non dimostrano nulla . secondo il tuo ragionamento, non si farebbe più nulla, per il rischio che si faccia di più.
L' eutanasia di massa, allo stato attuale, è fantascienza
ilmarmocchio, questo rischio dell'eutanasia di massa è più che concreto. Ed è anche giusto rimandare le leggi sull'eutanasia finché il rischio non sia diventato chiaro per la popolazione. Ciò che è ridicolo ed anche offensivo - e Fazer si è offeso per questo - è che si spacci la "redenzione attraverso il dolore" per una scelta santa e naturale: e non è questo il modo per far chiarezza sui rischi che si corrono approvando l'eutanasia, né per aiutare i malati con la terapia del dolore, ma lo è piuttosto per reclutare nuovi fedeli con la scusa del "o sei con noi o sei a favore dell'eutanasia di massa".
Perché è un rischio concreto? Perché effettivamente quei casi dimostrano che l'imposizione del suicidio, anche di Stato, è possibile. Conoscendo che tipo di individui sono i radicali, conoscendo i progressisti, conoscendo il femminismo, sappiamo che i nuclei di potere che promuovono l'eutanasia trarrebbero vantaggio dall'imposizione dell'eutanasia di massa, così da rendere quella possibilità anche probabile. Sappiamo inoltre che nel nostro mondo regna l'inibizione degli istinti e che quest'inibizione degli istinti viene prodotta artificialmente per favorire chi detiene il potere, per costruire dei servetti docili e inibiti, oppure per spingerli al suicidio: cioè sappiamo che anche l'induzione al suicidio è oggi un fatto piuttosto probabile.
Ridicolo è invece dire che l'alternativa all'eutanasia sia il "redimersi col dolore", cioè inibire il naturale istinto umano a cercare di far cessare il dolore. Come alternativa alla schiavitù proporre la schiavitù nei confronti di altri?