Autore Topic: Campagna eutanasia e fine vita  (Letto 27572 volte)

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Offline Vicus

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #90 il: Marzo 01, 2017, 12:40:04 pm »
Ascolta , Fazer , si è capito che non ti piace la religione ( e va bene) e che non ti piacciono i religiosi ( e va bene) , però direi di darci un taglio, perchè fino a prova contraria hai iniziato tu a flammare buttando in mezzo un qualcosa che non c'entra nulla con l'eutanasia se non secondo i tuoi canoni .
Non ho altro da aggiungere. Confermo che quando sono altri a scherzare su di lui il senso dell'humour gli passa. Visto che il termine buffone di corte non gli piace, forse vorrà darci un taglio con uscite del genere ogni volta che apro bocca:

Citazione da: Fazer
condanna il Sig. Vicus:
Al cambiamento provvisorio d'Ufficio del suo nome in Tottoreddu Porcu e al suo trasferimento per giorni 365 presso il Comune di Domus De Maria in qualità di cittadino residente.

E vediamo se ti passa il "tradizionalismo",

Claudio:
Citazione da: Claudio
Vicus, capisco che le nazioni proposte ad esempionegativo ( il nordeuropa in particolare) ) sono accomunati non tanto dallascrstianizzazione , ma dalla abolizione del concetto di divinita' stessa .
E capisco anche che Credere rappresenta una ancorafortissima. Ma la Fede e' come il coraggio, non posso far finta di averla , mi e' purtroppo , antitetica.

Claudio, il post di Angelo l'hai forse letto, come abbiamo detto mille volte la religione non c'entra e dovresti averlo capito: l'eutanasia volontaria di pochi sarà presto quella obbligatoria per tutti.
Puoi non essere d'accordo, e l'hai detto, ma la "scristianizzazione dei Paesi del Nord" è del tutto off topic quindi gentilmente dacci un taglio :OT:
« Ultima modifica: Marzo 01, 2017, 12:51:29 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Masterpezzo

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #91 il: Marzo 01, 2017, 12:55:10 pm »
Per l'eutanasia vuol dire cancellare il reato di induzione al suicidio nel caso in cui il soggetto suicida abbia espresso la volonta' di essere aiutato nel suo intento

Per quale assurdo motivo cancellare il reato di induzione al suicidio? Introdurre l'eutanasia, in un paese civile, vuol dire triplicare l'attenzione delle forze dell'ordine, della giurisprudenza e della cultura ai reati di induzione, vuol dire mantenere quel reato nei codici e forse anche trovarne una formulazione più ampia.

Tutti noi sappiamo che prima o poi concederemo questo diritto. Però prima che sia fatto, sarebbe saggio che fosse entrata nella coscienza dei cittadini la coscienza della legge che sta per passare e dei rischi ad essa connessi.
E ogni tentativo di aumentare questa coscienza, non importa se venga dalla religione o da altre fonti, merita ogni appoggio.

Offline Fazer

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #92 il: Marzo 01, 2017, 12:56:16 pm »
Ascolta , Fazer , si è capito che non ti piace la religione ( e va bene) e che non ti piacciono i religiosi ( e va bene) , però direi di darci un taglio, perchè fino a prova contraria hai iniziato tu a flammare buttando in mezzo un qualcosa che non c'entra nulla con l'eutanasia se non secondo i tuoi canoni .


Nelle parti evidenziate in rosso c'è la cifra della tua (vostra) disonestà.
Vergognatevi.
Rigirare la frittata con un "si è capito che non ti piace la religione" e decidere che sono off topic perché ciò che dico non vi piace è da disonesti.
Non siete in grado di rispondere nel merito e usate questi trucchetti da prete che se la cava col solito "le vie del Signore sono infinite".
Mi fate davvero pena.
Ridicoli nei vostri tentativi di sviare il discorso con esempi idioti come gli occupati irlandesi che in 750 anni non hanno mai chiesto l'eutanasia o ragazze 14enni indotte al suicidio.
Tutte cazzate. E lo sapete bene.
Ora fatevi i vostri bei topic e bollate le opinioni contrarie come fake o deliri di un "buffone di corte".
Avete (per ora) un utente in meno.
Disonensti e vigliacchi.
P.S
Niente contro gli amici Marmocchio, Red, Frank, Dark, etc e i nuovi arrivati Master etc.
Quanto scritto sopra non è rivolto a voi.
Buon proseguimento.
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Offline Vicus

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #93 il: Marzo 01, 2017, 13:06:42 pm »
Fazer, invece di compiere 'gesti estremi' per gettare fango sugli altri, comincia a rispettarli e ad assumerti le tue responsabilità (su cui non rispondi), vedrai che ti rispetteranno.
Porgo l'altra guancia ma ne ho solo due e c'è un limite a tutto:

E ora date pure del bigotto a questo:

L'altro dj malato: "Sbagliato decidere di morire"

Rovigo, 1 marzo 2017 - «Decidere di non vivere è sempre sbagliato. Non giudico Fabo. Ma decidere di morire non è da eroi. E’ semplicemente una scelta». Mattia Mantoan, 32 anni è affetto fin dai primi mesi di vita da una grave forma di amiotrofia spinale, una malattia degenerativa che colpisce le cellule nervose e porta ad una grave forma di disabilità. Si sposta grazie a una carrozzina, non ha rinunciato però a vivere. Fa il dj (avatar dj Pentium) dall’anno scorso ha assunto l’incarico di consigliere di amministrazione dell’Asm set, azienda partecipata del Comune di Rovigo.
Cosa ha pensato quando ha visto Dj Fabo suicidarsi in Svizzera?
«Ho provato molto dispiacere perché sono legato alla vita, seppure questa possa essere dura è nostro dovere viverla al meglio. Non mi sto curando perché a volte l’accanimento terapeutico è difficile da affrontare e avendo una malattia rara i medici si scordano che non siamo cavie da laboratorio. Il fatto che la malattia si è manifestata in tenera età (avevo solo 7 mesi) mi ha facilitato rispetto a chi magari si ritrova disabile da un giorno all’altro, ma mollare è sbagliato. C’è gente che vorrebbe vivere ma è costretta a morire e c’è gente che è viva per “miracolo” ma vuole morire».
Ha mai pensato al suicidio assistito?

«In 32 anni ho visto la morte 5 volte, e tentato il suicidio una volta. Poi ho capito che dovevo lottare per chi è come me. Non giudico Fabo, bensì chi dovrebbe evitare tutto ciò! La vita stessa è una scelta: puoi viverla bene o no. E’ la qualità di questa scelta che fa la differenza. E’ un po’ come scegliere il male minore, invece di pensare al bene maggiore».
E’ vero che i costi per curarti sono insostenibili?
«Curarsi costa molto, spesso bisogna andare all’estero e lo Stato non aiuta assolutamente. Se io volessi farmi una cura staminale, per migliorare le mie funzioni vitali, non per guarire, dovrei investire 30mila euro e andare in Thailandia o negli Usa per esempio. Eppure io che vivo col C-Pap (maschera di ventilazione) costo allo Stato molto di più. Ad esempio i materiali di consumo sono: tubi (uno a settimana), filtri (uno al giorno), sondini per aspirazione usa e getta, ho un macchinario che costa svariate migliaia di euro più le manutenzioni. E tutto questo finché campo. Ho visto persone partire costrette a letto e tornare autosufficienti, ma se tutti potessimo migliorare non ci sarebbe più business».
Sei un bravo dj e ha un incarico pubblico importante. Dove trovi la forza?
«Grazie ai mie genitori. Loro mi accompagnano dappertutto e mi aiutano. Mi hanno sempre spinto a fare e scegliere ciò che voglio, non mi hanno mai facilitato perché sono in queste condizioni».
Come vedi il tuo futuro?
«Non faccio progetti a lungo termine proprio perché non ho la certezza di vivere come tutti, la mia vita è oggi. Domani se mi sveglio faccio un altro passo di vita e di esperienze in più».
Cosa ti senti di dire ai giovani che incontri spesso quando lavori in discoteca?
«L’unica cosa che sento di dire è di divertirsi responsabilmente, senza andare troppo oltre i limiti. La vita e la salute sono un dono, non buttiamoli via perché c’è chi pagherebbe per avere quella fortuna».

Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Masterpezzo

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #94 il: Marzo 01, 2017, 13:10:35 pm »
Nelle parti evidenziate in rosso c'è la cifra della tua (vostra) disonestà.
Vergognatevi.
Rigirare la frittata con un "si è capito che non ti piace la religione" e decidere che sono off topic perché ciò che dico non vi piace è da disonesti.
Non siete in grado di rispondere nel merito e usate questi trucchetti da prete che se la cava col solito "le vie del Signore sono infinite".
Mi fate davvero pena.
Ridicoli nei vostri tentativi di sviare il discorso con esempi idioti come gli occupati irlandesi che in 750 anni non hanno mai chiesto l'eutanasia o ragazze 14enni indotte al suicidio.
Tutte cazzate. E lo sapete bene.
Ora fatevi i vostri bei topic e bollate le opinioni contrarie come fake o deliri di un "buffone di corte".
Avete (per ora) un utente in meno.
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Quanto scritto sopra non è rivolto a voi.
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E comunque, anche se io e lui non siamo d'accordo su quando e come mettere in campo la legge sull'eutanasia, fa notare Fazer che magari se anche nell'informazione e nella discussione si usassero meno trucchetti mentali finalizzati a portare acqua al proprio mulino, saremmo tutti più liberi.
Io per esempio farei passare la legge sull'eutanasia solo dopo aver trovato una forma giuridica sensata sul reato di violenza psicologica.

Offline ilmarmocchio

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #95 il: Marzo 01, 2017, 13:12:57 pm »
Citazione
«Decidere di non vivere è sempre sbagliato. Non giudico Fabo. Ma decidere di morire non è da eroi.

contraddizione immediata :doh:

Offline ilmarmocchio

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #96 il: Marzo 01, 2017, 13:18:46 pm »
Fazer, invece di compiere 'gesti estremi' per gettare fango sugli altri, comincia a rispettarli e ad assumerti le tue responsabilità (su cui non rispondi), vedrai che ti rispetteranno.

E ora date pure del bigotto a questo:

L'altro dj malato: "Sbagliato decidere di morire"

Rovigo, 1 marzo 2017 - «Decidere di non vivere è sempre sbagliato. Non giudico Fabo. Ma decidere di morire non è da eroi. E’ semplicemente una scelta». Mattia Mantoan, 32 anni è affetto fin dai primi mesi di vita da una grave forma di amiotrofia spinale, una malattia degenerativa che colpisce le cellule nervose e porta ad una grave forma di disabilità. Si sposta grazie a una carrozzina, non ha rinunciato però a vivere. Fa il dj (avatar dj Pentium) dall’anno scorso ha assunto l’incarico di consigliere di amministrazione dell’Asm set, azienda partecipata del Comune di Rovigo.
Cosa ha pensato quando ha visto Dj Fabo suicidarsi in Svizzera?
«Ho provato molto dispiacere perché sono legato alla vita, seppure questa possa essere dura è nostro dovere viverla al meglio. Non mi sto curando perché a volte l’accanimento terapeutico è difficile da affrontare e avendo una malattia rara i medici si scordano che non siamo cavie da laboratorio. Il fatto che la malattia si è manifestata in tenera età (avevo solo 7 mesi) mi ha facilitato rispetto a chi magari si ritrova disabile da un giorno all’altro, ma mollare è sbagliato. C’è gente che vorrebbe vivere ma è costretta a morire e c’è gente che è viva per “miracolo” ma vuole morire».
Ha mai pensato al suicidio assistito?

«In 32 anni ho visto la morte 5 volte, e tentato il suicidio una volta. Poi ho capito che dovevo lottare per chi è come me. Non giudico Fabo, bensì chi dovrebbe evitare tutto ciò! La vita stessa è una scelta: puoi viverla bene o no. E’ la qualità di questa scelta che fa la differenza. E’ un po’ come scegliere il male minore, invece di pensare al bene maggiore».
E’ vero che i costi per curarti sono insostenibili?
«Curarsi costa molto, spesso bisogna andare all’estero e lo Stato non aiuta assolutamente. Se io volessi farmi una cura staminale, per migliorare le mie funzioni vitali, non per guarire, dovrei investire 30mila euro e andare in Thailandia o negli Usa per esempio. Eppure io che vivo col C-Pap (maschera di ventilazione) costo allo Stato molto di più. Ad esempio i materiali di consumo sono: tubi (uno a settimana), filtri (uno al giorno), sondini per aspirazione usa e getta, ho un macchinario che costa svariate migliaia di euro più le manutenzioni. E tutto questo finché campo. Ho visto persone partire costrette a letto e tornare autosufficienti, ma se tutti potessimo migliorare non ci sarebbe più business».
Sei un bravo dj e ha un incarico pubblico importante. Dove trovi la forza?
«Grazie ai mie genitori. Loro mi accompagnano dappertutto e mi aiutano. Mi hanno sempre spinto a fare e scegliere ciò che voglio, non mi hanno mai facilitato perché sono in queste condizioni».
Come vedi il tuo futuro?
«Non faccio progetti a lungo termine proprio perché non ho la certezza di vivere come tutti, la mia vita è oggi. Domani se mi sveglio faccio un altro passo di vita e di esperienze in più».
Cosa ti senti di dire ai giovani che incontri spesso quando lavori in discoteca?
«L’unica cosa che sento di dire è di divertirsi responsabilmente, senza andare troppo oltre i limiti. La vita e la salute sono un dono, non buttiamoli via perché c’è chi pagherebbe per avere quella fortuna».

Non c' entra essere bigotti, ma questo articolo non significa granchè.
Chi sarebbe che dovrebbe evitare che una persona, per la quale non si può far nulla,  scelga in un dato modo ? sulla base di cosa ?
Perchè questa negazione della libertà di decidere ?
La condizione è diversa, e non è vero che lo stato non aiuta.
le staminali finora non hanno curato nessuno, anzi alcuni sono morti proprio per averle usate,
Poi si può pensare che la Thailandia sia medicalmente più avanzata dell ' Italia.
a il punto rimane sempre lo stesso e non c'è risposta :
 una persona deve poter mettere fine alla sua vita , se tale vita non merita ( sempre per lui ) di essere trascinata.
Il parere di chi sta bene non è molto attinente

Offline ilmarmocchio

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #97 il: Marzo 01, 2017, 13:23:01 pm »
L'eutanasia non c'entra niente con il femminismo e viceversa, infatti la Svizzera e' tutto tranno che femminista (la mentalita' degli svizzeri e' fortemente conservatrice, tutta "nazionalismo, legge e ordine e capitalismo allo stato brado"). Tra l'altro, come ha ricordato ilmarmocchio, alcuni cantoni del paese sono stati gli ultimi territori, in Europa, a concedere il diritto di voto alle donne.

La vita a tutti costi non ha niente a che vedere con la virilita': e' molto piu' virile prendere atto della situazione e togliere il disturbo quando e' giunto il momento.

Si puo' farlo da soli? Vero, cosi' come ci si puo' legalmente prostituire in proprio: ma esattamente come nel caso della prostituzione, in Italia urge una legge per decriminalizzare la facilitazione che soggetti terzi forniscono a questa attivita'. Per la prostituzione vuol dire cancellare i reati di favoreggiamento, induzione, sfruttamento, in modo da rendere legali le case chiuse e ogni altra forma di organizzazione dell'attivita' di mercimonio. Per l'eutanasia vuol dire cancellare il reato di induzione al suicidio nel caso in cui il soggetto suicida abbia espresso la volonta' di essere aiutato nel suo intento, e a condizione che la sua situazione medica sia tale da rientrare in una delle casistiche che la legge dovra' tassativamente prevedere per permettere il suicidio assistito.


Questa la mia opinione, ma detto questo, la premessa del topic e' corretta: il sistema dei media ha messo in moto la macchina della propaganda per spingere l'approvazione di una legge con i soliti metodi che sappiano, e che nulla hanno a che fare con un dibattito ragionato, ma facendo leva solo sull'emotivita' della gente.

ottimo post che quoto, con una avvertenza : bisogna stare attebnti agli abusi, non chi decide per se, ma di chi vorrebbe decidere per altri

Offline ilmarmocchio

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #98 il: Marzo 01, 2017, 13:24:13 pm »
Nelle parti evidenziate in rosso c'è la cifra della tua (vostra) disonestà.
Vergognatevi.
Rigirare la frittata con un "si è capito che non ti piace la religione" e decidere che sono off topic perché ciò che dico non vi piace è da disonesti.
Non siete in grado di rispondere nel merito e usate questi trucchetti da prete che se la cava col solito "le vie del Signore sono infinite".
Mi fate davvero pena.
Ridicoli nei vostri tentativi di sviare il discorso con esempi idioti come gli occupati irlandesi che in 750 anni non hanno mai chiesto l'eutanasia o ragazze 14enni indotte al suicidio.
Tutte cazzate. E lo sapete bene.
Ora fatevi i vostri bei topic e bollate le opinioni contrarie come fake o deliri di un "buffone di corte".
Avete (per ora) un utente in meno.
Disonensti e vigliacchi.
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Niente contro gli amici Marmocchio, Red, Frank, Dark, etc e i nuovi arrivati Master etc.
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Fazer, capisco la tua posizione, ma non chiudere

Offline Masterpezzo

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #99 il: Marzo 01, 2017, 13:31:59 pm »
Fazer, invece di compiere 'gesti estremi' per gettare fango sugli altri, comincia a rispettarli e ad assumerti le tue responsabilità (su cui non rispondi), vedrai che ti rispetteranno.
Porgo l'altra guancia ma ne ho solo due e c'è un limite a tutto:

E ora date pure del bigotto a questo:

L'altro dj malato: "Sbagliato decidere di morire"

Rovigo, 1 marzo 2017 - «Decidere di non vivere è sempre sbagliato. Non giudico Fabo. Ma decidere di morire non è da eroi. E’ semplicemente una scelta». Mattia Mantoan, 32 anni è affetto fin dai primi mesi di vita da una grave forma di amiotrofia spinale, una malattia degenerativa che colpisce le cellule nervose e porta ad una grave forma di disabilità. Si sposta grazie a una carrozzina, non ha rinunciato però a vivere. Fa il dj (avatar dj Pentium) dall’anno scorso ha assunto l’incarico di consigliere di amministrazione dell’Asm set, azienda partecipata del Comune di Rovigo.
Cosa ha pensato quando ha visto Dj Fabo suicidarsi in Svizzera?
«Ho provato molto dispiacere perché sono legato alla vita, seppure questa possa essere dura è nostro dovere viverla al meglio. Non mi sto curando perché a volte l’accanimento terapeutico è difficile da affrontare e avendo una malattia rara i medici si scordano che non siamo cavie da laboratorio. Il fatto che la malattia si è manifestata in tenera età (avevo solo 7 mesi) mi ha facilitato rispetto a chi magari si ritrova disabile da un giorno all’altro, ma mollare è sbagliato. C’è gente che vorrebbe vivere ma è costretta a morire e c’è gente che è viva per “miracolo” ma vuole morire».
Ha mai pensato al suicidio assistito?

«In 32 anni ho visto la morte 5 volte, e tentato il suicidio una volta. Poi ho capito che dovevo lottare per chi è come me. Non giudico Fabo, bensì chi dovrebbe evitare tutto ciò! La vita stessa è una scelta: puoi viverla bene o no. E’ la qualità di questa scelta che fa la differenza. E’ un po’ come scegliere il male minore, invece di pensare al bene maggiore».
E’ vero che i costi per curarti sono insostenibili?
«Curarsi costa molto, spesso bisogna andare all’estero e lo Stato non aiuta assolutamente. Se io volessi farmi una cura staminale, per migliorare le mie funzioni vitali, non per guarire, dovrei investire 30mila euro e andare in Thailandia o negli Usa per esempio. Eppure io che vivo col C-Pap (maschera di ventilazione) costo allo Stato molto di più. Ad esempio i materiali di consumo sono: tubi (uno a settimana), filtri (uno al giorno), sondini per aspirazione usa e getta, ho un macchinario che costa svariate migliaia di euro più le manutenzioni. E tutto questo finché campo. Ho visto persone partire costrette a letto e tornare autosufficienti, ma se tutti potessimo migliorare non ci sarebbe più business».
Sei un bravo dj e ha un incarico pubblico importante. Dove trovi la forza?
«Grazie ai mie genitori. Loro mi accompagnano dappertutto e mi aiutano. Mi hanno sempre spinto a fare e scegliere ciò che voglio, non mi hanno mai facilitato perché sono in queste condizioni».
Come vedi il tuo futuro?
«Non faccio progetti a lungo termine proprio perché non ho la certezza di vivere come tutti, la mia vita è oggi. Domani se mi sveglio faccio un altro passo di vita e di esperienze in più».
Cosa ti senti di dire ai giovani che incontri spesso quando lavori in discoteca?
«L’unica cosa che sento di dire è di divertirsi responsabilmente, senza andare troppo oltre i limiti. La vita e la salute sono un dono, non buttiamoli via perché c’è chi pagherebbe per avere quella fortuna».

Tutto questo articolo non serve affatto ad aumentare la coscienza delle persone, ma ad obnubilarla con un culto della vita. Una persona per la quale la propria vita sia tremenda e alla quale venga detto che "la vita è un dono", etc... cadrebbe solo più in confusione e si aggrapperebbe alla vita come un vigliacco, non come un uomo libero.
Se invece quella persona è vittima di false convinzioni su di sé che lo spingono a desiderare di morire, la cura non consiste nel dirgli che la sua vita è un dono del Signore e che le sue scelte sono sbagliate, ma nel fargli capire da dove vengono le sue false convinzioni e perché quelle convinzioni sono false.

Online Jason

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #100 il: Marzo 01, 2017, 13:34:55 pm »
Citazione
Fazer, invece di compiere 'gesti estremi' per gettare fango sugli altri, comincia a rispettarli e ad assumerti le tue responsabilità (su cui non rispondi), vedrai che ti rispetteranno.
Porgo l'altra guancia ma ne ho solo due e c'è un limite a tutto:

Concordo .
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline Red-

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #101 il: Marzo 01, 2017, 13:49:27 pm »
Nelle parti evidenziate in rosso c'è la cifra della tua (vostra) disonestà.
Vergognatevi.
Rigirare la frittata con un "si è capito che non ti piace la religione" e decidere che sono off topic perché ciò che dico non vi piace è da disonesti.
Non siete in grado di rispondere nel merito e usate questi trucchetti da prete che se la cava col solito "le vie del Signore sono infinite".
Mi fate davvero pena.
Ridicoli nei vostri tentativi di sviare il discorso con esempi idioti come gli occupati irlandesi che in 750 anni non hanno mai chiesto l'eutanasia o ragazze 14enni indotte al suicidio.
Tutte cazzate. E lo sapete bene.
Ora fatevi i vostri bei topic e bollate le opinioni contrarie come fake o deliri di un "buffone di corte".
Avete (per ora) un utente in meno.
Disonensti e vigliacchi.
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Quanto scritto sopra non è rivolto a voi.
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Peccato, fazer. Mi unisco all'invito del Marmoccio.

Alla prossima.
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline Angelo

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #102 il: Marzo 01, 2017, 13:49:48 pm »
Nelle parti evidenziate in rosso c'è la cifra della tua (vostra) disonestà.
Vergognatevi.
Rigirare la frittata con un "si è capito che non ti piace la religione" e decidere che sono off topic perché ciò che dico non vi piace è da disonesti.
Non siete in grado di rispondere nel merito e usate questi trucchetti da prete che se la cava col solito "le vie del Signore sono infinite".
Mi fate davvero pena.
Ridicoli nei vostri tentativi di sviare il discorso con esempi idioti come gli occupati irlandesi che in 750 anni non hanno mai chiesto l'eutanasia o ragazze 14enni indotte al suicidio.
Tutte cazzate. E lo sapete bene.
Ora fatevi i vostri bei topic e bollate le opinioni contrarie come fake o deliri di un "buffone di corte".
Avete (per ora) un utente in meno.
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Non chiudere e resta a discutere. La discussione è un po' troppo accesa e in qualche frangente è andata anche su attacchi personali però vale la pena discutere, a mio avviso. Un po' di calma tra noi e un po' di rabbia per il femministume lì fuori.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Online Jason

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #103 il: Marzo 01, 2017, 13:52:11 pm »
Angelo dice bene.  Un pò di rabbia per il femministume . Il problema è che in alcuni frangenti viene a mancare .
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline Angelo

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #104 il: Marzo 01, 2017, 13:54:41 pm »
L' eutanasia non può essere contro la volontà della persona, se no è un omicidio.
Fare confusione tra le 2 cose non giova al dibattito.

Appunto parzialmente giusto. Perchè se l'eutanasia viene effettuata su un soggetto minorenne (o maggiorenne) in depressione (ma fisicamente sano) non è proprio fatta nel momento opportuno poichè in quel momento, oggettivamente, il soggetto depresso non è nel pieno delle sue facoltà. Inoltre, un medico, mi pare che giuri su questo ---->


Io giuro su Apollo medico e Asclepio e Igea e Panacea e tutti gli dei e le dee prendendoli a miei testimoni che porterò a compimento secondo il mio potere ed il mio giudizio questo giuramento e questo impegno scritto: di ritenere colui che mi ha insegnato quest’arte alla pari dei miei genitori e di avere con lui comunanza di vita e nelle sue necessità di fargli parte del mio; e che la stirpe sua giudicherò alla pari di fratelli in linea maschile e che insegnerò loro quest’arte nel caso che vogliano istruirvisi senza onorario ed impegno scritto, e dei precetti e lezioni e di tutto il resto dell’istruzione di farne parte ai figli miei e a quelli di chi mi ha insegnato e agli studenti che si sono impegnati per scritto ed hanno giurato secondo l’uso medico, ma a nessun altro.

Farò uso delle misure dietetiche per il giovamento dei pazienti secondo il mio potere ed il mio giudizio e mi asterrò da nocumento e da ingiustizia. E non darò neppure un farmaco mortale a nessuno per quanto richiesto né proporrò mai un tal consiglio; ed ugualmente neppure darò ad una donna un pessario abortivo. Ma pura e pia conserverò la mia vita e la mia arte. E non procederò ad incisioni neppure su chi ha il mal della pietra, ma lascerò questo intervento agli operatori.

In quante case io entri mai, vi giungerò per il giovamento dei pazienti tenendomi fuori da ogni ingiustizia volontaria e da ogni altro guasto, particolarmente da atti sessuali sulle persone sia di donne che di uomini, sia liberi che schiavi.

Quel che io nel corso della cura o anche a prescindere dalla cura o veda o senta della vita degli uomini, che non bisogna in nessun caso andar fuori a raccontare, lo tacerò ritenendo che in tali cose si sia tenuti al segreto.

Portando dunque a compimento questo giuramento e non violandolo mi sia dato di avere il frutto della vita e dell’arte, famoso presso tutti gli uomini per sempre nel tempo, ma trasgredendolo e spergiurando, il contrario di ciò.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton