla Aldo Felici, primario i chirurgia plastica al San Camillo di Roma
Nei primi tre anni di vita si struttura l'esigenza di cambiare
sess
o
Più difficile operare le donne, più diffusi gli interventi sugli uomini
li perché questa sensazione non in- é il malessere di identità che risulta
®
«I trans e i transgender non
sono persone malate, non sono di-
sturbate, non hanno nessuna pato-
logia,né fisica né psichica, ma una
condizione esistenziale con la qua-
le nascono e che noi medici chia-
miamo una "disforia di genere".
Nel glossario dell'OMS (Organiz-
zazione Mondiale Sanità) oggi i ge-
neri classificati sono 5: maschile,
femminile, omosessuale maschile,
omosessuale femminile e transgen-
der. Gli ultimi tre sono considerati
dalla medicina "disordini di gene-
re" intendendo come genere l'ap-
partenenza ad un sesso. Anatomi-
camente non ci sono differenze,
queste persone hanno genitali ma-
schili e femminili normali e biologi-
camente perfettamente funzionan-
ti,
sia dal punto di vista fisiologico
che sessuale».
A parlare è il professor Aldo Feli-
ci, per 25anni primario di chirurgia
plastica all'ospedale San Camillo
di Roma, ma noto soprattutto in Ita-
lia ed in Europa come il più famoso
ed il più esperto tra i tre o quattro
chirurghi che nel nostro Paese ope-
rano il cambio di sesso.
Sono venuta ad intervistarlo per
capire meglio le differenze di gene-
re e per conoscere la tecnica opera-
toria della inversione di sesso.
«Intanto il termine GENDER
vuol dire genere, ed indica il gene-
re
maschile o femminile. TRAN-
SGENDER invece è quello che una
voltasi definiva transessuale, ovve-
ro una persona che non si ricono-
sce nel corpo o nel genere che gli è
stato
attribuito
alla
nascita.
I
TRANS sono transessuali che han-
no una forte pulsione verso lo stes-
so sesso, ma non sono omosessua-
teressa solo la sessualità ma tutti gli
sempre il più dominante».
aspetti della personalità. Cioè chi é
Il professor Felici è appena usci-
nata donna,ad un certo punto si ve- to dalla sala operatoria dove ha fini-
de e si sente diversa, con una reale to di operare un paziente del quale
dissociazione tra mente e corpo, e gli chiedo notizie. «Io non ho opera-
queste femmine si sentono davve- to un paziente, perché non c'era
ro uomini per cui sono attratte dal-
nessuna malattia da eliminare, ma
le donne.
sono intervenuto su una persona
Così gli uomini, che si percepi- sana, con un disturbo tra la sua
scono totalmente donne, sono at- identità fisica e psichica. La
tratti dagli uomini e questa pulsio- transessualità ripeto, non è una ma-
ne è talmente violenta che in un re- lattia, tan t'è che molti di loro vengo-
moto passato li induceva anche a no seguiti dallo psicologo, e non
forme di autolesionismo con auto
dallo psichiatra che invece è un me-
mutilazione dei propri genitali ma-
dico che cura le patologie mentali.
schifi.
Qui non c'è nessun morbo da eli-
V S 1 I
I
TRAVESTITI invece non c'en-
trano niente con i transessuali, es-
sendo solo delle persone che prova-
no piacere, anche sessuale, e si ecci-
tano nell'apparire e prendere le
sembianze dell'altro sesso. Un tra-
vestito non vuole cambiare sesso,
in genere richiede interventi solo
estetici, come al naso o alle mam-
melle, ma nulla di più. E tutto que-
sto non ha niente a che vedere con
l'OMOSESSUALITA che invece è
l'attrazione fisica e sessuale verso
le persone dello stesso sesso, ma gli
omosessuali accettano la loro iden-
tità di genere, loro non si farebbero
mai operare i genitali. Sono situa-
zioni completamente diverse, o
meglio condizioni esistenziali di-
verse.
I Trans inoltre, pur non essendo
omosessuali, sono attratti dallo
stesso sesso per il disturbo di identi-
tà che li affligge, perché i maschi
sentendosi donne, sono attratte da-
gli uomini e viceversa, ma l'aspetto
sessuale è solo secondario, poiché
minare».
«Mi chiedi le cause di questo di-
sagio? Nel transessualismo non è
mai stata identificata una causa ve-
ra,ma si sono ipotizzati fattori gene-
tici, fattori ormonali che interven-
gono in epoca gestazionale o nei
primi anni di vita, e fattori ambien-
tali inerenti al contesto in cui que-
ste persone crescono, come la pre-
senza di un padre violento, l'abban-
dono di una madre, o di eventi trau-
matici sulla psiche, ma sono solo
ipotesi, non esiste alcun riscontro
scientifico. Quello che è certo inve-
ce è che la transessualità si struttu-
ra nei primi tre annidi vita, si stabi-
lizza in questo periodo senza dare
sintomi, ma si rende manifesta in
modo evidente solo durante la pu-
bertà, quando iniziala tempesta or-
monale che sviluppai caratteri ses-
suali secondari (peluria, maturazio-
ne dei genitali e delle mammelle,
con la comparsa del menarca nelle
donne) e quando queste persone
prendono coscienza che mentre il
corpo va da una parte, la loro men-
te e la loro psiche vanno dall'altra,
iniziano a sentirsi dissociati».
«In genere nasce un trans ma-
schio-femmina su 20.000 ed un
trans femmina-maschio su 40.000,
quindi in Italia sono poche miglia-
ia.lo nella mia carriera ne ho opera-
ti tra maschie femmine circa un mi-
gliaio, inclusi quelli su cui ho dovu-
to rimettere le mani per complican-
ze di operazioni fatte da altri, ma
anche su complicazioni di miei in-
terventi».
Intervento da maschio a femmi-
na: «Questo tipo di intervento è il
più frequente ed anche il meno
complicato. Consiste in una prima
fase
demolitiva,
nella
quale si
asportano i genitali di origine, cioè
i testicoli con lo scroto ed il pene
con i suoi corpi cavemosi. La secon-
da fase è quella costruttiva dove
per prima cosa si esegue la vagino-
plastica, cioè si costruisce una cavi-
tà tra il retto e la vescica che diven-
ta una neo vagina, e la si riveste al-
l'interno con la cute del fallo prele-
vato, che viene introflessa a dito di
guanto. Poi si costruisce il neoclito-
ride con una porzione del glande,
che naturalmente resta collegato ai
suoi vasi sanguigni e ai suoi nervi,
per conservare la sensibilità eroge-
na che permetterà in seguito di rag-
giungere l'orgasmo, in genere di in-
tensità superiore a quello delle don-
ne. L'uretra verrá recisa (tagliata)
sotto il clitoride, in modo da poter
poi urinare in posizione seduta co-
me le donne.
É importante dire che la prostata
non viene mai eliminata, ma resta
al suo posto, per cui bisogna segui-
re regolarmente i controlli del Psa
poiché con l'età si possono manife-
stare i disturbi tipici senili di que-
st'organo,
dall'ipertrofia al can-
cro».
DADONNAA
«Questo intervento é più compli-
cato del precedente per evidenti ra-
gioni e per questo si programma in
5 o 6 operazioni. Per prima cosa si
esegue la mastectomia bilaterale,
ovvero la asportazione di entram-
be le mammelle, il simbolo ester-
no più visibile e ingombrante della
femminilità. Poi si procede con l'i-
sterectomia totale, cioè la rimozio-
ne completa della vagina, dell'ute-
ro e delle ovaie, organi che non pos-
sono essere utilizzati perla ricostru-
zione.
Per confezionare il fallo si utiliz-
za infatti un lembo di pelle propor-
zionato alla misura dello stesso,
prelevato dal lato interno dell'a-
vambraccio, o dalla parte superio-
re delle cosce, oppure dalla zona
inferiore dell'addome (lembo so-
vrapubico) con un intervento di mi-
cro chirurgia che comprenda insie-
me alla pelle anche il prelievo dei
vasi venosi ed arteriosi e dei nervi
di quel lembo cutaneo, che dopo
essere stato rimosso viene arrotola-
to,con tutto lo spessore del suo
grasso sottocutaneo, a forma di sal-
sicciotto, il più possibile simile al
pene naturale, anche se la sua sen-
sibilità conservata sarà soltanto tat-
tile, come quella della pelle, e mai
erogena. Per forgiare i testicoli si uti-
lizzano le piccole e grandi labbra
vuoi dire genere
e indica il genere maschile
o femminile
vuoi dire
transessuale,
owero non
riconoscersi
nel corpo o nei genere attribuito
alla nascita
Nasce
1 trans
rra schia-fem m sna
su
MODO
1 trans
ferninAr€a-Maschïo,
su 40.000
In Italia si eseguono
non più
di 40-5 interventi
all'anno
c
è più complicato
di quello da mascl in a femmina
ci vot]liono
in
media
P&G/L
dell'apparato genitale femminile,
con un risultato più che soddisfa-
cente per il colore della pelle, per la
sua elasticità e per la sua peluria. Il
problema più complesso é costrui-
re l'uretra che deve percorrere la
lunghezza del neo-pene per per-
mettere la minzione in piedi (mol-
to richiesta dagli operati perché
simbolo indiscusso di mascolinità)
e ricavata da altrettanta cute arroto-
lata a forma di tubicino e posiziona-
ta nel suo decorso dalla vescica al
glande. Questo é l'intervento che
genera le più frequenti complican-
ze, come fistole uretrali o stenosi
(restringimenti) per cui molti pa-
zienti vi rinunciano e decidono di
mantenere l'uretra nella posizione
originale femminile e quindi di uri-
nare seduti.
«Per ottenere l'erezione del neo-
pene si può scegliere tra una prote-
si idraulica o una meccanica. Perla
prima si posiziona nell'addome o
in un solo scroto un piccolo serba-
toio a forma di palloncino, collega-
to con un tubicino alla protesi falli-
ca di silicone (ma vuota dentro),
che viene invece inserita all'inter-
no del neo-pene. Successivamente
si riempie il serbatoio con un liqui-
do gelatinoso permanente che,
con un comando manuale, si tra-
sferisce nel fallo di silicone alloggia-
to nel pene,facendolo così erigere.
É il nuovo uomo stesso che aziona
una pompetta di plastica inserita
nell'altro testicolo, che viene striz-
zato con la mano più volte, per per-
mettere al liquido del serbatoio di
trasferirsi nella protesi del pene ed
avere quindi l'erezione. Quando il
trans vuole riportare il pene alla
condizione di riposo, preme e striz-
za nuovamente la pompetta dal la-
to opposto, in modo da far defluire
indietro il liquido nel suo serbato-
io.
Esternamente non si vede nulla,
perché tutto il dispositivo idraulico
é inserito all'interno al corpo e ai
nuovi organi genitali, quindi esteti-
camente tale protesi non é visibile.
La protesi meccanica invece è
praticamente un fallo tutto in silico-
ne, sostanza presente anche al suo
interno, che la rende semi rigida,
ed ha la forma per essere inserita
nel neo pene
,
al quale regala un to-
no "barzotto
"
permanente
,
ovvero
un turgore leggermente minore di
quello della erezione naturale, ma
valido a sufficienza per i rapporti
sessuali, e soprattutto tale protesi è
pieghevole

per cui il pene può in
seguito essere piegato e ricollocato
in basso, in alto o di lato quando si
è vestiti, anche se attraverso i tessu-
ti
attillati si può intuirne il volume.
Il vantaggio di tale protesi, che è la
stessa usata negli interventi per la
cura dell'impotenza
maschile, è
che raramente provoca complican-
ze ed é la meno costosa. Lo svantag-
gio é che non può essere affiancata
nel suo decorso nel pene dall'ure-
tra, il cui orifizio resta quello femmi-
nile di origine
,
sotto il clitoride, ed i
soggetti operati dovranno necessa-
riamente urinare da seduti.
Per quanto riguarda l'orgasmo,
poiché i tessuti cutanei trapiantati
non hanno sensibilità erogena, il
nuovo fallo viene posizionato chi-
rurgicamente sopra il clitoride fem-
minile di origine
,
che non viene
escisso,
ma conservato in modo
che assicuri anche la sua sensibili-
tà, e con il movimento del pene du-
rante i rapporti sessuali verrà di ri-
flesso stimolato ad avere l'orga-
smo, che però sarà sempre di tipo
femminile e non sempre si riesce a
raggiungere.
Il risultato finale perla trasforma-
zione da donna ad uomo prevede
quindi una media di 5/6 interventi,
che sono la mastectomia
,
isterecto-
mia, falloplastica
,
scrotoplastica, re-
golazione dell'uretra ed inserimen-
to della protesi
,
salvo complicazio-
ni.
CHI NON S1
OPERA
Sono molti però i transgender
che non si operano affatto
,
che non
effettuano il cambiamento del ses-
so biologico

poiché sanno bene
che tali trasformazioni non sono re-
ali
ma solo esteriori, che possono
cambiare cioè gli attributi ma non
il
patrimonio genetico che resta lo
stesso,
maschile nei nati uomini e
femminile nelle nate donne
.
Cioè il
Dna di origine resta identico.
Il percorso di trasformazione pre-
vede poi una terapia ormonale a
base di estrogeni e progesterone
che modifichi i caratteri
sessuali di
genere originali
(
la voce
,
la pelle, i
peli, distribuzione del grasso ecc) e
che non va mai sospesa
,
oltre ad
un supporto psicologico prima e
dopo la trasformazione».
«Va precisato che io non posso
assolutamente operare un tale sog-
getto senza l'autorizzazione e la
sentenza del tribunale di riferimen-
to,che valuterà psicologicamente
la possibilità del cambio di sesso,
con un training che può durare an-
che due anni, e non posso interve-
nire senza l'autorizzazione legale
del tribunale, poiché queste opera-
zioni sono considerate una lesione
gravissima in quanto precludono
definitivamente la capacità ripro-
duttiva del cittadino».
«In Italia si eseguono non più di
40/50 interventi all'anno, data la
scarsità degli operatori specialisti,
ed attualmente le mete più gettona-
te sono la Thailandia
,
l'Inghilterra
e la Spagna. Il pioniere di questi tipi
di interventi é stato il Professor Bu-
reau, un urologo francese che ope-
rava a Casablanca negli anni '50,
quando non veniva offerta nessu-
na valutazione psicologica
,
e quan-
do le tecniche operatorie erano
molto meno sofisticate di oggi».
«Mi preme sottolineare che i
transgender comunque non sono
assolutamente uno "scherzo della
natura" come molti pensano, per-
ché la natura non scherza
!
Mai! Lo-
ro nascono così ed hanno tutto il
diritto di farsi riconoscere per quel-
lo che sono, tanto che ultimamen-
te il Tribunale li autorizza al cam-
bio dei dati anagrafici anche senza
il cambio chirurgico del sesso,per il
loro diritto di riconoscere la pro-
pria identità sessuale».
Il professor
Aldo Felici
oggi è pri-
mario emerito del San Camillo di
Roma, opera nella Clinica Villa Pia
della Capitale
.
Nel'92 ha fondato il
Saifip, il servizio di assistenza al di-
sturbo dell'identità fisica e psichi-
ca. Dopo la mia intervista è rientra-
to in sala operatoria per eseguire
una rinoplastica su un paziente, an-
zi su una persona
,
di genere omo-
sessuale».
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