E' un pò OT, ma giusto per capire di che parliamo, Sunniti e Sciiti non sono correnti ma le due parti in cui si è diviso l'Islam dopo la morte di Maometto. Due parti diverse tra loro che da secoli si fanno guerra; quella in atto oggi in Siria è una guerra civile tra quelle due parti, appunto. Vi sono poi altre correnti, appartenenti ad una o l'altra parte, ma sono del tutto minoritarie. Da notare che quando ci fanno vedere un musulmano in tv, non ci viene mai detto se è sunnita o sciita, ad ulteriore dimostrazione che l'informazione nostrana è una vera porcheria. (Una schifezza).
Io invece una piccola somma ce la scommetterei. Mi riesce difficile immaginare cosa possa fare la tecnica contro il numero, in una democrazia. A parte il mainstreaming (peraltro potentissimo).
Le uniche due cose sarebbero la sospensione delle regole democratiche, oppure la ripresa della natalità.
La sospensione delle regole democratiche è già in atto, peraltro, perchè a quanto pare nessuna parte politica, nè di destra nè di sinistra accetta la nascita di un partito di matrice islamica. Gl islamici per il momento li ha cooptati la sinistra, nella speranza che portino voti. Ma in una democrazia, al di là di quelle che sono le mie convinzioni politiche personali gli si dovrebbe permettere la costituzione del suddetto partito. Ad ogni buon conto, preciso per la millesima volta che le mie radici sono cristiane, e che non ho nulla a che fare con l'islam, e che peraltro non sono credente (e quindi mi farebbero fuori, penso).
Ma le regole sono regole, e qui si assiste ad una loro palese violazione, sotto il silenzio dei media. E' una constatazione. Detto ciò, non c'è da sorprendersi se poi ci mentono su femminismo e contorno. E' il minimo che possono fare e che fanno.
In ultimo se una (per me probabile) "sostituzione" islamica ci sarà, certo non avverrà in una o due generazioni, ma in qualcuna di più. Forse chi ha oggi 18 anni inizierà a vedere qualcosa del genere, comunque.
Per il momento assiteremo solo ad un minimo rimescolamento di culture e io, personalmente, non credo che sia così un male.
Detto tutto questo, in sintesi, non voglio certo dire che sono pro-immigrazione (anzi, ma è un altro discorso) voglio solo dire che un pò di cultura isalmica, alle signorine di casa nostra, non potrebbe che fare un gran bene.
Vero.
Ci tengo però a precisare che non ho mai ciritcato la nostra cultura tradizionale, anzi. Ho sempre detto che bisognerebbe recuperare le tradizioni, adattandole però ai tempi. Come del resto è sempre successo.
Ma "mettere in riga" le nostre signorine è cosa impossibile per il popolo italiano. Non siamo infatti una massa compatta di milioni di uomini con gli stessi intenti, ma siamo 4 gatti. Pure un pò sperduti.
Anche trasportando il tutto nella politica, ci salta subito all'occhio che il cambiamento potrebbe -si presume- venire dalla destra (qualcosa di simile a Trump). Ma se andiamo a vedere in casa nostra, abbiamo a destra la Meloni, che non penso proprio sia antifemminista e, se vogliamo considerarlo di destra, Salvini, il quale ha fatto dei "maltrattamenti alle donne" il cavallo di battaglia contro gli islamici.
Se poi andiamo a vedere all'estero troviamo la LePen, che penso proprio che mai e poi mai andrebbe "contro" le donne e quindi contro sè stessa. Ergo, di nuovo, non vedo molte possibilità. Il neofemminismo ha pervaso ogni cosa, ogni aspetto del mondo occidentale, e viene da pensare che forse solo una sorta di intervento dall'esterno potrebbe modificare le cose, o almeno rappresentare uno stimolo in tal senso.
Red, condivido in pieno tutto quello che hai detto. Purtroppo la destra è permeata di femminismo almeno quanto la sinistra, se non di più, solo che lo coniuga più in senso cavalleresco, del tipo: "bisogna sempre e comunque difendere le donne; gli uomini, che si arrangino". Del resto, in Europa, in percentuale, credo ci siano più leader donne nella destra che negli altri schieramenti, il che la dice lunga.
Quanto alla difesa della nostra civiltà, sono anch'io d'accordo che la nostra civiltà italiana è grande, antica e gloriosa. Tuttavia, innanzitutto il nostro Paese è sempre stato il punto di contatto tra l'Europa e il Medio Oriente, e quindi non giurerei sul fatto che siamo più vicini, che ne so, agli estoni che ai turchi (che turchi non sono, perché sono semplicemente gente dell'Asia Minore). Ma comunque questo è un fatto secondario.
Quello che invece è certo è che la nostra grande civiltà l'abbiamo già tradita noi, e da un pezzo. Se si risvegliasse un italiano morto anche solo 50 anni fa, non riconoscerebbe più il suo Paese: donne che decidono della vita del bambino che hanno in grembo (senza, tra l'altro, che i padri abbiano la seppur minima voce in giudizio); famiglie disgregate, e, soprattutto, una discriminazione continua e vergognosa ai danni degli uomini.
Secondo voi gli Svedesi sono più civili dei mediorientali? Anche quando puniscono gli uomini che vanno con le prostitute mentre non puniscono, anzi, considerano delle vittime, le donne che si prostituiscono? Sarebbe come punire il drogato e non lo spacciatore...
E sono civili quei datori di lavoro di Belgio e Francia che hanno licenziato una poveretta soltanto perché non voleva togliersi il velo? E la libertà delle donne, di cui si riempiono continuamente la bocca, vale solo quando fa comodo a loro? Quindi la modestia non solo non è una virtù, ma è anzi una cosa così abominevole da far meritare a una donna di essere licenziata e quindi, potenzialmente, di non poter sopravvivere?
E, soprattutto, è civile la Corte di Giustizia Europea che ha dato ragione a quei datori di lavoro farabutti?
Per me molti paesi europei sono INCIVILI, ed è incivile l'Unione Europea, della quale PURTROPPO il nostro Paese fa parte.
Poi bisognerebbe intendersi sulla definizione di "civile": se essere più civile di un altro significa avere più soldi, allora sicuramente la Boldrini è di gran lunga più civile della gran parte di noi, visto che è molto più ricca; di me, sicuramente.