Autore Topic: Campagna eutanasia e fine vita  (Letto 27414 volte)

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Offline ilmarmocchio

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #180 il: Marzo 06, 2017, 12:07:08 pm »
Comunque sia, anche se rendi implicita l'interpretazione, l'esito non cambia. Il significato della legge viene interpretato nel caso in esame e solo essendo interpretato emerge che "x ha commesso un omicidio". L'apparente "semplificazione" che elimina l'interpretazione, serve solo ad abusare della legge ed equivocarla.
La nostra legge sull'omicidio dice: "Chiunque cagiona la morte di un uomo è punito con la reclusione non inferiore ad anni ventuno". Senza un'interpretazione, potremmo denunciare i genitori di un individuo che viene investito da un estraneo, perché mettondolo al mondo costoro ne hanno "cagionato la morte".
L'interpretazione chiarisce il significato della legge ed assicura che essa sia rispettata, sin da quando esiste il diritto nel mondo occidentale.

Citazione
Masterpezzo : La nostra legge sull'omicidio dice: "Chiunque cagiona la morte di un uomo è punito con la reclusione non inferiore ad anni ventuno". Senza un'interpretazione, potremmo denunciare i genitori di un individuo che viene investito da un estraneo, perché mettondolo al mondo costoro ne hanno "cagionato la morte".

E' proprio l'intepretazione che porta a scambiare i genitori del reo col reo stesso.
Chi ha ucciso è chi ha commesso il fatto, non chi ha generato colui che commesso ha  il fatto.
Se una legge ha bisogno di essere chiarita, significa che NON è chiara

Offline Masterpezzo

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #181 il: Marzo 06, 2017, 13:58:40 pm »
E' proprio l'intepretazione che porta a scambiare i genitori del reo col reo stesso.
Chi ha ucciso è chi ha commesso il fatto, non chi ha generato colui che commesso ha  il fatto.
Se una legge ha bisogno di essere chiarita, significa che NON è chiara

Non continuerò questa discussione, perché siamo off topic e perché è chiaro che tu non vuoi intendere. Non è che non capisci, solo non vuoi capire: interpretare, in italiano, significa risalire al significato di un segno, cioè capirlo. Per una legge, interpretarla significa trovarne l'applicazione al caso, chiarirne i riferimenti in una data circostanza. E questo è quanto. Un segno o un codice non interpretabile è un segno o un codice che non ha significato, sia esso una legge, un quadro o un discorso orale. E di continuare ad interloquire con chi si rifiuta a priori di capire (rifiuto dell'interpretazione), o forse si rifiuta di dire cose che hanno un significato (rifiuto di segni interpretabili), e che palesemente non presta attenzione a ciò che dico... non mi va.

Citazione
Se una legge ha bisogno di essere chiarita, significa che NON è chiara
La legge non ha mai bisogno di essere chiarita: la legge ha bisogno di essere interpretata al fine di chiarirne le oscurità. Che una legge chiara non abbia bisogno di interpretazioni è una balla. Tutto ciò che diciamo o produciamo, se ha un significato, lo diciamo apposta perché si risalga al significato (cioè lo si interpreti): e più è chiaro il segno, più è facile che esso venga interpretato.
Dirò di più: una legge non interpretabile non ha alcun valore, è una legge non rispettabile, perché priva di significato, di applicabilità. Trovo molto pericoloso il tuo atteggiamento nei confronti della legge.

Citazione
Chi ha ucciso è chi ha commesso il fatto, non chi ha generato colui che commesso ha  il fatto.
Chi ha ucciso è chi ha ucciso: espressione vuota senza il suo significato e senza un'interpretazione che lo riveli. Infatti non ti è bastata, ed hai dovuto aggiungere come interpretazione: "è chi ha commesso il fatto".

Offline Red-

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #182 il: Marzo 06, 2017, 14:14:16 pm »
Quando parliamo di depressione  entriamo in un campo minato. Nella stragrande maggioranza dei casi le depressioni vere ( chiamatele depressioni maggiori ...o come volete) hanno stimmate che spesso si coglierebbero in eta' scolare : guarda caso , l' esempio fittizio  citato parlava di un trentanovenne che aveva gia' avuto problemi psicologici nella adolescenza. Colmati , se vogliamo,  da successo prodessionale , autonomia economica ... Ma sempre depresso rimane. Il suo problema molto facilmente saltera' fuori alla primo ostacolo serio , magari , appunto sentimentale. ( ricordatevi una cosa : praticamente tutte le donne schifano il depresso, il pessimista , colui che non ha fiducia n se stesso o con poco carattere : lo fiutano meglio di un setter  : non vi e' cosa che le ripugni maggiormente) .
Vi e' poi da dire che il depresso spesso si vergogna a chiedere aiuto : lo fa in modo timoroso , mentre nessuno si farebbe remore a chiedere soccorso per una gamba rotta.Insomma, intercettare un depresso non e' facile.
Anche le terapie farmacologiche  piu' moderne non sono prive di effetti collaterali, sono di lunghissima durata , e non garantiscono successo.
Vannocomunque associate a psicoterapie  di lunghissima durata, economicamente impegnative, emotivamente pesanti : guardare dentro se stessi non e' facile.
Le ricadute depressive sono frequentissime, e  vanno trattate subito.
Se poi si inseriscono su questo terreno abusi alcoolici , di droghe , il suicidio e' una svolta probabile e non completamente prevenibile.
E questo tipo di persone non si rivolge , in genere , a Dignitas : decide spesso d' impulso la uscita di scena.
Ok, grazie per il parere. E' verosimile.

Si deduce da ciò che il problema della depressione viene lasciato all'iniziativa dei singoli ed alle proprie capacità di reagire.
Peraltro, a quanto ci viene detto e almeno in occidente, la depressione è la seconda causa di inabilità. Dopo l'infarto e prima dei tumori.
Mi compiaccio, da questo, di essere da decenni un appassionato di psicologia. Ciò non mette al riparo da tutti gli accidenti della vita, ma dà un discreto aiuto.  ^_^

Per il resto, nulla da dire a chi, consapevolmente, è per l'eutanasia, ma continuo a vederla nella stesso modo.
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline ilmarmocchio

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #183 il: Marzo 06, 2017, 14:49:51 pm »
Non continuerò questa discussione, perché siamo off topic e perché è chiaro che tu non vuoi intendere. Non è che non capisci, solo non vuoi capire: interpretare, in italiano, significa risalire al significato di un segno, cioè capirlo. Per una legge, interpretarla significa trovarne l'applicazione al caso, chiarirne i riferimenti in una data circostanza. E questo è quanto. Un segno o un codice non interpretabile è un segno o un codice che non ha significato, sia esso una legge, un quadro o un discorso orale. E di continuare ad interloquire con chi si rifiuta a priori di capire (rifiuto dell'interpretazione), o forse si rifiuta di dire cose che hanno un significato (rifiuto di segni interpretabili), e che palesemente non presta attenzione a ciò che dico... non mi va.
La legge non ha mai bisogno di essere chiarita: la legge ha bisogno di essere interpretata al fine di chiarirne le oscurità. Che una legge chiara non abbia bisogno di interpretazioni è una balla. Tutto ciò che diciamo o produciamo, se ha un significato, lo diciamo apposta perché si risalga al significato (cioè lo si interpreti): e più è chiaro il segno, più è facile che esso venga interpretato.
Dirò di più: una legge non interpretabile non ha alcun valore, è una legge non rispettabile, perché priva di significato, di applicabilità. Trovo molto pericoloso il tuo atteggiamento nei confronti della legge.
Chi ha ucciso è chi ha ucciso: espressione vuota senza il suo significato e senza un'interpretazione che lo riveli. Infatti non ti è bastata, ed hai dovuto aggiungere come interpretazione: "è chi ha commesso il fatto".

Sono proprio i tuoi giochini di parole quelli che permettono ai giudici di stravolgere le leggi , alterandone il significato.
Quindi, la miglior cosa è scrivere leggi con i testi meno ambigui possibili,  per poter far si che le leggi vengano applicate e non interpretate.
ma non sarà mai, altrimenti finirebbero gli imbrogli nei tribunali

Citazione
Masterpezzo :;Chi ha ucciso è chi ha ucciso: espressione vuota senza il suo significato e senza un'interpretazione che lo riveli. Infatti non ti è bastata, ed hai dovuto aggiungere come interpretazione: "è chi ha commesso il fatto".

Non è bastato a te , per questo ti ho chiarito ciò che è evidente ossia che :
chi ha ucciso = chi ha commesso l'omicidio .
Forse studi legge ?

Offline Masterpezzo

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #184 il: Marzo 06, 2017, 18:14:48 pm »
Sono proprio i tuoi giochini di parole quelli che permettono ai giudici di stravolgere le leggi , alterandone il significato.
Quindi, la miglior cosa è scrivere leggi con i testi meno ambigui possibili,  per poter far si che le leggi vengano applicate e non interpretate.
ma non sarà mai, altrimenti finirebbero gli imbrogli nei tribunali

Non è bastato a te , per questo ti ho chiarito ciò che è evidente ossia che :
chi ha ucciso = chi ha commesso l'omicidio .
Forse studi legge ?

No, ma so fiutare chi ne sta fuori.

Queste tue prese per i fondelli, in un contesto dove "scripta manent" ed è facile vedere che mi stai prendendo in giro, oltre ad essere inutili per il nostro scopo comune di definire un giusto modo di fare una legge sull'eutanasia, mi danno sui nervi.
Perciò ti ribadisco, anche per evitare di metterla sul personale, che non continuerò questa conversazione. E ne avrei a papiri di cose da dire.

Offline Frank

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #185 il: Marzo 06, 2017, 18:38:20 pm »
Frank , per me l' incubo e' gia' cominciato : gli esiti del mio vecchio incidente sono devastanti , ed il dover fare ginnastica accanto ad un gruppo di donnette che ti guardano come un rifiuto umano e' intollerabile quanto il dolore stesso.( chissa' perche' gli uomini sono molto piu' riservati e pietosi).

Scusa se mi impiccio, Claudio, ma è stato un incidente invalidante?

Offline ilmarmocchio

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #186 il: Marzo 06, 2017, 19:52:53 pm »
No, ma so fiutare chi ne sta fuori.

Queste tue prese per i fondelli, in un contesto dove "scripta manent" ed è facile vedere che mi stai prendendo in giro, oltre ad essere inutili per il nostro scopo comune di definire un giusto modo di fare una legge sull'eutanasia, mi danno sui nervi.
Perciò ti ribadisco, anche per evitare di metterla sul personale, che non continuerò questa conversazione. E ne avrei a papiri di cose da dire.

La chiudo anch' io perchè ormai è una discussione sui termini e non sulla sostanza, ma le prese per i fondelli le vedi solo tu.
Io credo di aver dimostrato come è possibile rendere meno ambigui 2 articoli della nostra disastrata  costituzione.
I numerosi posts da me scritti presenti sul forum dimostrano che mai ho preso in giro nessuno

Alberto1986

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #187 il: Marzo 06, 2017, 19:56:24 pm »
No, ma so fiutare chi ne sta fuori.

Queste tue prese per i fondelli, in un contesto dove "scripta manent" ed è facile vedere che mi stai prendendo in giro, oltre ad essere inutili per il nostro scopo comune di definire un giusto modo di fare una legge sull'eutanasia, mi danno sui nervi.
Perciò ti ribadisco, anche per evitare di metterla sul personale, che non continuerò questa conversazione. E ne avrei a papiri di cose da dire.

Masterpezzo, sei arrivato da poco e già ti stai "beccando" un pò con tutti gli utenti, soprattutto con utenti di vecchia data. Ti invito a darti una calmata, ad essere meno arrogante, a non creare inutili flames ed a rispondere in maniera decente, altrimenti mi costringi a prendere provvedimenti.
« Ultima modifica: Marzo 07, 2017, 00:22:34 am da -Alberto86- »

Offline Vicus

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #188 il: Marzo 07, 2017, 20:42:33 pm »
Blondet risponde alle critiche:
http://www.maurizioblondet.it/sul-caso-dj-fabo-mancato-rispetto-agli-snowflakes-de-noantri/

SUL CASO “DJ FABO” HO MANCATO DI RISPETTO AGLI “SNOWFLAKES” DE’ NOANTRI.

Al mio articolo sulla morte di “Fabo DJ ingannato per sempre da cattivi attori”, una lettrice simpatizzante ha commentato: “Caro direttore, chissà quanti insulti e rigurgiti che le pioveranno addosso dalla “rete”. Coraggio!”.

Era previsto, cara signora. Questo genere di articoli suscita una quantità  insolita  di insulti  idrofobi,  come  lei  ben dice  “rigurgiti” di odio  esplosivo, di rabbia sbavante, di soffi e strilli furiosi; una crisi di rigetto automatica e irrazionale, che evidentemente viene da strati sociali specifici.  E’chiaro infatti che non sono miei lettori abituali.

Anche stavolta, questi  mi hanno rivolto accuse che si possono ridurre a due motivi: mi accusano di “mancare di carità” verso il povero Dj suicidato dai radicali (loro sì, caritatevoli) e quindi di essere un cattivo cristiano; l’altra, ancor più curiosa, è di “aver mancato di rispetto”  a Fabo, sia inferendo che quello di dj non è un lavoro serio e significativo, sia non mostrando deferenza per la sua scelta suicida,  sia per aver  turbato “la sua famiglia”  con la “spietata” descrizione dell’inferno – nell’insieme, pare che questo tipo umano nutra  un rispetto sacro per  il “morto in quanto morto”;  esso è reso intoccabile, non deve essere giudicato. Esisterebbe per loro una “privacy” da non violare  del morto in quanto morto. Pretesa irrazionale anzi  sragionante,  dato che  Fabo stesso  ha voluto che la sua morte fosse altamente pubblica, ne ha fatto  un caso mediatico, polemico e politico allo scopo di strappare una legge per il suicidio assistito in Italia –  fatto pubblico che ho il diritto di biasimare e mal giudicare.
 
Istruzione da discoteca.

E’ facile intuire che nell’uno e nell’altro caso emerge sullo sfondo la discoteca; e quindi che quelli che rigurgitano e protestano agitati sono elementi da discoteca.  Come questi qui:

Il presidente del consiglio chi è? “Alfano”; “Berlusconi”…Il 25 aprile cos’è? “La Pasqua”, Festa dell’umanità.  In che anno è nato Gesù? “Nel 900 avanti Cristo, non so”. “Nel 1800  e qualcosa”, “Anni Trenta…”.  Cos’è il suffragio universale? “Secondo me è una catastrofe che può succedere da un momento all’altro”. ….

E’ un video che ha  allarmato molto Giulietto Chiesa


e  giustamente:  come si può comunicare con gente che non ha i minimi rudimenti di cultura generale per capire quel che avviene nella società e nel mondo, i fatti e  gli eventi che noi andiamo faticosamente spiegando? “E’  la massa con cui ci illudiamo di   poter parlare. Persone che non sono in grado di capire nulla  – peggio che analfabeti . Pensiamo che questi sono elettori  – questa è la fine della democrazia.  Sono la  manifestazione di un crollo generale della coscienza civile, morale e intellettuale del paese. Sono in realtà delle vittime”.

Ovviamente questa massa ballonzolante non  è fatta di miei lettori abituali.  Tenderei anzi a ritenere che non leggano mai nulla.  Però, quando un articolo come quello mio di “Fabo il DJ” colpisce ed urta casualmente uno di loro,  essi se  lo diffondono tra loro attraverso i social media, e se  ne sentono offesi – anzi colpiti fisicamente. Personalmente loro.  Ciò è ovvio, dato che, non leggendo niente, non conoscono i moduli  retorico-letterari di un autore, né – soprattutto – sono in  grado di cogliere i   doppi registri dell’espressione scritta non-elementare: la pietà sotto l’irata denuncia, la compassione sottesa al crudo realismo;  quindi non sono capaci di leggere con ironia e presa di distanza.

Molti di quelli che mi  hanno insultato per “aver mancato di rispetto” a Fabo (o al topino)   sono ricorsi ad una terminologia singolare: “L’articolo di Blondet mi fa vomitare”: Molti più  di quanto è verosimile hanno usato  questa parola: “Vomito”.   “Rigetto”,  e simili.  Scelta   rivelatrice: non è infatti il cervello che  governa il vomito, bensì il sistema  nervoso simpatico, quello da cui erano  governati i movimenti dei dinosauri.  Il vomito  è  uno spasmo psicofisico dei gangli rettiliani.

Rigetto della realtà

Ma cosa è in fondo che provoca in essi il riflesso del vomito, non la critica ma il rigetto puro e semplice, come fosse non una critica ma un veleno e un cibo avariato? Che cosa è che non riescono a digerire e incorporare?

Mi sembra evidente: la realtà. La realtà nuda  e crudele. Senza infingimenti né edulcorazioni.
Essi non vogliono che gli si dica che la  condizione umana è quella lì, ha la sofferenza e la morte dietro l’angolo.  Nei miei pezzi leggono la realtà  cruda e anche crudele: e ovviamente accusano me di esser crudele, di mancare di carità, di compassione –   non sanno, i ragazzoni vomitanti, che io ho 35 anni di professione da inviato speciale: ho visto cadaveri di uccisi a Sarajevo,  il sangue raggrumato su cui posavano nugoli di mosche;  ho visto le montagne di corpi   gonfi   in Thailandia dopo lo tsunami,  ho visto i corpi calcinati sotto le Twin Towers, ho visto i corpi leggeri come  piume di vecchiette scheletriche morte di fame in Somalia;  ho rischiato anch’io personalmente la morte   per  un colpo di mortaio  o di cecchino  – insomma so di quel che parlo. E  mi pare che la carità che vi devo, ragazzi da discoteca, è  proprio di avvertirvi: la Realtà è  cruda e crudele,  non nascondervi  che   non ha  molto “rispetto”,  non farà sconti al vostro sentimentalismo,  perché  a questo si riduce il vostro “rispetto”  per Fabo: a sentimentalismo.

Essi sono offesi personalmente, e alcuni l’hanno anche scritto, in quanto discotecari  compartecipi alla vita di Fabo e del povero topino abbandonato: “Chi sei tu per giudicare? Se Dj non è   un lavoro serio, è serio fare il giornalista?”.  Anche questo  è ben comprensibile: questi giovani da discoteca sono in maschera, orecchini, piercing, tatuaggi, abitini sexy da discoteca  le donne trucccatissime…Nel mio articolo su Fabo, come sul povero topino uscito  da una discoteca per morire abbandonata sulla spiaggia a Messina, hanno  visto se  stessi. Si sono visti in uno specchio  non deformante e non seducente, senza trucco né piercing né pettinature  a cresta colorata, ma come sono. Da qui il vomito. Ed accusano lo specchio, non se stessi.  Con una rabbia eccessiva che mal nasconde un terrore  metafisico, il  sospetto che che l’Inferno esista. Cosa che bisogna censurare  per non urtarli.

Sono i nostri snowflakes, nella versione italica, dunque  trash; come i  loro delicati colleghi americani (che almeno sono  universitari) anche loro vogliono  un “safe space”, uno spazio  che li  isoli dai traumi vitali,  creature troppo delicate per sopportarli. Una bolla che li protegga   dagli urti della realtà che non tiene conto dei loro delicati sentimenti,   dei loro preziosi “Io”,  come quelli  americani  vogliono essere difesi dal politicamente scorretto; esigono imperiosamente che la società risparmi loro il  contatto urticante con la realtà nuda e cruda e le questioni difficili che pone slla sofferenza e la morte.  E si avventano contro chi gliela mette sotto il naso: taci! Ti vomitiamo! Ti facciamo tacere!

Perché la comicità dei personaggi da discoteca ripresi nel video non inganni: sono pericolosi.  Perché votano, come ha ricordato Chiesa.  E  il fatto che, dopo l’azione di propaganda organizzata dai radicali a spese  del “DJ Fabo”,  oltre il 70 per cento degli italiani abbia detto nei sondaggi di volere una legge sull’eutanasia, e subito-subito, già  dovrebbe dirci come questi pretesi “liberati”  sono le vittime più  passive del Sistema.  Direte che il 70 per cento degli italiani non sono discotecari; vero, ma il 70-80 per cento degli italiani sono analfabeti di ritorno, quindi incapaci di esercitare il minimo spirito critico e di ravvisare i trucchi della propaganda che  (agendo sul loro sentimentalismo) li porta dove vuole, menandoli per il naso.

La “negazione del reale” li rende già  complici e servi incoscienti,  anzi omogenei  della ideologia terminale,  il totalitarismo della dissoluzione, il cui scopo  è rovesciare il male in bene, il falso in vero,  e fare dell’innaturale la nuova “natura”.   Si veda la teoria del “gender” imposta alle scuole di tutto l’Occidente, che è l’ideologia che nega la stabilità dei sessi, asserendo che sono un dato  storico-culturale, e una “scelta”.

Qualche settimana a fa a Madrid circolava  questo bus. La grande scritta dice: “I bambini hanno un pene, le bambine  hanno la vulva. Non ti far ingannare”.

“Bus dell’odio” per i militanti gender

Ebbene: i media progressisti   hanno bollato questo come “autobus dell’odio”,  opera (malvagia per definizione) di “un gruppo cattolico reazionario”; i militanti trasgender   e omosessuali  si sono rivolti ad un procuratore, il quale  ne ha vietato la circolazione  a Madrid.  Con   il plauso di una parte della popolazione. Scrivere che i bambini hanno il pene e le donne la vulva “è offensivo”. Manca di rispetto.


Chi non si accorge  del nuovo totalitarismo repressivo che questo episodio rivela? Ma i “discotecari”, naturalmente.  Quelli che già, appena qualcuno gli pone davanti lo specchio della realtà  che li mostra quali sono, e non quali s’illudono di essere,  strillano che deve esser fatto tacere,   silenziato, ucciso,   in quanto nemico della civiltà  moderna.

Il che dice quanto costoro siano politicamente pericolosi. Loro che “non si occupano di politica”, che non sanno   cosa è il suffragio universale, saranno – anzi già sono – la massa di psico-poliziotti che volontariamente imporranno la censura e la persecuzione di coloro che il Sistema indicherà come colpevoli. Loro che manco sanno quando è nato Gesù,   già  urlano: morte ai cattolici, a quelli che  ricordano che esiste l’inferno e ci si rischia di andare! Non hanno carità!  Obbedite a Papa Francesco!  Questi spareranno il colpo alla  nuca. Non c’è gente più  feroce dei sentimentali.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ilmarmocchio

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #189 il: Marzo 10, 2017, 21:51:44 pm »
http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/03/10/news/dj_fabo_milano_preghiera-160250739/

qui scendiamo nel grottesco , a prescindere da tutto il resto

Offline Red-

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #190 il: Marzo 10, 2017, 22:17:11 pm »
Citazione
Musica disco in chiesa per dj Fabo.
 La fidanzata: "Nella sofferenza hai avuto la forza di tornare libero"
...Anche tu, evidentemente.
 Brava.
Starà morendo di dolore, immagino
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline claudio camporesi

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #191 il: Marzo 11, 2017, 07:40:33 am »
A riprova di come siam fatti  noi italiani , a qualche settimana dalla eutanasia scandalo di DJ Fabo , l' iperattivismo politico e mediatico per regolamentare l' evento ineluttabile del fine vita con una legge  , si va affievolendo .

Ci mancava  l' evento funerale in chiesa. Con tanto di musica disco.

A mio parere ( da ognostico) questa cosa, oltre che di cattivo gusto , e' altamente dissonante.

Perche' pretendere un evento religioso quando da quella religione ufficiale  ti sei messo volutamente fuori? Perche' pretendere  la musica disco in chiesa ( direi anche perche' accettarla)?
Perche' forzar la mano ad unareligione?

A mio parere la morte e'l' evento piu' intimo di un essere umano.

Saro' sgradevole: una spettacolarizzazione cosi' smaccata in un luogo certo non consono ad un fatto di eutanasia in una chiesa poteva venire in mente solo a frequentatori di discoteche , dei non luoghi per depensanti ( qui parliam di quarantenni , non di ragazzini brufolosi) .
Se proprio di voleva , si utilizzava un luogo laico , magari proprio una discoteca.
O un locale di lap dance. Cosi' ilmessaggio sarebbe stato ancora piu' dissacratore.

Comunque attendo sereno le inevitabili critiche .




Offline Red-

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #192 il: Marzo 11, 2017, 13:46:51 pm »
Claudio, io sono d'accordo con te.
Ma c'è una cosa che noto (ormai ho qualche anno anch'io), e parlo da non credente, ed è che quando c'è bisogno di umanità (e viene quel momento) arriva sempre dalle istituzioni della Chiesa.
Urliamo contro la chiesa, ma quando c'è bisogno è lei che arriva, non arrivano quelli dei centri sociali o i patiti della disco, o i radicali.
Non ho potuto fare a meno di notarlo.
C'è stato un famoso santone indiano che ha scritto una cosa: la politica comunista, di per sè non così mal pensata, inevitabilmente fallisce per un motivo principale; perchè manca l'idea di un Dio, e l'uomo ha bisogno di quell'idea.
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline ilmarmocchio

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #193 il: Marzo 11, 2017, 17:19:41 pm »
A riprova di come siam fatti  noi italiani , a qualche settimana dalla eutanasia scandalo di DJ Fabo , l' iperattivismo politico e mediatico per regolamentare l' evento ineluttabile del fine vita con una legge  , si va affievolendo .

Ci mancava  l' evento funerale in chiesa. Con tanto di musica disco.

A mio parere ( da ognostico) questa cosa, oltre che di cattivo gusto , e' altamente dissonante.

Perche' pretendere un evento religioso quando da quella religione ufficiale  ti sei messo volutamente fuori? Perche' pretendere  la musica disco in chiesa ( direi anche perche' accettarla)?
Perche' forzar la mano ad unareligione?

A mio parere la morte e'l' evento piu' intimo di un essere umano.

Saro' sgradevole: una spettacolarizzazione cosi' smaccata in un luogo certo non consono ad un fatto di eutanasia in una chiesa poteva venire in mente solo a frequentatori di discoteche , dei non luoghi per depensanti ( qui parliam di quarantenni , non di ragazzini brufolosi) .
Se proprio di voleva , si utilizzava un luogo laico , magari proprio una discoteca.
O un locale di lap dance. Cosi' ilmessaggio sarebbe stato ancora piu' dissacratore.

Comunque attendo sereno le inevitabili critiche .

ti quoto al 100% : la morte può essere affrontata solo col silenzio.
Altro che applausi, musica.
Costava tanto fare un funerale in silenzio , senza una pagliacciata in chiesa, senza dichiarazioni deliranti ?
Come si può festeggiare una morte?
Che pagliacci

Alberto1986

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Re:Campagna eutanasia e fine vita
« Risposta #194 il: Marzo 11, 2017, 18:04:04 pm »
http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/03/10/news/dj_fabo_milano_preghiera-160250739/

qui scendiamo nel grottesco , a prescindere da tutto il resto

E' lo stile Bergogliesco...  :doh: Ci manca poco che il progressista obamiano dia il via libera per far diventare le Chiese delle discoteche.. :doh: