Autore Topic: Rapporti uomo-donna in Russia  (Letto 15452 volte)

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Offline giacca

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Re:Rapporti uomo-donna in Russia
« Risposta #45 il: Febbraio 26, 2017, 00:26:59 am »
da come ha scritto in italiano, direi che si è ambientata bene.
La donna, e prima di lei la femmina, ha una innata tendenza  a cercare la protezione maschile, perchè ha bisogno della forza maschile.
Essa ammira la forza maschile e ne bisogno.
Il rovescio della medaglia è che laddove non trova questa forza cui aspira, la donna perde il rispetto e deborda nel modo disordinato e controproducente che conosciamo.
E' pure vero che molte cercano il superuomo. Potrebbe andargli bene pure uno normale, che nei momenti di difficoltà sta a sentirle, cerca con le forze che ha di aiutarle e basta.

Online Frank

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Re:Rapporti uomo-donna in Russia
« Risposta #46 il: Marzo 05, 2017, 10:56:05 am »
Già ora le nuove generazioni femminili dell'Europa dell'est somigliano molto a quelle dell'Europa dell'ovest.
Non mi riferisco alle donne dell'est trasferitesi in Italia, in Spagna o in Germania; ma alle giovani donne residenti là, in quei luoghi.


http://www.rivistastudio.com/standard/la-sposa-albanese/

Citazione
La sposa albanese
In Serbia c'è un'associazione di nostalgici che cerca di ripopolare le campagne importando mogli dall'estero. «Ti do mille euro se sposi un'albanese».
Di Manuela Messina

Una breve marcia su tacchi vertiginosi separa Vesna dal suo sposo. La gran folla di parenti, vicini e vecchi amici si stringe ai lati per farla passare, mentre lei a testa bassa simula uno strazio inconsolabile. Il bouquet di rose plana all’indietro, ma lei è già dentro l’auto che la porterà lontana, con la gonna a forma di meringa che s’incastra nelle portiere. In un secondo si liberano gli spari, esplodono i tappi di spumante ed è un gran fragore di clacson e fisarmoniche. “Si è maritata!” gridano i bambini, ma subito perdono interesse e corrono dietro a un muretto a negoziare bossoli e sigarette. I musicisti si sgolano coi canti. Le cugine contano le banconote offerte in dono dai parenti dello sposo, costipate dentro vestiti fluo, a lasciare scoperte ginocchia e caviglie ossute.

I matrimoni combinati sono una pratica diffusissima in alcune parti del mondo, ma quello di Vesna ha in sé un tratto che lo rende unico. Debelja, il paese da cui proviene il promesso Ilja, nel sud ovest della Serbia, è un “villaggio fantasma”. Ci sono mucche, galline e terra da coltivare, ma gli abitanti sono quasi tutti fuggiti nelle città. Comprese le giovani in età da marito, perché le serbe, ai figli e alla campagna, hanno preferito il lavoro, la mondanità e i bei vestiti. «Altro che angeli del focolare. Crollato il comunismo, vogliono una vita alla Sex and the City»  racconta Jelena Lukic, professoressa di filosofia e corrispondente per i Balcani di Metropolis, una televisione on line olandese.

Con le donne prese a ritagliarsi uno spazio in società, i giovanotti ruspanti di queste zone dovrebbero rassegnarsi a una vita di solitudine, se non fosse per l’associazione “Stara Raška”. Che, per rivitalizzare le belle campagne dell’omonima regione, da tredici anni si occupa di “importare” donne dall’Albania. Rispettose, accondiscendenti e di buona creanza, le albanesi sono una “specie” appetibile per questi ragazzotti solitari e dai modi spicci. «A differenza delle nostre connazionali, sono ancora abituate alla vita di campagna – dice Ivan Rechke Jovičić, giornalista freelance e studioso di storia serba. «E poi qui le donne sono docili, oneste e con una mentalità patriarcale».

Sfortunatamente, anche il romanticismo a volte ha un costo e sconfinare in altre terre per procacciarsi un amore può rivelarsi molto dispendioso, soprattutto per le tasche di questi giovanotti.

Ma Rajko Dobrosavljevic e Vojin Vucicevic, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione, possono contare su un budget consistente. Due milioni di euro è la cifra che tremila piccoli e grandi donatori provenienti da tutto il mondo hanno investito finora nella regione, per permettere lo sviluppo di nuove famiglie e l’edificazione di nuove abitazioni. Un capitale consistente, che negli anni è servito a finanziare oltre trecento matrimoni e duecento nuove nascite.

Per ogni nuova unione, l’associazione paga la cerimonia (con doppio ricevimento), il trasferimento della ragazza nel villaggio e infine dona un migliaio di euro a entrambe le famiglie degli sposi. Contributo economico che, oggetto di un gran passaparola tra i solitari abitanti dei villaggi, ha fatto crescere ogni anno sempre di più la popolarità di Stara Raška.

«La sorella di Vesna – dice Vojin – si era già sposata grazie al nostro contributo. I parenti di Ilja sono andati in Albania per vedere la ragazza, poi sono tornati per la proposta». A testimonianza che il ritorno alle origini qui non è solo un vagheggiamento, Vojin fa sapere orgoglioso: «Il ricevimento di oggi è la terza volta in cui si vedono. Gli sposi non hanno mai passato una notte insieme prima di questo giorno».

Che i serbi delle città si tengano pure i loro costumi liberali e le loro tradizioni stropicciate; nella sala del ricevimento, una grande accondiscendenza accompagna i discorsi dei due benefattori sul rispetto della patria, l’amore per la campagna e il risorgere dei valori perduti. Ma a voler giudicare i sorrisi che accompagnano il gran circolare di banconote – distribuite dai due fondatori dell’associazione nel corso della cerimonia – sembra che nessuno dei presenti abbia dimenticato quanto pesino i quattrini in questa faccenda. Piccoli mattoni necessari, a realizzazione di una grande, concreta e visibile utopia agreste, condita a nostalgia, nazionalismo e timore di Dio.

Eppure le ragioni che spingono le giovani albanesi a trasferirsi in questi piccoli centri fantasma, lontane centinaia di chilometri da dove sono cresciute, non sono solo economiche. Un primo motivo è la vicinanza etnica e linguistica. Nel distretto di Scutari, la comunità serba è riuscita a conservarsi più compatta e sono molti i giovani come Vesna che conoscono adeguatamente la lingua. Un altro motivo è l’emigrazione di massa di uomini in Europa in cerca di fortuna e lavoro. Nell’area da cui proviene la sposa, molto conservatrice, non sono poche le famiglie in cui insiste una tradizione che impedisce ai maschi di andare via di casa, prima che l’abbiano fatto le donne della famiglia.

Anche se non molti anni sono passati dalle atrocità della guerra del ’99, con migliaia di albanesi kosovari in cerca di rifugio dalla pulizia etnica delle milizie serbe nel Paese, i rapporti tra Albania e Serbia sono migliorati. «All’inizio avevamo molti problemi nel far trasferire le donne nel nostro Paese, a causa della burocrazia legata ai visti di ingresso», spiega Vojin Vucicevic. E se i maggiori problemi tra serbi e albanesi sono legati al Kosovo e al riconoscimento della sua indipendenza e sovranità, sembra invece che nei matrimoni combinati le rivalità politiche non arrechino disturbo all’armonia familiare. Nemmeno la diversità di culto sembra essere un problema. «In Kosovo gli albanesi sono per la maggior parte musulmani, selvaggi e vendicativi – dice ancora Ivan – ma in quella regione dell’Albania ci sono anche molti cristiani cattolici. Da noi quelle donne non avranno problemi».

Sembra però che rivitalizzare le amate terre della regione e opporre antichi riti e tradizioni alle nuove alle istanze di una Serbia sempre più scolarizzata, liberale ed europeista, non sia l’unico obiettivo del progetto “politico” di Stara Raška. E se la storia dei popoli dei Balcani, soprattutto quella recente, è stata macchiata da atrocità e nefandezze, «i figli nati da queste unioni – dice Vojin – saranno un legame di sangue».

Nelle belle giornate, il sole splende placido, sulle acque del lago di Scutari, nei pressi di Vrakë, il villaggio albanese in cui è nata Vesna. D’inverno qui la temperatura è mite persino al mattino molto presto e, se si attraversa il pontile per allontanarsi dalle sponde, si può ammirare con un colpo d’occhio la fortezza di Rozafa, fondata dagli illiri e ricostruita, tempo dopo, dai veneziani e poi dai turchi. Per raggiungere Debelja, dove la giovane adempirà al suo ruolo di moglie e madre, i due giovani impiegano diverse ore di macchina.

Attraversato il confine montenegrino, possono ammirare dai finestrini il paesaggio che cambia radicalmente, con distese di neve a coprire le vallate che circondano il canyon del fiume Uvac, habitat di una particolare specie di grifone balcanico. Quando Vesna arriva nella nuova casa, un parente di Ilja spara, per festeggiare, diversi i colpi di fucile. Gli invitati, giunti a casa dello sposo per accogliere la nuova arrivata, ballano la Kolo, una danza tradizionale, e uno dei parenti fa sventolare una bandiera serba, a salutare la rinascita di un territorio perduto. I fondatori di Stara Raška si fermano per qualche minuto a parlare con la nonna di Ilja, che non manca di ringraziarli più volte, offrendo loro parole di stima e rispetto. «Crediamo che questo sia il più grande investimento mai realizzato nella regione» commenta, commosso, Vojin.

Nonostante le tradizioni matrimoniali siano molto diverse rispetto a quelle a cui era abituata, la giovane Vesna non sembra affatto a disagio. Distribuisce sorrisi e sguardi leziosi ma, rispettosa, segue scrupolosamente il rito che suggella il suo ingresso nella nuova famiglia. Prima accetta i doni offerti dai suoceri, poi lancia semi di grano sul tetto – perché non lasci mai la casa – e infine tutto intorno a sé, augurandosi salute per la famiglia. Come ultimo gesto, Ilja la prende in braccio portandola oltre la soglia di casa. «Staremo qui in campagna, coltiveremo la terra e alleveremo gli animali – racconta soddisfatto Ilja. «Vesna è molto bella. Saremo felici e avremo una buona vita».


Citazione
I matrimoni combinati sono una pratica diffusissima in alcune parti del mondo, ma quello di Vesna ha in sé un tratto che lo rende unico. Debelja, il paese da cui proviene il promesso Ilja, nel sud ovest della Serbia, è un “villaggio fantasma”. Ci sono mucche, galline e terra da coltivare, ma gli abitanti sono quasi tutti fuggiti nelle città. Comprese le giovani in età da marito, perché le serbe, ai figli e alla campagna, hanno preferito il lavoro, la mondanità e i bei vestiti. «Altro che angeli del focolare. Crollato il comunismo, vogliono una vita alla Sex and the City»  racconta Jelena Lukic, professoressa di filosofia e corrispondente per i Balcani di Metropolis, una televisione on line olandese.

Online Frank

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Re:Rapporti uomo-donna in Russia
« Risposta #47 il: Marzo 05, 2017, 11:10:58 am »
Siccome in passato ebbi modo di conoscere parecchie donne dell'est, so per certo che dalle loro parti i fidanzamenti, con relativi matrimoni combinati, erano la norma (in certe zone rurali e tra le etnie rom ancora lo è).
Anche una rumena di Focsani, che frequentai per tre anni, mi raccontò che era normale che il padre portasse a casa dei ragazzi per farli fidanzare con le sorelle.
Ovviamente questo è un discorso che oramai non riguarda più la stragrande maggioranza delle donne rumene, albanesi, etc., proprio perché in questi ultimi anni si sono molto occidentalizzate.

Altro particolare di cui mi parlò la suddetta rumena di Focsani (ma anche altre): in passato tra marito e moglie non era normale,* per così dire, che quest'ultima praticasse dei rapporti orali al marito; figuriamoci poi i rapporti anali, vero e proprio tabù.

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* Ovviamente oggi lo è, tra le nuove generazioni.

Offline Vicus

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Re:Rapporti uomo-donna in Russia
« Risposta #48 il: Marzo 05, 2017, 16:10:23 pm »
Proprio oggi per motivi di lavoro ho fatto una full immersion in una comunità rumena e devo dire che tra loro si comportano in modo molto diverso che con gli occidentali. Forse anche perché quelle che ci provano con questi ultimi sono a loro volta le più occidentalizzate.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Rapporti uomo-donna in Russia
« Risposta #49 il: Marzo 05, 2017, 16:31:53 pm »
Ho anche conosciuto (e conosco*) delle rumene che non volevano più saperne dei loro connazionali, nonché degli albanesi.

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* Mi riferisco a donne mie coetanee o quasi.
Le giovani e le giovanissime somigliano molto alle ragazze dell'Europa dell'ovest.

Offline JAROD72

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Re:Rapporti uomo-donna in Russia
« Risposta #50 il: Marzo 12, 2017, 15:43:48 pm »
Tenta di buttare il marito dalle scale: "Sei un fallito"
Pestato a sangue, il 35enne riminese ha denunciato la moglie

http://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/moglie-getta-marito-scale-1.2958867

Per capire come certe straniere trattano gli italiani, e come i filofemministi italiani si lascino trattare.

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Re:Rapporti uomo-donna in Russia
« Risposta #51 il: Marzo 12, 2017, 16:04:19 pm »
Tenta di buttare il marito dalle scale: "Sei un fallito"
Pestato a sangue, il 35enne riminese ha denunciato la moglie

http://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/moglie-getta-marito-scale-1.2958867

Per capire come certe straniere trattano gli italiani, e come i filofemministi italiani si lascino trattare.

Quando dico che le straniere (dell' est o meno) non sono affatto migliori delle italiane (che già sono stronzissime di loro), lo faccio a ragion veduta... proprio perché di quelle tipe ne ho conosciute parecchie in vita mia, per cui so come ragionano, come si comportano, cosa vogliono e cosa le spinge realmente ad emigrare in Paesi come l' Italia o la Spagna: il denaro, il desiderio di uscire dalla melma dalla quale provengono e in cui sono state immerse fin da bambine, nonché la consapevolezza che con molti uomini italiani potranno fare quello che con "i loro" uomini ben difficilmente potrebbero fare, poiché rischierebbero di ritrovarsi con le ossa tutte fratturate.
Il fatto che provengano da società non intrise di femminismo come la nostra (o altre occidentali), significa ben poco, perché la loro indole, la loro tirchieria, il loro egoismo, il loro parassitismo, i loro desideri son gli stessi ovunque.



Citazione
Rimini, 12 marzo 2017 -"Amo ancora mia moglie, ma non posso più vivere così. Ogni volta che le nego i soldi, mi picchia a sangue. Non si è fermata neanche dopo che ho avuto un terribile incidente d’auto che, per mesi, mi ha costretto, per una doppia frattura alle gambe, a stare sulla sedia a rotelle. Ha persino tentato di buttarmi giù dalle scale pur di portarmi via il portafoglio con le carte di credito, ma sono finito in ospedale».

No, dico, "ama ancora sua moglie"...  :doh:
Capito perché la morta di fame bulgara (ossia laddove lo stipendio medio è intorno ai 350-400 euro) se ne passava ? Perché da brava figlia di baldracca sapeva di poterlo fare.
Ennesima dimostrazione del fatto che quelli tra i due sessi sono in primis rapporti di forza, di potere, anziché d' amore.



Citazione
La sua azienda ha, infatti, risentito della crisi ed anche i suoi guadagni. La moglie però esigeva sempre di più: vestiti firmati, gioielli, ogni mese un viaggio. E quando il giovane ha tentato di spiegare alla donna che non poteva accontentarla, volavano schiaffoni e pugni, oltre insulti d’ogni genere. «Sei un fallito, voglio più soldi», ha continuato a ripetergli, giorno dopo giorno. Due mesi fa a peggiorare la situazione è arrivato un terribile incidente stradale che ha costretto l’imprenditore, con una doppia frattura alle gambe, su una sedia a rotelle.

Dico solo una cosa: se per ipotesi quell' imprenditore fosse un mio parente, quella bulgara ora l'andrei a cercare io.
Sicuro al 100%


Citazione
Nello stesso tempo il giovane imprenditore si è rivolto ad un avvocato ed ha avviato le pratiche per la separazione. Ma ha dovuto lasciare a lei la casa che aveva pagato con i soldi del suo lavoro.

Pazzesco.
Poi c'è pure chi si stupisce se ogni tanto qualche uomo dà fuori di testa.

Per quanto mi riguarda, e proprio perché quelle tipe le ho frequentate per anni, la tizia in questione mi sarei guardato bene dallo sposarla.
L' avrei sicuramente scopata (come ho fatto con altre), ma poi, come dice una mia conoscenza esperta di detti locali (ovviamente della città in cui vivo da quasi due lustri), "avrei fatto il gioco dell' uva; ognuno a casa sua".
Anche perché una femmina che si permettesse di minacciarmi o di colpirmi, finirebbe KO dopo un secondo, con tutte le conseguenze legali del caso.

Alberto1986

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Re:Rapporti uomo-donna in Russia
« Risposta #52 il: Marzo 12, 2017, 16:31:46 pm »
Io sono stato sempre d'accordo nel dire che le donne sono uguali dappertutto. Quello che, a mio avviso, può fare una certa differenza è il contesto sociale in cui si trovano a vivere, l'educazione impartita ma, ancora più importante, il tipo di uomo che si trovano d'avanti. Perchè state certi che agli zerbini femministi senza palle alla Gasperino (soggetti di cui l'occidente è pieno) qualsiasi donna metterà i piedi sopra. Come detto spesso da Frank, i rapporti uomo-donna sono rapporti di forza: se ti dimostri debole e manipolabile vieni inesorabilmente schiacciato.

Alberto1986

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Re:Rapporti uomo-donna in Russia
« Risposta #53 il: Marzo 12, 2017, 18:35:08 pm »
...
No, dico, "ama ancora sua moglie"...  :doh:
Capito perché la morta di fame bulgara (ossia laddove lo stipendio medio è intorno ai 350-400 euro) se ne passava ? Perché da brava figlia di baldracca sapeva di poterlo fare.
Ennesima dimostrazione del fatto che quelli tra i due sessi sono in primis rapporti di forza, di potere, anziché d' amore.

Dico solo una cosa: se per ipotesi quell' imprenditore fosse un mio parente, quella bulgara ora l'andrei a cercare io.
Sicuro al 100%
...

L'avrei cercata pure io la bagascia per farle conoscere un pò d'italianità vecchio stampo. Ma poi avrei cercato anche lui e l'avrei buttato io stesso dalla finestra.

Online Frank

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Re:Rapporti uomo-donna in Russia
« Risposta #54 il: Marzo 12, 2017, 18:47:45 pm »
Ma poi avrei cercato anche lui e l'avrei buttato io stesso dalla finestra.

Sai, quando sento dire che "in realtà le donne hanno sempre comandato in casa", mi viene regolarmente da sorridere, poiché ricordo bene come erano le famiglie e i rispettivi capofamiglia di 35-40 anni fa.
Ossia, nella mia personale esperienza non ho memoria di mariti che le buscassero letteralmente dalle mogli.
Con questo non sto asserendo che non esistessero; ma, di certo, era un fenomeno decisamente più limitato.
Ad esempio, mia madre (come ho già avuto modo di scrivere in passato) è sempre stata (ed è) una rompicoglioni, ma mai si è permessa di alzare un dito contro mio padre, perché ne avrebbe prese tante.
Idem per i miei nonni e i miei zii.
Anche frasi del cazzo che ogni tanto sento uscire dalla bocca di alcuni pseudo uomini odierni (anche anziani), del tipo "vado a casa sennò mia moglie mi mena" (il tutto "condito" da risatine del cazzo ed altre battutine idiote), non ricordo fossero così diffuse in passato.
Ok, mi si potrebbe replicare:"Ma son solo battute!, qual è il problema?".
Semplice: il problema sta nel fatto che battute del genere testimoniano una mentalità da perdente nei confronti delle donne... e consequenzialmente una sottomissione psicologica, che unita alla vecchia puttanata secondo cui "una donna non si tocca nemmeno con un fiore", produce danni immensi.

Viceversa, in tanti anni che ci lavoro insieme, non ho mai sentito un uomo dell' est fare stupide battute del genere.
Anzi.
Con gli albanesi, poi, è praticamente impossibile ascoltare cazzate simili.

Ho fatto tutto questo discorso proprio per confermare queste tue parole.
Citazione
per farle conoscere un pò d'italianità vecchio stampo

Sì, gli italiani di qualche decennio fa erano meno coglioni di oggi.
I motivi li conosciamo bene.

Offline Vicus

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Re:Rapporti uomo-donna in Russia
« Risposta #55 il: Marzo 12, 2017, 22:43:00 pm »
Io sono stato sempre d'accordo nel dire che le donne sono uguali dappertutto. Quello che, a mio avviso, può fare una certa differenza è il contesto sociale in cui si trovano a vivere, l'educazione impartita ma, ancora più importante, il tipo di uomo che si trovano d'avanti. Perchè state certi che agli zerbini femministi senza palle alla Gasperino (soggetti di cui l'occidente è pieno) qualsiasi donna metterà i piedi sopra. Come detto spesso da Frank, i rapporti uomo-donna sono rapporti di forza: se ti dimostri debole e manipolabile vieni inesorabilmente schiacciato.
Poco ma sicuro.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Hector Hammond

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Re:Rapporti uomo-donna in Russia
« Risposta #56 il: Marzo 23, 2017, 01:04:15 am »
La natura della donna rimane assai più costante che quella degli uomini , tra i vari popoli.
Essa per sua natura tutto tende all'omogolazione di una società moderna "Il fatto che provengano da società non intrise di femminismo come la nostra (o altre occidentali), significa ben poco, perché la loro indole, la loro tirchieria, il loro egoismo, il loro parassitismo, i loro desideri son gli stessi ovunque."
Per lei tutto il mondo è paese  :sick:  :mad: .

Offline Sardus_Pater

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Re:Rapporti uomo-donna in Russia
« Risposta #57 il: Marzo 23, 2017, 09:06:21 am »
In effetti, Hector, il femminismo è mondialità, in tutti i sensi.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline Warlordmaniac

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Re:Rapporti uomo-donna in Russia
« Risposta #58 il: Marzo 23, 2017, 10:03:39 am »
Io sono stato sempre d'accordo nel dire che le donne sono uguali dappertutto. Quello che, a mio avviso, può fare una certa differenza è il contesto sociale in cui si trovano a vivere, l'educazione impartita ma, ancora più importante, il tipo di uomo che si trovano d'avanti. Perchè state certi che agli zerbini femministi senza palle alla Gasperino (soggetti di cui l'occidente è pieno) qualsiasi donna metterà i piedi sopra. Come detto spesso da Frank, i rapporti uomo-donna sono rapporti di forza: se ti dimostri debole e manipolabile vieni inesorabilmente schiacciato.

Aspetta però, non vorrei che passasse il messaggio che le donne sono tutte uguali come individualità. Ce ne sono di migliori e di peggiori, precisamente come per l'aspetto fisico.
Altrimenti qui va a finire che forniamo alibi per qualsiasi comportamento opportunista e disumano.

Offline Rivarol

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Re:Rapporti uomo-donna in Russia
« Risposta #59 il: Marzo 23, 2017, 15:36:14 pm »
Salve,
vorrei intervenire sull'argomento visto che ho passato un dcennio in alcuni paesi dell'Est. Il mio intervento non vuole essere esauriente, porto soltanto le mie opinioni personali.

Premetto che, ovviamente, non si può generalizzare e che quindi donne valide e str**ze ci sono ovunque. Detto questo vorrei sfatare alcuni miti sulle donne dell'Est.

1. Le donne dell'Est farebbero comandare l'uomo. Qui bisogna innanzitutto capire cosa si intende per "comandare". Qualche anno fa lessi un sondaggio realizzato tra le donne dei paesi dell'Est. Alla domanda su che cosa sia più importante nell'uomo la maggior parte ha risposto mettendo al primo posto la capacità di provvedere al benessere della famiglia e dei figli. Si può anche mettere in conto che le donne mentono, tuttavia questa risposta è interessante. In buona sostanza chi comanda (cioè l'uomo) deve essere colui che sostenta economicamente la famiglia e la prole, altrimenti è inservibile. Quindi l'uomo comanderebbe fino a quando tira fuori i soldi.

2. Le donne dell'Est sarebbero tutte casa e marito. Anche questo suona falso. Le donne dell'Est sono abituate ad essere indipendenti, anche se hanno marito o famiglia. L'idea che una volta sposata una donna dell'Est questa si recluda in casa e pensi solo a cucinare ed a far felice il marito a letto (come molti italiani purtroppo pensano) è una pura illusione. La gelosia è uno dei fattori di litigio più comuni tra italiani e donne dell'Est.

3. Le donne dell'est avrebbero un'alta considerazione dell'uomo. Non è così. In molte realtà dell'Est - anche grazie ai comportamenti non troppo edificanti degli uomini (alcolismo, poca voglia di lavorare etc.) molte donne considerano l'uomo solo come fornitore di sperma per fare figli. Non solo, molte famiglie hanno i coniugi divorziati (basta leggersi i dati sui divorzi nei paesi dell'Est) e i figli rimangono sin da piccoli con le madri. Che considerazione degli uomini potrà avere una figlia che non ha mai conosciuto il padre in senso affettivo e di autorità?

4. Le donne dell'Est non avrebbero secondi fini. La realtà è che la loro mentalità è molto pragmatica, della serie faccio questo perché mi fa ottenere quello; sei utile per farmi ottenere qualcosa, allora sto con te. Purtroppo molti ci cascano, anche perché sono molto brave a dissimulare tale mentalità. Naturalmente in molti piccoli dettagli è facile smascherare tale approccio utilitaristico alla vita, basta parlarci per un pò. Molte di loro sono esageratamente (e patologicamente) ambiziose (forse anche per i complessi nel confronti del mondo Occidentale) per cui non si fanno scrupoli a travolgere ed usare chiunque pur di ottenere quello che vogliono.

5. Le donne dell'Est avrebbero valori che quelle occidentali hanno perso. Forse ancora una ventina di anni fa. Oggi anche le donne dell'Est valutano in base allo status, ai soldi e al look. Se non si ha un lavoro, un look, uno status che a loro va a genio si può essere scartati tanto quanto in Italia o in qualunque paese del mondo.

Tornando all'incipit ripeto che non è giusto generalizzare, personalmente ho conosciuto molte brave ragazze/donne , mi sono limitato semplicemente a dare il mio punto di vista.