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L'antifemminismo ha bisogno di essere anticristiano?

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Faust:

--- Citazione da: COSMOS1 - Marzo 20, 2017, 20:17:41 pm ---scusate ma ... come si fa a negare l'amplesso tra cristianesimo e femminismo?
il problema è solo mettersi d'accordo sul cristianesimo di cui parliamo
per il cristianesimo moderno basta guardare le chierichette, le donne prete, le lettrici, etc etc
di fatto la cosa al momento mi sembra pacifica
poi se qualcuno dice che questo è un cattolicesimo già sepolto, sono d'accordo: Il Quebec nel 1950 aveva il 95% della popolazione che andava a messa, nel 2015 il 10%.
la cosa buffa è che attorno alla QM si coagulano sorprendentemente modalità di essere cristiani contro-corrente, alternative, minoritarie, questo sorprende e mi pare ingiusto fare di questi e di quelli un solo fascio

--- Termina citazione ---



Un giorno il Papa dichiarerà ex cathedra che il femminismo è dottrina della chiesa, poiché parola marianica attraverso la quale viene compiuta l'opera di redenzione dal peccato originale schiacciando la testa del serpente. Dopodiché istituirà il sacerdozio femminile e abdicherà. Verrà poi eletta la prima papessa la quale dichiarerà ex cathedra che per eliminare il peccato dal mondo bisognerà eliminare i maschi dal mondo.

Ovviamente sono ironico, visto che il futuro è incerto, ma neanche tanto, considerata la situazione. Se penso alla genesi del femminismo, la trovo tutta in dottrine cristiane. Forse il cattolicesimo ha bollato molte di queste dottrine come eresie, ma anch'esso oggi appare soffrire una crisi gerarchica (il luteranesimo non fu che una crisi gerarchica all'interno della Chiesa). Il retroscena della nascita del femminismo moderno è situato nelle logge massoniche, e non bisogna dimenticare che in quei luoghi la Bibbia è considerata il "Libro della Legge", né che fino a qualche tempo fa non era concesso entrare in massoneria senza essere cristiani.

Jason:
Segnalo che il CCC ha espressamente scomunicato la massoneria .

La genesi del femminismo non è nelle dottrine cristiane . Esse non parlano di "privilegi di un genere (quello maschile) sull'altro", e soprattutto non dice che la donna può fare ciò che vuole e quando vuole per i suoi piaceri ed interessi . Ma la cosa fondamentale che mette agli antipodi le dottrine cristiane da quelle femministe è l'Etica . Il femminismo è la "notte dell'etica" .

COSMOS1:
Faust, il discorso è lungo
dovremmo prima chiarire di chi stiamo parlando, e questo è un discorso che si sa da dove comincia e non si sa dove finisce. La storia del cristianesimo è la storia di lotte dottrinali, cioè di definizioni di ortodossia ed eresia. Ovvio che chiunque ha una propria concezione di cosa è ortodosso e di cosa sia eretico, tuttavia il fatto che ci siano tanti punti di vista quante le teste, e che tutti pretendano di avere ragione, non significa che nessuno abbia ragione. Questo è un ragionamento debole, consentimi.

Cosa farà e cosa non farà il papa, non lo so. Vedremo. La cosa che vedo io è che nei secoli i papi hanno sempre camminato sul filo del rasoio, sembrava che dicessero eresie assurde, o che stessero per dirle, ma un attimo prima si fermavano. Che ne sappia io nessuna eresia, nessuna affermazione che io considero eretica, è mai diventata insegnamento ex-cattedra.

Ti faccio un esempio. La Chiesa sostiene che la frase di Gesù: "nessuno può ripudiare la moglie eccetto in caso di ..." andava interpretato "in caso di adulterio". Perciò dal XIII secolo o anche prima (confermato nel Codice di Diritto Canonico vigente) la Chiesa riconosce il diritto al coniuge tradito di chiedere la separazione (con una serie di limitazioni). Tuttavia questa possibilità non è mai stata riconosciuta ex-cattedra, non c'è alcun concilio, alcuna presa di posizione irreversibile della Chiesa al riguardo. Il Codice di Diritto Canonico è una posizione ufficiale, ma non assoluta. Può cambiare e cambia con tempo e col mutare dei costumi.

Recentemente si è scoperto che quel porneia tradotto con adulterio in realtà significava un'altra cosa: si riferiva al fatto che Gesù doveva tenere conto che tra i suoi ascoltatori c'erano anche i discepoli di San Giovanni, decapitato perchè aveva detto ad Erode di ripudiare la moglie che era in realtà la moglie del fratello. Perciò la frase dovrebbe suonare così: nessuno può ripudiare la moglie eccetto in caso di unione illegittima.

Un altro esempio. Innocenzo III fece il seguente ragionamento: in linea di principio è vero che quando uno dei due coniugi abiura la fede cristiana e abbandona l'altro, pretendere che il cristiano gli resti fedele è schiavitù. Tuttavia concedere l'annullamento in caso di abiura di uno dei due aprirebbe la strada a troppi abusi, per cui non se ne fa nulla. Va bene: ma questa affermazione di Innocenzo III non è mai divenuta verità di fede, dogma, non c'è mai stato un pronunciamento ex-cattedra. OK, l'ha detto, ne prendiamo atto, ma se non ne siamo convinti non vuol dire che dobbiamo accettarlo per fede.

Questi esempi per dare l'idea che l'idea di ortodossia ed eresia è elastica, muta, ma non è relativa. Ciascuno deve decidere con estrema serietà dove collocarsi, perchè ciascuno risponde delle proprie convinzioni. Ciascuno andrà tutto intero là dove ha mandato la sua intelligenza.

perciò se noi diciamo che femminismo e cristianesimo sono antitetici e possiamo portare una infinità di argomenti al proposito, ciò non significa che gli altri cristiani condivideranno il nostro punto di vista. Sono convinto anzi che la stragrande maggioranza non le condivida affatto. Noi siamo una esigua minoranza, uno zero virgola.

Ma noi siamo nella verità.

Loro no!

 :lol:

Sebastiano:
Io credo che faust abbia capito poco del messaggio di Gesù...

Faust:
Il messaggio di fondo resta quello delle origini e "la buona ermeneutica" ecclesiastica conduce inesorabilmente ad assimilare quel messaggio delle origini - che riemerge nel femminismo di oggi (e nella sinistra in generale) - alle (poche) posizioni antifemministe che la Chiesa ha dovuto, per contrastare con forza sufficiente gli altri cristianesimi, contrapporre a quel messaggio delle origini.

C'è alla base una diversa posizione in merito all'interpretazione delle Scritture. Interpretarle secondo il buon senso muove da questo pregiudizio, ossia dalla fede: "il messaggio del vangelo è buono" la conseguenza è che quindi l'interpretazione del messaggio evangelico deve rendere buono quel messaggio.
Interpretarle per quel che sono (il che non significa non poter sbagliare, eh), che può voler dire anche interpretarle secondo il buon senso, laddove sia consentito dal testo stesso, porta invece a pensare: "Il messaggio evangelico va interpretato in base a quel che dice e vuol dire", non in base ad una sua pregiudiziale bontà, né in base ad una sua pregiudiziale cattiveria.

L'ermeneutica della Chiesa si occupa infatti di comprendere in che modo il testo vada interpretato ai fini della fede in esso.

Da un punto di vista storico, stiamo assistendo in Occidente ad una situazione del tutto analoga a quella che venne in luce con il cristianesimo e che portò alla caduta dell'Impero. La "donna" ed il suo "amore verso tutti" senza differenziazioni - allora fu l'amore abnegante del Redentore e al posto della donna venne innalzata la Vergine -, con l'Inferno per chi non si conforma ad esso, innalzata contro le gerarchie di una civiltà virile e conquistatrice - all'epoca fu, come oggi, l'Occidente -.

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