Autore Topic: L'antifemminismo ha bisogno di essere anticristiano?  (Letto 8061 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline Faust

  • Affezionato
  • **
  • Post: 264
  • Sesso: Maschio
  • Studere, studere, post mortem quid valere
Re:L'antifemminismo ha bisogno di essere anticristiano?
« Risposta #30 il: Marzo 21, 2017, 06:32:33 am »
scusate ma ... come si fa a negare l'amplesso tra cristianesimo e femminismo?
il problema è solo mettersi d'accordo sul cristianesimo di cui parliamo
per il cristianesimo moderno basta guardare le chierichette, le donne prete, le lettrici, etc etc
di fatto la cosa al momento mi sembra pacifica
poi se qualcuno dice che questo è un cattolicesimo già sepolto, sono d'accordo: Il Quebec nel 1950 aveva il 95% della popolazione che andava a messa, nel 2015 il 10%.
la cosa buffa è che attorno alla QM si coagulano sorprendentemente modalità di essere cristiani contro-corrente, alternative, minoritarie, questo sorprende e mi pare ingiusto fare di questi e di quelli un solo fascio



Un giorno il Papa dichiarerà ex cathedra che il femminismo è dottrina della chiesa, poiché parola marianica attraverso la quale viene compiuta l'opera di redenzione dal peccato originale schiacciando la testa del serpente. Dopodiché istituirà il sacerdozio femminile e abdicherà. Verrà poi eletta la prima papessa la quale dichiarerà ex cathedra che per eliminare il peccato dal mondo bisognerà eliminare i maschi dal mondo.

Ovviamente sono ironico, visto che il futuro è incerto, ma neanche tanto, considerata la situazione. Se penso alla genesi del femminismo, la trovo tutta in dottrine cristiane. Forse il cattolicesimo ha bollato molte di queste dottrine come eresie, ma anch'esso oggi appare soffrire una crisi gerarchica (il luteranesimo non fu che una crisi gerarchica all'interno della Chiesa). Il retroscena della nascita del femminismo moderno è situato nelle logge massoniche, e non bisogna dimenticare che in quei luoghi la Bibbia è considerata il "Libro della Legge", né che fino a qualche tempo fa non era concesso entrare in massoneria senza essere cristiani.
Confrontando globalmente uomo e donna, si può dire che la donna non avrebbe il genio dell'ornamento, se non avesse l'istinto del ruolo secondario.

- Friedrich Nietzsche

Online Jason

  • WikiQM
  • Veterano
  • ***
  • Post: 4518
Re:L'antifemminismo ha bisogno di essere anticristiano?
« Risposta #31 il: Marzo 21, 2017, 07:28:06 am »
Segnalo che il CCC ha espressamente scomunicato la massoneria .

La genesi del femminismo non è nelle dottrine cristiane . Esse non parlano di "privilegi di un genere (quello maschile) sull'altro", e soprattutto non dice che la donna può fare ciò che vuole e quando vuole per i suoi piaceri ed interessi . Ma la cosa fondamentale che mette agli antipodi le dottrine cristiane da quelle femministe è l'Etica . Il femminismo è la "notte dell'etica" .
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline COSMOS1

  • Amministratore
  • Storico
  • ******
  • Post: 7673
  • Sesso: Maschio
  • Cosimo Tomaselli - Venezia
Re:L'antifemminismo ha bisogno di essere anticristiano?
« Risposta #32 il: Marzo 21, 2017, 08:36:48 am »
Faust, il discorso è lungo
dovremmo prima chiarire di chi stiamo parlando, e questo è un discorso che si sa da dove comincia e non si sa dove finisce. La storia del cristianesimo è la storia di lotte dottrinali, cioè di definizioni di ortodossia ed eresia. Ovvio che chiunque ha una propria concezione di cosa è ortodosso e di cosa sia eretico, tuttavia il fatto che ci siano tanti punti di vista quante le teste, e che tutti pretendano di avere ragione, non significa che nessuno abbia ragione. Questo è un ragionamento debole, consentimi.

Cosa farà e cosa non farà il papa, non lo so. Vedremo. La cosa che vedo io è che nei secoli i papi hanno sempre camminato sul filo del rasoio, sembrava che dicessero eresie assurde, o che stessero per dirle, ma un attimo prima si fermavano. Che ne sappia io nessuna eresia, nessuna affermazione che io considero eretica, è mai diventata insegnamento ex-cattedra.

Ti faccio un esempio. La Chiesa sostiene che la frase di Gesù: "nessuno può ripudiare la moglie eccetto in caso di ..." andava interpretato "in caso di adulterio". Perciò dal XIII secolo o anche prima (confermato nel Codice di Diritto Canonico vigente) la Chiesa riconosce il diritto al coniuge tradito di chiedere la separazione (con una serie di limitazioni). Tuttavia questa possibilità non è mai stata riconosciuta ex-cattedra, non c'è alcun concilio, alcuna presa di posizione irreversibile della Chiesa al riguardo. Il Codice di Diritto Canonico è una posizione ufficiale, ma non assoluta. Può cambiare e cambia con tempo e col mutare dei costumi.

Recentemente si è scoperto che quel porneia tradotto con adulterio in realtà significava un'altra cosa: si riferiva al fatto che Gesù doveva tenere conto che tra i suoi ascoltatori c'erano anche i discepoli di San Giovanni, decapitato perchè aveva detto ad Erode di ripudiare la moglie che era in realtà la moglie del fratello. Perciò la frase dovrebbe suonare così: nessuno può ripudiare la moglie eccetto in caso di unione illegittima.

Un altro esempio. Innocenzo III fece il seguente ragionamento: in linea di principio è vero che quando uno dei due coniugi abiura la fede cristiana e abbandona l'altro, pretendere che il cristiano gli resti fedele è schiavitù. Tuttavia concedere l'annullamento in caso di abiura di uno dei due aprirebbe la strada a troppi abusi, per cui non se ne fa nulla. Va bene: ma questa affermazione di Innocenzo III non è mai divenuta verità di fede, dogma, non c'è mai stato un pronunciamento ex-cattedra. OK, l'ha detto, ne prendiamo atto, ma se non ne siamo convinti non vuol dire che dobbiamo accettarlo per fede.

Questi esempi per dare l'idea che l'idea di ortodossia ed eresia è elastica, muta, ma non è relativa. Ciascuno deve decidere con estrema serietà dove collocarsi, perchè ciascuno risponde delle proprie convinzioni. Ciascuno andrà tutto intero là dove ha mandato la sua intelligenza.

perciò se noi diciamo che femminismo e cristianesimo sono antitetici e possiamo portare una infinità di argomenti al proposito, ciò non significa che gli altri cristiani condivideranno il nostro punto di vista. Sono convinto anzi che la stragrande maggioranza non le condivida affatto. Noi siamo una esigua minoranza, uno zero virgola.

Ma noi siamo nella verità.

Loro no!

 :lol:
Dio cè
MA NON SEI TU
Rilassati

Offline Sebastiano

  • Affezionato
  • **
  • Post: 306
Re:L'antifemminismo ha bisogno di essere anticristiano?
« Risposta #33 il: Marzo 21, 2017, 09:28:02 am »
Io credo che faust abbia capito poco del messaggio di Gesù...

Offline Faust

  • Affezionato
  • **
  • Post: 264
  • Sesso: Maschio
  • Studere, studere, post mortem quid valere
Re:L'antifemminismo ha bisogno di essere anticristiano?
« Risposta #34 il: Marzo 21, 2017, 10:06:42 am »
Il messaggio di fondo resta quello delle origini e "la buona ermeneutica" ecclesiastica conduce inesorabilmente ad assimilare quel messaggio delle origini - che riemerge nel femminismo di oggi (e nella sinistra in generale) - alle (poche) posizioni antifemministe che la Chiesa ha dovuto, per contrastare con forza sufficiente gli altri cristianesimi, contrapporre a quel messaggio delle origini.

C'è alla base una diversa posizione in merito all'interpretazione delle Scritture. Interpretarle secondo il buon senso muove da questo pregiudizio, ossia dalla fede: "il messaggio del vangelo è buono" la conseguenza è che quindi l'interpretazione del messaggio evangelico deve rendere buono quel messaggio.
Interpretarle per quel che sono (il che non significa non poter sbagliare, eh), che può voler dire anche interpretarle secondo il buon senso, laddove sia consentito dal testo stesso, porta invece a pensare: "Il messaggio evangelico va interpretato in base a quel che dice e vuol dire", non in base ad una sua pregiudiziale bontà, né in base ad una sua pregiudiziale cattiveria.

L'ermeneutica della Chiesa si occupa infatti di comprendere in che modo il testo vada interpretato ai fini della fede in esso.

Da un punto di vista storico, stiamo assistendo in Occidente ad una situazione del tutto analoga a quella che venne in luce con il cristianesimo e che portò alla caduta dell'Impero. La "donna" ed il suo "amore verso tutti" senza differenziazioni - allora fu l'amore abnegante del Redentore e al posto della donna venne innalzata la Vergine -, con l'Inferno per chi non si conforma ad esso, innalzata contro le gerarchie di una civiltà virile e conquistatrice - all'epoca fu, come oggi, l'Occidente -.
« Ultima modifica: Marzo 21, 2017, 10:22:12 am da Faust »
Confrontando globalmente uomo e donna, si può dire che la donna non avrebbe il genio dell'ornamento, se non avesse l'istinto del ruolo secondario.

- Friedrich Nietzsche

Online Jason

  • WikiQM
  • Veterano
  • ***
  • Post: 4518
Re:L'antifemminismo ha bisogno di essere anticristiano?
« Risposta #35 il: Marzo 21, 2017, 18:56:19 pm »
Il messaggio delle origini non è in alcun modo femminista , come ho già avuto modo di spiegare, poichè si contrappone con la mentalità edonistica del femminismo, tutta declinata al femminile.
Da sempre la Chiesa ha insegnato che il piacere va sottomesso a fede e ragione, il che non significa che non ne puoi usufruirne o godere .

Citazione
il luteranesimo non fu che una crisi gerarchica all'interno della Chiesa

Piccola parendesi, Lutero era un monaco agostiniano (entrato in monastero per sfuggire a una vendetta privata) che trasse pretesto da una pretesa "corruzione" della Chiesa per fondare una religione completamente nuova. Per questo è inesatto parlare di "Riforma".
Infatti se il problema fosse stato davvero costituito dalla vendita delle indulgenze, delle cariche ecclesiastiche e dalla non osservanza del celibato ecclesiastico, si sarebbe potuto benissimo ovviare a tali abusi semplicemente eliminandoli . Venne invitato a Trento ma rifiutò , a lui interessava ben altro.

Non è un caso che il femminismo, le prime guerre , l'edonismo sfrenato e l'individualismo sono tutti prodotti protestanti . Non ha senso quindi associare l'antifemminismo con l'anticristianesimo .
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline Faust

  • Affezionato
  • **
  • Post: 264
  • Sesso: Maschio
  • Studere, studere, post mortem quid valere
Re:L'antifemminismo ha bisogno di essere anticristiano?
« Risposta #36 il: Marzo 30, 2017, 01:49:25 am »
"Salus", la "salvezza", ormai non esiste più. Smise di esistere quando divenne diversa dalla salute: troppo diversa, fino a diventare malattia.

Si riconosce che c'è una condizione maschile di sofferenza, castrazione, azzerbinamento. Si comprende che questa condizione, appunto maschile, dipende da un'esasperazione del concetto di emancipazione femminile - se non da quel concetto stesso -. Cosa si fa invece di contrastare il problema, invece di guarire? Si asseconda la malattia.
Invece di contrastare la violenza femminile, ci si offre come martiri.
Invece di opporsi alla femminilizzazione, ci si fa "tutori dei costumi", compito femminile per eccellenza.
Invece di liberare gli uomini dal lavorare per le donne, si suggerisce loro di trovarsi un lavoro.
Invece di tutelare il diritto maschile ad una libera sessualità, si inventano schemi "di riferimento" in cui, per un motivo o per un altro, la sessualità maschile è consegnata al "giudizio" femminile, priva di una sua specificità ed autonomia.
Invece di tutelare la famiglia, si sponsorizza la sacra famiglia: quella della madre vergine, del marito cornuto e del figlio sacrificato.
Insomma, si fa di tutto affinché non decada la cavalleria, l'adorazione ed il vezzeggiamento della donna, affinché non decada il culto della Vergine. Si fa di tutto per mantenere vivo l'imperativo femminista che guardacaso è anche l'imperativo cristiano: "guai a te se tocchi una donna".

Come recita il finale della seguente canzone: In nomine Libertatis vincula edificamus. In nomine veritatis mendacia efferimus.

Non sarà la cavalleria a guarire la società dal femminismo, né il cristianesimo, che del femminismo è l'origine.

C'è un solo passo, un solo progresso da compiere per curare la società occidentale dal femminismo. Uno solo, una premessa.

LEGGE CONTRO IL CRISTIANESIMO

Data nel dì della salute, nel primo giorno dell'anno
uno (- il 30 settembre 1888 della falsa cronologia)

Guerra mortale contro il vizio:
il vizio è il Cristianesimo

  Prima proposizione.

 - Viziosa è ogni specie di contronatura. La più viziosa specie d'uomo è il prete; egli insegna la contronatura. Contro il prete non si hanno motivi, si ha la prigione.

  Seconda proposizione.

 - Partecipare ad un ufficio divino è un attentato alla pubblica moralità. Si deve essere più severi contro i protestanti che contro i cattolici, più severi contro i protestanti liberati che contro quelli di stretta osservanza. Il delittuoso dell'esser cristiani cresce vieppiù ci si avvicini alla scienza. Il criminale dei criminali è quindi il filosofo.

  Terza proposizione.

 - Il luogo esecrando in cui il cristianesimo ha covato le sue uova di basilisco sia distrutto pietra su pietra e sia il terrore di tutta la posterità quale luogo abominevole della terra. Su di esso si allevino serpenti velenosi.

  Quarta proposizione.

 - La predicazione della castità è istigazione pubblica alla contronatura. Ogni disprezzo della vita sessuale, ogni contaminazione della medesima mediante la nozione di "impurità" è vero e proprio peccato contro il sacro spirito della vita.

  Quinta proposizione.

 - Chi mangia alla stessa tavola di un prete sia proscritto: con ciò egli si scomunica dalla retta società. Il prete è il nostro Ciandala - lo si deve mettere al bando, affamare, menare in ogni specie di deserto.
 

  Sesta proposizione.

Si chiami la storia "sacra" col nome che merita in quanto storia maledetta; le parole "Dio", "salvatore", "redentore", "santo" siano usate come oltraggi, come epiteti da criminali.
 
Settima proposizione.

Il resto è conseguenza.


Addio.



Confrontando globalmente uomo e donna, si può dire che la donna non avrebbe il genio dell'ornamento, se non avesse l'istinto del ruolo secondario.

- Friedrich Nietzsche

Online Jason

  • WikiQM
  • Veterano
  • ***
  • Post: 4518
Re:L'antifemminismo ha bisogno di essere anticristiano?
« Risposta #37 il: Marzo 30, 2017, 08:30:28 am »
Quindi praticamente per risolvere il femminismo vanno fatte leggi contro il cristianesimo . Un pó come voler curare i tumori con il tallio, insomma .

Dire che asseconda la malattia é un'altro errore fuorviante. Come pure quello dove dicono "guai a te se tocchi una donna". Hai di nuovo interpretato erroneamente , distorcendo completamente i messaggi, con un papiro che non ha dimostrato nulla.

La cantonata principale che hai preso quella del libero sesso. É il femminismo quello che sponsorizza il libertinaggio sessuale, applicando il liberismo nel cqmpo del sesso, ossia fanno sesso solo coloro che lo meritano .

Il "tutori dei costumi" significa chiedere sobrietá nei costumi, cosa che il femminismo detesta. Altro che compito femminile.

La frase "si suggerisce loro di trovarsi un lavoro" non ha senso, praticamente per te nessuno dovrebbe lavorare ? Guarda che il cristianesimo che tu tiri sempre in ballo non ha mai detto di lavorare per le donne, ma di lavorare e basta .

Sulla cavalleria, tu confondi cavalleria con i "white knight". Non si parla del concetto sessista di "prima donne e bambini" ma di ruoli.


Hai tentato di dimostrare che il cristianesimo é origine del femminismo ma hai toppato ancora una volta. Ragion per cui rinnovo il mio invito a studiarlo meglio.
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America