"
Salus", la "salvezza", ormai non esiste più. Smise di esistere quando divenne
diversa dalla salute: troppo diversa, fino a diventare malattia.
Si riconosce che c'è una condizione maschile di sofferenza, castrazione, azzerbinamento. Si comprende che questa condizione, appunto
maschile, dipende da un'esasperazione del concetto di emancipazione femminile - se non da quel concetto stesso -. Cosa si fa invece di contrastare il problema, invece di
guarire? Si asseconda la malattia.
Invece di contrastare la violenza femminile, ci si offre come martiri.
Invece di opporsi alla femminilizzazione, ci si fa "tutori dei costumi", compito femminile per eccellenza.
Invece di liberare gli uomini dal lavorare
per le donne, si suggerisce loro di trovarsi un lavoro.
Invece di tutelare il diritto maschile ad una libera sessualità, si inventano schemi "di riferimento" in cui, per un motivo o per un altro, la sessualità maschile è consegnata al "giudizio" femminile, priva di una sua specificità ed autonomia.
Invece di tutelare la famiglia, si sponsorizza la
sacra famiglia: quella della madre vergine, del marito cornuto e del figlio sacrificato.
Insomma, si fa di tutto affinché non decada la cavalleria, l'adorazione ed il vezzeggiamento della donna, affinché non decada il culto della Vergine. Si fa di tutto per mantenere vivo l'imperativo femminista che guardacaso è anche l'imperativo cristiano: "guai a te se tocchi una donna".
Come recita il finale della seguente canzone:
In nomine Libertatis vincula edificamus. In nomine veritatis mendacia efferimus.Non sarà la cavalleria a guarire la società dal femminismo, né il cristianesimo, che del femminismo è l'origine.
C'è un solo passo, un solo progresso da compiere per curare la società occidentale dal femminismo. Uno solo, una
premessa.
LEGGE CONTRO IL CRISTIANESIMO
Data nel dì della salute, nel primo giorno dell'anno
uno (- il 30 settembre 1888 della falsa cronologia)
Guerra mortale contro il vizio:
il vizio è il Cristianesimo
Prima proposizione.
- Viziosa è ogni specie di contronatura. La più viziosa specie d'uomo è il prete; egli insegna la contronatura. Contro il prete non si hanno motivi, si ha la prigione.
Seconda proposizione.
- Partecipare ad un ufficio divino è un attentato alla pubblica moralità. Si deve essere più severi contro i protestanti che contro i cattolici, più severi contro i protestanti liberati che contro quelli di stretta osservanza. Il delittuoso dell'esser cristiani cresce vieppiù ci si avvicini alla scienza. Il criminale dei criminali è quindi il filosofo.
Terza proposizione.
- Il luogo esecrando in cui il cristianesimo ha covato le sue uova di basilisco sia distrutto pietra su pietra e sia il terrore di tutta la posterità quale luogo abominevole della terra. Su di esso si allevino serpenti velenosi.
Quarta proposizione.
- La predicazione della castità è istigazione pubblica alla contronatura. Ogni disprezzo della vita sessuale, ogni contaminazione della medesima mediante la nozione di "impurità" è vero e proprio peccato contro il sacro spirito della vita.
Quinta proposizione.
- Chi mangia alla stessa tavola di un prete sia proscritto: con ciò egli si scomunica dalla retta società. Il prete è il nostro Ciandala - lo si deve mettere al bando, affamare, menare in ogni specie di deserto.
Sesta proposizione.
Si chiami la storia "sacra" col nome che merita in quanto storia maledetta; le parole "Dio", "salvatore", "redentore", "santo" siano usate come oltraggi, come epiteti da criminali.
Settima proposizione.
Il resto è conseguenza.
Addio.