Autore Topic: Ma il federalismo europeo?  (Letto 3617 volte)

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Offline Masterpezzo

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Ma il federalismo europeo?
« il: Febbraio 27, 2017, 18:02:41 pm »
C'è chi dice che la riscoperta dei valori nazionali, oggi, in Europa, sarebbe il principale ostacolo all'unificazione politica europea. C'è chi dice che il campanilismo storico che da sempre separa gli stati d'Europa continuerà a tenerli divisi. Chi dice questo, presuppone che i valori nazionali degli stati europei, Italia compresa, sarebbero in conflitto con una Europa Unita e che questa andrebbe contro l'interesse dei cosiddetti "nazionalismi".
Di fronte ad una Cina da un miliardo e mezzo di persone che attualmente ha in mano le sorti economiche del mondo, di fronte al terrorismo islamico, di fronte agli Stati Uniti che impongono con la violenza armata le loro velenose idee di egualitarismo, di fronte all'imminente alleanza fra Stati Uniti e Russia.... di fronte a tutto questo gli staterelli europei, pieni di problemi da risolvere e privi dei mezzi per risolverli, irrilevanti sia sul fronte geopolitico sia su quello economico... questi staterelli farebbero invece comodo ai valori nazionali? Farebbero comodo ai rispettivi "nazionalismi"? Le due domande sono retoriche: neanche un po'. Anzi.
D'altro canto, una federazione che unifichi tutti gli Stati Europei che adesso fanno parte dell'Unione, sarebbe davvero in conflitto con i valori delle nazioni e con i rispettivi "nazionalismi"? Anche qui la domanda è retorica. Neanche un po'. Lo abbiamo visto negli USA: ciascun popolo di ciascuno Stato ha mantenuto intatte le sue caratteristiche, inimicizie ideologiche comprese. Insieme alle caretteristiche differenti, gli Stati hanno mantenuto anche leggi differenti. E' arrivato Obama ad imporre la sua dittatura "democratica", ma non ha saputo indottrinare gli Stati sani, tant'è che ora c'è Trump.

Sicuramente, l'Unità Europea può portare dei rischi non da poco ai nostri Stati Sovrani... Primo fra tutti, l'abbandono dell'indipendenza e la rinuncia ad alcune ostilità millenarie. Meglio questo, che diventare Stati "globali" al servizio degli USA e venire rasi al suolo.
Questi rischi si possono accettare, insieme con la sfida che comportano, se si osservano gli incredibili benefici che una federazione europea potrebbe portare. Prima di tutto, con la nascita dell'Unità Federale Europea nascerebbe immediatamente la più grande potenza economica e militare mondiale. Germania, Francia ed Italia da sole basterebbero a generare un PIL superiore sia a quello cinese, sia a quello statunitense, ed avrebbero un imponente insieme di armamenti - forse anche in questo caso maggiore di entrambe le superpotenze straniere -. Ma oltre a questi tre Stati, della Federazione farebbero parte anche la Svezia, la Norvegia, la Finlandia, ossia Stati che, al di là delle condizioni pietose in cui versano dal punto di vista culturale - non che abbiano mai avuto chissà quale patrimonio - sono, sotto il profilo meramente commerciale, ricchi. Infine entrerebbero a far parte di questo nuovo Stato anche i paesi dell'Est: ma quest'ultimi sono paesi in via di sviluppo, ossia giovani promesse dell'economia internazionale. Come punti deboli avremmo Spagna, Portogallo e Grecia, che però possono puntare benissimo sul turismo e su merci specializzate. Potrebbe anche essere l'occasione per dividere l'Italia in tre parti..... Cosa ancor più importante: la Federazione potrebbe risolvere una volta per tutte il signoraggio della BCE. Non essendo più un ente internazionale, potrebbe diventare tranquillamente una banca federale sotto il controllo del governo centrale. Il che significherebbe che gli Stati attualmente deboli dell'unione potrebbero tornare forti in breve. Se infatti il governo centrale può stampare moneta, può stamparne a debito ed investire il denaro stampato in opere pubbliche: così la disoccupazione si azzera, gli spazi pubblici vengono migliorati, la moneta torna a circolare e i mercati ripartono - questa fu la politica di Roosevelt che garantì agli USA l'uscita dalla crisi del '29, mentre in Europa scoppiava la guerra -.

Offline Vicus

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Re:Ma il federalismo europeo?
« Risposta #1 il: Febbraio 27, 2017, 20:16:55 pm »
E' un pio desiderio. Se l'Italia diventa più forte, la Germania che ora beneficia dell'Euro e ci tiene a bada con austerità si indebolisce, impossibile andare d'accordo.
La tendenza è verso la creazione di mini-Stati (gli USA stessi si balcanizzaeranno).
La "federazione europea" è stata già fatta (dagli USA) e abbiamo visto i risultati.
Così non può durare, e il cambiamento sarà inevitabilmente in direzione opposta a quella di una "federazione" di Stati o di una moneta unica che non può recar beneficio a tutti.
« Ultima modifica: Febbraio 28, 2017, 06:50:50 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Masterpezzo

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Re:Ma il federalismo europeo?
« Risposta #2 il: Febbraio 28, 2017, 06:20:47 am »
E' un pio desiderio. Se l'Italia diventa più forte, la Germania che ora beneficia dell'Euro e ci tiene a bada con austerità si indebolisce, impossibile andare d'accordo.
La tendenza è verso la creazione di mini-Stati (gli USA stessi si balcanizzaeranno).
La "federazione europea" è stata già fatta (dagli USA) e abbiamo visto i risultati.
Così non può durare, e il cambiamento sarà inevitabilmente in direzione opposta a quella di una "federazione" di Stati o di una moneta unica che non può beneficiare tutti allo stesso modo.
E in che modo una balcanizzazione può giovare agli Stati interessati in Europa? In nessun modo. Significherebbe diventare tutti irrilevanti di fronte alla Cina, alla Russia, all'India e soprattutto di fronte al deserto islamista. Significherebbe, di nuovo, entrare in balìa di potenze straniere.
Non solo, significherebbe creare una situazione in cui un gruppetto di potenti - quelli che la balcanizzazione l'avranno messa in opera - riduce in schiavitù il resto della popolazione senza tutelarne né gli interessi, né probabilmente il patrimonio. (Non mi pare che in Corea del Nord ci sia una nazione solida).
La Germania non ci tiene a bada con l'austerità: sono alcune banche tedesche a tenerci a bada con l'austerità. La politica inflazionistica dell'Euro, garantita dallo Stato federale, insieme all'investimento in opere pubbliche, gioverebbe sia alla Germania, sia agli Stati del Sud. Per quanto riguarda le banche tedesche che adesso beneficiano della nostra decrescita è sufficiente prendere degli accordi preliminari semplici: il giorno uno formiamo la federazione, il giorno due vendiamo a quelle stesse banche titoli di stato ad un tasso d'interesse altissimo (noi e gli altri stati del sud). Le banche tedesche ci guadagnano e noi, grazie alla politica inflazionistica federale, ci guadagnamo altrettanto con la crescita.
Semmai la difficoltà non sta nell'andare d'accordo dopo, ma nella possibilità di fare questa proposta agli Stati del Nord. Per proporla, probabilmente l'unica via è il ricatto suicida. "O costruiamo lo stato federale oppure noi, Portogallo, Spagna, Italia e Grecia, ce ne andiamo di colpo dalla UE: e, al contrario di quanto fatto da Tsipras, ce ne freghiamo delle vostre sanzioni e ci autodistruggiamo - o cominciamo a migrare in massa verso gli Stati del Nord -". Certo, ci vorrebbero popoli ben saldi nello spirito nazionale per procedere così; popoli fatti di persone che preferiscono perdere la vita al perdere la dignità.

Offline Vicus

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Re:Ma il federalismo europeo?
« Risposta #3 il: Febbraio 28, 2017, 07:09:12 am »
Tanto per cominciare a tirar fuori gli USA dalla crisi fu la guerra e non il New Deal. Sono informazioni che si trovano anche su Wikipedia.

"Europa federale" e "più Europa" sono gli slogan dell'Eurocrazia a partire da Monti. Che sia il caso di informarsi un po' altrove? I siti non mancano, ma temo sarà come al solito fiato sprecato:

http://www.maurizioblondet.it/adesso-banchieri-esteri-parlano-marine-sulleuro-ovviamente/

L’altra   cosa  è che la fine dell’euro è considerata ormai dai banchieri internazionali nell’ordine delle cose. Perché se la Francia se ne esce, l’euro si vaporizza.  O credete che la Germania resti con i suoi satelliti e il Club Med? Le  oligarchie burocratiche, a  Roma o Berlino come a Bruxelles e Francoforte, vivono nella loro bolla e fan finta di niente.

Nella perfetta ignoranza del popolo analfabeta di ritorno (o anche di sola andata), Target 2 sta per   Trans-European Automated Real-time Gross Settlement System,  ossia sistema di regolazione automatica in tempo reale trans-europea. A dirla in breve, è il sistema con cui italiani, spagnoli, portoghesi pagano le importazioni di auto  ed altri beni dalla Germania. Il punto è che quando un italiano compra una BMW, però nessun  tedesco ha comprato pari importo di beni italiani, ciò che la Germania ha “comprato” è una promessa di  pagamento , una cambiale,  che una banca commerciale italiana ha emesso e  conferito alla Banca d’Italia come garanzia del pagamento. I garanti ultimi del debito sono, dunque, le banche centrali nazionali, che si regolano le rispettive entrate e uscite nel Target-2: ossia, in ultima analisi, i contribuenti dei vari paesi. Che se uno dei grandi debitori se ne va, dovranno accollarsi loro il costo.

Se  la cosa vi sembra cervellotica, è perché lo è ed è uno degli effetti del fatto che l’euro ha creato una zona monetaria imperfetta dove, per volontà tedesca,  non sono messi in comune attivi e passivi.

Anche le fughe di capitali vengono riflesse nel Target 2 . Quando un cliente di Montepaschi  ritira un milione di euro per metterlo al sicuro (lui crede!) in Deutsche Bank,  si riflette in un debito di un milione di Bankitalia verso la Bundesbank.  Di fatto, negli ultimi mesi il calo  rilevante  degli interessi  già sottozero  sui titoli  pubblici tedeschi – che compra chi trasferisce denaro da qui alla Germania –  dimostrano che sono molto richiesti. Ossia che sta avvenendo una fuga di capitali dal Sud dell’eurozona verso il Nord, Germania ma anche Lussemburgo.

Ecco come risulta lo squilibrio dei pagamenti intra-euro:

La Germania ha accumulato verso i paesi meridionali un credito di quasi 800 miliardi. A cui bisogna  sommare quelli del satellite finanziario tedesco, il microscopico Lussemburgo  di Juncker, che  vanta crediti di 187 miliardi.

Dalla parte dei debitori c’è ovviamente l’Italia con 356,6 miliardi, la Spagna con 328, poi Portogallo, Grecia con 72 miliardi…

Quante probabilità ci sono che l’Italia  possa mai ripagare 357 miliardi alla Germania e Lussemburgo? E’ il 22%  del suo Pil, quasi un quarto. Il debito della Spagna  non è molto inferiore:  328  miliardi, pari al 30per cento del Pil. Portogallo e Grecia debbono nell’insieme 72 miliardi; e notoriamente sono insolventi, nonostante tutti i  trucchi operati per volontà tedesca per fingere che non lo siano – essenzialmente prestando loro liquidità perché continuino a servire il debito, aggravando il loro indebitamento generale.

http://investmentwatchblog.com/eu-bailout-of-portugal-has-failed/

Come faranno  i creditori a pagare il debitore?  Non pagheranno. La domanda viene accanitamente taciuta, ma si presenterà di colpo quando  un grosso paese esca dall’euro. E’ la versione dell’antico adagio: se devi  alla banca mille euro, hai un problema; se le devi un milione, il problema lo ha la banca.   Figurarsi se devi 356 miliardi.

“Grandi passivi sono stati silenziosamente passati  dalle banche private  sulla spalle dei contribuenti del Sud Europa”, ha  spiegato Evans Pritchard: “Una somma  che sta rapidamente toccando il trilione di euro (mille miliardi) senza che alcun parlamento abbia votato per accollare al popolo questo debito”.


E aggiunge  un elemento essenziale, e ancor più tenuto segreto  all’opinione pubblica: “Sono gli effetti collaterali non voluti  della ‘stampa’  di euro (quantitative easing) operato dalla BCE, che è degenerato in un  mezzo per la fuga di capitali dal blocco del Club Med verso Germania, Lussemburgo, Olanda…”

Viene chiamata in causa la BCE.  La quale, per aggravare le cose, deve essa stessa   160 miliardi a Target 2, ossia alla   Germania, ossia alla banca centrale tedesca. Si ritiene che  ciò dimostri che la BCE ha preso in prestito dalla Bundesbank per poi passare questi miliardi alle banche centrali nazionali del Sud.

E’ per questo che Schauble e Weidmann (il governatore della Bundesbank) insistono tanto che l’Italia “faccia le riforme” e  impongono austerità  e vendite di cespiti  – patetico e ridicolo, perché ormai nessuna “riforma” basterà a coprire il debito di 360 miliardi, se l’euro si spacca, e ancor più ridicolo perché con l’imposizione delle austerità  e  privatizzazioni  (ossia svendite dei cespiti di possibile profitto), la possibilità che l’Italia  (in recessione sempre più grave) finga di far fronte al debito pagando almeno gli interessi, si allontana sempre più.

Per i tedeschi, il contrappasso

Piuttosto, la domanda andrebbe rivolta, come fa’ Zero Hedge, al capo della banca centrale tedesca, l’altezzoso Jens Weidmann:  come mai sotto la sua presidenza ha   lasciato accumulare consapevolmente 800 miliardi di crediti a favore dei contribuenti tedeschi? Ossia un quarto del  potente Pil germanico?

La risposta è:  perché faceva comodo alla Germania prestarci i soldi perché potessimo comprare le sue BMW, VW, macchinari e  beni capitali. E così che ha accumulato l’enorme surplus commerciale dell’8% sul Pil, che ha come contraltare il deficit del 4 per cento della Francia, del 3 dell’Italia … Con la differenza che Weidman fa  la lezione a noi italiani minacciando sanzioni, ma non minaccia la Francia: perché  è  la compare necessaria del trucco  chiamato euro.

Weidman rischia il plotone d’esecuzione. Letteralmente, quando i tedeschi comprenderanno cosa ha fatto dei “loro” risparmi.

Perché “la Germania è in guai più grossi che Italia, Spagna o Portogallo”, dice Egon von Greyerz, fondatore e gestore del fondo speculativo tedesco Matterhorn Asset Management AG: “Quei paesi non sono in grado di pagare, quindi  toccherà ai tedeschi pagare il conto”. L’alternativa possibile: BCE e Bundesbank stamperanno ancor di più, a perdifiato, per coprire quelle spese. Dunque dalla deflazione più gelida si passa  all’inflazione esplosiva? I risparmiatori tedeschi scopriranno da un giorno all’altro che i loro euro sono  dimezzati di valore?   O ne perdono il 10% al giorno In un’iper-inflazione mai vista?

L’Italia farà sicuramente   bancarotta. Qui ci sarà il caos, ma almeno collettivamente abbiamo comprato BMW e macchinari tedeschi con 360 miliardi che comunque non avevamo, e mai restituiremo.  I tedeschi subiscono la perdita secca.
Padoan è diventato nervoso..

Naturalmente le nostre oligarchie parassitarie,  anche se non sono minacciate dal popolo (bue  e passivo), hanno paura dell’imminenza dell’indicibile “qualcosa”   che non ci dicono. Sanno che possono  restare lì come topi nel grasso formaggio fino a quando la UE, ossia Berlino e la BCE,  li ritengono capaci di tenere la finzione  della nostra solvibilità – a forza di torchia fiscale, svendite di Ferrovie e Poste, riduzione del deficit per “servire” gli interessi sul debito pubblico;  per questo  ci fanno paura, in combutta coi loro media, su quello  che ci accadrebbe se usciamo dall’euro… ma l’euro va in crisi comunque, come  hanno capito le banche internazionali; anche se sarà l’Italia a farlo crollare, nonostante il popolo passivo e la oligarchia cieca ed avida non lo vogliano e facciano riti magici per scongiurare il rischio. E’ la  realtà che si affaccia.E forse, finalmente, piazzale Loreto?

Forse la spaccatura del PD  di  (s)governo   ha questa spiegazione di fondo: alcuni furbastri vogliono farsi trovare all’opposizione  quando succederà, e potranno stillare:   “Ecco, vedete che cosa sa fare, al governo, il 5 Stelle?!”.

Il più nervoso  è  Padoan, l’uomo della BCE e del Fmi messo a governare il nostro debito. E’ tornato da Bruxelles  “meno ottimista e più riflessivo”. Ed ha fatto capire alla Stampa che vuole andarsene  dal ministero dell’economia, se Gentiloni “non fa le incisive riforme” che il PD da Bersani e da Renzi non ha mai fatto, perché inciderebbero sugli stipendi milionari dei ricchi di  Stato, che loro soprattutto devono e vogliono salvare. Padoan ha poi subito smentito  lo “sfogo”: ed è già una notizia che si sia  lasciato scappare un sfogo. Ha paura.  In fondo, lui non c’entra con quei marpioni?,  è stato messo lì,  non  è  un politico – è un tecnocrate internazionale,  di quelli che non pagano mai il conto.  Non vuol restare col  cerino in mano quando il governo Gentiloni dovrà far bancarotta, e il popolo bue italiota si troverà con degli euro che si sciolgono in mano, o con una neo-lira che questi incompetenti disonesti non sapranno instaurare, sotto le rivolte che non hanno abbastanza legittimità per reprimere con autorità credibile.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Ma il federalismo europeo?
« Risposta #4 il: Febbraio 28, 2017, 09:02:06 am »
Tanto per cominciare a tirar fuori gli USA dalla crisi fu la guerra e non il New Deal. Sono informazioni che si trovano anche su Wikipedia.

Perché menti sapendo di mentire? A tirar fuori gli USA dalla crisi fu il New Deal e la guerra in Europa non fu altro che un investimento pubblico fra i tanti; ma dal momento che oltre a permettere di spendere molto denaro in armi, permetteva di ottenere un peso politico internazionale, fu il principale investimento del New Deal. Nulla avrebbe vietato, come diceva Roosevelt stesso, invece di partecipare alla guerra, di pagare la gente per scavar buche e poi riempirle. In tempi di crisi l'unica soluzione è spendere.

"Europa federale" e "più Europa" sono gli slogan dell'Eurocrazia a partire da Monti.

Continuiamo con queste idee alla Fusaro? Monti ci ha messo col sedere per terra e allora tutto quello che Monti dice è contro di noi per principio? Neanche per sogno. L'Europa federale rappresenta oggi l'unica soluzione alla crisi in cui Monti e gli Eurocrati ci hanno piazzato.

Se  la cosa vi sembra cervellotica, è perché lo è

Non mi fido affatto chi dice che le dinamiche di mercato sono "complicate" o "cervellotiche". Non lo sono. E chi lo dice spesso e volentieri vuol ingannare i popoli al fine di mantenere il potere di alcuni all'interno di un meccanismo facilissimo.

Infatti tutto l'articolo che hai proposto è aria fritta se messo di fronte alla soluzione federale europea. Infatti l'articolo presuppone che i 357 miliardi di Euro siano una cifra esagerata e non restituibile, ma se un governo federale imponesse alla BCE una politica iper-inflazionistica, 357 miliardi di Euro potrebbero diventare brevemente spiccioli. A rimetterci sarebbero solo le banche con le quali l'Italia ha un debito: per evitare che quelle banche ci rimettano, basterebbe loro concedere all'Italia altri prestiti con tasso d'interesse altissimo, con la garanzia che, grazie al piano inflazionistico del governo centrale, l'Italia restituirà con il 100% delle probabilità sia il debito precedente, sia quello successivo. In compenso, grazie a questa strategia, l'Italia raggiungerebbe un benessere mai visto prima, oltre ad azzerare la disoccupazione. Mi spieghi dove sta questo bisogno di scatenare il caos se non nell'interesse, da parte di qualcuno, a scatenarlo?






Offline Vicus

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Re:Ma il federalismo europeo?
« Risposta #5 il: Febbraio 28, 2017, 11:46:07 am »
Come avevo previsto:
per evitare che quelle banche ci rimettano, basterebbe loro concedere all'Italia altri prestiti con tasso d'interesse altissimo
Già l'han fatto con la Grecia. Che crepa letteralmente di fame.
In compenso, grazie a questa strategia, l'Italia raggiungerebbe un benessere mai visto prima, oltre ad azzerare la disoccupazione
Come avevo previsto nel post precedente: basta che la BCE cambi strategia, finora non l'ha capito ma glielo spiegheremo noi, troveremo tutti lavoro e saremo più ricchi e felici che mai.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Ma il federalismo europeo?
« Risposta #6 il: Febbraio 28, 2017, 11:54:03 am »
Masterpezzo

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grazie al piano inflazionistico del governo centrale, l'Italia restituirà con il 100% delle probabilità sia il debito precedente, sia quello successivo. In compenso, grazie a questa strategia, l'Italia raggiungerebbe un benessere mai visto prima, oltre ad azzerare la disoccupazione.

Scherzi, vero?


Citazione
Continuiamo con queste idee alla Fusaro?

Non si può?
E' vietato?

Citazione
L'Europa federale rappresenta oggi l'unica soluzione alla crisi in cui Monti e gli Eurocrati ci hanno piazzato.

Beata ingenuità.

Offline Masterpezzo

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Re:Ma il federalismo europeo?
« Risposta #7 il: Febbraio 28, 2017, 13:05:11 pm »
Come avevo previsto:Già l'han fatto con la Grecia. Che crepa letteralmente di fame.

Vicus, è chiaro che con la Grecia finora non abbia funzionato. Se alzi il tasso d'interesse senza consentire inflazione e crescita economica per lo Stato, ecco che lo Stato semplicemente s'indebita di più. Ma se lo Stato, o il governo federale, stampa nuova moneta, il debito dello Stato viene saldato: è molto, molto semplice.
Stiamo parlando di due situazioni diverse: tu stai parlando di quello che succede ora, in una situazione in cui gli Stati del Sud non hanno il potere di decidere il tipo di politica monetaria della BCE. Io invece sto parlando di una situazione in cui c'è un governo federale europeo che impone alla BCE il tipo di politica monetaria di cui la federazione ha bisogno.
Oggi ci stanno spremendo come degli agrumi, ma se fossimo parte di uno stato federale non potrebbero farlo.

Come avevo previsto nel post precedente: basta che la BCE cambi strategia, finora non l'ha capito ma glielo spiegheremo noi, troveremo tutti lavoro e saremo più ricchi e felici che mai.

No, invece non avevi previsto un bel niente! Non basta affatto che la BCE cambi strategia: per la ricrescita è necessario che sia imposta ad essa una politica monetaria a noi utile! E non avremmo bisogno di spiegarglielo: se fossimo una federazione, potremmo tranquillamente imporgliela la politica a noi più utile. Altro che cambio di strategia da parte della BCE: saremmo noi a dire alla BCE cosa fare.

Citazione
Scherzi, vero?

No, non scherzo. E questo tipo di ammiccamenti, così come quelli di Vicus, mi fanno venire un sospetto: per caso avete paura che la crisi italiana si possa risolvere veramente? E non è una domanda retorica questa. E' molto, molto seria; perché rifiutarsi categoricamente di voler capire quale sia la soluzione alla nostra schiavitù mi fa proprio supporre che ci sguazziate nella nostra schiavitù.

Citazione

Non si può?
E' vietato?

Non è affatto vietato, anzi. Magari tutti fossero come fusaro. Però mi permetto di dire che sono idee stupide. L'Italia è ridotta in schiavitù dal potere economico straniero e la soluzione proposta da Fusaro è: indebolirsi ancora di più e diventare ancora più schiavi. La trovo una soluzione stupida.

Citazione

Beata ingenuità.


Sai proporre soluzioni alternative meno ingenue? Perché finora l'unica alternativa proposta è stata di compiere il gesto disperato di uscire dalla UE o di dichiarare il fallimento. Soluzione che ci renderebbe nel migliore dei casi come la Corea del Nord e nel peggiore ci renderebbe avamposti stranieri colmi di degrado.

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Re:Ma il federalismo europeo?
« Risposta #8 il: Febbraio 28, 2017, 17:22:53 pm »
Masterpezzo

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No, non scherzo. E questo tipo di ammiccamenti, così come quelli di Vicus, mi fanno venire un sospetto: per caso avete paura che la crisi italiana si possa risolvere veramente? E non è una domanda retorica questa. E' molto, molto seria; perché rifiutarsi categoricamente di voler capire quale sia la soluzione alla nostra schiavitù mi fa proprio supporre che ci sguazziate nella nostra schiavitù.

Quali "ammiccamenti?"
E di quale "paura" parli?
Ascolta, io ho paura solo delle malattie incurabili e delle eventuali sofferenze.
E tu, invece, di cosa hai paura?


Citazione
Sai proporre soluzioni alternative meno ingenue? Perché finora l'unica alternativa proposta è stata di compiere il gesto disperato di uscire dalla UE o di dichiarare il fallimento. Soluzione che ci renderebbe nel migliore dei casi come la Corea del Nord e nel peggiore ci renderebbe avamposti stranieri colmi di degrado.

Questa, invece, sarebbe una proposta realistica?

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grazie al piano inflazionistico del governo centrale, l'Italia restituirà con il 100% delle probabilità sia il debito precedente, sia quello successivo. In compenso, grazie a questa strategia, l'Italia raggiungerebbe un benessere mai visto prima, oltre ad azzerare la disoccupazione. Mi spieghi dove sta questo bisogno di scatenare il caos se non nell'interesse, da parte di qualcuno, a scatenarlo?

"Benessere mai visto prima e azzerare la disoccupazione".
Roba che nemmeno gli USA del dopoguerra erano riusciti ad ottenere.

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Re:Ma il federalismo europeo?
« Risposta #9 il: Marzo 01, 2017, 06:27:58 am »
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Quali "ammiccamenti?"
E di quale "paura" parli?
Ascolta, io ho paura solo delle malattie incurabili e delle eventuali sofferenze.
E tu, invece, di cosa hai paura?


Questa, invece, sarebbe una proposta realistica?

"Benessere mai visto prima e azzerare la disoccupazione".
Roba che nemmeno gli USA del dopoguerra erano riusciti ad ottenere.

Rispondo a partire dall'ultima cosa che hai scritto. A salire.

Noi non siamo gli USA. Noi non siamo stati creati dai mormoni e dai massoni, non siamo figli della rivoluzione di Cromwell, non siamo inglesi - e nemmeno siamo figli della rivoluzione francese: non ci interessa creare una nuova atlantide. Per come la vedo, a noi interessa solo sopravvivere alla catastrofe globale come nazioni sane nel corpo e nella mente. Noi abbiamo capacità naturali superiori a quelle di qualunque statunitense, e dove loro non "riuscirono", o meglio non vollero riuscire, noi riusciremmo.
E se negli USA non riuscirono, fu semplicemente perché qualcuno aveva interesse nel non riuscire: alle leggi del mercato e della finanza non si sfugge, a meno che ovviamente il mondo intero non rinunci al mercato. L'applicazione di un metodo, come quello che ho proposto sopra, porta necessariamente alle conseguenze di cui ho detto sopra: la difficoltà sta tutta nella garanzia che il metodo venga applicato.

Non è facile, ma per ora è l'unica alternativa realistica per una salvezza dell'Italia. E' perfettamente realizzabile, anche se difficilmente.

Di che paura parlo? Parlo della paura che sembrate avere di fronte ad una soluzione effettivamente realizzabile. Continui a chiedere: e secondo te questa soluzione è realizzabile? Come se non lo fosse. Eppure lo è. Tutto sta nel riuscirci.
Tu e Vicus sembrate avere paura di fronte ad un'Italia più forte.

Citazione
E tu, invece, di cosa hai paura?

Di sicuro, non di far star bene la mi terra.

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Re:Ma il federalismo europeo?
« Risposta #10 il: Marzo 01, 2017, 07:50:18 am »
Fino a pochi minuti fa non avevo mai visto il sito del MFE e quello del GFE, né avevo ben chiaro cosa fossero.... E ora capisco il perché di tanta resistenza in questo topic.

Questi federalisti MFE e GFE sono tutto ciò che una nazione dovrebbe disprezzare. Le loro idee sono quelle dell'americanismo massonico genderfemminista progressista. Vogliono l'unione europea su basi sovranazionali...

Eppure io dico: che si fottano! Se costruissimo un'unione europea su basi nazionali, potremmo mandare l'americanismo a quel paese senza rischi. E potremmo fare pulizia all'interno della federazione, mandando questi globalisti MFE in esilio!

E invece voi proponete di fare i loro comodi.... Peraltro senza nessuna garanzia che, una volta diventati terzo mondo per opporci al federalismo, non ci venga imposto lo stesso un federalismo.

Capito che sto dicendo? Se non avessimo i vigilanti USA a minacciarci con una potenza economica e militare superiore alla nostra, potremmo fare quello che vogliamo all'interno dei nostri territori senza dover sottostare alla dittatura di pensiero in cui ci troviamo ora!

Citazione
Di sicuro, non di far star bene la mi terra.
La mia terra.
« Ultima modifica: Marzo 01, 2017, 08:07:35 am da Masterpezzo »

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Re:Ma il federalismo europeo?
« Risposta #11 il: Marzo 01, 2017, 18:53:27 pm »
Di che paura parlo? Parlo della paura che sembrate avere di fronte ad una soluzione effettivamente realizzabile. Continui a chiedere: e secondo te questa soluzione è realizzabile? Come se non lo fosse. Eppure lo è. Tutto sta nel riuscirci.
Tu e Vicus sembrate avere paura di fronte ad un'Italia più forte.

Sì, vabbè... ma per piacere.
Te le canti e te le suoni.


Citazione
Di sicuro, non di far star bene la mi terra.

Non hai risposto.


@@

PS: non saranno certamente le chiacchiere tra di noi a migliorare la situazione economica (e non) italiana.
Peraltro, se fosse veramente così facile come la racconti, non perderesti tempo con me o con Vicus, ma faresti qualcosa di realmente concreto.
Il fatto, però, è che tra il dire e il fare ci passa di mezzo il mare.
E a chiacchiere chiunque può essere un fenomeno.

Offline Masterpezzo

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Re:Ma il federalismo europeo?
« Risposta #12 il: Marzo 01, 2017, 20:06:35 pm »
Sì, vabbè... ma per piacere.
Te le canti e te le suoni.


Non hai risposto.


@@

PS: non saranno certamente le chiacchiere tra di noi a migliorare la situazione economica (e non) italiana.
Peraltro, se fosse veramente così facile come la racconti, non perderesti tempo con me o con Vicus, ma faresti qualcosa di realmente concreto.
Il fatto, però, è che tra il dire e il fare ci passa di mezzo il mare.
E a chiacchiere chiunque può essere un fenomeno.

Non è affatto facile: è una strada certa (salvo imprevisti catastrofici, tipo il crollo del capitalismo), realizzabile (per il momento) e che condurrebbe a risultati eccellenti. Ma rimane una strada difficile, difficilissima, vista la generale mancanza del sentimento di appartenere ad una nazione, una tribù, una ....... (parola censurata dall'americanismo internazionale).
Per fare qualcosa di "concreto" ci vogliono i soldi, tanti soldi, le conoscenze giuste ed un gruppo operativo, visto che si tratta come minimo di prendere il potere in Italia, di trasmettere quest'idea a partiti di almeno altri tre Stati stranieri (Portogallo, Spagna e Grecia) anch'essi al potere e poi guidare un ricatto internazionale agli Stati del Nord. E siccome il ricatto internazionale, per essere efficace, deve avere dei popoli pronti a fare terra bruciata e "migrare" armati nell'europa del Nord nel caso in cui i paesi del Nord non dovessero accettare la nostra proposta, come minimo oltre al potere i partiti avrebbero bisogno di un consenso più o meno assoluto nei rispettivi paesi.

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Non hai risposto.
La risposta non ti interesserebbe più di tanto...

Offline ilmarmocchio

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Re:Ma il federalismo europeo?
« Risposta #13 il: Marzo 01, 2017, 20:27:27 pm »
Chi in Europa vuole davvero una federazione ?
ben pochi

Online Frank

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Re:Ma il federalismo europeo?
« Risposta #14 il: Marzo 01, 2017, 20:29:47 pm »
Masterpezzo

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Per fare qualcosa di "concreto" ci vogliono i soldi, tanti soldi, le conoscenze giuste ed un gruppo operativo,

Ecco, appunto, e questo è uno dei motivi per cui tra il dire e il fare ci passa di mezzo il mare.


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La risposta non ti interesserebbe più di tanto...

Perfetto.