Il lettore di larghe vedute apprezzerà questo passo di P. Virion, che parla di un progetto di federalismo europeo molto ben delineato in certe consorterie già nel 1922:
Sul piano internazionale il Federalismo - nell'ordine economico un socialismo tecnocratico che funga da comune denominatore tra comunismo e capitalismo scientifico coniugati 1 - eviterà la rivoluzione per le strade; la rivoluzione negli spiriti, ben più importante, si compirà invece attraverso la riduzione di tutti valori ad un altro comune denominatore: il nuovo umanesimo, o meglio, l'umanesimo integrale [qui Leonardo da Vinci ci si sta proprio bene]. Ma la realizzazione pratica di un sistema presuppone anzitutto l'integrazione degli elementi sociali e culturali debitamente mescolati e la disintegrazione dei quadri tradizionali. È l'applicazione del vecchio adagio rosacruciano: "Solve et coagula" cioè: "dissolvi e riunisci in una nuova sintesi".
1 Altro che "benessere mai visto prima ed azzeramento della disoccupazione":
Quello che scrivi non c'entra un beneamato ***** ed è vano e vuoto sensazionalismo, prodotto contro gli interessi di coloro ai quali la sensazione viene prodotta. Fai passare ogni federalismo europeo per quella schifezza... Ma un federalismo europeo può diventare senza problemi una strategia per contrastare tutto quel che minacci.
Le obiezioni serie sono quelle di ilmarmocchio:
Chi in Europa vuole davvero una federazione ?
ben pochi
Ossia, la mancanza di consenso popolare.
e quella di Frank:
tra il dire e il fare ci passa di mezzo il mare.
Solo che ogni fare, se è ragionevole, passa per la consapevolezza di ciò che è conveniente fare e di quali sono le giuste tappe per farlo.
La mia tesi, sin dall'inizio del topic, è che la mancanza di consenso derivi da una mancanza di consapevolezza, dovuta al fatto che proprio i nazionalismi europei, cioè i partiti di coloro che dovrebbero essere interessati alla forza delle rispettive nazioni, su questo punto non hanno avuto una visione strategica netta, inserendo così l'anti-euro nelle loro campagne e perseverando nell'errore di considerare una Federazione Europea come una manovra meramente pro-euro, tale cioè da favorire quelle stesse dinamiche di degrado alle quali assistiamo. Ed è un errore: sarebbe la manovra che permetterebbe di annullarle. C'è chi gioca sul "pro-euro": siccome il federalismo europeo manterrebbe l'euro, allora manterrebbe anche il ricatto finanziario sotto il quale stiamo oggi. Falsissimo: non è così ed ho già spiegato il motivo per cui non è così.