Autore Topic: Campagna eutanasia e fine vita  (Letto 27429 volte)

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Offline Vicus

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Campagna eutanasia e fine vita
« il: Febbraio 28, 2017, 07:34:41 am »
E' di nuovo in corso un'offensiva sull'eutanasia, prima l'appello del lugubre Englaro e ora il finto sdegno per la sorte del DJ.
Al di là del tema trattato, è un istruttivo articolo su come vengono portate avanti certe campagne. Anche femministe (v. femminicidio).

http://www.maurizioblondet.it/povero-fabo-dj-ingannato-sempre-cattivi-attori/

Confesso che non sapevo chi fosse “Fabo”.  Un dj. Ossia un disc –jockey.   L’ho appreso stamattina coi giornali  progressisti, illuministi e avanzati che, tutti,   a un  segnale convenuto, hanno battuto  la grancassa in prima pagina, con i grandi titoli del caso,   di questo Fabo dj che si è dovuto far ammazzare in Svizzera.   “Via da un paese che mi tortura!”, la Stampa (Il paese lo tortura?)  Il Corriere: “Fabo in Svizzera: lasciatemi libero”  ( e chi ti voleva fermare?, infatti sei andato in Svizzera e tu sei ammazzato).  “L’artista  ha dovuto  andare in Svizzera”  (un dj è un artista?)  “Voleva morire ma non così lontano da casa”, piange Il Fatto Quotidiano  ( Che t’importa, se hai deciso di  farti uccidere, essere “lontano da casa”? Lontano ci  starai per sempre, ormai). “In Svizzera per l’eutanasia – “Vergogna! tradito dall’Italia”,  accusa Repubblica (di cosa devo vergognarmi, io?) “Chi  ci nega la nostra dignità” dice una tizia in prima pagina.  Apprendo così che  “dj Fabo”    ha  “fatto un appello a Mattarella: lasciatemi morire” ( E chi te lo impedisce? Infatti sei morto).  Il punto è che  “  la legge è ferma in parlamento” da non so quanti   anni. La legge che introduce in Italia  il suicidio assistito. Per cui ci dobbiamo sentire tutti in colpa per il dj Fabo che  ha fatto il suicidio in Svizzera.  Invece che alla ASL.

“E’ stato accompagnato a morire da Marco Cappato”…Non c’era dubbio, l’ufficio stampa e propaganda dei radicali  funziona  alla perfezione: caso pietoso trovato,  avvisa i media, fornisce i video del moribondo, consegna le cartelline con i comunicati stampa, l’appello a Mattarella,  e le parole chiave: “Vergogna”, “Lontano da casa”  eccetera  che i media ripeteranno.

A metà giornata, “L’annuncio di Cappato dalla Svizzera: “Alle 11,40 se ne è andato con le regole di un Paese che non è il suo”  (fosse stato il suo, sarebbe stato meglio?).

“ Domani al mio rientro in Italia andrò ad autodenunciarmi per il reato di aiuto al suicidio”  (gli tocca, perché nessuno  s’è sognato   di arrestarlo alla frontiera).

“ Filomena Gallo, segretario dell’associazione Coscioni: “Rischia 12 anni di carcere”  (ma no, ma no: riconosceranno l’alto valore morale del  tuo delitto, Cappà, scommettiamo?).

Nel comunicato c’è anche Saviano, il celebre columnist di Repubblica, che si rivolge al dj Fabo: “Per morire con dignità bisogna emigrare. Perdonaci”.

Non usare il plurale, ipocrita: non parli a nome mio, né di chissà quale Italia. Vi siete costruiti tutta questa scena sinistra  e letale,   ve la cantate e ve la suonate da voi,  e si vede troppo che state recitando, col birignao di cattivi attori  che   simulate dolore, vergogna,, indignazione, coraggio civico (“rischia dodici anni!”, ohi ohi!)  e tutto il repertorio già visto e stravisto nelle lugubri battaglie radicali .

Fabo il dj era cieco  e quadriplegico.  “Sollevato da un inferno di dolore non grazie allo Stato”, gli  avete fatto dire ,  Cappato e l’ufficio propaganda radicale. Che frase assurda e ridicola: lo Stato avrebbe il dovere di  suicidarlo? Una frase che puzza di pannelliamo, ed è così falsa adesso, soprattutto per lui.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Fazer

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #1 il: Febbraio 28, 2017, 08:25:41 am »
Uno dei peggiori pezzi di Blondet.
Mi piacerebbe poter dire che non ha capito un cazzo della questione, ma purtroppo:

"...E l’essere stato ingannato, ed aver perso l’occasione centrale, di dare  alla sua vita il significato eroico, di accettazione, espiazione e intercessione. La vittoria e la gloria  a cui ciascuno di noi è chiamato..."

Certo, certo, "espiazione e intercessione", chè Gesù non vuole che ti liberi dalla tua agghiacciante situazione.
Bisogna che tu soffra come un cane, magari per anni, così ti guadagni il paradiso (o almeno il purgatorio, visto che, orrore, facevi il dj e non il chierichetto).
E poco importa che a lui magari di Gesù non importasse nulla.
Gesù, secondo i Blondet, i Lupi, i Quagliariello, è come la TARES: va imposto a tutti.
E qualcuno si straccerà le vesti dicendo che in questa "battaglia per la vita" Gesù (o chi per lui) non c'entra, etc...
Ma chissà perché certi ragionamenti arrivano sempre dagli stessi "ambienti".
Dai cattolici ipocriti, divorziati e zitti di fronte a mille altre schifezze.
Quelli per cui non puoi decidere della tua vita ma puoi decidere di quella di bambini che, ope legis, non farai mai nascere.
Quelli ai quali, quando verrà diagnosticato un tumore al pancreas, saranno i primi a volare in Svizzera o in Olanda.
Mi sa che, se il pastore Bergoglio è osceno, molte pecorelle (non smarrite ma inquadrate stile Totenkopf) non sono da meno, anche se per motivi opposti.
Ma lasciateci morire come cazzo vogliamo, che la vostra religione imposta, "di stato" come lo era il comunismo in URSS, ha rotto i coglioni...

Offline Fazer

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #2 il: Febbraio 28, 2017, 08:28:22 am »
...Non usare il plurale, ipocrita: non parli a nome mio, né di chissà quale Italia...

In questo caso, Blondet, nemmeno tu parli a nome mio né a nome della (temo per te) grande maggioranza degli italiani, ostaggio, in questo caso, di una teocrazia (semi)occulta che sta per stancare definitivamente.
 P.S.
Hai ovviamente ragione sulla "strumentalizzazione" dei soliti furboni radicali.
Ma il punto dolente, ahimè, è un altro.
E tu lo sai...

Offline Fazer

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #3 il: Febbraio 28, 2017, 08:45:30 am »
Si noti anche con quali toni da presa per il culo, con quale sprezzante sarcasmo, il cattolico Blondet (e quindi naturalmente comprensivo e misericordioso e porgi l'altra guancia e bla bla bla) "descrive" il "caso Fabo":

Citazione da: Vicus link=topic=14369.msg167128#msg167128 date=1488263681

[i
...Confesso che non sapevo chi fosse “Fabo”.  Un dj. Ossia un disc –jockey.   L’ho appreso stamattina coi giornali  progressisti, illuministi e avanzati che, tutti,   a un  segnale convenuto, hanno battuto  la grancassa in prima pagina, con i grandi titoli del caso,   di questo Fabo dj che si è dovuto far ammazzare in Svizzera.  “Via da un paese che mi tortura!”, la Stampa (Il paese lo tortura?)  Il Corriere: “Fabo in Svizzera: lasciatemi libero”  ( e chi ti voleva fermare?, infatti sei andato in Svizzera e tu sei ammazzato).  “L’artista  ha dovuto  andare in Svizzera”  (un dj è un artista?)  “Voleva morire ma non così lontano da casa”, piange Il Fatto Quotidiano  ( Che t’importa, se hai deciso di  farti uccidere, essere “lontano da casa”? Lontano ci  starai per sempre, ormai). “In Svizzera per l’eutanasia – “Vergogna! tradito dall’Italia”,  accusa Repubblica (di cosa devo vergognarmi, io?) “Chi  ci nega la nostra dignità” dice una tizia in prima pagina.  Apprendo così che  “dj Fabo”    ha  “fatto un appello a Mattarella: lasciatemi morire” ( E chi te lo impedisce? Infatti sei morto)...[/i]


Bleah... :sick: :sick: :sick:
Comico il fatto che poi ci parli del povero Fabo "ingannato".
Ma va va...


Offline Fazer

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #4 il: Febbraio 28, 2017, 08:50:00 am »
Io la penso più o meno così:

http://www.ilgiornale.it/news/politica/anche-morire-diritto-serve-legge-1369550.html

Anche morire è un diritto. Serve la legge

Morire come e quando si vuole è un diritto, benché le leggi vi pongano eccezioni e ostacoli, esercitato ogni giorno in tutto il mondo da migliaia di suicidi

Fondamentale e irrinunciabile quanto il diritto di vivere, è il diritto di morire. Come e quando si vuole.

È un diritto, benché le leggi vi pongano eccezioni e ostacoli, esercitato ogni giorno in tutto il mondo da migliaia di suicidi. Uomini e donne i quali credono a torto o a ragione, ma solo a loro spetta la scelta che farla finita sia meglio che proseguire. Di certo nessuno può aiutarli a portare a compimento la propria disperazione, magari dovuta a problemi d'amore, o di soldi, o del male di esistere. L'unico aiuto che potremmo e dovremmo dare loro è convincerli a continuare la fatica di vivere.

Ma, credo, è diverso il caso di un malato terminale, cui la malattia impedisce persino la decisione estrema e liberatoria. In questo caso è lo Stato, con le sue leggi, che deve prendere una posizione chiara e netta. Se il malato può o non può essere aiutato a morire, quando e come. Badate, in Italia l'eutanasia legale esiste già, sia pure in maniera velata e ipocrita. È di pochi giorni fa il caso di un settantenne veneto, malato terminale e non curabile, che in ospedale è stato sedato legalmente, senza altre cure, finché il suo cuore si è fermato. Non la si chiama eutanasia, ma lo è. Fabo non ha potuto usufruire di questo trattamento, da noi, perché non era un malato terminale.

La legge gli diceva, nella sua durezza: lo so che soffri disperatamente, lo so che non hai speranza, lo so che nessuno può aiutarti, lo so che la tua esistenza è soltanto uno strazio, e però devi continuare a soffrire. Questo è un trattamento inumano, oltre che non giusto, iniquo, rispetto al settantenne veneto. In pratica: siccome puoi soffrire ancora molto, non hai diritto di morire. Pur con tutto il rispetto verso chi sostiene la sacralità della vita (perché è un dono di Dio e quindi non ci appartiene), è lecito ritenere che proprio in quanto dono ricevuto la vita è mia, e che ho il diritto di rinunciarci quando non è più davvero vita. E uno Stato che sia davvero laico mi deve aiutare a esercitare questo diritto, allo stesso modo in cui aiuta altri a vivere e soffrire fino alla conclusione naturale.

Ora Fabo sta bene, e non ci ha tolto niente, anzi ci ha dato. Un esempio di forza, volontà, coraggio, libertà. Benché l'abbiamo lasciato solo. Che il suo sacrificio valga d'aiuto a altri. Che venga finalmente introdotta una legge gentile, rispettosa dell'individuo. Perché la morte, molto più della vita, appartiene all'individuo, non alle convinzioni di altri, fossero anche la maggioranza.

Offline Salar de Uyuni

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #5 il: Febbraio 28, 2017, 10:28:12 am »
La penso come Fazer,sulle questioni morali Blondet non è affidabile.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline claudio camporesi

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #6 il: Febbraio 28, 2017, 11:11:30 am »
Assolutamente in accordo con te, Fazer.
La Morte e' l' ultimo tabu, e lo rimarra per sempre.E' l' unico criterio di uguaglianza vera e certa che abbiamo.Rispondere alla Morte ed al suo eventuale dopo costituisce Il Problema.
Da  agnostico la temo , ma debbo confessare che ancor di piu' temo il tunnel che in genere la precede.Come medico, la ho vista in un sacco di forme, pietosa come straziante.
E credo che in un paese civile ciascuno debba poter stabilire il livello della propria dignita' , della sopportazione del dolore e della propria condizione. Se quello che nel paziente terminale e' meno difficile da scegliere , e talora viene fatto, la condizione del 39enne in questione non lasciava spazio se non ad un turismo della morte.
Quello che non ho sopportato e' la campagna mediatica : la morte e' il piu' intimo dei passaggi , inutile farne una bandiera.Perche' allora bisognava battersi prima, da sani , quando si pensa solo alla felicita'
Non ho sopportato la chiassosita'
.
Perche' quando invecchierai, perderai la tua autonomia, la mente volera' solo all' indietro, 0 non sara" in grado di volare assolutamente , quando anche solo far un gradino ti sara' impossibile, quando annegherai letteralmente nel tuocorpo e nei suoi liquidi , bisognera' aver una Fede ben salda per accettare che anche cio' fa parte di un dono , la Vita , come Bene Indisponibile.

E non credo che avro' la dignita' con cui mio padre, ateo , sopporto' il lungo fardello .
O la fortuna di mia madre , deceduta in pochi secondi, passata dal benessere alla morte in un batter d' occhio.

Offline Vicus

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #7 il: Febbraio 28, 2017, 11:33:40 am »
Uno dei peggiori pezzi di Blondet.
Ma lasciateci morire come cazzo vogliamo, che la vostra religione imposta, "di stato" come lo era il comunismo in URSS, ha rotto i coglioni...
Fazer sei andato a pescare la parte "religiosa" dell'articolo che avevo omesso ed è off topic. E anche l'argomento eutanasia è qui secondario: l'articolo descrive bene certe campagne per manipolare l'opinione pubblica onde varare determinate leggi.
Non hai bisogno di una legge: anche ora saresti "libero di morire come vuoi", "senza che nessuno te li rompa" per usare le tue parole.
Certi politici sono in prima fila per l'eutanasia per tutti. E' l'unica soluzione alla QM che saranno in grado di dare agli uomini.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Fazer

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #8 il: Febbraio 28, 2017, 11:54:14 am »
Fazer sei andato a pescare la parte "religiosa" dell'articolo che avevo omesso ed è off topic.

Me ne rendo conto.
Scegli tu se cancellare i post o dividere la discussione.

E anche l'argomento eutanasia è qui secondario: l'articolo descrive bene certe campagne per manipolare l'opinione pubblica onde varare determinate leggi.

Non sono d'accordo: l'articolo descrive bene cose che all'autore danno fastidio perché non collimano con la sua visione.
E con la scusa di segnalare l'ennesima campagna "di orientamento" dell'opinione pubblica tira acqua al suo mulino, come ben si può capire dalle frasi con cui attacca il "suicida", non solo gli artefici della campagna stessa.

Non hai bisogno di una legge: anche ora saresti "libero di morire come vuoi", "senza che nessuno te li rompa" per usare le tue parole.

Non mi sembra proprio.
A meno che tu non intenda che me ne devo andare in Svizzera o in Olanda.
Certo, libero, esattamente come lo sarei di andare a fare "alla Vendola" negli USA e poi tornare in Italia.
Accettiamo entrambe le cose o facciamo le distinzioni che ci fanno comodo di volta in volta?

Certi politici sono in prima fila per l'eutanasia per tutti. E' l'unica soluzione alla QM che saranno in grado di dare agli uomini.

Infatti nessuno ha l'autorità per decidere a chi si possa applicare un'eventuale legge.
O tutti o nessuno.
Il cittadino ha il diritto di disporre della propria vita.
E con la QM non c'entra molto visto che si applicherebbe in egual misura a uomini e donne.
Il tumore, la SLA e compagnia bella sono antifemministi, antisessisti, e davvero democratici.


Offline Vicus

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #9 il: Febbraio 28, 2017, 12:06:02 pm »
Mi pare che il femminicidio sia stato propagandato allo stesso modo: cais pietosi, servizi in prima serata e opinionisti che si stracciano le vesti gridando "vergogna" e "perdono" (a nome del genere maschile anziché "degli italiani" ma la musica è la stessa).
Sei già libero di disporre della tua vita comodamente a casa tua, senza andare in Svizzera o in Olanda.
Il cittadino ha il diritto di disporre della propria vita.
Questo è quel che ci dicono adesso. In Svezia (ne abbiamo già parlato...) non curano più gratis sopra i 68 anni e non sarà l'unico "incentivo". Non chiamo questo "libertà".
Puoi trovare un benefattore nel noto tecnocrate Jacques Attali, che fornisce un quadro più lucido del futuro degli uomini, anche se non troverai nessun accenno alla libertà:

“Credo che l’importante nella vita non sarà più lavorare, ma consumare, essere un consumatore tra altre macchine di consumo. Attualmente l’uomo vive più a lungo del suo periodo produttivo e costa troppo caro alla società. Dal punto di vista sociale è ben preferibile che la macchina umana  :doh: :doh: si fermi bruscamente (in originale: “brutalmente”) piuttosto che deteriorarsi progressivamente. L’eutanasia sarà uno degli strumenti essenziali delle società future. Macchine per uccidere permetteranno di eliminare la vita quando questa divenga economicamente dispendiosa. L’eutanasia sarà la regola della società futura”.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #10 il: Febbraio 28, 2017, 12:21:37 pm »
Mi pare che il femminicidio sia stato propagandato allo stesso modo: cais pietosi, servizi in prima serata e opinionisti che si stracciano le vesti gridando "vergogna" e "perdono" (a nome del genere maschile anziché "degli italiani" ma la musica è la stessa).
Sei già libero di disporre della tua vita comodamente a casa tua, senza andare in Svizzera o in Olanda.Questo è quel che ci dicono adesso. In Svezia (ne abbiamo già parlato...) non curano più gratis sopra i 68 anni e non sarà l'unico "incentivo". Non chiamo questo "libertà".
Puoi trovare un benefattore nel noto tecnocrate Jacques Attali, che fornisce un quadro più lucido del futuro degli uomini, anche se non troverai nessun accenno alla libertà:

“Credo che l’importante nella vita non sarà più lavorare, ma consumare, essere un consumatore tra altre macchine di consumo. Attualmente l’uomo vive più a lungo del suo periodo produttivo e costa troppo caro alla società. Dal punto di vista sociale è ben preferibile che la macchina umana  :doh: :doh: si fermi bruscamente (in originale: “brutalmente”) piuttosto che deteriorarsi progressivamente. L’eutanasia sarà uno degli strumenti essenziali delle società future. Macchine per uccidere permetteranno di eliminare la vita quando questa divenga economicamente dispendiosa. L’eutanasia sarà la regola della società futura”.

Quindi impediamo alla gente di poter decidere della propria vita per timore di una deriva "attalista"?


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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #11 il: Febbraio 28, 2017, 12:32:02 pm »
P.S:
Hai sdoppiato il topic?
Ne vedo uno identico intitolato "M".
Potresti intitolarlo "Eutanasia", oppure "l'angolo dello psicopatico (io)", o "i deliri di Fazer".  :lol: :D :P
Ma "M" ...

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #12 il: Febbraio 28, 2017, 12:40:50 pm »
Quindi impediamo alla gente di poter decidere della propria vita per timore di una deriva "attalista"?
La gente può già decidere della propria vita a casa sua, ma dovrebbe opporsi alla deriva attalista che, come dice chiaramente, potrebbe obbligarla a morire contro la sua volontà.
P.S:
Hai sdoppiato il topic?
Ne vedo uno identico intitolato "M".
Potresti intitolarlo "Eutanasia", oppure "l'angolo dello psicopatico (io)", o "i deliri di Fazer".  :lol: :D :P
Ma "M" ...
Per ora lascio il topic com'è, non so donde venga quell'"M" :lol:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #13 il: Febbraio 28, 2017, 12:59:26 pm »
La gente può già decidere della propria vita a casa sua, ma dovrebbe opporsi alla deriva attalista che, come dice chiaramente, potrebbe obbligarla a morire contro la sua volontà.

Bene, si possono coniugare le due cose?
Si può pensare a una legge che permetta alle persone di decidere quando dire stop al dolore senza fine e senza senso, e nello stesso tempo opporsi alla deriva attalista?
Mi sembrano due cose distinte.

Per ora lascio il topic com'è, non so donde venga quell'"M" :lol:

Eh, per me va bene, ma sono mirror topic.
Scrivi nell'uno e vedi il tuo post anche nell'altro.

Offline claudio camporesi

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #14 il: Febbraio 28, 2017, 13:15:01 pm »
Se e' vero , come mi ha confermato un giovane collega svedese , che in Svezia  cessa la gratuita' delle cure , soprattutto importanti , dopo i 68 anni , la deriva attalista e' gia' in funzione.

Si potrebbero fare paragoni tra diritto a morire quando si vuole e femminismo?

In un certo senso si' , si riconduce il tutto ad una sorta di egoismo : su di me decido io , la vita e' mia e la gestisco io , l' utero e' il suo e lo gestisce lei.

Da non credente  penso tuttavia, che il fissare l' asticella della mia sopportazione psicofisica sia un mio diritto : basta il desiderio di una sedazione profonda, pur cosciente che cio' avvicina l' ineluttabile, la possibilita' di rifiutare in anticipo nutrizione artificiale e ventilatori ...se cio' viene per legge regolamentato , si sarebbero fatti passi da gigante rispetto alla attuale situazione.

Per finire, capisco che per il Credente tutti questi discorsi siano inutili o fastidiosi.
Pur tuttavia vi e' ancora la liberta' di non credere.
E quindi di non imporre le conseguenze di un qualunque credo religioso ai non credenti.