Autore Topic: Campagna eutanasia e fine vita  (Letto 27553 volte)

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Offline Vicus

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #105 il: Marzo 01, 2017, 14:04:46 pm »
Non c' entra essere bigotti, ma questo articolo non significa granchè.
Chi sarebbe che dovrebbe evitare che una persona, per la quale non si può far nulla,  scelga in un dato modo ? sulla base di cosa ?
Perchè questa negazione della libertà di decidere ?
La condizione è diversa, e non è vero che lo stato non aiuta.
le staminali finora non hanno curato nessuno, anzi alcuni sono morti proprio per averle usate,
Poi si può pensare che la Thailandia sia medicalmente più avanzata dell ' Italia.
a il punto rimane sempre lo stesso e non c'è risposta :
 una persona deve poter mettere fine alla sua vita , se tale vita non merita ( sempre per lui ) di essere trascinata.
Il parere di chi sta bene non è molto attinente

L'articolo evidenzia che la nostra è una cultura che privilegia la morte alla vita, bene prezioso anche quando è molto difficile.
Dove si promuovono condizioni di disagio parlare di eutanasia "in casi estremi" è poco credibile e inevitabilmente porta all'eutanasia di massa (con un po' di pazienza).

"Il parere di chi sta bene non è molto attinente"
Chi ti dice che lo sia sempre stato, non parlo per astrazioni. ;)
Io giuro su Apollo medico ... E non darò neppure un farmaco mortale a nessuno per quanto richiesto né proporrò mai un tal consiglio; ed ugualmente neppure darò ad una donna un pessario abortivo.
Ma si è mai vista una civiltà dove vige l'eutanasia di massa?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline giuspal

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #106 il: Marzo 01, 2017, 14:13:22 pm »
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-soldi-testimonial-autodenunce-e-storie-ad-hocecco-come-i-radicali-usano-il-dolore-per-l-eutanasia-19093.htm

Soldi, testimonial, autodenunce e storie ad hoc Ecco come i Radicali usano il dolore per l'eutanasia

La comunicazione è tutto e i Radicali lo sanno bene. Per portare a termine la campagna a favore della legalizzazione dell’eutanasia quella comunicativa è la principale strada. La morte in Svizzera di Fabiano Antoniani non è un caso isolato, non è il primo e non sarà l’ultimo perché dietro la storia tragica di Dj Fabo c’è una precisa strategia che si serve di una vastissima campagna d’opinione, che martella e usa testimonial dal volto famigliare per affermare il principio della “buona morte”. Soldi e testimonial, storie drammatiche e incursioni parlamentari fatte di petizioni, disobbedienza civile e soprattutto la realizzazione di un intergruppo parlamentare che chiede l’eutanasia. Perché è sempre stata questa la “forza” dei Radicali: convogliare attorno a sé una trasversalità di posizioni tale da esercitare una pressione di tipo lobbistico formidabile. Consapevoli che la battaglia si fa sul piano culturale, quella politica parlamentare verrà col tempo.

E Dj Fabo è stata l’ultima vittima sacrificata sull’altare. Coinvolto e portato come un vessillo, ma guai a avanzare il sospetto che anche il povero Fabo, morto lunedì mattina alla clinica Dignitas in Svizzera sia stato usato. Chi mai gli avrà detto, di tutti coloro che si battevano per la sua morte, che la sua vita era importante perché comunque anche in quel corpo sofferente si rifletteva un raggio di quell’amore a cui tutti aspiriamo?

Nessuno. Una delle caratteristiche delle storie-manifesto eutanasiche è quella di non entrare nel merito delle scelte: se lo decide lui, va bene. Perché il corpo è mio. Invece no. Tra l’impedire ad un essere umano di darsi la morte e assecondarlo aiutandolo e persino accompagnarlo in Svizzera c’è un universo di sfumature attraverso le quali scoprire che la vita ha un valore indipendentemente dalla sua misurabilità secondo standard eugenetici.

E’ un piano articolato e diabolico, che parte da lontano e che ha bisogno di soldi. Il sito www.eutanasialegale.it racconta della campagna iniziata nel 2012 dai Radicali e dall’Associazione Luca Coscioni. Vi si trova tutto: le strategie, le azioni di pressione, persino la storia di quella che a tutti gli effetti si può chiamare la lobby eutanasiaca. L’obiettivo è quello di approvare una legge sull’eutanasia. Una legge in cui venga messo nero su bianco che “il trattamento eutanasico rispetti la dignità del paziente e non provochi allo stesso sofferenze fisiche”.

Tutto nasce il 4 ottobre 2012 con una campagna choc: “A.A.A. Cerchiamo malati terminali”. Si va subito al cuore dell’obiettivo. Per affermare la cultura della morte non bastano i testimonial e gli agganci politici, ma ci vuole anche la partecipazione attiva di loro, i protagonisti. Chiunque sia in uno stato di sofferenza derivato da una diagnosi di malattia, non importa se ancora allo stadio embrionale. Comincia così, con una pesca a strascico di storie, con un casting macabro e diabolico l’avventura di Eutanasialegale.it, che in poco tempo diventa in principale motore in mano ai Radicali per scardinare il sistema.

Servono dunque storie, servono persone in carne ed ossa che ci mettano la faccia. Persone a cui nessuno nel sito dice che la loro vita va bene anche così, che è comunque vita. No. Nessuno si può permettere di sindacare quello che una persona pensa sul proprio dolore. La loro sofferenza viene così prelevata per la causa, donata in pasto agli organi di informazione e condita di sentimentalismo e pietismo. Non c’è alcuno sguardo sulla realtà, nessun anelito su che cosa sia una vita. Tutto, anche l’interrogativo più profondo sull’esistenza, è “sequestrato” come un bando di coscrizione volontaria per il fine ultimo. Il dolore? Da cancellare; la sofferenza? Non ha alcun senso. Gli affetti? Non sono importanti quanto la propria esistenza.

Tempo pochi mesi e la macchina è già al lavoro. Alla fine del 2012 il leader Radicale Marco Cappato accompagna Piera, una donna veneziana, in Svizzera, nella stessa clinica dove è morto Fabo. La sua è stata la prima storia ad essere raccontata sul portale. La donna è malata terminale di cancro al fegato e nel breve video si chiede: “A che cosa serve la mia sofferenza? A chi interessa il mio dolore?”. Domande decisive, domande di senso, le più alte che un essere umano possa farsi. Ma il video si chiude così, con la consolante promessa che una volta arrivata in Svizzera “mi daranno da bere una bibita e mi addormenterò. E basta”. Sul sito non si trova traccia di un tentativo di ripensamento. Nessuno dice a Piera: “No Piera, la tua sofferenza ha un senso nel mistero. E’ un sacrificio che testimonia come Dio stia parlando attraverso te al cuore di tutti. Perché il tuo dolore, così come la tua persona, valgono e nel mistero della croce che vivi è racchiuso il senso della tua e della nostra salvezza. Niente di tutto questo. Il grido di dolore non è accompagnato, è muto.

E’ la stessa tecnica utilizzata nel servizio delle Iene in cui di fronte al fermo proposito di Dj Fabo di lasciare “questa vita che non è vita” nessuno abbia cercato di farsi prossimo dicendo che questa vita ha un valore immenso. L’uomo resta così solo, in balia del suo dolore e dell’angoscia che esso comunica sordo.

Cappato si recò così in Svizzera, sapendo perfettamente che sarebbe potuto andare incontro a grane giudiziarie. Ma che non si verificarono mai.

“Piera, rispondendo all'appello contenuto nella campagna "A.A.A. Cercasi malati terminali", si rivolse a Marco Cappato chiedendo di essere accompagnata alla clinica facendolo dunque esporre a ripercussioni penali che a tutt'oggi non si sono verificate”. Il Radicale disse: "Sono pronto ad assumermene la responsabilità, anche per il futuro, aiutando chi ce lo chiederà. Voglio e vogliamo, come Radicali, denunciare lo scandalo di una legislazione che produce eutanasia clandestina o esilio della morte, per chi riesce ad ottenerli”.

Nel dicembre 2015 Cappato annuncia: "Ho aiutato Dominique Velati ad andare in Svizzera". Le ha pagato il biglietto del treno. Dominique era una militante radicale di 59 anni. Anche qui il Radicale andò ad autodenunciarsi. Non accadde nulla.

Quindi ci sono già numerosi precedenti. Ieri Cappato con grande teatralità ha deciso di autodenunciarsi per la terza volta per aver accompagnato Fabo all’appuntamento con la morte, ma forse sa già che non accadrà nulla. Non accadde nulla per Piera e il sito ci tiene a rimarcarlo quasi a voler sfidare il sistema mediatico-giudiziario. E se dovesse accadere, l’arresto, meglio così. Perché una volta creato il caso giudiziario e “sbattuto” il mostro in prima pagina, si potrà poi passare alla fase due: la fase della liberazione che prevederà appelli incessanti e martellanti. Accadde così anche per Emma Bonino quando si fece arrestare per le battaglie sull’aborto. E accadde ad altri Radicali per la causa della Marijuana libera.

In fondo, farsi arrestare non è altro che un tassello della strategia. Con Piera e Dominique rimase tutto lettera morta e per certi versi la loro vicenda fu come “sprecata” perché non portò a nessuna conseguenza politica. Con il caso di Fabo sarà diverso? Ci vuole un altro caso, ci vuole altra carne da macello. Prima di Fabo Eutanasialegale si era occupata di altre storie come quella di Max Fanelli, che sospese le cure in segno di protesta e scrisse a Mattarella. Il Capo di Stato gli rispose pilatesco, come tipico degli esponenti del cattolicesimo sociale: “Spetta al legislatore affrontare la questione, ma auspico che le Camere possano avviare al più presto ad una approfondita riflessione su temi così importanti". Che porti dove? A quale approdo? Non si sa, però intanto l’onda monta.

Oppure il caso di Walter Piludu, ex presidente della Provincia di Cagliari, che nel luglio scorso ottenne una storica sentenza per la “legittimità della richiesta di pretendere dai sanitari coinvolti il distacco dei presidi medici per il sostegno vitale, compresa la ventilazione assistita”. Morì poco dopo.

In mezzo molti interventi istituzionali. Come quello della presidente della Camera Laura Boldrini: “Quello dell'eutanasia è un tema su cui dobbiamo dare delle risposte”. Che tipo di riposte? Presto detto: “Un segnale di attenzione verso le persone come lei”, dice rivolgendosi a Fanelli. Il senso, implicito è chiaro.

Più esplicito invece il presidente della Repubblica “emerito” Giorgio Napolitano, già tristemente noto alle cronache per il caso Englaro. "Il Parlamento non dovrebbe ignorare il problema delle scelte di fine vita ed eludere un sereno e approfondito confronto di idee sulle condizioni estreme di migliaia di malati terminali in Italia", scrive proprio all’associazione Luca Coscioni.

Il pezzo forte sono i video appelli vip. Se ne trovano diversi negli anni. Il più esaustivo è quello dell’appello ai Senatori e Deputati dove a metterci la faccia sono un po’ tutti: Marianna Aprile, Corrado Augias, Luca Barbarossa, Marco Bellocchio, Emma Bonino, Marco Cappato, Maurizio Costanzo, Rosanna D'Antona, Filippo Facci, Vittorio Feltri, Corrado Fortuna, Filomena Gallo, Giulia Innocenzi, Selvaggia Lucarelli, Marco Maccarini, Mara Maionchi, Neri Marcorè, Gianni Miraglia, Aldo Nove, Paolo Mieli, Marco Pannella, Rocco Papaleo, David Parenzo, Platinette, Roberto Saviano, Michelangelo Tagliaferri, Umberto Veronesi, Alessio Viola, Mina Welby.

A dare supporto alla causa ci si mette anche Vasco Rossi che dona “alla campagna” una delle sue canzoni più belle: Vivere. Perché? Perché ad un certo punto dice: “Oggi non ho tempo, oggi voglio stare spento”. Pensava all’eutanasia il Blasco quando scrisse il testo? Certo che no, sennò come giustificare il successivo ...e pensare che domani sarà sempre meglio, ma per la causa si fa questo e altro.

Tutto è incentrato nel muovere a pietà, in un rovesciamento diabolico di schemi e verità. Come la campagna 2017 dove si vede un malato ormai morto con le spine finalmente staccate e il Cristo alle pareti che si protende per sorreggerlo. Immagine dal chiaro significato evocativo: è questo il vero Cristianesimo, quello che muove a pietà e pone fine alla vita dell’uomo tramite un altro uomo.

La svolta negli ultimi mesi. Inizia la discussione in commissione sui numerosi testi presentati per l’Eutanasia. La lobby esulta. Il 7 dicembre 2016, mentre Renzi saliva lo scalone di rappresentanza del Quirinale per dimettersi, la Commissione Affari Sociali della Camera deliberava l'adozione del testo base sul testamento biologico così come uscito dal Comitato ristretto presieduto dalla relatrice Lenzi (PD). Il testo unificato viene definito da Filomena Gallo e Marco Cappato, segretario e tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni, una "buona base di partenza" anche se "il vero pericolo è che tutto sia vanificato dallo scioglimento del Parlamento stesso".

Ma per questo pericolo non c’è problema: il nutrito intergruppo parlamentare che va da Sel ad alcuni esponenti della Lega Nord e che ha sostenuto la campagna, non lo permetterà. Forse ci vorranno altri Fabo, ma il grido di battaglia è lanciato e sarà difficile fermare una lobby diventata ormai potentissima e molto ben addestrata. Anche materialmente. Ad oggi le donazioni pervenute ad eutanasialegale sono arrivate a quota 188mila euro. Per il buon esito della campagna ne servono 200mila. In effetti manca poco.
"SANTO DIO! PERCHE' SI BEFFANO COSI' DELLA GENTE?" (Enrico V)

"Poca osservazione e molto ragionamento conducono all'errore. Molta osservazione e poco ragionamento conducono alla verità" (Alexis Carrel)

Offline ilmarmocchio

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #107 il: Marzo 01, 2017, 14:14:44 pm »
Appunto parzialmente giusto. Perchè se l'eutanasia viene effettuata su un soggetto minorenne (o maggiorenne) in depressione (ma fisicamente sano) non è proprio fatta nel momento opportuno poichè in quel momento, oggettivamente, il soggetto depresso non è nel pieno delle sue facoltà. Inoltre, un medico, mi pare che giuri su questo ---->



Io giuro su Apollo medico e Asclepio e Igea e Panacea e tutti gli dei e le dee prendendoli a miei testimoni che porterò a compimento secondo il mio potere ed il mio giudizio questo giuramento e questo impegno scritto: di ritenere colui che mi ha insegnato quest’arte alla pari dei miei genitori e di avere con lui comunanza di vita e nelle sue necessità di fargli parte del mio; e che la stirpe sua giudicherò alla pari di fratelli in linea maschile e che insegnerò loro quest’arte nel caso che vogliano istruirvisi senza onorario ed impegno scritto, e dei precetti e lezioni e di tutto il resto dell’istruzione di farne parte ai figli miei e a quelli di chi mi ha insegnato e agli studenti che si sono impegnati per scritto ed hanno giurato secondo l’uso medico, ma a nessun altro.

Farò uso delle misure dietetiche per il giovamento dei pazienti secondo il mio potere ed il mio giudizio e mi asterrò da nocumento e da ingiustizia. E non darò neppure un farmaco mortale a nessuno per quanto richiesto né proporrò mai un tal consiglio; ed ugualmente neppure darò ad una donna un pessario abortivo. Ma pura e pia conserverò la mia vita e la mia arte. E non procederò ad incisioni neppure su chi ha il mal della pietra, ma lascerò questo intervento agli operatori.

In quante case io entri mai, vi giungerò per il giovamento dei pazienti tenendomi fuori da ogni ingiustizia volontaria e da ogni altro guasto, particolarmente da atti sessuali sulle persone sia di donne che di uomini, sia liberi che schiavi.

Quel che io nel corso della cura o anche a prescindere dalla cura o veda o senta della vita degli uomini, che non bisogna in nessun caso andar fuori a raccontare, lo tacerò ritenendo che in tali cose si sia tenuti al segreto.

Portando dunque a compimento questo giuramento e non violandolo mi sia dato di avere il frutto della vita e dell’arte, famoso presso tutti gli uomini per sempre nel tempo, ma trasgredendolo e spergiurando, il contrario di ciò.


Obiezione giusta, infatti si intende un individuo nel pieno possesso delle sue facoltà di giudizio.
Altrimenti ci sarebbe un abuso.
Il minore e il depresso sono escusi automaticamente.
Il giuramento di Ippocrate si riferisce a un epoca in cui le nostre tematiche non esistevano : ci pensava la natura.
L'  aborto ora lasciamolo da parte : basti dire che se l'embrione è un essere vivente, di certo non viene consultato, quindi non è lui a decidere, al contrario dell' autocandiddato all' eutanasia

Offline ilmarmocchio

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #108 il: Marzo 01, 2017, 14:17:32 pm »
@ Giuspal : il fatto della campagna strumentale dei radicali è fuori discussione, però è sbagliato dire che chi vuolepuò provvedere :

http://iltirreno.gelocal.it/italia-mondo/2017/03/01/news/morte-di-dj-fabo-marco-cappato-indagato-per-aiuto-al-suicido-1.14959237

come vedi, non è così

Offline ilmarmocchio

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #109 il: Marzo 01, 2017, 14:21:45 pm »
L'articolo evidenzia che la nostra è una cultura che privilegia la morte alla vita, bene prezioso anche quando è molto difficile.
Dove si promuovono condizioni di disagio parlare di eutanasia "in casi estremi" è poco credibile e inevitabilmente porta all'eutanasia di massa (con un po' di pazienza).

"Il parere di chi sta bene non è molto attinente"
Chi ti dice che lo sia sempre stato, non parlo per astrazioni. ;)Ma si è mai vista una civiltà dove vige l'eutanasia di massa?

me lo dice il fatto che sei qui e non mi dire che sei " resuscitato " da una situazione simile a quella in questione.
quale sarebbe l' eutanasia si massa ?

Offline Masterpezzo

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #110 il: Marzo 01, 2017, 14:28:43 pm »
Citazione
Dove si promuovono condizioni di disagio parlare di eutanasia "in casi estremi" è poco credibile e inevitabilmente porta all'eutanasia di massa (con un po' di pazienza).
Hai perfettamente ragione, ma...

Citazione
L'articolo evidenzia che la nostra è una cultura che privilegia la morte alla vita, bene prezioso anche quando è molto difficile

...sì, la vita è un bene prezioso. Tuttavia quell'articolo dice anche che "mollare è sbagliato"! Parla di "mollare", ma in malafede. Perché un uomo che combatte contro un dolore insopportabile al fine di farlo cessare non sta "mollando". Sta avendo una reazione naturale e dire che la sua reazione è sbagliata va contro la natura umana.
E come parla di "mollare" a sproposito, parla a sproposito anche del "bene prezioso della vita". Sì, la vita è sempre un bene prezioso e salvare un individuo al quale sia stato indotto lo stato di suicidio significa farglielo capire... Ma la vita è un bene prezioso solo in un mondo in cui la naturale reattività umana è consentita. E in quell'articolo viene presentato, guardacaso, un mondo in cui reagire al dolore è considerato sbagliato.


Offline Angelo

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #111 il: Marzo 01, 2017, 14:31:28 pm »
Obiezione giusta, infatti si intende un individuo nel pieno possesso delle sue facoltà di giudizio.
Altrimenti ci sarebbe un abuso.
Il minore e il depresso sono escusi automaticamente.
Il giuramento di Ippocrate si riferisce a un epoca in cui le nostre tematiche non esistevano : ci pensava la natura.
L'  aborto ora lasciamolo da parte : basti dire che se l'embrione è un essere vivente, di certo non viene consultato, quindi non è lui a decidere, al contrario dell' autocandiddato all' eutanasia


In parte è giusto ed in parte no. La Tecnica ha reso meno "naturale" la vita umana ma la questione filosofica e di principio contenuta nel giuramento di Ippocrate è valida anche oggi. E io, se messo di fronte ad un mondo basato sulla Tecnica (spacciata per "imparziale" ma spesso gestita e propagandata dai soliti noti) ed un mondo precristiano dove vigeva una base filosofica umana scelgo un mondo dove l'Uomo viene prima della Macchina e del Numero.
La questione aborto lasciamola da parte, si allarga troppo la questione e si esce fuori dall'argomento principale.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Vicus

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #112 il: Marzo 01, 2017, 14:33:14 pm »
me lo dice il fatto che sei qui e non mi dire che sei " resuscitato " da una situazione simile a quella in questione.
quale sarebbe l' eutanasia si massa ?
L'eutanasia di massa (se non obbligatoria 'incentivata' in tutti i modi possibili) seguirà a breve quella dei 'casi pietosi' con accurata regia mediatica.
E' quella di cui parlò Attali (mica fu l'unico) nel 1981. E il tecnocrate dal volto disumano, gettata la maschera, non parlava di 'scelta'. E' quella di qui parlò Huxley negli anni '30 (vita programmata a 65 anni, come in Svezia).
La risposta sarà: ma sono due cose diverse, come le unioni civili e l'adozione (cui qualcuno si diceva contrario, come se il suo parere cambiasse qualcosa). Ebbene, l'adozione di coppia omoparentale è passata proprio oggi. Qualcuno ha fatto (o poteva fare) qualcosa? No. E così sarà per l'eutanasia, e non tra cento anni.
Citazione da: marmocchio
Il giuramento di Ippocrate si riferisce a un epoca in cui le nostre tematiche non esistevano : ci pensava la natura.
Le cure non sono obbligatorie ed esiste anche la terapia del dolore.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ilmarmocchio

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #113 il: Marzo 01, 2017, 14:49:22 pm »
L'eutanasia di massa (se non obbligatoria 'incentivata' in tutti i modi possibili) seguirà a breve quella dei 'casi pietosi' con accurata regia mediatica.
E' quella di cui parlò Attali (mica fu l'unico) nel 1981. E il tecnocrate dal volto disumano, gettata la maschera, non parlava di 'scelta'. E' quella di qui parlò Huxley negli anni '30 (vita programmata a 65 anni, come in Svezia).
La risposta sarà: ma sono due cose diverse, come le unioni civili e l'adozione (cui qualcuno si diceva contrario, come se il suo parere cambiasse qualcosa). Ebbene, l'adozione di coppia omoparentale è passata proprio oggi. Qualcuno ha fatto (o poteva fare) qualcosa? No. E così sarà per l'eutanasia, e non tra cento anni.Le cure non sono obbligatorie ed esiste anche la terapia del dolore.
 


Come sarà il futuro non lo sappiamo.
L' unione civile è un' altra questione rispetto all'adozione .
L' eutanasia può essere solo decisa da chi la subisce.
Non solo le cure sono obbligatorie , ma la stessa terapia del dolore  viene spesso disattesa proprio per il rischio che sconfini nella eutanasia , che è vietata. Di fatto molte persone soffrono le pene dell' inferno per la paura, da parte dei medici, di essere imputati di omicidio , visto il rischio che esiste con le procedure in oggetto.
Ma il punto centrale rimane inevaso :
perchè si deve proibire a una persona di voler porre fine alla propria insopportabile vita ?

Offline ilmarmocchio

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #114 il: Marzo 01, 2017, 14:52:11 pm »
In parte è giusto ed in parte no. La Tecnica ha reso meno "naturale" la vita umana ma la questione filosofica e di principio contenuta nel giuramento di Ippocrate è valida anche oggi. E io, se messo di fronte ad un mondo basato sulla Tecnica (spacciata per "imparziale" ma spesso gestita e propagandata dai soliti noti) ed un mondo precristiano dove vigeva una base filosofica umana scelgo un mondo dove l'Uomo viene prima della Macchina e del Numero.
La questione aborto lasciamola da parte, si allarga troppo la questione e si esce fuori dall'argomento principale.

Angelo, la tecnica ha i suoi lati oscuri, ma tutti la utilizziamo.
Chiunque usa l'energia elettrica ed è tecnica anche quella.
Nel mondo precristiano usavano la tecnica che avevano, spesso applicata a distruggere .
 peraltro c' erano fior di filosofi che non giudicavano immancabilmente negativo il suicidio.

Offline Vicus

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #115 il: Marzo 01, 2017, 14:53:24 pm »
Ma il punto centrale rimane inevaso :
perchè si deve proibire a una persona di voler porre fine alla propria insopportabile vita ?
Ho risposto infinite volte:
- perché domani qualcuno potrebbe decidere al nostro posto e senza il nostro consenso
- perché si va inevitabilmente verso l'eutanasia di massa, come già avviene altrove per 'depressione', perché la morosa se n'è andata, perché si è stati rimandati in matematica. Esagero? Vedremo.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ilmarmocchio

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #116 il: Marzo 01, 2017, 15:05:09 pm »
Ho risposto infinite volte:
- perché domani qualcuno potrebbe decidere al nostro posto e senza il nostro consenso
- perché si va inevitabilmente verso l'eutanasia di massa, come già avviene altrove per 'depressione', perché la morosa se n'è andata, perché si è stati rimandati in matematica. Esagero? Vedremo.

Continui a non rispondere :
la decisione può e deve essere presa solo dal diretto interessato
l' eutanasia di massa è una tua previsione , attualmente senza fondamento, visto che sono davvero pochi i richiedenti l' eutanasia

Online Jason

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #117 il: Marzo 01, 2017, 15:07:22 pm »
Continui a non rispondere :
la decisione può e deve essere presa solo dal diretto interessato
l' eutanasia di massa è una tua previsione , attualmente senza fondamento, visto che sono davvero pochi i richiedenti l' eutanasia

Non è una sua previsione, i link che ho messo sopra dimostrano che passeranno ad allargare l'eutanasia anche ad altre categorie. C'è già stato un caso di eutanasia forzata, legalizzandola in massa questi casi aumenteranno a dismisura .
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline ilmarmocchio

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #118 il: Marzo 01, 2017, 15:16:05 pm »
Non è una sua previsione, i link che ho messo sopra dimostrano che passeranno ad allargare l'eutanasia anche ad altre categorie. C'è già stato un caso di eutanasia forzata, legalizzandola in massa questi casi aumenteranno a dismisura .

non dimostrano nulla . secondo il tuo ragionamento, non si farebbe più nulla, per il rischio che si faccia di più.
L' eutanasia di massa, allo stato attuale, è fantascienza

Offline Masterpezzo

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #119 il: Marzo 01, 2017, 16:00:35 pm »
non dimostrano nulla . secondo il tuo ragionamento, non si farebbe più nulla, per il rischio che si faccia di più.
L' eutanasia di massa, allo stato attuale, è fantascienza

ilmarmocchio, questo rischio dell'eutanasia di massa è più che concreto. Ed è anche giusto rimandare le leggi sull'eutanasia finché il rischio non sia diventato chiaro per la popolazione. Ciò che è ridicolo ed anche offensivo - e Fazer si è offeso per questo - è che si spacci la "redenzione attraverso il dolore" per una scelta santa e naturale: e non è questo il modo per far chiarezza sui rischi che si corrono approvando l'eutanasia, né per aiutare i malati con la terapia del dolore, ma lo è piuttosto per reclutare nuovi fedeli con la scusa del "o sei con noi o sei a favore dell'eutanasia di massa".

Perché è un rischio concreto? Perché effettivamente quei casi dimostrano che l'imposizione del suicidio, anche di Stato, è possibile. Conoscendo che tipo di individui sono i radicali, conoscendo i progressisti, conoscendo il femminismo, sappiamo che i nuclei di potere che promuovono l'eutanasia trarrebbero vantaggio dall'imposizione dell'eutanasia di massa, così da rendere quella possibilità anche probabile. Sappiamo inoltre che nel nostro mondo regna l'inibizione degli istinti e che quest'inibizione degli istinti viene prodotta artificialmente per favorire chi detiene il potere, per costruire dei servetti docili e inibiti, oppure per spingerli al suicidio: cioè sappiamo che anche l'induzione al suicidio è oggi un fatto piuttosto probabile.
Ridicolo è invece dire che l'alternativa all'eutanasia sia il "redimersi col dolore", cioè inibire il naturale istinto umano a cercare di far cessare il dolore. Come alternativa alla schiavitù proporre la schiavitù nei confronti di altri?  :doh:
« Ultima modifica: Marzo 01, 2017, 16:12:37 pm da Masterpezzo »