Autore Topic: Dobbiamo tornare all'omosocialità  (Letto 17400 volte)

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Re:Dobbiamo tornare all'omosocialità
« Risposta #15 il: Marzo 11, 2017, 00:34:36 am »
....
Ma io le donne non le corteggio.
Comprensibile.
Ma, solo per capire, aspetti che ti corteggino loro (e stai fresco!) oppure sei pronto a passare tutta la vita da solo?
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline Sebastiano

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Re:Dobbiamo tornare all'omosocialità
« Risposta #16 il: Marzo 11, 2017, 09:34:39 am »
Boh, io esco con poca gente ormai e per lo più sono uomini. Anzi le poche donne che si sono intromesse hanno creato solo problemi.

Offline ilmarmocchio

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Re:Dobbiamo tornare all'omosocialità
« Risposta #17 il: Marzo 11, 2017, 13:41:22 pm »
Citazione
Davide : Sfidarsi, dipende da cosa intendi: sfidarsi a ping pong, a biliardino, a biliardo, a carte, va benissimo, ci mancherebbe. Sfidarsi per le donne, o magari per chi è più ricco o ha la macchina più bella, assolutamente no. Prendersi in giro, beh, dipende: se è una cosa scherzosa, a fin di bene e se dura poco, sì; se è una cosa continua, e se è volta a mortificare le persone, assolutamente no.
Ma io le donne non le corteggio.

Trovo molto sensato quello che dici e lo condivido

Offline claudio camporesi

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Re:Dobbiamo tornare all'omosocialità
« Risposta #18 il: Marzo 11, 2017, 15:58:06 pm »
Davide : d' accordissimo.

Se devo pormi con una persona  sul piano della mortificazione , o del  ridicolo confronto  ( macchina , reddito, prestigio) questa  non e' sicuramente un amico , evito di frequentarla o tronco eventuali rapporti.

Anche io le donne non le corteggio ( piu' )  adesso , perche' l' eta' non piu' giovane aiuta a non far cazzate.
Da giovani esistono gli zerbini , da anziani si diviene penosi.
E essere penoso  e' l' ultima cosa che desidero.

Offline Warlordmaniac

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Re:Dobbiamo tornare all'omosocialità
« Risposta #19 il: Marzo 11, 2017, 16:23:10 pm »
Ciao Davide. Quante volte ho pensato le stesse cose...

Dopo i 30 anni se non sei fidanzato o sposato ci tocca stare soli. Secondo me anche per questo molti uomini perdono la testa quando vengono mollati... perché si ritrovano completamente soli e la solitudine  (NON voluta) è brutta...

Quante splendide amicizie buttate nel cesso perché qualcuno si fidanzava.

Concordo. E' la mia argomentazione quando parlo dei cosiddetti femminicidi. Ovviamente le femministe fanno orecchie da mercante, preferiscono la loro verità su misura e chissenefrega salvare alcune donne.

Alberto1986

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Re:Dobbiamo tornare all'omosocialità
« Risposta #20 il: Marzo 11, 2017, 17:58:50 pm »
....
Ma io le donne non le corteggio.

Scelta assolutamente condivisibile. Ci mancherebbe pure che, oggi come oggi, ci mettessimo a corteggiare questo genere di femmine (da ragazzo l'ho fatto anch'io, ma sto parlando appunto di passato). Non dico tutti, ma se almeno la maggioranza del sesso maschile smettesse di corteggiare e fare il cavalier-servente, avremmo tutto da guadagnarci. Perchè potete stare tranquilli di una cosa: quando una femmina è interessata a qualcosa e/o a qualcuno, non si fa scrupoli e remore per cercare di ottenerla.

Online Frank

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Re:Dobbiamo tornare all'omosocialità
« Risposta #21 il: Marzo 11, 2017, 19:57:25 pm »
A proposito di corteggiamento e piagnistei femminili.

http://labambinacolcappottoazzurrocielo.blogspot.it/2013/01/dove-sono-finiti-gli-uomini-veri.html

Citazione
domenica 20 gennaio 2013
DOVE SONO FINITI GLI UOMINI VERI?

Dove sono finiti gli uomini veri? E' una domanda che tra amiche ci  facciamo spesso, il più delle volte commentando con amarezza che no, uomini veri in giro non se ne vedono, neppure l’ombra. E per uomo vero non intendo uno che se la fa con tutte, che sia volgare o sgarbato, non uno di quelli con la camicia aperta  fin sopra la panza, il tappeto di peli in bella mostra e la catena d’oro.

Per uomo vero intendo  un uomo che sia talmente sicuro di se da non aver bisogno di mentire inventandosi un personaggio solo per far colpo, che poi quando il castello di favole crolla di solito ci rimane sotto e diventa patetico.
Uno che ti apra la porta quando entri in un locale, che compia con naturalezza quei  piccoli gesti che molti definiscono "old style" mentre io li definisco solamente "buona educazione". Che ti paghi una cena senza chiederti "dividiamo il conto?" perchè la parità non significa ineleganza, che ti chiami per dirti a voce “ciao, ti pensavo” anziché mandarti quegli insulsi sms da baci perugina.
Uno che ti ascolti e si interessi davvero a quello che dici e che fai, e non che finga di ascoltarti pensando ad altro, solo per portarti a letto. E' davvero triste constatare come all'indomani certi uomini non ricordino neppure una parola dei tanti discorsi fatti.. eppure sembravano pendere dalle tue labbra fino alla sera prima. Tra adulti consenzienti anche una storia di letto senza impegno, ci può stare, ma anche quella, cari uomini, richiede una certa classe, altrimenti tanto vale andare con una bambola gonfiabile. Sono pochi coloro che sanno corteggiare una donna e tanti che credono di saperlo fare.
Il vero corteggiamento sta nel sorprendere una donna con i fatti e non con le parole, al giorno d'oggi ti riempiono tutti di sms preconfezionati, ma poi alla fine, nei fatti, si rivelano infantili e privi di creatività. Un uomo vero sa farti sentire donna con una parola, uno sguardo, un gesto. Anche quando non c'è, un uomo vero ti fa sentire sempre sua. Un uomo è quello che trasuda passione e non fame di sesso arretrata ed impellenti bisogni da soddisfare. Un uomo che sappia prenderti tra le braccia e senza dirti nulla farti capire "ecco sono qui e non ho bisogno di parlare tanto o di comprarti il mondo perché il mondo te l'ho do quando ti bacio".

Invece il mondo è popolato da cicciobelli che sanno abbinare i boxer ai calzini, ma non hanno più sicurezze, incapaci di affrontare una femmina degna di chiamarsi tale, che rimangono bamboccioni e dormono nel letto di mamma e papà fino ai 48 anni. Insomma bambolotti da portare a spasso come facevamo da bambine....

Uomini che pur di non mettere a dura prova la loro virilità insicura preferiscono l’autoerotismo solitario con youporn piuttosto che una notte di sesso con una donna vera, o si dilettano con mezzora di sesso a pagamento così si evitano la fatica della conquista ed il rischio di un due di picche, oppure si trastullano tra le morbidezze di silicone di un transessuale, pronto a rimembrargli durante una sodomia quanto si sia umiliata e rammollita la loro natura di maschio.   

 Eccoli che ti raccontano quante prodezze e avventure hanno vissuto, che hanno girato il mondo e ora sono tanto impegnati da non poterti dedicare un minuto del loro preziosissimo tempo, ti chiameranno quando potranno. Invece poi ti rendi conto che è tutta una sceneggiata per costruirsi un personaggio, e gratta e gratta poi ti ritrovi con un quarantenne afflitto da sindrome adolescenziale, che prende ancora la paghetta da mammà, che passa le serate a bere con 4 derelitti al bar sotto casa, altro che vita mondana,  e le uniche femmine non virtuali che frequenta son madre, nonna, sorelle e la gatta di casa.
Spesso fingiamo di credere alle loro panzane, alcune fingono anche orgasmi, un pò per ingrossare il loro "ego" spaventato, sperando che magari, con un aiutino, riescano ad uscire dal guscio, ma sono talmente grossolani nell'interpretazione del ruolo di maschio che è impossibile non smascherarli. Stiamo al loro gioco per non affondarli definitivamente, perchè in fondo siamo tutte un pò materne, un pò crocerossine. Eccoli inermi, implumi e perennemente indecisi tra restare al caldo nel seno materno e spiccare il volo verso la maturità sessuale, che  non hanno la capacità di mettersi in gioco per quello che sono e di mostrare se stessi con orgoglio.
Certo si può capirli, in un modo popolato da femministe isteriche pronte a sputare veleno nei confronti di ogni uomo solo per partito preso, o donzelle che si apparecchiano in attesa del pollo da sposare pronte a cogliere il minimo segnale di debolezza per mettergli il guinzaglio. Capisco che non è facile districarsi tra tutti questi stereotipi, ma ci sono pure donne vere che vorrebbero un uomo con cui godersi un rapporto alla pari,  senza secondi fini matrimoniali ma anche senza infantilismi cronici. Non tutte le donne aspirano ad un uomo in tuta e pantofole sul divano tutte le domeniche ma pure un bambolotto, per quanto carino, alla lunga stanca.  Ci sono donne che hanno una loro vita piena e appagante, che non hanno vuoti da riempire con inutili fantocci, donne che sanno quel che vogliono perchè hanno superarato la fase adolescenziale, che hanno vissuto storie e legami forti, e comunque sia andata hanno imparato e sono state in grado di andare oltre e riprendersi in mano la loro vita, che non hanno voglia di esser considerate bambole gonfiabili ma neanche di fare il surrogato di mammà. Donne a cui non importa se hai la macchina o vai a piedi, sei hai i vestiti firmati o il rolex purchè tu sia te stesso.
 Donne che vogliono essere rispettate e trattate con il giusto modo, che vogliono uno scambio intellettuale degno di questo nome ma anche  divertirsi nel letto, goduriose e allegre, pronte a fare l’amore col proprio uomo, di gusto e non con gli occhi chiusi sperando che finisca. Donne attente al loro corpo senza esserne schiave, che portano con disinvoltura e orgoglio anche i propri difetti, esibendo il loro corpo come la mappa della loro vita, e non facce botoxate e culi liposucchiati dal primo macellaio estetico di turno.  Ecco le donne vere forse sono troppo vere per degli uomini insicuri e fragili. Donne complete che cercano uomini che sappiano portare fino in fondo un coito senza tante seghe mentali, e che soprattutto cercano un uomo che le faccia sentire donne prima e dopo il coito, e non solo durante. Perché è in quello la differenza tra un uomo vero e uno che non lo sarà mai.
Pubblicato da Mony M a 02:27

Sono o non sono fantastiche queste lagnosissime e stupidissime femminucce moderne ?
Perché, diciamolo, la femmina media è realmente stupida.

Ad esempio, cosa vuol dire
Citazione
E per uomo vero non intendo uno che se la fa con tutte
...?
Dico: ma a meno che uno non sia una rockstar,* o comunque un personaggio di successo, come fa "a farsela con tutte" ?, cioè con moltissime donne ?
Già questo la dice lunga sulla pochezza di tantissime esponenti del cosiddetto "gentil sesso". (?)


@@

*
http://invidia.pianetadonna.it/vita-da-vip/gossip/mick-jagger-vita-privata-donne-figli.html

Citazione
Tutti i figli Mick Jagger
Mick Jagger diventerà presto papà per l'ottava volta. Ripercorriamo tutta la sua vita sentimentale, fatta di 4000 donne, 8 figli, 5 nipoti e un compagno speciale

di Francesca Demirgian

MICK JAGGER DONNE E FIGLI - Mick Jagger diventerà papà per l'ottava volta. Il cantante dei Rolling Stones, a 72 anni, avrà un altro figlio dalla compagna Melanie Hamrick, 43 anni più giovane di lui. Ad annunciare la gravidanza della ballerina 29enne sono stati gli stessi agenti di Jagger. Ma ripercorriamo tutta la vita sentimentale del frontman dei Rolling Stones nella quale le donne sono state decisamente numerose.
Mick Jagger tutti i figli

Il primo figlio, Karis, Mick Jagger lo ha avuto a 27 anni da Marsha Hunt. Dal 1970 al 1978 il cantante è stato sposato con Bianca Jagger, dalla cui relazione è nata una femminuccia Jade, nel 1971. Giunte al capolinea le prime nozze, dal 1990 al 1999 Jagger è stato sposato con Jerry Hall con cui ha avuto ben 4 figli: Elisabeth (nata nel 1984), James (1985), Georgia (1992) e Gabriel (1997). Terminato anche il matrimonio con la Hall, nel 1999 è nato il settimo figlio di Jagger, Lucas, dalla relazione con la modella Luciana Gomenez.

Dal 2001 al 2014 Mick Jagger ha avuto una lunga relazione con la stilista L'Wren Scott che non ha mai sposato e che, purtroppo, si è suicidata il 17 marzo del 2014. Poco dopo il cantante ha incontrato l'attuale compagna Melanie Hamrick che lo renderà padre per l'ottava volta.
Mick Jagger (bis)nonno

Oltre ad essere 8 volte padre, il frontman dei Rolling Stones è anche 5 volte nonno e la nipote Assisi, figlia di Jade, lo ha reso bisnonno, dando alla luce una bimba di nome Ezra Key il 19 maggio del 2014.
Le 4000 conquiste di Jagger

Le donne che Mick Jagger ha conquistato negli anni sono state addirittura censite e raccontate nel libro di Christopher Andersen uscito nel 2012. Sono 4000 le figure femminili che per lui hanno perso la testa e tra loro non mancano i volti famosi, da Madonna ad Angelina Jolie, da Uma Thurman a Carla Bruni, da Linda Ronnstadt a Tina Turner, per citarne alcune. E nella movimentata vita sentimentale di Mick Jagger non è mancata la voce di una presunta relazione con David Bowie.
L'amore-odio con Keith Richards

La relazione più duratura di Mick Jagger (sul palco e non solo) è stata però quella con l'amico e collega Keith Richards: "Penso ai nostri litigi come a delle liti familiari. Se sono io a gridare ed urlare contro di lui, è perché nessun altro ha il coraggio di farlo, oppure non sono pagati per farlo. Allo stesso tempo, mi auguro che Mick si renda conto che io sono un amico che sta solo cercando di portarlo sulla strada giusta per fargli fare ciò che deve essere fatto", disse tempo fa Richards parlando del frontman della sua band.

Offline giacca

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Re:Dobbiamo tornare all'omosocialità
« Risposta #22 il: Marzo 11, 2017, 20:48:49 pm »
Non vedo niente di male nel sano cameratismo maschile (bere, sfidarsi, prendersi in giro)
Non è detto che uno debba fare per forza queste cose. Ci sono anche i gruppi che ho conosciuto sui forum dove ci sono degli interessi comuni (che purtroppo di solito le femmine non hanno, quindi un argomento in meno di conversazione), dove uno dialoga su questi temi più che fare le goliardate.

Offline Vicus

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Re:Dobbiamo tornare all'omosocialità
« Risposta #23 il: Marzo 12, 2017, 00:46:01 am »
Non è detto che uno debba fare per forza queste cose. Ci sono anche i gruppi che ho conosciuto sui forum dove ci sono degli interessi comuni (che purtroppo di solito le femmine non hanno, quindi un argomento in meno di conversazione), dove uno dialoga su questi temi più che fare le goliardate.
Va benissimo coltivare amicizie e spazi maschili, che in effetti sono sempre meno. Ma non è difficile constatare che moltissimi uomini oggi sono insicuri e ginofobici. Serve a migliorare la condizione maschile?
« Ultima modifica: Marzo 12, 2017, 01:09:39 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:Dobbiamo tornare all'omosocialità
« Risposta #24 il: Marzo 12, 2017, 01:34:14 am »
Per come la vedo io è anche (non solo, ovvio) la mancanza di spazi prettamente maschili a creare uomini insicuri e ginofobici.
Un esempio: le palestre di arti marziali.
Un tempo erano un feudo esclusivamente maschile (o quasi); oggi no.
Oggi le femmine sono ovunque e pertanto con la loro presenza condizionano fortemente i giovani maschi.
Il fatto stesso di doversi allenare in più occasioni con una femmina, anziché con un maschio, non è affatto salutare e positivo per un ragazzo, contrariamente a quanto narrano molti pseudo maestri odierni.

Altro esempio: quand'ero ragazzo io era ancora normale sidarsi a braccio di ferro, oppure alla lotta, magari in mezzo a un campo.
Oggi no.
Oggi è praticamente impossibile vedere dei ragazzi (anche stranieri) che si sfidano a braccio di ferro.

Certo, in questa epoca questi possono sembrare discorsi da "trogloditi", ma in realtà nella crescita di un maschio anche queste cose sono importanti per definire la propria identità.

Offline Vicus

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Re:Dobbiamo tornare all'omosocialità
« Risposta #25 il: Marzo 12, 2017, 01:43:37 am »
Sono d'accordo, ma come si possono creare spazi maschili se oggi gli uomini pensano di dover essere dei 'teneroni'?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Dobbiamo tornare all'omosocialità
« Risposta #26 il: Marzo 12, 2017, 01:45:13 am »
Sono d'accordo, ma come si possono creare spazi maschili se oggi gli uomini pensano di dover essere dei 'teneroni'?

Certo, ma infatti non sto dicendo che è semplice creare spazi maschili.
Anzi, in questo periodo storico è difficilissimo, ai limiti dell'impossibile, considerando la forte femminilizzazione della società.

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Re:Dobbiamo tornare all'omosocialità
« Risposta #27 il: Marzo 12, 2017, 01:55:27 am »
Tornando per un momento alla questione delle arti marziali, devo dirti che i giovani maschi che più mi mi fanno cadere le braccia sono quelli statunitensi.*
Non mi sono mai recato negli USA, ma stando a quel che leggo e ho letto in questi ultimi anni, devo dire che in quel paese la castrazione mentale dei ragazzi è in una fase sicuramente più avanzata rispetto a quella dei ragazzi italiani ed europei.
Mi riferisco al fatto che in innumerevoli occasioni ho letto dei post in cui questi giovani maschi (ma anche tanti uomini della mia età, ed oltre, tra i quali alcuni maestri di judo  :doh:), facevano degli assurdi paragoni tra atleti maschi e atlete femmine, per non parlare del loro entusiasmo verso le Ronda Rousey di turno.
Un entusiasmo che anni fa, quando iniziai ad occuparmi di queste tematiche, mi lasciò letteralmente sconcertato, perché non è affatto normale che un maschio desideri essere... picchiato e sottomesso da una femmina, così come non è normale che tanti giovani si entusiasmino nel vedere delle pugilesse o delle combattenti di MMA che si spaccano la faccia.

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* Tuttavia anche i brasiliani non stanno messi tanto bene.
Anzi.

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ps: palestre di judo nell' ex URSS.
http://www.infojudo.com/tecniche-di-lotta-a-terra-del-judo-russo/

Tutti uomini.

Offline Vicus

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Re:Dobbiamo tornare all'omosocialità
« Risposta #28 il: Marzo 12, 2017, 02:10:26 am »
la castrazione mentale
Bisognerebbe partire da qui, smontando tutti i cliché antimaschili che inquinano il carattere degli uomini: la censura di una sana aggressività, attività sportive o ludiche, la porosità degli spazi maschili che si dissolvono in terre di nessuno.
Bisognerebbe inoltre recuperare un linguaggio maschile, non politicamente corretto alla Gasperino, perché è la prima cosa che plasma il nostro carattere.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Dobbiamo tornare all'omosocialità
« Risposta #29 il: Marzo 12, 2017, 02:18:47 am »
Bisognerebbe partire da qui, smontando tutti i cliché antimaschili che inquinano il carattere degli uomini: la censura di una sana aggressività, attività sportive o ludiche, la porosità degli spazi maschili che si dissolvono in terre di nessuno.
Bisognerebbe inoltre recuperare un linguaggio maschile, non politicamente corretto alla Gasperino, perché è la prima cosa che plasma il nostro carattere.

Concordo.